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LUGLIO
2005
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NOTIZIE
E COMUNICATI STAMPA DAL MONDO DEL PEDALE
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RACCOLTA
NOTIZIE DI LUGLIO
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O
TUTTO O NIENTE"
di Jan Ullrich e Hagen Bosdrof, ed. Libreria dello Sport, pagg.290,
giugno 2005
"Jan Ullrich: il campione che non rinuncia
a se'"
di Ninni Radicini
Nello
sport professionistico tanti darebbero l'anima per diventare campioni.
Poche volte capita di vederne uno che pur essendolo non si danna
per sottolinearlo. Uno e' Jan Ullrich. Per chi avesse poca
dimestichezza con le due ruote e' bene sottolineare che si tratta
di uno di quei ciclisti a cui natura ha donato capacita' che solo
pochi altri hanno avuto.
Anche
ai non addetti ai lavori, i nomi di Bartali, Merckx,
e forse di Hinault e Indurain dicono qualcosa. Sono
quelli di atleti che fino a quando sono rimasti in bicicletta
hanno vinto moltissimo e su ogni percorso. Per chiarire di che
tipo di ciclisti si tratta e' bene fare
una premessa. Nel pugilato, come noto, si combatte per categorie
di peso, senza possibilita' di incroci: il peso leggero contro
il peso leggero; il peso massimo contro il peso massimo; etc.
Non e' ammesso che il peso leggero combatta contro il peso massimo.
Nella boxe ogni categoria ha sue specificita'. Il peso leggero
sara' piu' rapido del peso massimo nei movimenti ma meno devastante
nei colpi.
Anche
nel ciclismo ci sono varie categorie: tre macro categorie: scalatori,
velocisti, passisti. Anche
in questo caso ognuna ha proprie particolarita' e, in un gioco
di pesi e contrappesi, a un punto forte corrisponde una debolezza.
Lo scalatore, quello "puro" - con peso intorno ai 60
kg - lo si vede nelle salite, soprattutto quelle con pendenze
elevate, oltre il 7%. Tende a stare in piedi sui pedali, con un
rapporto abbastanza duro. Se non ci sono montagne non c'e' motivo
che ci sia lo scalatore. Nei percorsi in pianura sta nella "pancia
del gruppo", cioe' all'interno del gruppo compatto dei ciclisti,
per viaggiare a velocita' molto piu' elevate di quelle che egli
- da solo - riuscirebbe a raggiungere.
Nei
percorsi in pianura, con arrivo in pianura, e' il velocista a
stare all'erta. Deve avere una potenza muscolare notevole, da
sprigionare negli ultimi trecento metri quando spinge il massimo
rapporto alla massima potenza. Il passista e' un treno che, nella
migliore delle ipotesi, deve sapere andare sempre alla stessa
velocita'. Se lo riesce a fare, in salita, in tutti i tratti,
a tutte le pendenze, fara' la felicita' di qualunque direttore
sportivo, e del capitano, magari impegnato a conquistare o difendere
il primo posto in una grande corsa a tappe.
E'
possibile che un ciclista sia tutte e tre cose insieme (scalatore,
passista, velocista)? Per logica la risposta e' "no".
Un "no" da sottolineare cinque volte. Un ciclista, insieme
scalatore, passista e velocista sta a un pugile che sia allo stesso
tempo peso leggero, peso medio e peso massimo. Per logica. Ma
oggi lo sport non e' solo logica e poiche' nessuno ormai si meraviglia
che, attraverso opportuni trattamenti genetici, un pomodoro possa
avere il sapore di arancia, c'e' da credere, con buona approssimazione,
che non passera' molto tempo dacche' un ciclista contemporaneamente
scalatore, passista e velocista non impressionera' piu' di tanto
gli
addetti ai lavori e gli spettatori. In fondo gia' avviene...
Se
non e' realistico essere insieme scalatore, velocista e passista
e' invece possibile integrare alla specializzazione primaria una
delle altre due. Ad esempio, il velocista, per natura sofferente
in salita, attraverso un maggiore allenamento su quel terreno
puo' ottenere un miglioramento. Cosi', ad esempio, se prima, in
una tappa in montagna arrivava con quaranta minuti di ritardo
dai primi, dopo il potenziamento in salita puo' arrivare con venti
minuti di ritardo.
Per
altro verso, il velocista che si allena di piu' in salita perde
una parte di quella potenza muscolare originaria e, di riflesso,
negli arrivi in volata non sara' piu' cosi' forte come prima.
Ne e' un esempio Eric Zabel. In origine velocista "puro",
nel corso degli anni e' migliorato in salita, a costo di perdere
parte delle sue caratteristiche iniziali. Si e' trasformato in
un altro tipo di velocista, non piu' "puro" ma in grado
di resistere nelle salite, molto meglio di tanti suoi colleghi,
e in grado di continuare a dire la sua nelle corse con arrivo
in leggera salita.
Pesi
e contrappesi si diceva prima. Si guadagna in qualcosa e si perde
in qualcos'altro. Per le grandi corse a tappe (Giro d'Italia,
Tour de France, Vuelta di Spagna), a parte qualche eccezione,
sono i passisti a primeggiare. Passisti pero' di categoria superiore,
in
grado di tenere in salita e di andare in fuga, dopo avere fatto
cedere gli avversari con un ritmo alto, e - condizione sempre
piu' ineludibile - di essere anche bravi nelle prove a cronometro.
Nella
storia del ciclismo quei quattro di prima - Bartali, Merckx,
Hinault, Indurain - sono stati esempio di questo
di tipo di ciclista. Indurain, i suoi Tour li ha
vinti infliggendo distacchi di minuti agli avversari nelle tappe
a cronometro e non mollando mai, o quasi, nelle salite, dove era
molto difficile staccarlo.
A
questo quartetto di passisti-cronoman si puo' aggiungere Jan
Ullrich. Campione del mondo dilettanti nel '93; 2°
al Tour del France del '96; 1° a quello del '97;
2° a quello del '98; 1° alla Vuelta '99;
Campione del mondo, a cronometro, ai mondiali del '99;
2° al
Tour del 2000; Medaglia d'oro alle Olimpiadi di Sidney
nella prova su strada e Medaglia d'argento nella prova a cronometro;
2° al Tour del 2001; 2° al Tour del 2003;
1° al Giro di Svizzera del 2004. Oltre cinquanta corse
vinte. Eppure resta il rammarico che il numero di questi successi,
in condizioni differenti, si sarebbe potuto moltiplicare.
Nato
nel 1973 a Rostok, nell'allora Ddr - Repubblica
democratica tedesca, Jan Ullrich dimostra subito che
in sella a una bicicletta ha pochi rivali. Professionista dal
1995 con la Deutshe Telekom, partecipa al suo primo Tour
de France nel 1996. Ha il compito di
aiutare il danese Bjarne Riis a conquistare la maglia gialla
contro l'allora imbattibile Indurain. Come si sa il compito
del gregario e' molto difficile. Il lavoro consiste nello spendersi
per il capitano. Nelle tappe in salite deve tenere un ritmo alto,
almeno per un certo tratto del percorso, poi si stacca e quell'incarico
passa ad un altro dei gregari della squadra.
Ullrich
invece, svolto il suo compito, non si staccava. Cosi' in quel
Tour del '96, arriva al secondo posto a poco piu' di minuto
di distacco. Gia' allora tutti si accorgono del potenziale enorme
di quel giovane ciclista tedesco. Le previsioni si confermano
l'anno successivo, quando, oltre al Tour, vince il campionato
nazionale tedesco e per qualche qualche mese e' primo nella classifica
dell'Uci (Unione ciclistica internazionale).
Per
la "locomotiva dell'Est", per "Kaiser
Jan Ullrich", il '98 deve essere l'anno della conferma.
Non e' cosi, per una serie di motivi.
Quella edizione del Tour, segnata dall'inchiesta sul doping,
passa alla storia come la peggiore per la immagine della corsa
francese, che ad un certo punto stava per essere fermata. Quanto
rimane della competizione si incentra sul duello tra Ullrich
e Pantani. In una tappa in montagna, Ullrich va
in crisi di fame e perde nove minuti. Il romagnolo prende la maglia
gialla e la tiene fino a Parigi, nonostante il ritorno
del tedesco che riesce a recuperare vari minuti.
Nulla
di grave. Ma quella che era considerata una specie di macchina
invincibile mostra di avere alcune umanissime debolezze. E' proprio
in questo momento che Jan Ullrich dimostra definitivamente
di essere un grande ciclista. Perche' rifiutando la maschera di
"imbattibile" afferma la volonta' di essere, prima di
tutto, un giovane del suo tempo. Non un automa senza emozioni,
costruito per vincere a vantaggio del business, ma una persona
normale con una forza atletica non comune che sa vincere ma che
accetta anche la sconfitta, come negli ultimi anni al Tour,
dove ha incontrato il "fenomeno" Armstrong.
Per
questo motivo Jan Ullrich e' un ciclista benvoluto. Perche'
non vive in modo ossessivo per il ciclismo e non e' disposto a
fare qualunque cosa per vincere. Un'affermazione di personalita'
e cultura che in tempi di sport-spettacolo e sport-business e'
prova di carattere e di indipendenza sempre piu' difficile da
trovare nei grandi campioni.
Siti
di riferimento:
-
www.libreriadellosport.it
- www.janullrich.de
- www.t-mobile-team.com
Per
contattare la casa editrice: info@libreriadellosport.it
"Fino
all'ultimo chilometro. Il Giro d'Italia da una motocicletta"
La
Geo Edizioni di Empoli segnala l'uscita del libro
"Fino all'ultimo chilometro. Il Giro d'Italia da una motocicletta"
scritto dal giornalista Giovanni Scaramuzzino, una delle
voci più note di Radio Rai, da dieci anni al seguito
della corsa rosa e di tutte le altre gare del ciclismo internazionale.
Scaramuzzino
"vive" il Giro d'Italia e la Milano-Sanremo
dal sellino di una motocicletta a contatto diretto con i corridori,
trasmettendo in diretta la gara appunto "fino
all'ultimo chilometro": il volume è diviso
in ventuno capitoli, come ventuno sono le tappe di un grande Giro
- corredate dalle bellissime fotografie di Roberto Bettini.
La prefazione è di Alfredo Martini, l'introduzione
di Carlo Fontanelli; all'interno le storie delle imprese
di Marco Pantani, il ciclista "nato
scalatore" finalmente raccontato nel suo habitat
naturale: la salita. E poi i duelli e le fughe, i tradimenti e
la generosità, il freddo e la grandine in discesa, le gare
a cronometro, gli stop volanti, l'inesorabile legge del tempo
che passa: perché la motocicletta e la radio hanno il grande
pregio di farci "toccare" con mano l'essenza più
vera del ciclismo.
Quest'opera
colma un vuoto nella letteratura sportiva italiana offrendo al
lettore la visuale più bella ed intensa: quella di chi
trasmette le emozioni a gomito a gomito con i corridori. Pantani,
Bartoli, Bettini, Savoldelli, Casagrande,
Garzelli, Simoni, Cipollini, Petacchi
, Basso e Cunego sono solo alcuni dei protagonisti.
Chi
volesse contattare l'autore per interviste, per inviti a conferenze
o dibattiti, per ordinare una o più copie del volume
"Fino all'ultimo chilometro. Il Giro d'Italia da una motocicletta"
di Giovanni Scaramuzzino - pagine 118, Euro 15,00,
Geo Edizioni, Empoli - è pregato di telefonare ai
seguenti numeri: 0571-960206 oppure allo 0571-924051, quindi su
Internet al sito www.bibliotecadelcalcio.com
LA
TOSCANA MONDIALE SOTTOSCRIVE IL PROPRIO IMPEGNO IRIDATO
Domani
a Viareggio (LU) ultimo atto amministrativo prima dell'assegnazione
del Mondiale 2008
Viareggio
(LU), 6 luglio 2005 -
Domani, giovedì 7 luglio, a Viareggio (LU) la Toscana
Mondiale vivrà l'ultimo atto amministrativo prima dell'assegnazione
dell'organizzazione dei campionati del Mondo su strada 2008,
che avrà luogo il prossimo 20 settembre a Madrid.
Dopo
i sopralluoghi tecnici avvenuti nei mesi scorsi domani Gerrit
Middag, responsabile eventi dell'Unione Ciclistica Internazionale,
incontrerà gli Amministratori Pubblici interessati e i
dirigenti del GS Aspettando I Mondiali di Ciclismo in Toscana
per la firma del pre-contratto che legherà la Città
di Viareggio, la Provincia di Lucca e la Regione
Toscana al progetto "Campionati del Mondo di ciclismo
su strada 2008".
Galileo
Guidi, presidente del GS Aspettando i Mondiali di Ciclismo
in Toscana, riaffermerà la volontà del territorio
e delle associazioni sportive all'allestimento dell'evento su
strada nel 2008, del Campionato del Mondo Juniores 2007
a Firenze e proporrà la candidatura dei Campionati
del Mondo di MTB Marathon a Peccioli (PI) nel 2009: "Questo
progetto articolato è proposto dalle Amministrazioni Locali
ed intende promuovere tutte le discipline del ciclismo e coinvolgere
sia uomini che donne di tutte le età. Tutti gli sportivi
in Toscana avranno modo di appassionarsi ancora di più
al ciclismo che qui in Toscana vanta una forte e lunga
tradizione".
Domani
verà firmato anche il protocollo d'intesa relativo all'organizzazione
dei Campionati del Mondo Juniores 2007 a Firenze.
IL
PROGRAMMA DEFINITIVO DEI MONDIALI DI LIVIGNO
Una
settimana di gare per assegnare 18 titoli iridati: ecco lagenda
dellevento mondiale di mountainbike a cavallo tra agosto
e settembre 2005.
Livigno
(SO), 5 luglio 2005 - Un
lavoro di concerto tra tutte le componenti in gioco ha portato
gli organizzatori dei Campionati Mondiali UCI di Mountain Bike
e Trials ha presentare ufficialmente il nuovo programma
della rassegna iridata che si svolgerà a Livigno dal 28
agosto al 4 settembre.
Dopo
laperitivo della Pedaleda, la storica granfondo
di mountain bike che per loccasione è stata spostata
alla domenica di apertura della settimana mondiale, le polveri
si accenderanno il pomeriggio di mercoledì
31 agosto con la staffetta a squadre sul percorso cross
country che vede in gara le nazioni iscritte con quattro atleti
(una donna e tre uomini, uno per categoria tra junior, Under23
e Senior). Subito dopo le premiazioni ufficiali che sono state
pianificate al termine di tutte le gare in programma. In serata
la Cerimonia Ufficiale di apertura su cui gli organizzatori
mantengono ancora il necessario riserbo.
Il
giorno successivo altre due medaglie da mettere al collo degli
specialisti del cross country: le categorie junior
scendono in gara nelle categorie uomini e donne.
Il venerdì 2 settembre il
tracciato di cross country sarà occupato dalla categoria
Under 23, categoria che vedrà in gara solo gli uomini.
Nel pomeriggio di venerdì è la volta delle prime
medaglie di trial: su e giù dagli ostacoli artificiali
si destreggeranno le virtuose ragazze del trial che, in ununica
fascia di età, gareggeranno nelle due categorie di 20
e 26 (il diametro delle ruote espresse in pollici).
Alla
sera fari accesi e occhi puntati sul tracciato di 4Cross per
le qualificazioni che definiranno la griglia di partenza (tabellone
di stile tennistico) delle finali previste la sera del giorno
successivo. Sabato, infatti, è
il giorno delle prove veloci, con le gare Downhill: da
metà mattina (junior) fino al primo pomeriggio (elite)
i funamboli della discesa si contenderanno il podio, in attesa
di ammirare i gladiatori del 4 Cross impegnati nelle finali
in piena serata.
La
rassegna iridata si chiude domenica 4 settembre con le gare clou:
nella disciplina del trial doppio titolo da assegnare agli
uomini nelle misure 20 e 26, mentre le medaglie
doro del Cross Country verranno assegnate ai biker elite
al mattino (donne) e al primo pomeriggio (uomini).
Alle
17 di domenica la cerimonia di chiusura e il passaggio del testimone
alla località di Rotorua in Nuova Zelanda, che ospiterà
i mondiali del 2006. Dunque Livigno si appresta
ad accogliere levento mondiale che assegnerà 18 titoli
iridati e che vedrà accreditati un migliaio di atleti in
rappresentanza di oltre 50 nazioni.
TRE
VALLI VARESINE - IL PERCORSO
Varese,
5 luglio 2005 -
Quella che andrà in scena il prossimo 16 agosto sarà
una Tre Valli Varesine - Gran Premio Banca Popolare di Bergamo
dal tracciato inedito. Partenza da Varese ed arrivo a Campione
d'Italia dopo 192 chilometri. La gara per professionisti che
festeggia l'ottantacinquesimo compleanno aprirà anche quest'anno
il Trittico Regione Lombardia. La Tre Valli Varesine
2005 sarà caratterizzata da alcuni temi come quello
legato alla candidatura proposta da Varese per ospitare il Campionato
del Mondo e la consolidata collaborazione degli organizzatori
della Società Ciclistica Alfredo Binda con il Comitato
Italo Svizzero e Campione d'Italia . La prima parte del tracciato
è stata prevista sullo stesso percorso proposto per ospitare
il Campionato del Mondo (2008 o 2010). Tre giri sul territorio
del comune di Varese con le ascese del "Montello" e
dei "Ronchi" come punti di riferimento. Dopo 46 chilometri
di corsa la gara lascerà Varese per intraprendere una fase
in linea di trasferimento per raggiungere il circuito Italo
- Svizzero. La corsa passerà dalla Motta Rossa per
poi scendere da Brinzio, giungere in Valcuvia e
prima di raggiungere Luino salire da Mesenzana verso
Brissago Valtravaglia sino a Roggiano, con
il passaggio su un tratto in acciottolato, e ridiscendere nuovamente
per passare da Germignaga prima di giungere sulle rive
del Lago Maggiore. Una volta nel centro di Luino il gruppo
passerà da Colmegna,Torretta, Vigana, Runo sino
al culmine della salita a Dumenza, poi primo passaggio
in terra elvetica dalla Dogana di Palone, Suino, Sessa,
e Molinazzo di Monteggio. Tre i giri da percorrere del circuito
Italo - Svizzero con più passaggi di frontiera e la
salita di Dumenza come maggiore asperità. Quando
il gruppo lascerà il circuito Italo - Svizzero mancheranno
38 chilometri all'arrivo, che saranno percorsi su un tracciato
quasi interamente pianeggiante, costeggiando il lago Ceresio,
nel secondo tratto in linea della gara passando per : Ponte
Tresa, Porto Ceresio, Capolago Brusino Arsizio, Maroggia, Bissone.
Novità assoluta l'arrivo in salita, un'ascesa di circa
2700 metri, a Campione d'Italia.
A
DANILO DI LUCA IL PREMIO "ALFREDO BINDA"
Varese,
5 luglio 2005 - E' stato assegnato a Danilo Di Luca
il Premio "Alfredo Binda". Il corridore del
team Liquigas - Bianchi, attuale leader del Pro Tour,
ritirerà l'importante riconoscimento venerdì 8 luglio
(ore 20.30) a Villa Recalcati di Varese nel corso di una
serata di sport e spettacolo durante la quale verranno illustrate
le ultime novità dell''85ª edizione della Tre Valli
Varesine - Gran Premio Banca Popolare di Bergamo in programma
il prossimo 16 agosto. Il Premio "Alfredo Binda", giunto
alla seconda edizione, è stato istituito dalla Provincia
di Varese in collaborazione con la Società Ciclistica
Alfredo Binda. Saranno Lauretta Binda (figlia di Alfredo
Binda), Marco Reguzzoni (Presidente della Provincia di
Varese) e Renzo Oldani (Presidente della Società
Ciclistica Alfredo Binda) a consegnare al campione abruzzese il
riconoscimento. Danilo Di Luca segue nell'albo d'oro del
premio Damiano Cunego.
MERCADO
WINS THE SECOND STAGE OF THE WIESBAUER
TOUR INTERNATIONAL OSTERREICH RUNDFAHRT
5
July 2005 -
Almost a year after his victory at the 2004 edition of the Tour
of France in Lons le Saunier, Juan Miguel Mercado has
made a come back to success racing on his favourite terrain in
the mountains.
The
QUICK STEP Innergetic rider won today the second stage
of the Osterreich Rundfahrt race (Salzburg Lienz)
which was shortened by almost 55 kilometres due to adverse weather
conditions. The stage finished on the top of the Grossglockner
mountain.
Mercado,
who was part of a small group of 10 riders, made his breakaway
almost 5 kilometres from the finish line leaving behind the other
members of the group. Johann Tschopp (Phonak) finished
in second place 28 behind Mercado and Gerhard Trampusch
(Wisenhof) finished in 3rd place 104 behind Mercado.
Mercado
leads the general classifications with a time difference of 32
over Tschopp and 105 over Trampusch.
I
am very pleased
said Mercado at his 11th wins of the carrier - Thankfully
I no longer have any problems with my knee, something that was
bothering me during the first part of the season. Now Ill
have to defend my position. Tomorrow there is a difficult finish
at Kitzbuehel and the day after a timed climb stage that
could be decisive for the classifications. Ill be doing
everything possible to maintain the leadership of the classifications.
Maurizio
Varini, primo successo per la Ceramica Flaminia
Roma,
4 luglio 2005 - Maurizio Varini ha regalato alla
Ceramica Flaminia la gioia del primo successo stagionale.
Il mantovano si è imposto, infatti, nella cronometro che
ha caratterizzato la quinta giornata della sedicesima edizione
della Corsa della Solidarietà Olimpica, disputata
da mercoledì 29 giugno a domenica 3 luglio in Polonia.
Maurizio
Varini ha coperto la distanza di km 29,8, da Ozarow
a Ozarow con percorso impegnativo, in 3805,
precedendo di 19 il polacco Pawlak e di 26
il ceco Blahut. In virtù della sua vittoria Varini
ha guadagnato la seconda posizione assoluta che poi ha conservato
fino al termine della corsa, vinta dal polacco Piotr Wadecki.
La Ceramica Flaminia si è messa spesso in luce anche
con i buoni piazzamenti di tappa di Stefano Guerrini e
Krzysztof Szczawinski che hanno consentito alla nostra
squadra di concludere la Corsa della Solidarietà Olimpica
al secondo posto nella classifica per team.
La
brillante prestazione di Varini in Polonia va ad
aggiungersi allaltra bella impresa che il ventisettenne,
alla seconda stagione da professionista, ha realizzato al campionato
italiano, andando in fuga nel finale di gara e mettendo una seria
ipoteca sul risultato finale prima della violenta reazione del
gruppo.
Ovviamente
nel Team Flaminia adesso cè grande fiducia
nei propri mezzi: Ci siamo sbloccatiha
dichiarato il team manager Roberto Marroneci
troviamo spesso ad avere a che fare con squadre molto più
forti di noi ma i ragazzi di Massimo Podenzana e Simone
Borgheresi stanno dimostrando che con il cuore e lentusiasmo
si può arrivare molto in alto. Forza ragazzi,
la stagione è ancora molto lunga e può regalarci
altre gioie!
Trofeo Matteotti; Quagliariello
e Spadi fra i migliori
Dopo
appena una settimana il gruppo è tornato a pedalare sulle
strade del campionato italiano. Ieri a Montesilvano (PE) si è
disputata, infatti, la sessantesima edizione del Trofeo Matteotti,
vinto da Ruggero Marzoli. La gara è stata
durissima ed ha richiesto il massimo impegno. Nonostante questo,
la selezione è stata nettissima e dei 111 corridori partenti
solo 23 hanno portato a termine la corsa. Tra questi anche Domenico
Quagliariello e Manuele Spadi. Il romano e il toscano
della Ceramica Flaminia stanno dimostrando di sopportare
bene il caldo soffocante di questo periodo e costituiscono lo
scheletro di una formazione che ha guadagnato la stima e la simpatia
generale. Oggi pomeriggio la squadra ha partecipato alla CasalincontradaBlock
Haus che in 90 km richiedeva di scalate ben 2900 di dislivello.
Domenico
Quagliariello si è piazzato sesto, Manuela Spadi
settimo, Massimiliano Martella quattordicesimo e Fabio
Boccialoni diciottesimo.
Web
Ceramiche Flaminia: www.teamflaminia.it
GRANDE
SUCCESSO A FORNI DI SOPRA PER LA CARNIA DOWNHILL.
ALAN BEGGIN TRIONFATORECON UN ZANCHI IN FORMISSIMA ALLE CALCAGNA
Forni
di Sopra, 3 luglio 2005
- Ancora
una volta la natura incontaminata ha fatto da cornice ad un importante
evento sportivo del Friuli Venezia Giulia. Le piste del Varmost
hanno accolto nel loro verde abbraccio gli spericolati del downhill.
Atleti tutti estremamente soddisfatti dalla bellezza del percorso
e dalla impeccabile organizzazione della A.C. Carnia Bike capitanata
per questa gara dalla professionalità di
Ampelio Orsatti.
La cronaca della gara vede un Alan Beggin che non tradisce le
attese e conquista per il quarto anno consecutivo la Carnia
Downhill, la prova di discesa in mtb che in questoccasione,
oltre a far parte del Circuito Nazionale Downhill, assegnava anche
i titoli regionali. Sullo splendido tracciato permanente del Varmost
di Forni di Sopra, in parte rinnovato per renderlo ancora più
spettacolare e difficile, il giovane padovano, fresco campione
italiano della specialità, ha dovuto però sudare
forse più del previsto per avere la meglio sullesperto
Bruno Zanchi, che del resto alla vigilia era il più accreditato
dei suoi rivali. Nella prima discesa (2800 metri di lunghezza
e 545 metri di dislivello), Beggin ha preceduto lavversario
di soli 22 centesimi, praticamente nulla. Sabato, nella
ricognizione, avevo adottato delle nuove soluzioni in vista dei
prossimi Europei, perciò la prima manche è stata
quasi una prova generale - ha spiegato il vincitore - Nella seconda,
anche grazie alladozione della gomma posteriore tradizionale
anziché quella semislick come nelle prima, ho spinto di
più ed è andata bene. Infatti, Beggin, ultimo
a prendere il via, ha chiuso con il tempo migliore, 34805,
distanziando Zanchi, anchesso miglioratosi nella seconda
discesa, di poco più di due secondi. Percorso eccellente,
organizzazione ottima e panorama da paradiso - ha affermato Zanchi
- Mi auguro di ritrovarci qui in futuro per una prova di Coppa
del Mondo. Sfortunatissimo il friulano Luca Pittino, terzo
lanno passato, caduto a pochi metri dal traguardo: ha chiuso
in nona posizione a meno di 5 dal podio, ma il tempo perso
è stato sicuramente maggiore.
La gara femminile è stata dominata dallaltoatesina
Michela Thaler, che ha preceduto di 25 Sara Mologni. Per
quanto riguarda i Campionati Regionali, i titoli sono andati a
Damiano Meroi della Go Bike (Juniores), Roberto De Giusti dellX
Team Piero Bicya (Master 1), Olivo Marson della Carnia Bike(Master
2), Bruno Corda della Mtb Colibrì (Master 3/4/5), Manuel
De Crignis della Carnia Bike (Master Sport).
ORDINE
DARRIVO
Alan
Beggin (Mapei Tre G) 34865, 2) Bruno
Zanchi (Team Axocycling) 35097, 3) Nicola
Casadei (Argentina Bike) 35638, 4) Claudio
Cozzi (Ancillotti Team) 35658, 5) Carlo Gambirasio
(Surfing Shop Sport Promotion) 35662, 6) Enrico Dal
Fitto (Ancillotti Team) 35708, 7) Marco Bugnoni (Ancillotti
Team) 35894, 8) Massimo Rosson (Pedroni) 40023,
9) Luca Pittino (Pedroni) 40121, 10) Stefano Lacchetta
(Argentina Bike) 40148.
Le
classifiche speciali del Gran Gala Ciclistico Internazionale
Cervelo
e Time prendono slancio dal Tour
ma Colnago rimane il leader dei costruttori
Conegliano
Veneto, 3 luglio 2005 -Il
primo weekend del Tour de France fa sentire immediatamente
il "peso" della grande corsa transalpina sulle classifiche
speciali legate al Gran Gala Ciclistico Internazionale. Molto
importante in questo senso il "segnale" inviato da Lance
Armstrong con uno strepitoso prologo d'apertura: se l'americano
viaggia a questi ritmi, non è difficile immaginare una
scalata di Trek nel Mondiale Costruttori-G.P. Somec. Un altro
americano, Zabriskie, vincendo il prologo in Vandea ha rafforzato
il secondo posto di Cervelo alle spalle di Colnago, solidissimo
leader di questo campionato marche. Pinarello, terzo, vede avvicinarsi
minacciosa Time, che ha già ricevuto un primo "bonus"
con la volata vincente di Tom Boonen al Tour, secondo molti la
prima di numerose che verranno. La Bianchi per il momento si mantiene
in quinta piazza.
Più difficile immaginare quali conseguenze potrà
avere il Tour de France sul Premio Italia-G.P. La Tiesse Spinazzè,
considerando che dei primi cinque in graduatoria solo Paolo Savoldelli
sta correndo in Francia, e peraltro con compiti di aiutante di
Armstrong. Per il momento, dunque, non si può che registrare
l'avanzata di Marzoli, vincitore del Trofeo Matteotti, che entra
nei primi dieci, comunque ancora lontanissimo da Danilo Di Luca,
cui non è difficile pronosticare un lungo soggiorno sulla
vetta di questa classifica.
Invariata, rispetto alla scorsa settimana, la classifica del SuperTriveneto
Under 23-G.P. ZG Mobili, dove Tiziano dell'Antonia guida la classifica.
Sempre in seconda posizione Alberto Curtolo seguito da Claudio
Cucinotta, Gianluca Coletta e Matteo Priamo, rispettivamente al
terzo, quarto e quinto posto.
Per
consultare le classifiche complete e per maggiori informazioni
www.grangalaciclistico.it
Marinangeli
vince la prima tappa del Giro d'Austria e dedica il sucesso al
compagno di squadra scomparso.
Porto
Sant'Elpidio (Ascoli Piceno), 4 luglio 2005 -
Sergio
Marinangeli ha vinto la prima tappa del Giro dAustria.
Il corridore umbro della Naturino-Sapore di Mare ha battuto
in volata il suo compagno di fuga, Eric Leblacher (Credit Agricole),
col quale si era avvantaggiato sullultima salita della corsa.
I due corridori erano i componenti di una fuga di sei corridori
scattata a metà gara. Il gruppo ha tagliato il traguardo
con un ritardo di circa quattro minuti. Oggi si è corsa
la prima frazione, Linz-Salzburg di 186,5 km. Sergio Marinangeli
ha conquistato anche la maglia di leader della classifica generale
del Giro dAustria.
E
una vittoria importante che voglio dedicare ad Alessio
Galletti
commenta Sergio Marinangeli -. Per
me si tratta della prima vittoria in carriera e per questo motivo
ha un gusto particolare. Ora punto a vincere la classifica finale,
volevo riscattarmi dopo quello che ho patito negli ultimi mesi.
ORDINE
DARRIVO 1° TAPPA:
1)
Sergio Marinangeli (Naturino-Sapore di Mare)
2)
Eric Leblacher (Credit Agricol);
3)
Hans Peter Obwaller (Sava).
Successo
di partecipazione per la Maratona Dolomiti: più di 8 mila
al via
3
luglio 2005 - Emanuele
Negrini, del team Salieri, si riconferma per la terza
volta consecutiva Re delle Dolomiti vincendo la 19ª edizione
della Maratona dles Dolomites con il tempo di 4'28'52,
fissando il nuovo record sul percorso di 147 km.
Grande
successo per la manifestazione dell'Alta Val Badia che ha visto
al via piu' di 8 mila concorrenti.
Nergrini, emiliano, ex professionista, ha anticipato il
rivale delle passate edizioni, Fabio Bulgarelli; al terzo
posto si è classificato Mirko Puglioli.
In
campo femminile invece è stata Monia Gallucci del
team Sintesi a trionfare con il tempo di 5'21'29.
SHMIDT
CAMPIONE EUROPEO DIETRO DERNY
DALMINE
(Bg) 4 luglio 2005
- Il russo Alexey Shmidt, 22 anni di Mosca, professionista
del team Omnibike, si è laureato campione europeo
dietro derny elite. Questo il risultato della finale a
otto corridori, 80 giri di pista, con i russi padroni della corsa
nelle ultime venti tornate. Shmidt, al rullo di Cordiano
Dagnoni, ha dato fondo a tutte le sue risorse su invito
del connazionale Ponomarev (allenato da Christian Dagnoni)
respingendo lattacco del tedesco Grassmannm al termine
di una lotta allultimo respiro.
Deludente
la prestazione dei belgi con il favorito Gilmore uscito
di scena troppo presto. Sotto tono gli italiani : sfortunato Ermeti,
che può recriminare contro la sfortuna, quando, nella prima
batteria di qualificazioni, ha dovuto patire la rottura del derny.
Poco
brillante Serina che ha avuto poco tempo per impostare
una preparazione in modo adeguato pagando di conseguenza il ritmo
degli specialisti. Villa non ha trovato la concentrazione
migliore pensando sopratutto alla sfida di stasera del Madison.
Classifica
Campionato Europeo Elite Dietro Derny 2005
1.
Shmidt Alexey (Russia) Dagnoni Cordiano (Ita)
80 giri 29,920 km. (58.697 km/h)
2.
Ponomarev Kostatint (Russia) Dagnoni Christian
(Ita)
3.
Grassmann Christian (Germania) Petitpierre Jean
Jacques (Svi)
4.
Keisse Iljo (Belgio) Mooij Sam (Ola)
5.
Atzeni Giuseppe (Svizzera) Fiorin Daniele (Ita)
6.
Jorg Peter (Svi) Remonti Lino (Ita)
7.
De Neef Steven (Bel) Pisoni Pietro (Ita)
8.
Gilmore Matthew (Bel) Vaarten Michel (Bel)
QUICK
STEP-INNERGETIC TO WIESBAUER
TOUR INT.OSTERREICH RUNDFAHRT
04-10/07/2005
Riders:
Mads Christensen, Kevin De Weert, Josè Antonio
Garrido, Juan Miguel Mercado,Josè Antonio
Pecharroman, Luca Paolini.
D.S.:
Rik Van Slycke
La
Naurino Sapore di Mare al Giro d'Austria.
Porto
Sant'Elpidio (Ascoli Piceno), 2 luglio 2005
- Il
team Naturino-Sapore di Mare prende parte al Giro d'Austria,
in programma da lunedì 4 luglio a domenica 10 luglio 2005,
con la seguente squadra: Sergio Barbero, Alessandro Bertuola,
Mario De Sarraga (Spa), Francesco Failli, Sergio
Marinangeli e Cristian Gasperoni. Direttore sportivo:
Giuseppe Petito.
"Puntiamo a vincere almeno una tappa
- sostiene il direttore sportivo Giuseppe Petito -. Abbiamo
corridori che hanno una buona condizione fisica, come Marinangeli
e Gasperoni. Ci sono due tappe impegnative mentre le altre,
tolta la cronoscalata di giovedì, sono congeniali alle
caratteristiche dei nostri atleti".
Etappen der Hervis Tour '05:
1. tappa, lunedì 4: Linz - Salzburg, 179 km
2. tappa, martedì 5 luglio: Salzburg - Nußdorf/Lienzer
Dolomiten, 177 km
3. tappa, mercoledì 6 luglio: Lienz - Kitzbühel,
176 km
4. tappa, giovedì 7 luglio: Kitzbühel - Kitzbüheler
Horn (cronoscalata), 12 km
5. tappa, venerdì 8 luglio: Haus im Ennstal - Seiersberg
bei Graz, 185 km
6. tappa, sabato 9 luglio: Seiersberg bei Graz - Podersdorf,
200 km
7. tappa, domenica 10 luglio: Wien, Ringstraße, 124
km
Totale: 1.053 km
Maurizio
Varini ha vinto la quinta tappa della Corsa della Solidarietà
Olimpica in Polonia
Primo successo per il mantovano e primo successo per la CERAMICA
FLAMINIA
Roma,
2 luglio 2005 -
Importante, primo successo della Ceramica Flaminia per
opera di Maurizio Varini che questa mattina ha vinto la
prima semitappa della Corsa della Solidarietà Olimpica
(2.1) in corso di svolgimento in Polonia.
Varini
si è imposto nella cronometro da Ozarow a Ozarow di km
10,1, conquistando così anche il suo primo successo personale.
Maurizio
Varini compirà 27 anni il prossimo 30 agosto, è
nato a Castiglione delle Stiviere (MN ed è residente a
Carpenedolo (BS).
Alla
seconda stagione da professionista, Maurizio Varini quest'anno
si è piazzato quinto al Giro del Mendrisiotto. Domenica
scorsa. al campionato italiano disputato a Montesilvano (PE),
si è reso protagonista di un'importante fuga nel finale
ed è giunto al ventesimo posto assoluto.
Oggi
pomeriggio la Corsa della Solidarietà Olimpica prosegue
con la seconda semitappa (impegnativa) di km 145
A
circa un mese dalla Due Giorni Marchigiana, fervono i preparativi
in vista delle manifestazioni che terranno banco sulla scena internazionale
nel fine settimana del 9 e del 10 agosto.
Trofeo
Fred Mengoni e Gran
Premio Città di Castelfidardo
Casalecchio
di Reno (Bologna), 2 luglio 2005 -
Il Trofeo Fred Mengoni e il Gran Premio Città
di Castelfidardo, con la regia dello Sporting Club SantAgostino
(Organizzatore generale) e del Gruppo Sportivo Emilia (Organizzatore
tecnico), continuano a riscuotere consensi da parte delle maggiori
squadre a livello internazionale.
Ad
oggi, infatti, hanno già confermato la propria adesione
i team italiani inseriti nel circuito dell UCI Pro Tour
(Fassa Bortolo, Domina Vacanze, Lampre Caffita e Liquigas Bianchi,
con il neo tricolore Enrico Gasparotto). Ma la vera novità
delledizione 2005 della Due Giorni Marchigiana, prova premondiale
in vista della rassegna iridata di Madrid, è rappresentata
dalla presenza della squadra nazionale Giapponese; si tratta di
unulteriore dimostrazione del ruolo di fondamentale importanza
che le due gare si sono ritagliate nel corso degli anni.
19ma
edizione della Maratona dles Dolomites/Enervit Cup 2005
DOLOMITI TERRENO IDEALE PER LE OSSERVAZIONI
DELL'EQUIPE ENERVIT
Otto cicloamatori testati per verificare il programma di alimentazione
durante la gara
Corvara,
sabato 2 luglio 2005 - Sarà
speciale la 19ma edizione della Maratona dles Dolomites/Enervit
Cup
2005.
La regina delle gran fondo sarà il terreno ideale per l'Equipe
Enervit per compiere, a partire da questo evento, una serie
di osservazioni sul "campo" che potrebbero rivelarsi
fondamentali per la ricerca nell'alimentazione e nella nutrizione
sportiva.
Come
variano infatti durante l'attività fisica i livelli di
cortisolo, di insulina, di glicemia e di molti altri valori? Da
questi dati potrebbero nascere nuove risposte da parte dell'Equipe
Enervit per avvalorare un nuovo modo di intendere le strategie
alimentari e la corretta integrazione per gli sportivi.
Le
osservazioni alla Maratona dles Dolomites consentiranno,
infatti, di testare l'efficacia di un corretto programma alimentare
e la verifica dell'apporto energetico degli integratori (bevande,
barrette, gel).
Secondo questi parametri si otterranno nuove indicazioni sull'utilizzo
di antiossidanti e integratori naturali, per risolvere le infiammazioni
anche con un'alimentazione bilanciata che favorisca l'equilibrio
ormonale.
Nella
pratica, grazie alla Maratona dolomitica, saranno 8 i cicloamatori,
rigorosamente "non agonisti", ad essere testati prima
durante e dopo l'evento. Ci forniranno dati sul peso con la verifica
della massa grassa (plicometria), sarà valutata la frazione
idrica corporea (BIA test) e
saranno effettuati vari esami ematochimici. Quest'ultimi, che
verificano l'andamento dei valori nel sangue, prima e durante
la competizione, forniranno il rapporto AA/EPA, ovvero l'indice
di benessere e dati sui precursori di ormoni con azione protettiva;
quindi il cortisolo, l'ormone
dello stress e del catabolismo, che aumenta in seguito all'esercizio
fisico intenso, ed infine l'omocisteina, ovvero l'indice di infiammazione
che può condizionare la performance.
Il
protocollo studiato dal professor Enrico Arcelli e dal
dottor Lorenzo Somenzini dell' Equipe Enervit, prevede
l'avvicinamento alla competizione attraverso un corretto e bilanciato
programma alimentare, quindi la rilevazione dei dati sabato mattina
2 luglio, presso l'Hotel Perla di Corvara, e domenica 3 luglio,
dopo la competizione, completamento delle rilevazioni ematochimiche
e antropometriche, presso il gazebo Equipe Enervit, situato vicino
all'arrivo.
La
partenza della Maratona è prevista domenica mattina alle
ore 6.15 da La Villa con arrivo a Corvara, ed è
articolata su tre percorsi di diversa difficoltà (147 km,
110 km e 57,3 km).
PRIMA
VITTORIA ITALIANA AL
JEANTEX-TOUR-TRANSALP
La lunga salita verso lo Stelvio - Il tetto della corsa
5.tappa:
30.06.05 Pontresina (Grigioni) Bormio (Lombardia) 134,33
km, 3161
m/d
3/a
edizione JEANTEX-TOUR-Transalp 2005 - 26/06
02/07/2005
Attraversamento delle Alpi in bici - 820 km, 20.000 m/disl.,
17 passi alpini Oberammergau Riva del Garda
Bormio
(Sondrio), 30 giugno 2005 La
coppia altoatesina luglio composta da Stefano Casassa e
Andreas Kofler col tempo di quattro ore 28 minuti e 26
secondi si è aggiudicata giovedì
la quinta tappa del Jeantex-Tour-Transalp 2005 di 134,33 chilometri
e 3161 metri di dislivello da Pontresina nei Grigioni a Bormio
in Lombardia.
Casassa/Kofler
al traguardo hanno preceduto i professionisti tedeschi Jens
Schwedler e Malte Urban, che hanno accusato un ritardo
di nove secondi. In settima posizione, a 435 dai
vincitori, Marco Canella (Lagundo) e Marco D Agostino
(Roma).
Schwedler/Urban,
a due tappe dalla conclusione, nella generale si trovano saldamente
al comando, col tempo complessivo di 20 ore 15 minuti e 33 secondi.
Seguono Casassa/Kofler, a 542, e Canella
D Agostini a 16 55.
I
primi 30 chilometri erano insolitamente pianeggianti,
racconta Andreas Kofler. Poi
il percorso, da Zernez, ha imboccato la salita che porta
al Passo Fuorn (2149 m). Lungo
la discesa che conduce a Glorenza abbiamo abbandonato la
Svizzera per addentrarci nel territorio italiano.
Poi lo Stelvio, la salita del giro con i suoi 2761 m di
altitudine, 25 chilometri di salita, 1800 m di dislivello.
Devo veramente ringraziare Stefano, continua
Kofler, che oggi, sui 48
ripidi tornanti ha fatto l andatura. Siamo giunti in vetta
con 130 di vantaggio sugli inseguitori.
Per la prima volta durante il Tour-Transalp, Casassa/Kofler
anche in discesa sono riusciti a competere con Schwedler/Urban.
Siamo molto soddisfatti,
concludono all unisono i due protagonisti della quinta tappa
che per la sola salita da Prato allo Stelvio fino in cima
al passo hanno impiegato un'ora e 35 minuti.
Domani
sesta e penultima tappa da Bormio a Madonna di Campiglio.
Unultima occhiata alle piste dei Campionati Mondiali di
sci alpino 2005 e la carovana muove verso la Valfurva per imboccare
la salita che porta al Passo Gavia (2652 m), la massima
asperità della giornata. La lunga discesa conduce a Ponte
di Legno, ridente località dellAlta Valtellina
dove i corridori iniziano la salita verso il Passo Tonale.
500 metri di dislivello per raggiungere il valico a 1852 m e abbandonare
la regione Lombardia per inoltrarsi in Trentino. Dopo 30 chilometri
di discesa il
gruppo raggiunge la località di Dimaro ai piedi del massiccio
del Brenta. Il percorso tocca Folgarida e si inerpica
lungo le serpentine che conducono ai 1682 m di Passo Carlomagno.
Il traguardo è ormai vicino e dopo una breve discesa di
3 chilometri il gruppo taglia il traguardo
di Madonna di Campiglio.
I
1000 corridori iscritti e provenienti da 20 nazioni gareggiano
in coppia, suddivisi in cinque categorie differenti. Donne, uomini,
misto, master (over 80 anni in coppia) e grand-master (over 100
anni in coppia). Il tempo cronometrato e valido ai fini della
classifica è quello del
secondo corridore allarrivo. Il percorso della Jeantex-Tour-Transalp
è diviso in sette tappe, la più corta di 70 km,
la più lunga di 146 km, con un dislivello giornaliero medio
di 2690 m. Il percorso totale della manifestazione è di
820 chilometri per un dislivello complessivo di 20.000 m. I passi
scalati nelle Alpi austriache del Tirolo, sulle montagne del Trentino
e della Lombardia sono complessivamente 17.
Diverse
sono le componenti che fanno di questa manifestazione una corsa
unica: lunicità dellesperienza sui valichi
alpini e la fatica portata ai limiti delle proprie possibilità.
Ma ciò che contraddistingue veramente questo appuntamento
ciclistico è lo spirito di squadra.
Il
percorso di gara non è riservato ai soli corridori, né
sarà chiuso al traffico. Il gruppo sarà accompagnato
da motociclette dellorganizzazione al seguito, che provvederanno
inoltre a demarcare i punti di svincolo e le deviazioni di percorso.
Il pernottamento degli atleti è
previsto nei camp organizzati della Transalp o in alberghi privati.
Lorganizzazione provvede al trasferimento dellequipaggiamento
al seguito dal luogo di partenza allarrivo di ogni tappa.
Lorganizzazione
della Jeantex-Tour-Transalp, che impegna i responsabili
per quasi un anno intero, è gestita dalla più importante
rivista specializzata di bici su strada dEuropa,
la tedesca TOUR.
LE
TAPPE:
01.
domenica Oberammergau
(D) Imst (A), 109,43km - 2226 hm
02. lunedí Imst (A)
Ischgl (A), 146,73 - 3195
03. martedí Ischgl (A)
Scuol (CH), 101,54 - 2223
04. mercoledí Scuol (CH)
Pontresina (CH), 127,62 - 3613
05. giovedi Pontresina (CH)
Bormio (I), 134,33 - 3161
06. venerdi Bormio (I) Madonna
di Campiglio (I), 94,63 - 2974
07. sabato M. di Campiglio (I)
Riva Garda (I), 70,70 - 1010
www.tourtransalp.de
APPROVATO
IL NUOVO PERCORSO " CROSS COUNTRY "
Definita
la versione finale del tracciato di Cross Country dei prossimi
mondiali di mountain bike di Livigno: la forma ad otto
e lincrocio a metà percorso rappresentano
unopportunità per vedere più volte i concorrenti
in gara.
Livigno
(SO), 30 giugno 2005.
- Ha finalmente una fisionomia definita il percorso che nel prossimo
settembre assegnerà i titoli mondiali di cross country.
A Livigno gli studi effettuati dal comitato organizzatore
sono stati passati al vaglio dellUnione Ciclistica Internazionale
che ha finalmente dato il suo benestare. Il tracciato cambia
leggermente aspetto rispetto a quello che gli appassionati hanno
imparato a conoscere lo scorso anno in occasione della
finale di Coppa del Mondo.
La
prima cosa che balza agli occhi è che si tratta di un circuito
piuttosto lungo, ben 12,1 chilometri, inusuale per una gara di
cross country, ancor più se ha in palio qualcosa di molto
importante. La scelta di un percorso così lungo è
stata dettata dallesigenza di toccare i due versanti della
valle dello Spoel, la conca che accoglie Livigno, ma si
rischiava di proporre un tracciato difficile da seguire per il
pubblico, dispersivo e poco spettacolare. I tecnici valtellinesi
sono riusciti nellimpresa di quadrare il cerchio
proponendo un tracciato a 8 che permetterà
quindi di veder passare i protagonisti sul traguardo due volte
per ogni giro: La parte visibile
del percorso è del 60% - afferma Maurilio Cusini,
che ha disegnato il tracciato e
riteniamo che anche dal punto di vista televisivo siamo riusciti
nellintento di proporre un percorso facilmente seguibile,
almeno per il suo 80%, salvo quei punti dove si può accedere
solamente
in mountain bike.
E
un circuito sicuramente difficile, intanto perché si pedala
in altitudine, poi perché ogni giro proporrà tre
ascese oltre quota 1.900 metri. Rispetto a quello della Coppa
del Mondo 2004, il tracciato risulta più lungo di oltre
un chilometro e prevede che il tratto in discesa, che lo scorso
anno portava i concorrenti dalla Val Federia al centro
del paese, venga percorso in senso contrario, quindi in salita,
aumentando la difficoltà della corsa. Lincrocio del
circuito avverrà allaltezza del ponte posto a metà
della pista ciclabile: Trovare
un percorso che
accontentasse tutte le esigenze non è stato facile
riprende Cusini ma
siamo piuttosto soddisfatti del lavoro effettuato e abbiamo ottenuto
tutti i risultati che ci eravamo prefissati, nel pieno rispetto
delle direttive UCI.
Daltronde passare per un solo lato della valle sarebbe stato
più facile, ma avrebbe prodotto un lavoro incompleto.
Selle
Italia - Colombia - Univer al trofeo Matteotti
La
Selle Italia - Colombia - Univer sarà impegnata
Domenica 3 Luglio nel Trofeo Matteotti, tradizionale appuntamento
nel calendario italiano.
Per la competizione che si correrà come sempre in terra
Pescarese lo staff tecnico della formazione italo-colombiana ha
scelto i seguenti corridori :
- Moreno Di Biase
- Mariano Giallorenzo
- Marco Gili
- Raffaele Illiano
- Leonardo Scarselli
- Russel Van Hout
- Trent Wilson
La squadra sarà diretta da Marco Bellini