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LUGLIO 2005
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O TUTTO O NIENTE"
di Jan Ullrich e Hagen Bosdrof, ed. Libreria dello Sport, pagg.290, giugno 2005


"Jan Ullrich: il campione che non rinuncia a se'"
di Ninni Radicini

Nello sport professionistico tanti darebbero l'anima per diventare campioni. Poche volte capita di vederne uno che pur essendolo non si danna per sottolinearlo. Uno e' Jan Ullrich. Per chi avesse poca dimestichezza con le due ruote e' bene sottolineare che si tratta di uno di quei ciclisti a cui natura ha donato capacita' che solo pochi altri hanno avuto.

Anche ai non addetti ai lavori, i nomi di Bartali, Merckx, e forse di Hinault e Indurain dicono qualcosa. Sono quelli di atleti che fino a quando sono rimasti in bicicletta hanno vinto moltissimo e su ogni percorso. Per chiarire di che tipo di ciclisti si tratta e' bene fare
una premessa. Nel pugilato, come noto, si combatte per categorie di peso, senza possibilita' di incroci: il peso leggero contro il peso leggero; il peso massimo contro il peso massimo; etc. Non e' ammesso che il peso leggero combatta contro il peso massimo. Nella boxe ogni categoria ha sue specificita'. Il peso leggero sara' piu' rapido del peso massimo nei movimenti ma meno devastante nei colpi.

Anche nel ciclismo ci sono varie categorie: tre macro categorie: scalatori, velocisti, passisti. Anche in questo caso ognuna ha proprie particolarita' e, in un gioco di pesi e contrappesi, a un punto forte corrisponde una debolezza. Lo scalatore, quello "puro" - con peso intorno ai 60 kg - lo si vede nelle salite, soprattutto quelle con pendenze elevate, oltre il 7%. Tende a stare in piedi sui pedali, con un rapporto abbastanza duro. Se non ci sono montagne non c'e' motivo che ci sia lo scalatore. Nei percorsi in pianura sta nella "pancia del gruppo", cioe' all'interno del gruppo compatto dei ciclisti, per viaggiare a velocita' molto piu' elevate di quelle che egli - da solo - riuscirebbe a raggiungere.

Nei percorsi in pianura, con arrivo in pianura, e' il velocista a stare all'erta. Deve avere una potenza muscolare notevole, da sprigionare negli ultimi trecento metri quando spinge il massimo rapporto alla massima potenza. Il passista e' un treno che, nella migliore delle ipotesi, deve sapere andare sempre alla stessa velocita'. Se lo riesce a fare, in salita, in tutti i tratti, a tutte le pendenze, fara' la felicita' di qualunque direttore sportivo, e del capitano, magari impegnato a conquistare o difendere il primo posto in una grande corsa a tappe.

E' possibile che un ciclista sia tutte e tre cose insieme (scalatore, passista, velocista)? Per logica la risposta e' "no". Un "no" da sottolineare cinque volte. Un ciclista, insieme scalatore, passista e velocista sta a un pugile che sia allo stesso tempo peso leggero, peso medio e peso massimo. Per logica. Ma oggi lo sport non e' solo logica e poiche' nessuno ormai si meraviglia che, attraverso opportuni trattamenti genetici, un pomodoro possa avere il sapore di arancia, c'e' da credere, con buona approssimazione, che non passera' molto tempo dacche' un ciclista contemporaneamente scalatore, passista e velocista non impressionera' piu' di tanto gli
addetti ai lavori e gli spettatori. In fondo gia' avviene...

Se non e' realistico essere insieme scalatore, velocista e passista e' invece possibile integrare alla specializzazione primaria una delle altre due. Ad esempio, il velocista, per natura sofferente in salita, attraverso un maggiore allenamento su quel terreno puo' ottenere un miglioramento. Cosi', ad esempio, se prima, in una tappa in montagna arrivava con quaranta minuti di ritardo dai primi, dopo il potenziamento in salita puo' arrivare con venti minuti di ritardo.

Per altro verso, il velocista che si allena di piu' in salita perde una parte di quella potenza muscolare originaria e, di riflesso, negli arrivi in volata non sara' piu' cosi' forte come prima. Ne e' un esempio Eric Zabel. In origine velocista "puro", nel corso degli anni e' migliorato in salita, a costo di perdere parte delle sue caratteristiche iniziali. Si e' trasformato in un altro tipo di velocista, non piu' "puro" ma in grado di resistere nelle salite, molto meglio di tanti suoi colleghi, e in grado di continuare a dire la sua nelle corse con arrivo in leggera salita.

Pesi e contrappesi si diceva prima. Si guadagna in qualcosa e si perde in qualcos'altro. Per le grandi corse a tappe (Giro d'Italia, Tour de France, Vuelta di Spagna), a parte qualche eccezione, sono i passisti a primeggiare. Passisti pero' di categoria superiore, in
grado di tenere in salita e di andare in fuga, dopo avere fatto cedere gli avversari con un ritmo alto, e - condizione sempre piu' ineludibile - di essere anche bravi nelle prove a cronometro.

Nella storia del ciclismo quei quattro di prima - Bartali, Merckx, Hinault, Indurain - sono stati esempio di questo di tipo di ciclista. Indurain, i suoi Tour li ha vinti infliggendo distacchi di minuti agli avversari nelle tappe a cronometro e non mollando mai, o quasi, nelle salite, dove era molto difficile staccarlo.

A questo quartetto di passisti-cronoman si puo' aggiungere Jan Ullrich. Campione del mondo dilettanti nel '93; 2° al Tour del France del '96; 1° a quello del '97; 2° a quello del '98; 1° alla Vuelta '99; Campione del mondo, a cronometro, ai mondiali del '99; 2° al
Tour del 2000
; Medaglia d'oro alle Olimpiadi di Sidney nella prova su strada e Medaglia d'argento nella prova a cronometro; 2° al Tour del 2001; 2° al Tour del 2003; 1° al Giro di Svizzera del 2004. Oltre cinquanta corse vinte. Eppure resta il rammarico che il numero di questi successi, in condizioni differenti, si sarebbe potuto moltiplicare.

Nato nel 1973 a Rostok, nell'allora Ddr - Repubblica democratica tedesca, Jan Ullrich dimostra subito che in sella a una bicicletta ha pochi rivali. Professionista dal 1995 con la Deutshe Telekom, partecipa al suo primo Tour de France nel 1996. Ha il compito di
aiutare il danese Bjarne Riis a conquistare la maglia gialla contro l'allora imbattibile Indurain. Come si sa il compito del gregario e' molto difficile. Il lavoro consiste nello spendersi per il capitano. Nelle tappe in salite deve tenere un ritmo alto, almeno per un certo tratto del percorso, poi si stacca e quell'incarico passa ad un altro dei gregari della squadra.

Ullrich invece, svolto il suo compito, non si staccava. Cosi' in quel Tour del '96, arriva al secondo posto a poco piu' di minuto di distacco. Gia' allora tutti si accorgono del potenziale enorme di quel giovane ciclista tedesco. Le previsioni si confermano l'anno successivo, quando, oltre al Tour, vince il campionato nazionale tedesco e per qualche qualche mese e' primo nella classifica dell'Uci (Unione ciclistica internazionale).

Per la "locomotiva dell'Est", per "Kaiser Jan Ullrich", il '98 deve essere l'anno della conferma. Non e' cosi, per una serie di motivi.
Quella edizione del Tour, segnata dall'inchiesta sul doping, passa alla storia come la peggiore per la immagine della corsa francese, che ad un certo punto stava per essere fermata. Quanto rimane della competizione si incentra sul duello tra Ullrich e Pantani. In una tappa in montagna, Ullrich va in crisi di fame e perde nove minuti. Il romagnolo prende la maglia gialla e la tiene fino a Parigi, nonostante il ritorno del tedesco che riesce a recuperare vari minuti.

Nulla di grave. Ma quella che era considerata una specie di macchina invincibile mostra di avere alcune umanissime debolezze. E' proprio in questo momento che Jan Ullrich dimostra definitivamente di essere un grande ciclista. Perche' rifiutando la maschera di "imbattibile" afferma la volonta' di essere, prima di tutto, un giovane del suo tempo. Non un automa senza emozioni, costruito per vincere a vantaggio del business, ma una persona normale con una forza atletica non comune che sa vincere ma che accetta anche la sconfitta, come negli ultimi anni al Tour, dove ha incontrato il "fenomeno" Armstrong.

Per questo motivo Jan Ullrich e' un ciclista benvoluto. Perche' non vive in modo ossessivo per il ciclismo e non e' disposto a fare qualunque cosa per vincere. Un'affermazione di personalita' e cultura che in tempi di sport-spettacolo e sport-business e' prova di carattere e di indipendenza sempre piu' difficile da trovare nei grandi campioni.

Siti di riferimento:

- www.libreriadellosport.it
- www.janullrich.de
- www.t-mobile-team.com

Per contattare la casa editrice: info@libreriadellosport.it

"Fino all'ultimo chilometro. Il Giro d'Italia da una motocicletta"

La Geo Edizioni di Empoli segnala l'uscita del libro "Fino all'ultimo chilometro. Il Giro d'Italia da una motocicletta" scritto dal giornalista Giovanni Scaramuzzino, una delle voci più note di Radio Rai, da dieci anni al seguito della corsa rosa e di tutte le altre gare del ciclismo internazionale.

Scaramuzzino "vive" il Giro d'Italia e la Milano-Sanremo dal sellino di una motocicletta a contatto diretto con i corridori, trasmettendo in diretta la gara appunto "fino all'ultimo chilometro": il volume è diviso in ventuno capitoli, come ventuno sono le tappe di un grande Giro - corredate dalle bellissime fotografie di Roberto Bettini. La prefazione è di Alfredo Martini, l'introduzione di Carlo Fontanelli; all'interno le storie delle imprese di Marco Pantani, il ciclista "nato scalatore" finalmente raccontato nel suo habitat naturale: la salita. E poi i duelli e le fughe, i tradimenti e la generosità, il freddo e la grandine in discesa, le gare a cronometro, gli stop volanti, l'inesorabile legge del tempo che passa: perché la motocicletta e la radio hanno il grande pregio di farci "toccare" con mano l'essenza più vera del ciclismo.

Quest'opera colma un vuoto nella letteratura sportiva italiana offrendo al lettore la visuale più bella ed intensa: quella di chi trasmette le emozioni a gomito a gomito con i corridori. Pantani, Bartoli, Bettini, Savoldelli, Casagrande, Garzelli, Simoni, Cipollini, Petacchi , Basso e Cunego sono solo alcuni dei protagonisti.

Chi volesse contattare l'autore per interviste, per inviti a conferenze o dibattiti, per ordinare una o più copie del volume "Fino all'ultimo chilometro. Il Giro d'Italia da una motocicletta" di Giovanni Scaramuzzino - pagine 118, Euro 15,00, Geo Edizioni, Empoli - è pregato di telefonare ai seguenti numeri: 0571-960206 oppure allo 0571-924051, quindi su Internet al sito www.bibliotecadelcalcio.com

LA TOSCANA MONDIALE SOTTOSCRIVE IL PROPRIO IMPEGNO IRIDATO

Domani a Viareggio (LU) ultimo atto amministrativo prima dell'assegnazione del Mondiale 2008

Viareggio (LU), 6 luglio 2005 - Domani, giovedì 7 luglio, a Viareggio (LU) la Toscana Mondiale vivrà l'ultimo atto amministrativo prima dell'assegnazione dell'organizzazione dei campionati del Mondo su strada 2008, che avrà luogo il prossimo 20 settembre a Madrid.

Dopo i sopralluoghi tecnici avvenuti nei mesi scorsi domani Gerrit Middag, responsabile eventi dell'Unione Ciclistica Internazionale, incontrerà gli Amministratori Pubblici interessati e i dirigenti del GS Aspettando I Mondiali di Ciclismo in Toscana per la firma del pre-contratto che legherà la Città di Viareggio, la Provincia di Lucca e la Regione Toscana al progetto "Campionati del Mondo di ciclismo su strada 2008".

Galileo Guidi, presidente del GS Aspettando i Mondiali di Ciclismo in Toscana, riaffermerà la volontà del territorio e delle associazioni sportive all'allestimento dell'evento su strada nel 2008, del Campionato del Mondo Juniores 2007 a Firenze e proporrà la candidatura dei Campionati del Mondo di MTB Marathon a Peccioli (PI) nel 2009: "Questo progetto articolato è proposto dalle Amministrazioni Locali ed intende promuovere tutte le discipline del ciclismo e coinvolgere sia uomini che donne di tutte le età. Tutti gli sportivi in Toscana avranno modo di appassionarsi ancora di più al ciclismo che qui in Toscana vanta una forte e lunga tradizione".

Domani verà firmato anche il protocollo d'intesa relativo all'organizzazione dei Campionati del Mondo Juniores 2007 a Firenze.

IL PROGRAMMA DEFINITIVO DEI MONDIALI DI LIVIGNO

Una settimana di gare per assegnare 18 titoli iridati: ecco l’agenda dell’evento mondiale di mountainbike a cavallo tra agosto e settembre 2005.

Livigno (SO), 5 luglio 2005 - Un lavoro di concerto tra tutte le componenti in gioco ha portato gli organizzatori dei Campionati Mondiali UCI di Mountain Bike e Trials ha presentare ufficialmente il nuovo programma della rassegna iridata che si svolgerà a Livigno dal 28 agosto al 4 settembre.

Dopo l’aperitivo della Pedaleda, la storica granfondo di mountain bike che per l’occasione è stata spostata alla domenica di apertura della settimana mondiale, le polveri si accenderanno il pomeriggio di mercoledì 31 agosto con la staffetta a squadre sul percorso cross country che vede in gara le nazioni iscritte con quattro atleti (una donna e tre uomini, uno per categoria tra junior, Under23 e Senior). Subito dopo le premiazioni ufficiali che sono state pianificate al termine di tutte le gare in programma. In serata la Cerimonia Ufficiale di apertura su cui gli organizzatori mantengono ancora il necessario riserbo.

Il giorno successivo altre due medaglie da mettere al collo degli specialisti del cross country: le categorie junior scendono in gara nelle categorie uomini e donne. Il venerdì 2 settembre il tracciato di cross country sarà occupato dalla categoria Under 23, categoria che vedrà in gara solo gli uomini. Nel pomeriggio di venerdì è la volta delle prime medaglie di trial: su e giù dagli ostacoli artificiali si destreggeranno le virtuose ragazze del trial che, in un’unica fascia di età, gareggeranno nelle due categorie di 20” e 26” (il diametro delle ruote espresse in pollici).

Alla sera fari accesi e occhi puntati sul tracciato di 4Cross per le qualificazioni che definiranno la griglia di partenza (tabellone di stile tennistico) delle finali previste la sera del giorno successivo. Sabato, infatti, è il giorno delle prove veloci, con le gare Downhill: da metà mattina (junior) fino al primo pomeriggio (elite) i funamboli della discesa si contenderanno il podio, in attesa di ammirare i gladiatori del 4 Cross impegnati nelle finali in piena serata.

La rassegna iridata si chiude domenica 4 settembre con le gare clou: nella disciplina del trial doppio titolo da assegnare agli uomini nelle misure 20” e 26”, mentre le medaglie d’oro del Cross Country verranno assegnate ai biker elite al mattino (donne) e al primo pomeriggio (uomini).

Alle 17 di domenica la cerimonia di chiusura e il passaggio del testimone alla località di Rotorua in Nuova Zelanda, che ospiterà i mondiali del 2006. Dunque Livigno si appresta ad accogliere l’evento mondiale che assegnerà 18 titoli iridati e che vedrà accreditati un migliaio di atleti in rappresentanza di oltre 50 nazioni.

TRE VALLI VARESINE - IL PERCORSO

Varese, 5 luglio 2005 - Quella che andrà in scena il prossimo 16 agosto sarà una Tre Valli Varesine - Gran Premio Banca Popolare di Bergamo dal tracciato inedito. Partenza da Varese ed arrivo a Campione d'Italia dopo 192 chilometri. La gara per professionisti che festeggia l'ottantacinquesimo compleanno aprirà anche quest'anno il Trittico Regione Lombardia. La Tre Valli Varesine 2005 sarà caratterizzata da alcuni temi come quello legato alla candidatura proposta da Varese per ospitare il Campionato del Mondo e la consolidata collaborazione degli organizzatori della Società Ciclistica Alfredo Binda con il Comitato Italo Svizzero e Campione d'Italia . La prima parte del tracciato è stata prevista sullo stesso percorso proposto per ospitare il Campionato del Mondo (2008 o 2010). Tre giri sul territorio del comune di Varese con le ascese del "Montello" e dei "Ronchi" come punti di riferimento. Dopo 46 chilometri di corsa la gara lascerà Varese per intraprendere una fase in linea di trasferimento per raggiungere il circuito Italo - Svizzero. La corsa passerà dalla Motta Rossa per poi scendere da Brinzio, giungere in Valcuvia e prima di raggiungere Luino salire da Mesenzana verso Brissago Valtravaglia sino a Roggiano, con il passaggio su un tratto in acciottolato, e ridiscendere nuovamente per passare da Germignaga prima di giungere sulle rive del Lago Maggiore. Una volta nel centro di Luino il gruppo passerà da Colmegna,Torretta, Vigana, Runo sino al culmine della salita a Dumenza, poi primo passaggio in terra elvetica dalla Dogana di Palone, Suino, Sessa, e Molinazzo di Monteggio. Tre i giri da percorrere del circuito Italo - Svizzero con più passaggi di frontiera e la salita di Dumenza come maggiore asperità. Quando il gruppo lascerà il circuito Italo - Svizzero mancheranno 38 chilometri all'arrivo, che saranno percorsi su un tracciato quasi interamente pianeggiante, costeggiando il lago Ceresio, nel secondo tratto in linea della gara passando per : Ponte Tresa, Porto Ceresio, Capolago Brusino Arsizio, Maroggia, Bissone. Novità assoluta l'arrivo in salita, un'ascesa di circa 2700 metri, a Campione d'Italia.


A DANILO DI LUCA IL PREMIO "ALFREDO BINDA"

Danilo Di LucaVarese, 5 luglio 2005 - E' stato assegnato a Danilo Di Luca il Premio "Alfredo Binda". Il corridore del team Liquigas - Bianchi, attuale leader del Pro Tour, ritirerà l'importante riconoscimento venerdì 8 luglio (ore 20.30) a Villa Recalcati di Varese nel corso di una serata di sport e spettacolo durante la quale verranno illustrate le ultime novità dell''85ª edizione della Tre Valli Varesine - Gran Premio Banca Popolare di Bergamo in programma il prossimo 16 agosto. Il Premio "Alfredo Binda", giunto alla seconda edizione, è stato istituito dalla Provincia di Varese in collaborazione con la Società Ciclistica Alfredo Binda. Saranno Lauretta Binda (figlia di Alfredo Binda), Marco Reguzzoni (Presidente della Provincia di Varese) e Renzo Oldani (Presidente della Società Ciclistica Alfredo Binda) a consegnare al campione abruzzese il riconoscimento. Danilo Di Luca segue nell'albo d'oro del premio Damiano Cunego.

MERCADO WINS THE SECOND STAGE OF THE WIESBAUER TOUR INTERNATIONAL OSTERREICH RUNDFAHRT

Juan Miguel Mercado5 July 2005 - Almost a year after his victory at the 2004 edition of the Tour of France in Lons le Saunier, Juan Miguel Mercado has made a come back to success racing on his favourite terrain in the mountains.

The QUICK STEP Innergetic rider won today the second stage of the Osterreich Rundfahrt race (Salzburg – Lienz) which was shortened by almost 55 kilometres due to adverse weather conditions. The stage finished on the top of the Grossglockner mountain.

Mercado, who was part of a small group of 10 riders, made his breakaway almost 5 kilometres from the finish line leaving behind the other members of the group. Johann Tschopp (Phonak) finished in second place 28” behind Mercado and Gerhard Trampusch (Wisenhof) finished in 3rd place 1’04” behind Mercado.

Mercado leads the general classifications with a time difference of 32” over Tschopp and 1’05” over Trampusch.

“I am very pleased – said Mercado at his 11th wins of the carrier - Thankfully I no longer have any problems with my knee, something that was bothering me during the first part of the season. Now I’ll have to defend my position. Tomorrow there is a difficult finish at Kitzbuehel and the day after a timed climb stage that could be decisive for the classifications. I’ll be doing everything possible to maintain the leadership of the classifications”.

Maurizio Varini, primo successo per la Ceramica Flaminia

Maurizio VariniRoma, 4 luglio 2005 - Maurizio Varini ha regalato alla Ceramica Flaminia la gioia del primo successo stagionale. Il mantovano si è imposto, infatti, nella cronometro che ha caratterizzato la quinta giornata della sedicesima edizione della Corsa della Solidarietà Olimpica, disputata da mercoledì 29 giugno a domenica 3 luglio in Polonia.

Maurizio Varini ha coperto la distanza di km 29,8, da Ozarow a Ozarow con percorso impegnativo, in 38’05”, precedendo di 19” il polacco Pawlak e di 26” il ceco Blahut. In virtù della sua vittoria Varini ha guadagnato la seconda posizione assoluta che poi ha conservato fino al termine della corsa, vinta dal polacco Piotr Wadecki. La Ceramica Flaminia si è messa spesso in luce anche con i buoni piazzamenti di tappa di Stefano Guerrini e Krzysztof Szczawinski che hanno consentito alla nostra squadra di concludere la Corsa della Solidarietà Olimpica al secondo posto nella classifica per team.

La brillante prestazione di Varini in Polonia va ad aggiungersi all’altra bella impresa che il ventisettenne, alla seconda stagione da professionista, ha realizzato al campionato italiano, andando in fuga nel finale di gara e mettendo una seria ipoteca sul risultato finale prima della violenta reazione del gruppo.

Ovviamente nel Team Flaminia adesso c’è grande fiducia nei propri mezzi: “Ci siamo sbloccati—ha dichiarato il team manager Roberto Marroneci troviamo spesso ad avere a che fare con squadre molto più forti di noi ma i ragazzi di Massimo Podenzana e Simone Borgheresi stanno dimostrando che con il cuore e l’entusiasmo si può arrivare molto in alto”. Forza ragazzi, la stagione è ancora molto lunga e può regalarci altre gioie!


Trofeo Matteotti; Quagliariello e Spadi fra i migliori

Domenico QuagliarielloDopo appena una settimana il gruppo è tornato a pedalare sulle strade del campionato italiano. Ieri a Montesilvano (PE) si è disputata, infatti, la sessantesima edizione del Trofeo Matteotti, vinto da Ruggero Marzoli. La gara è stata durissima ed ha richiesto il massimo impegno. Nonostante questo, la selezione è stata nettissima e dei 111 corridori partenti solo 23 hanno portato a termine la corsa. Tra questi anche Domenico Quagliariello e Manuele Spadi. Il romano e il toscano della Ceramica Flaminia stanno dimostrando di sopportare bene il caldo soffocante di questo periodo e costituiscono lo scheletro di una formazione che ha guadagnato la stima e la simpatia generale. Oggi pomeriggio la squadra ha partecipato alla Casalincontrada—Block Haus che in 90 km richiedeva di scalate ben 2900 di dislivello.

Domenico Quagliariello si è piazzato sesto, Manuela Spadi settimo, Massimiliano Martella quattordicesimo e Fabio Boccialoni diciottesimo.

Web Ceramiche Flaminia: www.teamflaminia.it

GRANDE SUCCESSO A FORNI DI SOPRA PER LA CARNIA DOWNHILL.
ALAN BEGGIN TRIONFATORECON UN ZANCHI IN FORMISSIMA ALLE CALCAGNA

Forni di Sopra, 3 luglio 2005 - Ancora una volta la natura incontaminata ha fatto da cornice ad un importante evento sportivo del Friuli Venezia Giulia. Le piste del Varmost hanno accolto nel loro verde abbraccio gli spericolati del downhill. Atleti tutti estremamente soddisfatti dalla bellezza del percorso e dalla impeccabile organizzazione della A.C. Carnia Bike capitanata – per questa gara – dalla professionalità di Ampelio Orsatti.
La cronaca della gara vede un Alan Beggin che non tradisce le attese e conquista per il quarto anno consecutivo la “Carnia Downhill”, la prova di discesa in mtb che in quest’occasione, oltre a far parte del Circuito Nazionale Downhill, assegnava anche i titoli regionali. Sullo splendido tracciato permanente del Varmost di Forni di Sopra, in parte rinnovato per renderlo ancora più spettacolare e difficile, il giovane padovano, fresco campione italiano della specialità, ha dovuto però sudare forse più del previsto per avere la meglio sull’esperto Bruno Zanchi, che del resto alla vigilia era il più accreditato dei suoi rivali. Nella prima discesa (2800 metri di lunghezza e 545 metri di dislivello), Beggin ha preceduto l’avversario di soli 22 centesimi, praticamente nulla. “Sabato, nella ricognizione, avevo adottato delle nuove soluzioni in vista dei prossimi Europei, perciò la prima manche è stata quasi una prova generale - ha spiegato il vincitore - Nella seconda, anche grazie all’adozione della gomma posteriore tradizionale anziché quella semislick come nelle prima, ho spinto di più ed è andata bene”. Infatti, Beggin, ultimo a prendere il via, ha chiuso con il tempo migliore, 3’48”05, distanziando Zanchi, anch’esso miglioratosi nella seconda discesa, di poco più di due secondi. “Percorso eccellente, organizzazione ottima e panorama da paradiso - ha affermato Zanchi - Mi auguro di ritrovarci qui in futuro per una prova di Coppa del Mondo”. Sfortunatissimo il friulano Luca Pittino, terzo l’anno passato, caduto a pochi metri dal traguardo: ha chiuso in nona posizione a meno di 5” dal podio, ma il tempo perso è stato sicuramente maggiore.
La gara femminile è stata dominata dall’altoatesina Michela Thaler, che ha preceduto di 25” Sara Mologni. Per quanto riguarda i Campionati Regionali, i titoli sono andati a Damiano Meroi della Go Bike (Juniores), Roberto De Giusti dell’X Team Piero Bicya (Master 1), Olivo Marson della Carnia Bike(Master 2), Bruno Corda della Mtb Colibrì (Master 3/4/5), Manuel De Crignis della Carnia Bike (Master Sport).

ORDINE D’ARRIVO

Alan Beggin (Mapei Tre G) 3’48”65, 2) Bruno Zanchi (Team Axocycling) 3’50”97, 3) Nicola Casadei (Argentina Bike) 3’56”38, 4) Claudio Cozzi (Ancillotti Team) 3’56”58, 5) Carlo Gambirasio (Surfing Shop Sport Promotion) 3’56”62, 6) Enrico Dal Fitto (Ancillotti Team) 3’57”08, 7) Marco Bugnoni (Ancillotti Team) 3’58”94, 8) Massimo Rosson (Pedroni) 4’00”23, 9) Luca Pittino (Pedroni) 4’01”21, 10) Stefano Lacchetta (Argentina Bike) 4’01”48.


Le classifiche speciali del Gran Gala Ciclistico Internazionale

Cervelo e Time prendono slancio dal Tour
ma Colnago rimane il leader dei costruttori

Conegliano Veneto, 3 luglio 2005 -Il primo weekend del Tour de France fa sentire immediatamente il "peso" della grande corsa transalpina sulle classifiche speciali legate al Gran Gala Ciclistico Internazionale. Molto importante in questo senso il "segnale" inviato da Lance Armstrong con uno strepitoso prologo d'apertura: se l'americano viaggia a questi ritmi, non è difficile immaginare una scalata di Trek nel Mondiale Costruttori-G.P. Somec. Un altro americano, Zabriskie, vincendo il prologo in Vandea ha rafforzato il secondo posto di Cervelo alle spalle di Colnago, solidissimo leader di questo campionato marche. Pinarello, terzo, vede avvicinarsi minacciosa Time, che ha già ricevuto un primo "bonus" con la volata vincente di Tom Boonen al Tour, secondo molti la prima di numerose che verranno. La Bianchi per il momento si mantiene in quinta piazza.
Più difficile immaginare quali conseguenze potrà avere il Tour de France sul Premio Italia-G.P. La Tiesse Spinazzè, considerando che dei primi cinque in graduatoria solo Paolo Savoldelli sta correndo in Francia, e peraltro con compiti di aiutante di Armstrong. Per il momento, dunque, non si può che registrare l'avanzata di Marzoli, vincitore del Trofeo Matteotti, che entra nei primi dieci, comunque ancora lontanissimo da Danilo Di Luca, cui non è difficile pronosticare un lungo soggiorno sulla vetta di questa classifica.
Invariata, rispetto alla scorsa settimana, la classifica del SuperTriveneto Under 23-G.P. ZG Mobili, dove Tiziano dell'Antonia guida la classifica. Sempre in seconda posizione Alberto Curtolo seguito da Claudio Cucinotta, Gianluca Coletta e Matteo Priamo, rispettivamente al terzo, quarto e quinto posto.

Per consultare le classifiche complete e per maggiori informazioni www.grangalaciclistico.it

Marinangeli vince la prima tappa del Giro d'Austria e dedica il sucesso al compagno di squadra scomparso.

Porto Sant'Elpidio (Ascoli Piceno), 4 luglio 2005 - Sergio Marinangeli ha vinto la prima tappa del Giro d’Austria. Il corridore umbro della Naturino-Sapore di Mare ha battuto in volata il suo compagno di fuga, Eric Leblacher (Credit Agricole), col quale si era avvantaggiato sull’ultima salita della corsa. I due corridori erano i componenti di una fuga di sei corridori scattata a metà gara. Il gruppo ha tagliato il traguardo con un ritardo di circa quattro minuti. Oggi si è corsa la prima frazione, Linz-Salzburg di 186,5 km. Sergio Marinangeli ha conquistato anche la maglia di leader della classifica generale del Giro d’Austria.

“E’ una vittoria importante che voglio dedicare ad Alessio Galletti – commenta Sergio Marinangeli -. Per me si tratta della prima vittoria in carriera e per questo motivo ha un gusto particolare. Ora punto a vincere la classifica finale, volevo riscattarmi dopo quello che ho patito negli ultimi mesi”.

ORDINE D’ARRIVO 1° TAPPA:

1) Sergio Marinangeli (Naturino-Sapore di Mare)

2) Eric Leblacher (Credit Agricol);

3) Hans Peter Obwaller (Sava).

Successo di partecipazione per la Maratona Dolomiti: più di 8 mila al via

3 luglio 2005 - Emanuele Negrini, del team Salieri, si riconferma per la terza volta consecutiva Re delle Dolomiti vincendo la 19ª edizione della Maratona dles Dolomites con il tempo di 4'28'52, fissando il nuovo record sul percorso di 147 km.

Grande successo per la manifestazione dell'Alta Val Badia che ha visto al via piu' di 8 mila concorrenti.
Nergrini, emiliano, ex professionista, ha anticipato il rivale delle passate edizioni, Fabio Bulgarelli; al terzo posto si è classificato Mirko Puglioli.

In campo femminile invece è stata Monia Gallucci del team Sintesi a trionfare con il tempo di 5'21'29.

SHMIDT CAMPIONE EUROPEO DIETRO DERNY

DALMINE (Bg) – 4 luglio 2005 - Il russo Alexey Shmidt, 22 anni di Mosca, professionista del team Omnibike, si è laureato campione europeo dietro derny elite. Questo il risultato della finale a otto corridori, 80 giri di pista, con i russi padroni della corsa nelle ultime venti tornate. Shmidt, al rullo di Cordiano Dagnoni, ha dato fondo a tutte le sue risorse su invito del connazionale Ponomarev (allenato da Christian Dagnoni) respingendo l’attacco del tedesco Grassmannm al termine di una lotta all’ultimo respiro.

Deludente la prestazione dei belgi con il favorito Gilmore uscito di scena troppo presto. Sotto tono gli italiani : sfortunato Ermeti, che può recriminare contro la sfortuna, quando, nella prima batteria di qualificazioni, ha dovuto patire la rottura del derny.

Poco brillante Serina che ha avuto poco tempo per impostare una preparazione in modo adeguato pagando di conseguenza il ritmo degli specialisti. Villa non ha trovato la concentrazione migliore pensando sopratutto alla sfida di stasera del Madison.

Classifica Campionato Europeo Elite Dietro Derny 2005

1. Shmidt Alexey (Russia) – Dagnoni Cordiano (Ita) 80 giri 29,920 km. (58.697 km/h)

2. Ponomarev Kostatint (Russia) – Dagnoni Christian (Ita)

3. Grassmann Christian (Germania) – Petitpierre Jean Jacques (Svi)

4. Keisse Iljo (Belgio) – Mooij Sam (Ola)

5. Atzeni Giuseppe (Svizzera) – Fiorin Daniele (Ita)

6. Jorg Peter (Svi) – Remonti Lino (Ita)

7. De Neef Steven (Bel) – Pisoni Pietro (Ita)

8. Gilmore Matthew (Bel) – Vaarten Michel (Bel)

QUICK STEP-INNERGETIC TO WIESBAUER TOUR INT.OSTERREICH RUNDFAHRT

04-10/07/2005

Riders: Mads Christensen, Kevin De Weert, Josè Antonio Garrido, Juan Miguel Mercado,Josè Antonio Pecharroman, Luca Paolini.

D.S.: Rik Van Slycke

La Naurino Sapore di Mare al Giro d'Austria.

Porto Sant'Elpidio (Ascoli Piceno), 2 luglio 2005 - Il team Naturino-Sapore di Mare prende parte al Giro d'Austria, in programma da lunedì 4 luglio a domenica 10 luglio 2005, con la seguente squadra: Sergio Barbero, Alessandro Bertuola, Mario De Sarraga (Spa), Francesco Failli, Sergio Marinangeli e Cristian Gasperoni. Direttore sportivo: Giuseppe Petito.

"Puntiamo a vincere almeno una tappa - sostiene il direttore sportivo Giuseppe Petito -. Abbiamo corridori che hanno una buona condizione fisica, come Marinangeli e Gasperoni. Ci sono due tappe impegnative mentre le altre, tolta la cronoscalata di giovedì, sono congeniali alle caratteristiche dei nostri atleti".

Etappen der Hervis Tour '05:
• 1. tappa, lunedì 4: Linz - Salzburg, 179 km
• 2. tappa, martedì 5 luglio: Salzburg - Nußdorf/Lienzer Dolomiten, 177 km
• 3. tappa, mercoledì 6 luglio: Lienz - Kitzbühel, 176 km
• 4. tappa, giovedì 7 luglio: Kitzbühel - Kitzbüheler Horn (cronoscalata), 12 km
• 5. tappa, venerdì 8 luglio: Haus im Ennstal - Seiersberg bei Graz, 185 km
• 6. tappa, sabato 9 luglio: Seiersberg bei Graz - Podersdorf, 200 km
• 7. tappa, domenica 10 luglio: Wien, Ringstraße, 124 km
Totale: 1.053 km


Maurizio Varini ha vinto la quinta tappa della Corsa della Solidarietà Olimpica in Polonia
Primo successo per il mantovano e primo successo per la CERAMICA FLAMINIA

Roma, 2 luglio 2005 - Importante, primo successo della Ceramica Flaminia per opera di Maurizio Varini che questa mattina ha vinto la prima semitappa della Corsa della Solidarietà Olimpica (2.1) in corso di svolgimento in Polonia.

Varini si è imposto nella cronometro da Ozarow a Ozarow di km 10,1, conquistando così anche il suo primo successo personale.

Maurizio Varini compirà 27 anni il prossimo 30 agosto, è nato a Castiglione delle Stiviere (MN ed è residente a Carpenedolo (BS).

Alla seconda stagione da professionista, Maurizio Varini quest'anno si è piazzato quinto al Giro del Mendrisiotto. Domenica scorsa. al campionato italiano disputato a Montesilvano (PE), si è reso protagonista di un'importante fuga nel finale ed è giunto al ventesimo posto assoluto.

Oggi pomeriggio la Corsa della Solidarietà Olimpica prosegue con la seconda semitappa (impegnativa) di km 145

A circa un mese dalla Due Giorni Marchigiana, fervono i preparativi in vista delle manifestazioni che terranno banco sulla scena internazionale nel fine settimana del 9 e del 10 agosto.

Trofeo Fred Mengoni e Gran Premio Città di Castelfidardo

Casalecchio di Reno (Bologna), 2 luglio 2005 - Il Trofeo Fred Mengoni e il Gran Premio Città di Castelfidardo, con la regia dello Sporting Club Sant’Agostino (Organizzatore generale) e del Gruppo Sportivo Emilia (Organizzatore tecnico), continuano a riscuotere consensi da parte delle maggiori squadre a livello internazionale.

Ad oggi, infatti, hanno già confermato la propria adesione i team italiani inseriti nel circuito dell’ UCI Pro Tour (Fassa Bortolo, Domina Vacanze, Lampre Caffita e Liquigas Bianchi, con il neo tricolore Enrico Gasparotto). Ma la vera novità dell’edizione 2005 della Due Giorni Marchigiana, prova premondiale in vista della rassegna iridata di Madrid, è rappresentata dalla presenza della squadra nazionale Giapponese; si tratta di un’ulteriore dimostrazione del ruolo di fondamentale importanza che le due gare si sono ritagliate nel corso degli anni.

19ma edizione della Maratona dles Dolomites/Enervit Cup 2005
DOLOMITI TERRENO IDEALE PER LE OSSERVAZIONI DELL'EQUIPE ENERVIT
Otto cicloamatori testati per verificare il programma di alimentazione
durante la gara

Corvara, sabato 2 luglio 2005 - Sarà speciale la 19ma edizione della Maratona dles Dolomites/Enervit Cup
2005.

La regina delle gran fondo sarà il terreno ideale per l'Equipe Enervit per compiere, a partire da questo evento, una serie di osservazioni sul "campo" che potrebbero rivelarsi fondamentali per la ricerca nell'alimentazione e nella nutrizione sportiva.

Come variano infatti durante l'attività fisica i livelli di cortisolo, di insulina, di glicemia e di molti altri valori? Da questi dati potrebbero nascere nuove risposte da parte dell'Equipe Enervit per avvalorare un nuovo modo di intendere le strategie alimentari e la corretta integrazione per gli sportivi.

Le osservazioni alla Maratona dles Dolomites consentiranno, infatti, di testare l'efficacia di un corretto programma alimentare e la verifica dell'apporto energetico degli integratori (bevande, barrette, gel).
Secondo questi parametri si otterranno nuove indicazioni sull'utilizzo di antiossidanti e integratori naturali, per risolvere le infiammazioni anche con un'alimentazione bilanciata che favorisca l'equilibrio ormonale.

Nella pratica, grazie alla Maratona dolomitica, saranno 8 i cicloamatori, rigorosamente "non agonisti", ad essere testati prima durante e dopo l'evento. Ci forniranno dati sul peso con la verifica della massa grassa (plicometria), sarà valutata la frazione idrica corporea (BIA test) e
saranno effettuati vari esami ematochimici. Quest'ultimi, che verificano l'andamento dei valori nel sangue, prima e durante la competizione, forniranno il rapporto AA/EPA, ovvero l'indice di benessere e dati sui precursori di ormoni con azione protettiva; quindi il cortisolo, l'ormone
dello stress e del catabolismo, che aumenta in seguito all'esercizio fisico intenso, ed infine l'omocisteina, ovvero l'indice di infiammazione che può condizionare la performance.

Il protocollo studiato dal professor Enrico Arcelli e dal dottor Lorenzo Somenzini dell' Equipe Enervit, prevede l'avvicinamento alla competizione attraverso un corretto e bilanciato programma alimentare, quindi la rilevazione dei dati sabato mattina 2 luglio, presso l'Hotel Perla di Corvara, e domenica 3 luglio, dopo la competizione, completamento delle rilevazioni ematochimiche e antropometriche, presso il gazebo Equipe Enervit, situato vicino all'arrivo.

La partenza della Maratona è prevista domenica mattina alle ore 6.15 da La Villa con arrivo a Corvara, ed è articolata su tre percorsi di diversa difficoltà (147 km, 110 km e 57,3 km).


PRIMA VITTORIA ITALIANA AL
JEANTEX-TOUR-TRANSALP
La lunga salita verso lo Stelvio - Il tetto della corsa

5.tappa: 30.06.05 Pontresina (Grigioni) – Bormio (Lombardia) 134,33 km, 3161
m/d

3/a edizione JEANTEX-TOUR-Transalp 2005 - 26/06 –
02/07/2005
Attraversamento delle Alpi in bici - 820 km, 20.000 m/disl.,
17 passi alpini Oberammergau – Riva del Garda

Bormio (Sondrio), 30 giugno 2005 – La coppia altoatesina luglio composta da Stefano Casassa e Andreas Kofler col tempo di quattro ore 28 minuti e 26 secondi si è aggiudicata giovedì
la quinta tappa del Jeantex-Tour-Transalp 2005 di 134,33 chilometri e 3161 metri di dislivello da Pontresina nei Grigioni a Bormio in Lombardia.

Casassa/Kofler al traguardo hanno preceduto i professionisti tedeschi Jens Schwedler e Malte Urban, che hanno accusato un ritardo di nove secondi. In settima posizione, a 4’35” dai
vincitori, Marco Canella (Lagundo) e Marco D’ Agostino (Roma).

Schwedler/Urban, a due tappe dalla conclusione, nella generale si trovano saldamente al comando, col tempo complessivo di 20 ore 15 minuti e 33 secondi. Seguono Casassa/Kofler, a 5’42”, e Canella D’ Agostini a 16’ 55”.

“I primi 30 chilometri erano insolitamente pianeggianti”, racconta Andreas Kofler. “Poi il percorso, da Zernez, ha imboccato la salita che porta al Passo Fuorn (2149 m). Lungo
la discesa che conduce a Glorenza abbiamo abbandonato la Svizzera per addentrarci nel territorio italiano”
. Poi lo Stelvio, la salita del giro con i suoi 2761 m di altitudine, 25 chilometri di salita, 1800 m di dislivello. “Devo veramente ringraziare Stefano”, continua Kofler, “che oggi, sui 48 ripidi tornanti ha fatto l’ andatura. Siamo giunti in vetta con 1’30 di vantaggio sugli inseguitori.” Per la prima volta durante il Tour-Transalp, Casassa/Kofler anche in discesa sono riusciti a competere con Schwedler/Urban.
“Siamo molto soddisfatti”, concludono all’ unisono i due protagonisti della quinta tappa che per la sola salita da Prato allo Stelvio fino in cima al passo hanno impiegato un'ora e 35 minuti.

Domani sesta e penultima tappa da Bormio a Madonna di Campiglio. Un’ultima occhiata alle piste dei Campionati Mondiali di sci alpino 2005 e la carovana muove verso la Valfurva per imboccare la salita che porta al Passo Gavia (2652 m), la massima asperità della giornata. La lunga discesa conduce a Ponte di Legno, ridente località dell’Alta Valtellina dove i corridori iniziano la salita verso il Passo Tonale. 500 metri di dislivello per raggiungere il valico a 1852 m e abbandonare la regione Lombardia per inoltrarsi in Trentino. Dopo 30 chilometri di discesa il
gruppo raggiunge la località di Dimaro ai piedi del massiccio del Brenta. Il percorso tocca Folgarida e si inerpica lungo le serpentine che conducono ai 1682 m di Passo Carlomagno. Il traguardo è ormai vicino e dopo una breve discesa di 3 chilometri il gruppo taglia il traguardo
di Madonna di Campiglio.

I 1000 corridori iscritti e provenienti da 20 nazioni gareggiano in coppia, suddivisi in cinque categorie differenti. Donne, uomini, misto, master (over 80 anni in coppia) e grand-master (over 100 anni in coppia). Il tempo cronometrato e valido ai fini della classifica è quello del
secondo corridore all’arrivo. Il percorso della Jeantex-Tour-Transalp è diviso in sette tappe, la più corta di 70 km, la più lunga di 146 km, con un dislivello giornaliero medio di 2690 m. Il percorso totale della manifestazione è di 820 chilometri per un dislivello complessivo di 20.000 m. I passi scalati nelle Alpi austriache del Tirolo, sulle montagne del Trentino e della Lombardia sono complessivamente 17.

Diverse sono le componenti che fanno di questa manifestazione una corsa unica: l’unicità dell’esperienza sui valichi alpini e la fatica portata ai limiti delle proprie possibilità. Ma ciò che contraddistingue veramente questo appuntamento ciclistico è lo spirito di squadra.

Il percorso di gara non è riservato ai soli corridori, né sarà chiuso al traffico. Il gruppo sarà accompagnato da motociclette dell’organizzazione al seguito, che provvederanno inoltre a demarcare i punti di svincolo e le deviazioni di percorso. Il pernottamento degli atleti è
previsto nei camp organizzati della Transalp o in alberghi privati. L’organizzazione provvede al trasferimento dell’equipaggiamento al seguito dal luogo di partenza all’arrivo di ogni tappa.

L’organizzazione della Jeantex-Tour-Transalp, che impegna i responsabili per quasi un anno intero, è gestita dalla più importante rivista specializzata di bici su strada d’Europa,
la tedesca “TOUR”.

LE TAPPE:

01. domenica Oberammergau (D) – Imst (A), 109,43km - 2226 hm
02. lunedí Imst (A) – Ischgl (A), 146,73 - 3195
03. martedí Ischgl (A) – Scuol (CH), 101,54 - 2223
04. mercoledí Scuol (CH) – Pontresina (CH), 127,62 - 3613
05. giovedi Pontresina (CH) – Bormio (I), 134,33 - 3161
06. venerdi Bormio (I) – Madonna di Campiglio (I), 94,63 - 2974
07. sabato M. di Campiglio (I) – Riva Garda (I), 70,70 - 1010

www.tourtransalp.de

APPROVATO IL NUOVO PERCORSO " CROSS COUNTRY "

Definita la versione finale del tracciato di Cross Country dei prossimi mondiali di mountain bike di Livigno: la forma ad “otto” e l’incrocio a metà percorso rappresentano
un’opportunità per vedere più volte i concorrenti in gara.

Livigno (SO), 30 giugno 2005. - Ha finalmente una fisionomia definita il percorso che nel prossimo settembre assegnerà i titoli mondiali di cross country. A Livigno gli studi effettuati dal comitato organizzatore sono stati passati al vaglio dell’Unione Ciclistica Internazionale che ha finalmente dato il suo benestare. Il tracciato cambia leggermente aspetto rispetto a quello che gli appassionati hanno imparato a conoscere lo scorso anno in occasione della
finale di Coppa del Mondo.

La prima cosa che balza agli occhi è che si tratta di un circuito piuttosto lungo, ben 12,1 chilometri, inusuale per una gara di cross country, ancor più se ha in palio qualcosa di molto importante. La scelta di un percorso così lungo è stata dettata dall’esigenza di toccare i due versanti della valle dello Spoel, la conca che accoglie Livigno, ma si rischiava di proporre un tracciato difficile da seguire per il pubblico, dispersivo e poco spettacolare. I tecnici valtellinesi sono riusciti nell’impresa di “quadrare il cerchio” proponendo un tracciato a “8” che permetterà quindi di veder passare i protagonisti sul traguardo due volte per ogni giro: “La parte visibile del percorso è del 60% - afferma Maurilio Cusini, che ha disegnato il tracciato – e riteniamo che anche dal punto di vista televisivo siamo riusciti nell’intento di proporre un percorso facilmente seguibile, almeno per il suo 80%, salvo quei punti dove si può accedere solamente in mountain bike”.

E’ un circuito sicuramente difficile, intanto perché si pedala in altitudine, poi perché ogni giro proporrà tre ascese oltre quota 1.900 metri. Rispetto a quello della Coppa del Mondo 2004, il tracciato risulta più lungo di oltre un chilometro e prevede che il tratto in discesa, che lo scorso anno portava i concorrenti dalla Val Federia al centro del paese, venga percorso in senso contrario, quindi in salita, aumentando la difficoltà della corsa. L’incrocio del circuito avverrà all’altezza del ponte posto a metà della pista ciclabile: “Trovare un percorso che
accontentasse tutte le esigenze non è stato facile
– riprende Cusinima siamo piuttosto soddisfatti del lavoro effettuato e abbiamo ottenuto tutti i risultati che ci eravamo prefissati, nel pieno rispetto delle direttive UCI”.
D’altronde passare per un solo lato della valle sarebbe stato più facile, ma avrebbe prodotto un lavoro incompleto.

Selle Italia - Colombia - Univer al trofeo Matteotti

La Selle Italia - Colombia - Univer sarà impegnata Domenica 3 Luglio nel Trofeo Matteotti, tradizionale appuntamento nel calendario italiano.

Per la competizione che si correrà come sempre in terra Pescarese lo staff tecnico della formazione italo-colombiana ha scelto i seguenti corridori :

- Moreno Di Biase
- Mariano Giallorenzo
- Marco Gili
- Raffaele Illiano
- Leonardo Scarselli
- Russel Van Hout
- Trent Wilson
La squadra sarà diretta da Marco Bellini

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