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LA
DODICESIMA TAPPA PER RUOTE VELOCI DA CASTELFIDARDO
A RAVENNA
Frazione totalmente pianeggiante, ultima chiamata
per i velocisti prima di lasciare spazio alle grandi
montagne. La dodicesima tappa di 184 chilometri da
Castelfidardo a Ravenna presenta solo una
brevissima e facile ascesa allinizio della tappa
per lingresso in Ancona, poi si percorrono oltre
170 km lungo il mare su strade principalmente rettilinee
e larghe lungo la SS.16 Adriatica e la Via Romea con
il traguardo volante posto a Cesenatico.
Percorso: Castelfidardo, Ancona, Torrette,
Falconara Marittima, Senigallia, Marotta, Fano,
Pesaro, Cattolica-svincolo ss.16 (rifornimento),
Misano Adriatico, Riccione, Miramare, Rimini,
Viserba, Bellaria-Igea Marina, Cesenatico
(Traguardo Volante km 134), SantApollinare
in classe, Punta Marina, Ravenna.
Ritrovo alle 11,20 a Castelfidardo (Ancona) in Via
XXV April ; via volante alle 12,55 in Via della Stazione;
arrivo a Ravenna in Via di Roma tra le 17,00 e le
17,30.
BUONGIORNO
GIRO DITALIA
19
maggio 2011 - 12^ Tappa: Castelfidardo - Ravenna
Tappa
pianeggiante (Km. 184)
Buongiorno e buon compleanno alla Polizia di Stato,
partner del Giro che celebra oggi il proprio 159°
anniversario.
In partenza, grande festa a Castelfidardo dove
sono chiuse anche le scuole. Oggi è stata ospite
del Giro lattrice Debora Caprioglio.
Mossiere di oggi è Mirco Soprani, Sindaco
di Castelfidardo e discendente dellinventore
della fisarmonica Paolo Soprani che cominciò
qui la propria produzione nel 1873.
Sul podio firma della città della fisarmonica,
il Sindaco ha voluto fare omaggio alla Maglia Rosa
Alberto Contador e al vincitore di tappa di ieri
John Gadret di due fisarmoniche celebrative delle
principali marche locali, Settimio Soprani
e Dino Baffetti.
Alla postazione Fondazione Umberto Veronesi,
si parla oggi di Musica è salute,
un rimedio contro stress e depressione.
Sempre a cura della Fondazione Umberto Veronesi,
sinaugura oggi a Ravenna la mostra multisensoriale
No Smoking Be Happy, apice del
progetto di promozione di stili di vita corretti che
accompagna il Giro dItalia con le
Tappe della Salute.
La mostra è aperta oggi e domani in Piazza
del Popolo a Ravenna, dalle 9.30 alle 18.00 con la
possibilità di fare un controllo gratuito della
salute dei propri polmoni.
Mark
Cavendish domina la volata battendo in ordine
Apollonio (Team Sky) e Petacchi (Lampre
- ISD)
©
Photo
Andrea Magnani/Bikenews.it
94°
GIRO DITALIA
12^ TAPPA: CASTELFIDARDO RAVENNA (184 KM)
Ravenna,
19 maggio 2011
Il velocista inglese Mark Cavendish (HTC Highroad)
ha vinto la dodicesima tappa del 94° Giro dItalia
con il tempo di 4:17:25 alla media
di 42,887 km/h. Secondo è giunto Davide
Appollonio (SKY Procycling) e terzo Alessandro
Petacchi (Lampre - ISD).
Maglia
Rosa Estathé è Alberto
Contador (Saxo Bank Sungard).
Maglia Rosso Passione Gruppo
Saint-Gobain è Alessandro Petacchi (Lampre
ISD).
Maglia Bianca Adecco è Roman Kreuziger
(Pro Team Astana).
Maglia Verde Banca
Mediolanum è Filippo Savini (Colnago
CSF Inox)
94TH
GIRO DITALIA
12TH STAGE: CASTELFIDARDO - RAVENNA (184 KMS)
Ravenna,
19th May, 2011
English sprinter Mark Cavendish (HTC Highroad)
won the twelfth stage of the 94th Giro dItalia.
The
winner completed the route in 4:17:25
at the average speed of 42,887 km/h. Davide Appollonio
(SKY Procycling) was second and Alessandro
Petacchi (Lampre - ISD) third.
Alberto
Contador (Saxo Bank Sungard) is the Maglia
Rosa Estathé.
Alessandro Petacchi (Lampre ISD) is
the Maglia Rosso Passione
Gruppo Saint-Gobain.
Roman Kreuziger (Pro Team Astana) is the Maglia
Bianca Adecco.
Filippo Savini (Colnago CSF Inox) is
the Maglia Verde
Banca Mediolanum.
Mark
Cavendish alla partenza
della 12a tappa da Castelfidardo
©
Photo
Andrea Magnani/Bikenews.it
Press
|
|
Servizio
di Luca Alo
|
94°GIRO
D'ITALIA
DODICESIMA TAPPA CASTELFIDARDO - RAVENNA
DOPPIO MARK CAVENDISH: A RAVENNA DOMINA LULTIMO
SPRINT PER I VELOCISTI AL GIRO
Ravenna,
19th May, 2011
Lultima
sfida per le ruote veloci al Giro dItalia
2011 è andata a Mark Cavendish. Nella
dodicesima tappa da Castelfidardo-Ravenna di
184 chilometri il portacolori britannico dellHtc-Highroad
si è lasciato dietro Davide Appollonio
(Sky Procycling), il leader della classifica a punti
Alessandro Petacchi (Lampre-Isd) e Roberto
Ferrari (Androni Giocattoli).
I velocisti salutano il Giro dItalia
(in prima fila Mark Cavendish e Alessandro Petacchi)
che comincia ad entrare nel vivo con un week-end di
passione: domani la Spilimbergo-Grossglockner,
sabato la Lienz-Monte Zoncolan con il Monte Crostis
(e la temutissima discesa, sterrata allinizio)
ed infine domenica il tappone dolomitico da Conegliano
a Gardeccia Val di Fassa con il passaggio ai 2236
metri del Passo Giau (Cima Coppi, ovvero la vetta
più alta del Giro). La maglia rosa è
sempre sulle spalle di Alberto Contador (Esp, Saxo
Bank Sungard) che mantiene 59 di vantaggio su
Kanstantin Sivstov (Blr, Htc-Highroad), 121
su Vincenzo Nibali (Liquigas-Cannondale) e 128
su Christophe Le Mevel (Fra, Garmin-Cervelo) e Michele
Scarponi (Lampre-Isd). Per Nibali e Scarponi comincia
domani il Giro della rincorsa alla maglia rosa Contador,
latleta più in forma di tutti.
Alle ore 12,57 da Castelfidardo (Ancona) sono
partiti 186 corridori alla volta di Ravenna, la città
dei mosaici e degli otto monumenti (tra cui il Mausoleo
di Galla Placidia, la Basilica di San Vitale e di
SantApollinare Nuovo) annoverati nel patrimonio
mondiale dellUnesco.
Dopo soli 5 chilometri hanno preso il largo lo spagnolo
Miguel Minguez Ayala (Euskaltel Euskadi), Davide
Ricci Bitti (Farnese Vini-Neri Sottoli), lolandese
Stef Clement (Rabobank) e il polacco Michal Golas
(Vacansoleil Dcm). Il gruppo ha lasciato via libera
ai fuggitivi: 120 al km 10 e 328
al km 25 a Falconara Marittima.
Sono stati poi i portacolori dellHtc-Highroad
di Mark Cavendish a controllare la corsa in testa
al gruppo che hanno cercato di contenere il distacco
intorno ai 3 minuti (322 a 100 chilometri
dallarrivo di Ravenna in località La
Siligata).
Ai meno 70 dal traguardo (uscita di Rimini) il gruppo
viaggiava con un gap di 239 tenendo sempre
la situazione sotto controllo ma a seguito di una
caduta avevano perso temporaneamente contatto il colombiano
Mauricio Ardila Cano (Geox-Tmc), il portoghese Manuel
Cardoso (Por, Team Radioshack) e i francesi Michel
Cherel e John Gadret (Ag2r La Mondiale) questultimo
vincitore della tappa Tortoreto Lido-Castelfidardo.
Il Traguardo Volante posto a Cesenatico (km
134,1) è stato vinto da Ricci Bitti davanti
a Golas, Clement, Minguez e il gruppo che è
transitato con un ritardo di 250 (226
ai meno 40; 141 ai meno 30; 56 ai
meno 20 alle porte di Ravenna).
La fuga del quartetto è terminata a Punta
Marina, nei dintorni di Ravenna, quando mancavano
11 chilometri alla conclusione: il gruppo è
ritornato compatto sotto la spinta dellHtc-Highroad.
Ai 1500 metri dal traguardo si è verificata
una caduta innescata da Giairo Ermeti (Androni Giocattoli-Cipi)
nelle prime posizioni per aver approcciato male una
curva a sinistra. Ad avere la peggio sono stati Sacha
Modolo (Colnago Csf-Inox), Marcel Wyss (Svi, Bmc Racing
Team) e Robert Hunter (Aus, Team Radioshack). A seguito
della caduta sono rimasti davanti a disputare la volata
una quindicina di corridori con i velocisti Cavendish,
Petacchi, Ferrari, Belletti, Appollonio, Sabatini
e Ciolek.
Èd
è stato Mark Renshaw (Htc-Highroad)
a pilotare Cavendish fino ai 150 metri dove
è partita la volata che ha premiato per la
seconda volta in questo Giro il corridore britannico
lasciandosi dietro Appollonio, Petacchi,
Ferrari e Ciolek.
Tempo del vincitore 4.1725 dopo 184 chilometri
di corsa alla media di 42,887 km/h.
Mark Cavendish (Htc-Highroad):
La squadra come sempre
ha fatto un lavoro incredibile con Alex Rasmussen
dai meno 2 allultimo chilometro e un eccezionale
Mark Renshaw che mi ha scortato ai 700 metri. Avevo
Petacchi a ruota un po troppo a suo agio
e la cosa mi preoccupava. Ma ai 200 metri dallarrivo,
quando ho accelerato, ho fatto il vuoto che mi ha
permesso di cogliere, abbastanza facilmente, la vittoria.
Confermo
che lascio il Giro: rimane sempre una corsa bella
ma senza le volate la mia squadra non può lavorare.
Devo preparare il Tour de France. Già
da qualche anno il Giro è disegnato
più agli scalatori, mentre Tour e Vuelta
sono più per velocisti. Trovo che ognuno disegni
il suo giro come vuole, io mi limito a vincere le
tappe che mi si addicono, siano esse nella prima,
seconda o terza settimana.
Il britannico Mark Cavendish (professionista
dal 2006, 71 vittorie con 15 tappe al Tour, 3 alla
Vuelta, la Milano-Sanremo nel 2009) colleziona
il settimo successo in carriera al Giro (Pizzo Calabro-Catanzaro
Lido e Modena-Cittadella nel 2008; Milano Show 100,
Torino-Arenzano e Lido di Camaiore-Firenze nel 2009;
Termoli-Teramo martedì scorso). In questo Giro
dItalia ha vestito per un giorno la maglia rosa
al termine della tappa Alba-Parma in cui era arrivato
secondo dietro Alessandro Petacchi.
Il leader della classifica a punti, Alessandro
Petacchi (Lampre-Isd) e il suo apripista per le
volate, il tedesco Danilo Hondo, non ripartiranno
domani da Spilimbergo: La
mia corsa rosa è terminata a Ravenna.
Ero venuto al Giro per dare il mio supporto
a Scarponi
ha affermato Petacchi, vincitore della prima tappa
da Alba a Parma -
L'ho fatto volentieri, avendo anche modo di giocarmi
le mie possibilità di vittoria. Ho ottenuto
un successo, ho onorato la corsa in ogni frangente:
le prossime tappe non mi avrebbero dato modo di essere
utile alla squadra quindi, tenendo conto anche dei
tanti impegni che mi attenderanno nel resto della
stagione, ho ritenuto opportuno fermarmi.
Rientrerò
alle corse al Giro di Slovenia, sarò
al Tour de France e molto probabilmente alla
Vuelta di Spagna in funzione del Mondiale
di Copenaghen. Per quanto riguarda lo sprint,
ho provato a battere Cavendish con la testa.
Per poco lho affiancato ma le sue gambe sono
state eccezionali.
Manuel Belletti
(Colnago Csf Inox): Ho
perso posizioni allo sprint non solo per la velocità
alta ma perché in una volata ci sono troppi
atleti dove non devono esserci.
Roberto Ferrari
(Androni Giocattoli-Cipi): È
stata una volata tiratissima, Renshaw
ha tirato una gran volata e mi dispiace tenevo far
bene allultima occasione per i velocisti. Nonostante
le troppe montagne, la voglia di andare avanti non
è tanta ma io voglio onorare questo Giro
dItalia perché per noi italiani ce
nè uno allanno.
La maglia rosa Alberto Contador (Esp, Saxo
Bank Sungard): Da domani
vediamo cosa succederà in corsa e quanto vorranno
fare i miei avversari. È l'aperitivo dell'inferno,
io credo. Sarà il giorno della verità
per molti corridori, spero non per me. Spero attacchino
gli altri per poter rispondere e vedere cosa succede.
Io non muoverò un dito.
Mi
piace larrivo sullo Zoncolan ma occhio
al Monte Crostis. La discesa è pericolosa,
la carreggiata stretta e la prima parte sterrata.
Difficile che non troverò le ammiraglie e potrò
cambiare solo le ruote. È un rischio molto
grande.
Vincenzo Nibali
(Liquigas-Cannondale) terzo a 121 da Contador:
Finalmente inizia
il tanto atteso weekend delle montagne con Grossglockner,
Zoncolan e Gardeccia: delle tre quella
che farà male sarà senzaltro larrivo
in cima al Gardeccia.
Ribadisco
quanto ho detto dopo larrivo sullEtna:
per battere Contador bisogna inventarsi qualcosa,
io e la mia Liquigas siamo pronti.
Michele Scarponi (Lampre-Isd):
Domani comincerà
la parte più dura del Giro, quello vero.
I tapponi del week-end e la cronoscalata del Nevegal
sono luna più dura dellaltra e
si farà classifica.
DOMANI PRIMO ASSAGGIO DI MONTAGNE DA SPILIMBERGO AL
GROSSGLOCKNER
Inizia domani il tanto atteso week-end di grandi salite
con la tredicesima tappa da Spilimbergo a
Grossglockner di 167 chilometri. La tappa risalirà
la Carnia con il Traguardo Volante a Arta
Terme fino al confine italo-austriaco del Passo
di Monte Croce Carnico.
Entrati in Austria attraverso una discesa ripida
e veloce verso il rifornimento di Kötschach,
si affronteranno in successione i Gran Premi della
Montagna di Gailbergsattel, Iselsbergpass e
Kasereck fino ad arrivare ai 2137 metri del Grossglockner.
Percorso: Spilimbergo, Pinzano al Tagliamento,
Peonis, Tolmezzo, Arta Terme (Traguardo Volante al
km 56,4), Paluzza, Passo di Monte Croce Carnico (Gpm
di 2°categoria al km 79,6 altitudine 1360 metri),
Kötschach (rifornimento al km 92,4), Gailbergsattel
(Gpm di 3°categoria al km 99 altitudine 981 metri),
Iselsbergpass (Gpm di 2°categoria al km 127,5
altitudine 1209 metri), Pockhorn, Kasereck (Gpm di
1°categoria al km 159,8 altitudine 1908 metri),
Grossglockner.
Ritrovo alle 11,15 a Spilimbergo (Pordenone)
in Piazza Duomo; via volante alle 12,45 in Via Gaio;
arrivo al Grossglockner (Austria) al Glockner Haus
tra le 17,00 e le 17,30.
12A
TAPPA CASTELFIDARDO RAVENNA (184 KM)
DICHIARAZIONI
POST GARA DI MARK CAVENDISH E ALBERTO CONTADOR
Il
vincitore di tappa, Mark Cavendish (Team HTC
Highroad):
Il
finale.
<<Prima
della tappa controllo sempre su internet per capire
come sono gli ultimi chilometri. In questo modo è
difficile poi avere dei problemi. Sono molto meticoloso
ma è il mio mestiere di sprinter che me lo
impone.
La
corsa.
<<Abbiamo
chiesto aiuto alle altre squadre dei velocisti ma
non l'abbiamo ricevuto. Abbiamo dovuto controllare
la corsa da soli ma poi alla fine tutti, velocisti
e scalatori, erano la davanti a battagliare. Noi siamo
rimasti uniti, sono 5 anni che lavoriamo insieme e
sappiamo esattamente cosa fare. Sembriamo un reggimento
e ci comportiamo come tale. Come già detto
preparo tutto il giorno prima e avevamo un'idea chiara
del finale. Con quella curva e la strettoia. Il corridore
dell'Androni infatti e arrivato a 50 km/h ed è
caduto. Noi lo sapevamo e non abbiamo avuto difficoltà.
La
volata.
<<Ai
1500 metri mi stavano pilotando. Ai 500
è stata la volta di Renshaw. Avevo Petacchi
a ruota un pò troppo a suo agio e la cosa mi
preoccupava. Ma ai 200 metri dallarrivo, quando
ho accelerato, ho fatto il vuoto che mi ha permesso
di cogliere, abbastanza facilmente, la vittoria.
Le
prime tappe del Giro senza vittorie.
<<Io
ci metto un po di giorni a rodarmi. Sono un velocista
da pista e non ho molta resistenza. Infatti mi alleno
molto sulla resistenza. Sarà una questione
legata al mio fisico, anche se in questo Giro, come
poche altre volte, avrei potuto vincere da subito.
Anche a Parma. Idem per la squadra: di vittoria in
vittoria miglioriamo, sia per affiatamento che in
fiducia senza dimenticare la disciplina. Ecco forse
a Parma non eravamo ancora abbastanza disciplinati.
Giro
finito.
<<Domani
rientro in Inghilterra. ho delle cose da fare e voglio
vedere la mia ragazza. Poi inizierà l'allenamento
in vista delle prossime gare.
Le
critiche: Cipollini dice che sei un pò troppo
grasso.
<<E
forse meglio essere secondo e magro? Non credo proprio.
Non sono superman, correrò tutti i grandi giri
e anche il campionato del mondo, mi alleno da gennaio
e non posso essere sempre al massimo della forma.
Vedo l'aspetto positivo di queste affermazioni di
Mario: posso rispondergli con le vittorie.
Il
Giro.
<<Non
ho niente da criticare all'organizzazione ed non ha
messo una tappa per velocisti nell'ultima settimana.
Già da qualche anno il Giro è disegnato
più agli scalatori, mentre Tour e Vuelta sono
più per velocisti. Trovo che ognuno disegni
il suo giro come vuole, io mi limito a vincere le
tappe che mi si addicono, siano esse nella prima,
seconda o terza settimana.
La
Maglia Rosa, Alberto Contador
(Team Saxo Bank):
La
tappa di domani.
<<È l'aperitivo dell'inferno, io credo.
Sarà il giorno della verità per molti
corridori, spero non per me!
La
salita del Glossglockner?
<<L'ho studiata dopo la Freccia Vallone con
tutti i compagni. Trovo sia più dura dell'Etna,
sarà una giornata molto particolare e potrebbe
fare la differenza.
Quale più dura: Grossglockner, Zoncolan
con il temibile Crostis o Gardeccia?
<<Penso che la più dura, la più
bestiale, sarà quella di Gardeccia, per il
chilometraggio, per il dislivello e perché
avremo accumulato gli sforzi in Austria e sullo Zoncolan.
In ogni caso saranno tutte tappe insidiose.
Quote
sono bassissime, non conviene neanche scommettere
su di te.
<<Credo sia normale che la gente pensi solo
a me come vincitore, vista la tappa dell'Etna e la
mia fama. Però ci sono tanti colleghi che temo
e che possono mettermi in difficoltà. Ho solo
un minuto e venti di vantaggio, non è tanto
per essere a metà del Giro d'Italia.
Quale
sarà la tua tattica?
<<Attendista. Spero attacchino gli altri per
poter rispondere e vedere cosa succede. Io non muoverò
un dito.