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UNDICESIMA
TAPPA DA TORTORETO LIDO A CASTELFIDARDO
Il
Giro dItalia continua la risalita verso
Nord con lundicesima tappa di 144 chilometri
da Tortoreto Lido a Castelfidardo. Una
frazione che abbandona il mare per districarsi lungo
i saliscendi delle colline abruzzesi e marchigiane
con quattro Gran Premi della Montagna di quarta
categoria (Monte di Ripaberarda, Monte Vidon Combatte,
Rapagnano e Morrovalle) e il Traguardo Volante di
Recanati.
Non
sono presenti tratti pianeggianti lunghi più
di qualche chilometro. Larrivo di Castelfidardo
presenta gli ultimi 2 chilometri con una pendenza
media del 5-6% (punte del 10% a circa 400 metri dal
traguardo).
Prima
della partenza, la carovana renderà omaggio
a Wouter Weylandt. Nel giorno dei funerali
del corridore belga, tragicamente scomparso il 9 maggio
scorso nella Reggio Emilia-Rapallo, verrà
osservato un minuto di silenzio in suo ricordo. Al
momento del raccoglimento farà seguito la benedizione
del parroco di Tortoreto, Padre Gregorio Oczos.
Percorso:
Tortoreto Lido, Tortoreto Alto, Nereto, Garrufo, Villa
SantAntonio, Appignano del Tronto, Monte di
Ripaberarda (Gpm 4° categoria al km 48,9 altitudine
486 metri), Aso, Monte Vidon Combatte (Gpm 4°
categoria al km 73,1 altitudine 393 metri), Petritoli,
Grottazzolina, Magliano di Tenna, Rapagnano (Gpm 4°
categoria al km 91,3 altitudine 326 metri) Monte San
Pietrangeli, Morrovalle (Gpm 4° categoria al km
115,9 altitudine 249 metri), Recanati (Traguardo Volante),
Loreto, Castelfidardo.
Ritrovo
alle 12,00 a Tortoreto Lido (Teramo) in Lungomare
Sirena; via volante alle 13,35 sulla SS.16 Adriatica;
arrivo a Castelfidardo (Ancona) in Piazza Doninzetti
tra le 17,00 e le 17,30.
BUONGIORNO
GIRO DITALIA
18
maggio 2011 - 11^ Tappa: Tortoreto Lido - Castelfidardo
Tappa
di media difficoltà (Km. 144)
Tempo sereno e una leggera brezza sia in partenza,
sia in arrivo per l11^ Tappa del Giro dItalia.
Tortoreto Lido e Castelfidardo sono
addobbate in rosa.
Nella giornata dei funerali di Wouter Weylandt,
a nome di tutti i corridori al Giro, David
Millar (Team Garmin Cervelo) ha dedicato
un toccante messaggio al corridore belga scomparso.
A seguire è stato osservato un minuto di silenzio
e il parroco di Tortoreto Lido ha benedetto
il gruppo dei partenti.
Mossiere di oggi è stato Generoso Monti,
Sindaco di Tortoreto.
Alla postazione Fondazione Umberto Veronesi,
si parla oggi di Vite da record.
A proposito di record, presente oggi al Giro anche
il detentore del Guinness di pedalata su bicicletta
statica, il teramano Patrizio Sciroli che ha
conquistato il titolo pedalando per 224 ore 24 minuti
e 24 secondi.
Il
minuto di silenzio alla partenza della tappa in ricordo
di Wouter Weylandt ©
Photo
La Press/RCS Sport
Press
|
|
Servizio
di Luca Alo
|
94°GIRO
D'ITALIA
UNDICESIMA TAPPA TORTORETO LIDO - CASTELFIDARDO
GUIZZO VINCENTE
DEL FRANCESE JOHN GADRET A CASTELFIDARDO
Castelfidardo 18 maggio 2011
- Sullo strappo finale di Castelfidardo,
lo specialista francese del ciclocross John Gadret
(Ag2r La Mondiale) ha piazzato lallungo vincente
davanti allo spagnolo Joaquin Rodriguez (Katusha
Team), il campione italiano Giovanni Visconti (Farnese
Vini-Neri Sottoli), il colombiano Josè Serpa
Perez (Androni Giocattoli-Cipi) e la maglia rosa
Alberto Contador (Esp, Saxo Bank Sungard).
Questultimo
mantiene sempre il primato con 59 sul bielorusso
Kanstantin Sivtsov (Htc Highroad) e 121
su Vincenzo Nibali (Liquigas-Cannondale) che
ha scavalcato al quarto posto Christophe Le Mevel.
Il francese della Garmin-Cervelo ha perso 13
allarrivo oltre a essere stato in fuga con altri
otto corridori e maglia rosa virtuale per quasi 70
chilometri.
Prima della partenza i corridori, il pubblico e la
carovana hanno osservato un minuto di silenzio in
ricordo dellamico Wouter Weylandt,
nel giorno dei suoi funerali a Gand in Belgio,
tragicamente scomparso lo scorso 9 maggio mentre percorreva
gli ultimi chilometri che lo separavano dal traguardo
della terza tappa, Reggio Emilia - Rapallo.
Al momento di raccoglimento ha fatto seguito la benedizione
del parroco di Tortoreto Lido, Padre Gregorio Oczos.
Alle ore 13,32 da Tortoreto Lido (Teramo) sono
partiti 188 corridori alla volta di Castelfidardo
(Ancona) teatro il 18 settembre del 1860 della battaglia
tra le forze piemontesi e lesercito pontificio
durante il processo di unificazione del Regno dItalia.
In corsa cè stata subito bagarre con
17 uomini in avanscoperta tra cui Vincenzo Nibali
(Liquigas-Cannondale) e la fuga è terminata
dopo 12 chilometri.
Al km 21 ci hanno provato Angel Vicioso (Esp,
Androni Giocattoli-Cipi), Marco Frapporti (Colnago
Csf Inox), Pavel Brutt (Rus, Katusha Team),
Alessandro Petacchi (Lampre-Isd),Vasil Kiriyenka
(Blr, Movistar Team), Francisco Ventoso (Esp,
Movistar Team), Bart De Clercq (Bel, Omega
Pharma Lotto) e Reda (Quick Step) che non hanno
avuto spazio fino al km 44.
Al Gran Premio della Montagna di quarta categoria
a Monte Ripaberarda (km 48,9 altitudine 486 metri)
Daniel Moreno Fernandez (Esp, Katusha
Team) ha anticipato nellordine lex maglia
rosa David Millar (Gbr, Garmin-Cervelo), Ivan Rovny
(Rus, Team Radioshack) e il gruppo di una manciata
di secondi.
Via libera al km 64 (località Madonna del Lago)
per 9 corridori: Carlos Alberto Betancourt
e Fabio Taborre (Acqua&Sapone), Simone
Stortoni (Colnago Csf Inox), Daniel Moreno
Fernandez (Esp, Katusha Team), Marco Marzano
(Lampre-Isd), Valerio Agnoli (Liquigas-Cannondale),
Ignatas Konovalovas (Lit, Movistar Team), lex
maglia bianca di miglior giovane Steven Kruijswijk
(Ola, Rabobank), Christophe Le Mevel (Fra,
Garmin-Cervelo), Thiago Machado (Por, Team
Radioshack) e Lars Petter Nordhaug (Nor,
Sky Procyclimg).
A Monte Vidon Combatte (Gpm di quarta categoria al
km 73,1; altitudine 393 metri) Betancourt è
transitato per primo davanti a Agnoli, Stortoni,
gli altri otto della fuga e il gruppo guidato dagli
uomini della Saxo BankSungard con un
ritardo di 200 (158 a 60 km
dallarrivo).
Poi è stata la volta di Agnoli che è
passato per primo al Gpm di Rapagnano (quarta
categoria; km 91,3; altitudine 326 metri) davanti
a Betancourt, Kruijswijk, gli altri
compagni di fuga e il gruppo sempre guidato dalla
Saxo Bank Sungard di Contador a 200.
Allultimo Gpm di giornata a Morrovalle
(quarta categoria; km 115,9; altitudine 249 metri)
è Moreno a transitare davanti a Agnoli, Stortoni,
il resto dei battistrada e il gruppo con un ritardo
di 135 condotto dallAndroni Giocattoli-Cipi.
Sullo slancio della volata per il Gpm, Moreno
ha proseguito da solo con una manciata di secondi
sugli ex compagni di fuga Betancourt, Taborre,
Stortoni, Marzano, Agnoli, Konovalovas,
Kruijswijk, Machado, Nordhaug
e la maglia rosa virtuale Le Mevel.
Al Traguardo Volante di Recanati (km 129,7) il battistrada
Moreno è transitato da solo con 20
su Le Mevel, Konovalovas, i più immediati
inseguitori e il gruppo a 118. Dietro
è stato Konovalovas a forzare il passo
e andare alla caccia, da solo, del battistrada: Moreno
e Konovalovas si sono ritrovati al comando
della gara a 10 chilometri dalla conclusione mentre
il gruppo ha riassorbito uno ad uno gli altri fuggitivi
di giornata.
Ai meno 2 dal traguardo il gruppo ha aumentato landatura
sotto la spinta della Lampre-Isd (davanti molto
attivo la maglia rossa della classifica a punti Petacchi)
per andare a riprendere Moreno e Konovalovas cronometrati
a 28. Ma solo allultimo chilometro i due
battistrada sono stati braccati e ci ha riprovato
Moreno ai 400 metri. Sulla scia di Moreno
è partito allinseguimento John Gadret
(Fra, Ag2r La Mondiale) che lo ha agganciato,
superato e si è involato vittorioso verso il
traguardo.
John Gadret è riuscito a lasciarsi dietro
Joaquin Rodriguez, il tricolore Giovanni
Visconti, Josè Serpa Perez e la maglia
rosa Alberto Contador.
Tempo del vincitore 3.3311 dopo 159 chilometri
di corsa alla media di 40,528 km/h.
Questa
vittoria è per Wouter Weylandt. Da
quando è morto non smetto di pensare alla sua
caduta.
Volevo
fare un gesto per rendergli omaggio. Nel finale avevo
la gamba buona, la squadra era tutta al mio servizio
e ha fatto il possibile per portarmi allarrivo.
Il mio Giro dItalia non finisce qui,
mi piacciono le tappe del Gardeccia e del Colle
delle Finestre.
Non vorrei sembrare masochista ma preferisco che ci
fosse pioggia: per chi fa ciclocross come me potrei
fare la differenza. Il ciclocross fa parte della mia
vita, devo a questa specialità il mio passaggio
al professionismo. Un anno fa ho provato ad eliminarlo
ed è stata una catastrofe, quindi dinverno
lo farò sempre.
Queste le parole di John Gadret
(nato il 22 aprile 1979 a Epernai) atleta specializzato
sia nel ciclocross (da dove proviene), che nel ciclismo
su strada.
Professionista
nel ciclocross dal 1999, ha vinto in totale due campionati
nazionali (2004 e 2006) e due Challenge nazionali.
Professionista
su strada dal 2004, si è messo in evidenza
nel corso del Giro d'Italia 2006, facendo delle buone
prestazioni in salita, fino a che non è caduto
fratturandosi la clavicola. Nel 2007 ha realizzato
tutte le sue tre vittorie in carriera, una tappa e
la classifica finale del Tour de l'Ain, e il Gran
Premio del Canton d'Argau.
Nel 2010 ha corso sia il Giro dItalia
che Tour de France. Al Giro lunico piazzamento
di rilievo è stato il terzo posto rimediato
nella cronoscalata San Vigilio di Marebbe-Plan De
Corones. Ha chiuso al 13esimo posto con un ritardo
superiore ai 20 minuti da Ivan Basso.
Al Tour non ha trovato né successi né
podi concludendo al 19esimo posto a più di
24 minuti da Alberto Contador, risultando il
migliore della sua squadra e il miglior francese nella
classifica generale. segue -->>
Così la maglia rosa Alberto
Contador (per lui una multa
di 800 euro per non essersi presentato in conferenza
stampa dopo la Termoli-Teramo):
Sapevo
che oggi era una tappa dura e che molti avrebbero
tentato la fuga. Poi sono subentrati gli interessi
delle altre squadre.
Allarrivo ero in buona posizione e le mie gambe
hanno risposto bene quando siamo andati dietro a Joaquin
Rodriguez. Non era una priorità continuare
con la maglia: penso alla giornata del 29 maggio quando
il Giro si concluderà a Milano
ma per me è sempre un orgoglio portare la maglia
rosa.
Mi piace essere leader ma se vuoi esserlo dovrei
rinunciare a essere leader prima. Aver vinto domenica
in cima allEtna è un bel ricordo
ma è sempre bello essere avanti.
Joaquin Rodriguez
(Esp, Katusha Team): Mi
dispiace per il mio compagno di squadra Moreno
perché meritava la vittoria e ad un certo punto
pensavo ci potesse riuscire.
Peccato. Quando mi sono reso conto che il gruppo lavrebbe
rimontato ho provato a fare il mio sprint nonostante,
durante a tappa, non avessi avuto sempre buone sensazioni.
È stata una giornata altalenante per quanto
mi riguarda.
Il campione italiano Giovanni Visconti
(Farnese Vini-Neri Sottoli) nonostante il terzo
posto si è rammaricato per loccasione
persa: Il mio compagno
di squadra Gatto mi ha spronato nel finale
ma non ci ho creduto. Purtroppo a volte la testa non
segue quello che dicono le gambe. Il terzo posto non
è da buttare via e mi dà morale per
le prossime tappe. Peccato per Gadret, che
ci è scappato nel finale. Era l'arrivo su cui
avevo messo il pallino rosso, ci sono andato vicino.
Guardo il bicchiere mezzo pieno.
In fuga Vincenzo Nibali
(Liquigas-Cannondale) ora al terzo posto a 121
da Contador: In
avvio di corsa ci ho provato per costringere la squadra
di Contador a lavorare.
Soltanto un ottavo posto per latleta di casa
Michele Scarponi (Lampre-Isd)
originario di Filottrano: Peccato
non essere riuscito a ottenere un bel risultato: avrei
fatto felici i tantissimi tifosi presenti all'arrivo,
quindi ho pensato che valeva la pena provare a essere
protagonista, conscio del fatto che non avrei sprecato
comunque molte energie.
Il
finale era però veloce, nonostante il lavoro
della squadra non ho avuto modo di fare la differenza.
Bravo Gadret, il suo spunto ha sorpreso un po'
tutti. SullEtna ho preso un bello schiaffo,
proverò a darne qualcuno in alta montagna.
Contador non ha ancora vinto, io non mi arrendo.
Simone Stortoni:
Si arrivava vicino a casa mia ed era giusto
provarci
racconta il marchigiano della Colnago Csf
Inox, 25 anni di Chiaravalle, in fuga dal
chilometro 64 - Ero motivato
e dopo sessanta chilometri sono stati io il primo
a scattare e così siamo usciti in undici dal
gruppo.
Purtoppo in mezzo a noi ci stava il francese Le
Mevel, un uomo di classifica, e la sua presenza
ha rovinato i piani della fuga. Poi, nel finale ho
giocato lultima carta provando un allungo a
sette chilometri dal traguardo. Dietro però
andavano molto forte e sono venuti a riprendermi.
Peccato, un piazzamento lavrei anche meritato.
11a
tappa mercoledì 18 maggio 2011
TORTORETO
LIDO CASTELFIDARDO km 144
LA
CRONACA
PARTENZA
Il
Giro dItalia rende omaggio, nel giorno dei
suoi funerali, a Wouter Weylandt.
Prima del via osservato un minuto di raccoglimento
in memoria del corridore belga.
188 corridori partono alla volta di Castelfidardo
alle 13.32. Mossiere il Sindaco di Tortoreto,
Generoso Monti.
Al
km 21 evadono dal gruppo in 8: Vicioso, Frapporti,
Brutt, Petacchi, Kiryienka, Ventoso, De Clercq e Reda.
Si rialzano in 4 e rimangono al comando Kiryienka,
Ventoso, Brutt e Reda che però fora e viene
riassorbito dal gruppo. Ad Appignano del Tronto (km
42) rimangono tre uomini in testa alla corsa. Media
della prima ore di gara: 43,200 km/h.
Lungo
lascesa verso il Gpm vengono ripresi prima Ventoso
quindi Brutt e Kiriyenka. Al km 44 plotone di nuovo
compatto guidato da uomini della Vacansoleil - Dcm.
Gran Premio della Montagna
4^ categoria: Monte Ripaberarda (AP)
[m 486]
Questi i passaggi: Moreno, Millar e Rovny che
anticipano il gruppo di una manciata di secondi.
Al km 64 allungano in 9: Betancourt, Taborre, Stortoni,
Moreno, Marzano, Agnoli, Konovalovas, Kruijswijk e
Le Mevel ai quali si accodano Machado e Nordhaug.
11 uomini al comando.
A 75 chilometri dallarrivo il ritardo del gruppo
è di 150.
Gran Premio della Montagna 4^ categoria: Monte
Vidon Combatte (FM) [m 393]
I transiti: Betancourt, Agnoli, Stortoni e
gli altri otto fuggitivi.
Il gruppo guidato dagli uomini della Saxo Bank
Sungard passa con un ritardo di 2.
41,800 km/h è la media dopo 2 ore di corsa.
Gran Premio della Montagna 4^ categoria: Rapagnano
(FM) [m 326]
Se lo aggiudica Agnoli davanti a Betancourt, Kruijswijk
e gli altri compagni di fuga.
Il grosso, guidato sempre da uomini della Maglia Rosa,
Alberto Contador, transita con 2 di ritardo.
In questa fase guidano linseguimento ai battistrada
aumentando landatura del gruppo - uomini
della Farnese Vini Neri Sottoli e dell
Astana.
Gran Premio della Montagna
4^ categoria: Morrovalle (MC) [m 249].
I passaggi: Moreno, Agnoli, Stortoni e il resto dei
battistrada; il gruppo a 135.
Sullo
slancio prosegue da solo Moreno inseguito da Betancourt,
Taborre, Stortoni, Marzano, Agnoli, Konovalovas, Kruijswijk,
Machado, Nordhaug e Le Mevel; quindi il gruppo tirato
dalla formazione dellAndroni Giocattoli
C.I.P.I. Media dopo 3 ore di gara: 40,800 km/h.
Traguardo
Volante: Recanati (MC).
Transita solitario Moreno con 20 su Le
Mevel, Konovalovas e i più immediati
inseguitori. Plotone a 118.
Konovalovas
si mette in caccia di Moreno e lo aggancia a 10 chilometri
dallarrivo. Il gruppo riassorbe tutti gli altri
fuggitivi. Rimangono 2 uomini a guidare la corsa.
Ai -3 Moreno e Konovalovas conservano 40 sul
grosso tirato dalla Lampre Isd.
Ultimo
chilometro: i battistrada sono braccati. Rilancia
lazione Moreno ma dal gruppo scatta Gadret che
lo aggancia e si invola verso il traguardo.
ARRIVO:
Vince John Gadret su Joaquin Rodriguez,
Giovanni Visconti, Josè Serpa
e Alberto Contador.
Tempo
del vincitore: 3h 33 11, alla media di
40,528 km/h.
Mirco
Soprani, Sindaco di Castelfidardo, premia
il vincitore di tappa mentre la Maglia Rosa
viene consegnata ad Alberto Contador dallAssessore
allo Sport e Turismo della Regione Marche, Serenella
Moroder.
108
WW SEMPRE CON NOI
94°
GIRO DITALIA: 11A TAPPA TORTOREDO LIDO
CASTELFIDARDO (144 KM)
DICHIARAZIONI
JOHN GADRET E ALBERTO CONTADOR IN CONFERENZA STAMPA
Il
vincitore di tappa John Gadret
(AG2R La Mondiale):
La
vittoria.
<<Nel
finale di questa tappa avevo la gamba buona e la squadra
al mio servizio. Quando ho visto che i due corridori
in fuga avevano solo 12 secondi di vantaggio e che
il gruppo, ai 300 metri, rallentava ho deciso di scattare
e sono riuscito a prendere il vantaggio che mi ha
permesso di vincere.
La
dichiarazione a sorpresa
<<Sarò
masochista ma spero che nelle prossime tappe ci sia
un pò di pioggia: ne guadagnerebbe lo
spettacolo.
La
dedica.
<<Ho
dedicato la vittoria a Weylandt perché
penso che questo incidente possa capitare a tutti.
Ci penso sempre, tutti i giorni. Poteva capitare a
me e penso che il ciclismo abbia dimostrato, una
volta di più, di essere una grande famiglia.
Pantani.
<<Marco
Pantani sarà sempre
un modello. Per stile e modo di scalare. E stato straordinario.
Ciclocross.
<<Il
ciclocross fa parte della mia vita. Con questa
disciplina sono passato pro e ogni anno, d'inverno,
faccio la gamba con il ciclocross. Per me è
fondamentale: ho provato a eliminarlo dalla preparazione
ma ne ho risentito negativamente.
La
tua vita.
<<Ho
lavorato nelle vigne fino a 23 anni, mi allenavo
di sera. Ho ricevuto un'educazione particolare, sono
passato pro tardi. La mia non e stata un'infanzia
facile e per questo ho un carattere di ferro: non
ho paura di nulla.
Il
Giro dItalia.
<<Il
mio obiettivo al Giro era una tappa. Ora sto
cambiando idea, forse un piazzamento nei primi
dieci è alla mia portata.
John
Gadret.
<<Il
mio nome inglese? Dovrei chiederlo a mio nonno. La
mia prima bicicletta era blu. La prima gara? Eravamo
in tre, ho vinto io. I tatuaggi e i piercing sono
solo estetici. E il mio modo di essere.
Contador.
<<Il
Giro lo vincerà Contador, tra qualche giorno
vi dimostrerà definitivamente che e il più
forte. Sull'Etna ha fatto scoppiare la ruota
di Scarponi, e il migliore del mondo al momento.
La
Maglia Rosa Alberto Contador
(Team Saxo Bank):
La
mancata conferenza stampa di ieri
<<Se
qualcuno si e sentito offeso perché non sono
venuto ieri in conferenza stampa, mi spiace. L'ho
fatto solo per riposare, il vero protagonista ieri
era Mark Cavendish e non volevo togliergli
spazio.
La
tappa odierna.
<<Oggi
e stata una tappa dura, tutti avrebbero tentato la
fuga. Una guerra in cui sono entrate quasi tutte le
squadre.
La
Maglia Rosa.
<<Mi
piace tantissimo essere il leader a volte bisogna
aspettare di esserlo o come adesso cercare di portarla
fino al 29. Quel giorno conta di più ovviamente.
La
squadra. <<Ho piena
fiducia nella mia squadra ma ce ne sono altre che
possono mettermi in difficoltà.
Perché
hai attaccato così forte sullEtna?
<<Improvvisazione,
vedere come andava la corsa e come rispondevano le
gambe. Poi una vittoria come quella di domenica, sullEtna,
me la ricorderò sempre. E poi, avere un pò
di vantaggio in classifica, non fa mai male.
La
discesa del Crostis?
<<Per
quanto riguarda il Crostis, lorganizzazione
ha fatto un grande lavoro per il fondo e le protezioni
in discesa. Ci saranno problemi con le macchine ma
ho l'impressione che l'organizzazione stia facendo
del suo meglio per garantire sicurezza e spettacolo.
Hai
pensato di attaccare oggi?
<<Si,
oggi ero in buona posizione, aspettavo l'azione di
Scarponi con tranquillità perché
le gambe andavano molto bene.
Il
suo modo di correre.
<Corro
per la gente, per lo spettacolo, per lo sport,
per la squadra, per divertimento, per i miei obiettivi.
Non mi interessa conquistare un palmares particolare
o per raggiungere qualcuno come Indurain, io
corro per Alberto Contador.
Lasciare
la Maglia Rosa per stare più tranquillo?
<<Non
è una priorità ma è per un
grande orgoglio avere la Maglia Rosa. Certo a
mente fredda mi viene da pensare che sarei più
tranquillo. Ma poi ci ripenso e mi convinco che averla
sulle spalle è sempre meglio.
TORTORETO
LIDO CASTELFIDARDO km 144
PROFILO DEL VINCITORE
/ PORTRAIT DU VAINQUEUR / WINNERS PORTRAIT
John Gadret è nato a Epernay
(Fra) il 22/4/1979 ed è professionista dal
2003.
John Gadret est né à Epernay
(Fra) le 22/4/1979. Il est professionnel en 2003.
John Gadret was born in Epernay (Fra) on 4/22/1979.
He is professional since 2003.
Vittorie/
Victoires/ Wins:
2011
Ag2r La Mondiale
1: quella di oggi al Giro dItalia è la
sua prima vittoria stagionale
2010
Ag2r La Mondiale
2009
Ag2r La Mondiale
2008
Ag2r la Mondiale
1: una tappa al Tour de lAin
2007
Ag2r Prevoyance
3: il GP Gippingen Kanton Argau; 1 tappa e la classifica
finale del Tour de LAin
2006
Ag2r Prevoyance
2005
Jartazi Granville Team
2004
Chocolade Jacques
2003
Cofidis
TORTORETO
LIDO CASTELFIDARDO km 144
I
CORRIDORI RICORDANO WEYLANDT
LES COUREURS EN MEMOIRE DE WEYLANDT
THE RIDERS PAY TRIBUTE TO WEYLANDT
Wouter
se nè forse andato ma resta presente
in ogni singola tappa.
È diventato il corridore con più supporter
al Giro. Ognuno di noi vedrà il suo nome o
il suo dorsale, il 108, innumerevoli volte in ogni
tappa. Uno striscione sulla strada, una classe di
bambini, un contadino solitario, tutti così
diversi ma tutti che ricordano Wouter.
La
sua presenza in gruppo è cresciuta ogni giorno
di più. Il suo ricordo ha commosso ognuno di
noi e ci ha colpiti in tanti modi diversi, anche se
una cosa ci accomuna tutti: la sua perdita.
Il
gruppo non è più lo stesso. Manca uno
di noi. Ma il suo ricordo ci ha avvicinato tutti quanto
non mai, non molti vi riuscirebbero. Ti rivedremo
alla prossima gara.
Wouter, riposa
in pace.
Wouter
peut-être sen est allé, mais il
reste présent dans chaque étape. Il
est devenu le coureurs avec plus de supporteurs au
Giro. Chacun parmi nous verra son nom ou son dossard,
le 108, innombrable fois lors de chaque étape.
Une banderole sur la route, un groupe décoliers,
un paysan solitaire, tous si différents mais
tous qui rappellent Wouter. Sa présence dans
le peloton a grandi de plus en plus chaque jour. Son
souvenir a ému chacun de nous et il nous a
affecté de façons différentes.
Néanmoins, nous partageons tous une chose :
sa perte. Le peloton nest plus le même.
Il y a un de nous qui manque. Mais son souvenir nous
a approché plus que jamais ; pas beaucoup de
gens y arriverait à le faire. Nous te reverrons
à la prochaine course.
Wouter, repose en
paix.
Wouter
may be gone but he remains present throughout each
and every stage, he has become the most supported
rider at the Giro. Each one of us will see his name,
or his dossard '108', countless times throughout each
stage. A banner across the road, a group of school
children, a lonely farmer, all so different but each
remembering Wouter. His presence within the peloton
has grown bigger daily. His memory has touched each
of us and affected us all in different ways, although
there is one thing that we all share, it is his loss.
The peloton is no longer the same. It is missing one
of its own. Yet his memory has made us closer than
ever before, not many people could do that. We'll
see you at the next race.
Wouter, rest in
peace.
DOMANI LA DODICESIMA TAPPA PER RUOTE VELOCI DA CASTELFIDARDO
A RAVENNA
Frazione totalmente pianeggiante, ultima chiamata
per i velocisti prima di lasciare spazio alle grandi
montagne. La dodicesima tappa di 184 chilometri da
Castelfidardo a Ravenna presenta solo una
brevissima e facile ascesa allinizio della tappa
per lingresso in Ancona, poi si percorrono oltre
170 km lungo il mare su strade principalmente rettilinee
e larghe lungo la SS.16 Adriatica e la Via Romea con
il traguardo volante posto a Cesenatico.
Percorso: Castelfidardo, Ancona, Torrette,
Falconara Marittima, Senigallia, Marotta, Fano,
Pesaro, Cattolica-svincolo ss.16 (rifornimento),
Misano Adriatico, Riccione, Miramare, Rimini,
Viserba, Bellaria-Igea Marina, Cesenatico
(Traguardo Volante km 134), SantApollinare
in classe, Punta Marina, Ravenna.
Ritrovo alle 11,20 a Castelfidardo (Ancona) in Via
XXV April ; via volante alle 12,55 in Via della Stazione;
arrivo a Ravenna in Via di Roma tra le 17,00 e le
17,30.