Dal
Lussemburgo alla Francia, passando ancora per la Germania,
è lo sviluppo della quarta frazione. Ancora un richiamo al 1973 con la
tappa da Lussemburgo a Strasburgo conclusasi in avenue de l'Europe,
davanti alla Maison de l'Europe, dove fu anche allestito il quartiertappa, con
la vittoria del velocista belga Gustav Van Roosbroeck davanti all'allora
iridato Basso ed a Gavazzi. E' questa, ancora, una tappa per velocisti.
Dopo una trentina di chilometri la corsa incontra Schengen, la località
che ha dato il nome all'omonimo trattato che ha liberalizzato le frontiere, passando
proprio da Place de l'Accord, alla confluenza delle frontiere fra Lussemburgo,
Francia e Germania, per entrare immediatamente dopo in territorio tedesco per
un'ottantina di chilometri. Il tratto conclusivo, di circa 110 chilometri, sarà
interamente in Francia, nella regione dell'Alsazia.
La
suggestiva città alsaziana è il capoluogo del dipartimento del Basso
Reno. E' un importante porto fluviale e prímario nodo di comunicazioni
tra Francia, Germania e Svizzera con industrie che si riferiscono ai settori produttivi
della birra, alimentari, chimica e meccanica.
Il
nucleo costitutivo della città, che è d'origine celtìca e
poi romana, è distinto dall'imponente cattedrale (sec. XIIXV) con numerose
altre chiese del medesimo periodo. Caratteristiche e suggestive sono le architetture,
ì colori e le decorazioni delle case tipiche della zona.
Strasburgo
è la sede della riunione plenaria del Parlamento europeo.
La
città presenta molteplici ed importanti attrattive anche dal punto di vista
culturale con musei e pinacoteche particolarmente interessanti.
IL
PERCORSO
L'Intergiro
è in Germania, a Saarbrúcken, dopo km. 103,6. Il G.P.M. cade
in località La Petite Pierre al km. 164,8, quota mt. 339 (31 cat.).
Da segnalare un passaggio a livello a km. 16 dall'arrivo ed una rotatoria posta
a mt. 1.300 dal traguardo.
Strade
nazionali e dipartimentali d'adeguata larghezza, con buon fondo.
Arrivo:
Quai des Alpes ore 17,10 circa
ULTIMI
CINQUE CHILOMETRI
Interamente
pianeggianti, su strade di media larghezza (6-7 metri), si incontra una S a 3300
metri dall'arrivo con prima curva a destra, quindi a 1300 metri dall'arrivo rotatoria
con sede stradale di mt. 5. Rettilineo d'arrivo mt. 300, larghezza mt. 6,80. Pavimentazione
in asfalto.
Mc
Ewen batte Cipollini grazie al formidabile colpo
di reni Photo
Bettini
TERZO
ROUND A Mc EWEN "Tutti pazzi per Mario", ma il colpo di reni è
dell'australiano.
di
Michele Lugeri
Roma,
15/05/2002 - Ecco
finalmente la notizia: Mario Cipollini ha un contendente alla sua altezza,
Robbie Mc Ewen. La volata di Strasburgo si svolge secondo il copione
del Re Leone: treno dell'Acqua e Sapone e scintille alla ruota del velocista toscano. Le
spallate sono cosa da poco, così oggi Quaranta e Van Lancker
si sono addirittura esibiti in un flash di pugilato. Il treno è lanciato
sulla direttissima dell'arrivo e sembra che non ci sia storia con Cipollini
che scarica sull'undici tutta la sua potenza, mentre - pericolosamente esausti
- i suoi compagni si sganciano e mollano il pedale scomparendo in un batter d'occhio
tra le fauci degli sprinter. Ma tiene ancora la ruota Mc Ewen. Agganciato
e senz'altro risucchiato dalla scia di SuperMario, il "cangurino" esce
allo scoperto ai trenta metri finali: sono solo tre o quattro pedalate, ma il
guizzo è quello del pistard doc e il colpo di reni vincente è dell'australiano
della Lotto. Mc Ewen non è una sorpresa, anzi rappresenta la
continuità nel segno dei grandi velocisti degli antipodi, da Nicholson
che duellava con Nakano fino a Stuart O'Grady che ha fatto diventare
"verde" Zabel nella conquista della classifica a punti dell'ultimo
Tour. Assume oggi maggior valore il terzo posto di Robbie a Munster: quei venti,
trenta metri percorsi in più per dribblare Lombardi gli sono costati
la vittoria ed anche la maglia rosa. Ed è importante anche il fatto
che Cipollini sia stato sconfitto sul suo terreno preferito: viale largo
e volata lanciata ad altissima velocità. Mario ha sempre sofferto gli
arrivi affollati - a parte il "flipper" mostrato alla Tirreno-Adriatico
- che sono invece il pane del Ghepardo, Ivan Quaranta. Anche oggi il
cremasco non è riuscito a battagliare, se non con le pur dolenti mani nelle
retrovie dello sprint. Salutiamo così questa grande vittoria di un piccolo
australiano, educato alla vertigine delle corse su pista ed oggi trionfatore al
Giro. La pista raramente abbiamo visto Cipollini cimentarsi sulle
curve paraboliche, insieme al grande Silvio Martinello, Marco Villa
e lo stesso Quaranta. Mancano gli stimoli, c'è il solo Giro
delle Piste da scenario per i pochi folli patiti dell'anello di cemento. Più
che altro in Italia manca la pista vera e propria, oltre ad una cultura verso
questa specialità ormai caduta in cronica povertà. Auguri, Antonella.
La Bellutti, prima atleta donna a dirigere un Settore Tecnico Federale
ci ha donato medaglie dorate cogliendole dal deserto. Il suo carattere, la
sua serietà ci possono far credere che la grande bolzanina possa riuscire
nel miracolo di risollevare i nostri pistard agli antichi fasti.
Domani
giorno di riposo. Piuttosto è un giorno con fatiche diverse: viaggi lunghi,
attese di bagagli, voglia di allenarsi o di scaricare di già. Sarà
un giorno di riflessione: il ritorno in Italia avverrà all'insegna del
caso Varriale. Quale sarà il clima che attenderà i corridori?
Sarà riposo sereno o attesa snervante? La risposta, per favore, la diano
le biciclette lungo le strade d'Italia.
Dalla
Carovana: "L'ANGOLO DI DARIO CIONI"
4a
tappa Esch sur Alzette - Strasburg 232 Km 5h39' 41Kmh 153°
Ennesimo
tappone di trasferimento su terreno ondulato, ultima tappa disputata all'estero
di questo Eurogiro. Con la squadra abbiamo dovuto controllare la corsa, ma
siamo stati aiutati dalle squadre dei velocisti. Questa volta Cipollini è
stato beffato da Mc Ewen. Garzelli resta in rosa.
Dopo la tappa
abbiamo preso un volo charter che ci ha riportato in Italia. Domani giornata
di riposo.
Dario Cioni Mapei
COMUNICATI
STAMPA DALLA CORSA
"Cipollini
2° a Strasburgo" - il canguro Mc Ewen batte Re Leone
Strasburgo,
15 maggio 2002 - Mario
Cipollini è
stato battuto al fotofinish da Mc Ewen. Una bella volata in cui Re Leone
poteva conquistare la terza vittoria in questo Giro d'Italia che abbandona l'estero
e torna, domani, sul territorio italiano. Comunque, da sottolineare il grande
lavoro svolto da Mario Scirea, caduto nel finale di tappa (a meno 20 km
all'arrivo); in meno di 5 km è riuscito a riportarsi nel gruppo e pilotare
Cipollini allo sprint.
"Non
si può sempre vincere" ha detto Re Leone. "Sono
partito lungo e questo ha regalato la vittoria a Mc Ewen il quale è
stato inchiodato alla mia ruota fino agli ultimi metri finali. Insomma, è
rimasto riparato dal vento. Ci tengo a ringraziare i compagni di squadra che sono
stati ancora una volta bravi, in particolare Scirea. La sosta di domani servirà
a ricaricare le batterie e punto alla tappa di Varazze" conclude
Mario Cipollini.
STRASBURGO
(Francia) 15 maggio 2002 - In
attesa del primo giorno di riposo, domani a Fossano, la quarta frazione del Giro
dItalia, da Esch sur Alzette a Strasburgo, ha visto lennesimo
festival dei velocisti con laustraliano Robbie Mc Ewen che supera
di mezza gomma Mario Cipollini. Per il resto la tappa è filata via
senza grandi sussulti, a parte una caduta del nostro Domenico Romano, fortunatamente
senza gravi conseguenze, a 15 chilometri circa dallarrivo. Addetto
Stampa team Colnago Landbouwkrediet