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Presentazione  Tour 2002

 

 
   
  
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IL GRAN FINALE DEL GIRO D'ITALIA: CIPOLLINI FA IL POKER ED ONORA LA 'ROSA' DI SIMONI .....
La locandina di
Concetto Pozzati:
La tribù del Giro
Michele Lugeri
PRESS
Michele Lugeri
Andrea Magnani
Michele Lugeri

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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29/05 Mercoledì - 16ª tappa CONEGLIANO - CORVARA IN BADIA - Km 159

Il Percorso

Tappa con andamento altimetrico molto frastagliato, proprio di un "tappone". Dopo Vittorio Veneto si sale sempre e dopo il rilievo di Sella di Faldato c'è la sequenza dei G.P.M.: Forcella Staulanza (1° cat. mt. 1773 - km. 82,9) pendenza media 5,8 % e massima 13 %, Passo Fedaia (1° cat. mt. 2057 - km. 117,2) pendenza media 7,7 %, massima 18 %. L'intergiro è a Canazei, al km 130,7. Restano d'affrontare ancora i G.P.M. del Passo Pordoi, pendenza media 6,4 %, massima 10 %, la Cima Coppi dell'85° Giro d'Italia - mt. 2239 al km 142,8 e quello di Passo Campolongo (2° cat.- mt. 1875 - km. 156,5) con pendenza media del 7% e la massima 11%. Da segnalare la presenza di gallerie mentre le condizioni stradali - buone - sono quelle abituali di questi percorsi.

ingrandisci la cartina altimetrica della tappa

Quando i giochi si fanno duri, i duri entrano in scena. Sono i giorni dei "tapponi". Il preludio, per quello che si conclude nelle Dolomiti di Corvara in Badia, dopo la partenza da Conegliano, è il passaggio nella contigua Vittorio Veneto che evoca la vittoria nella prima guerra mondiale (Vittorio Veneto è la denominazione assunta dal 1918 per celebrare la vittoria e raggruppa i due caratteristici nuclei costitutivi di Serravalle e Cènede). Segue la Sella di Fadalto che segna il passaggio nella provincia di Belluno. Si risale il Piave passando per Ponte nelle Alpi e Longarone, ricostruita dopo la tragedia dell'alluvione del Vajont nel 1963. Si svolta nella Val di Zoldo per superare i 1.773 metri della Forcella Staulanza e scendere a Selva di Cadore, sovrastata da imponenti massicci quali il Pelmo e la Marmolada. Colle S. Lucia, Caprile, Rocca Pietore, Serrai di Sottoguda con lo straordinario spettacolo offerto dalla natura con il torrente Pettorina che scorre tra pareti a picco ravvicinatissime e la strada che corre al di sopra, portano all'inizio dei tratto duro, diritto, di salita senza respiro, quello da Malga Ciapela al Passo di Fedaia. Si passa in Trentino e picchiata su Canazei per risalire subito fino ai 2.239 metri del Passo Pordoi "Cima Coppi", il tetto del Giro. Si è tornati in provincia di Belluno. Dopo la discesa su Arabba, resta da superare il Campolongo ed entrare in provincia di Bolzano prima di passare il traguardo nell'incantevole Corvara in Badia, incastonata, da vera regina, da una corona regale di cime dolomìtiche.

Sono strade, luoghi e montagne che, oltre alla straordinaria, unica, bellezza assommano tanta storia del Giro d'Italia e sono meta di moltissimi appassionati, italiani e stranieri, che vogliono provare il piacere e l'emozione di pedalare fra i monti della leggenda.

Il bis di Julio Perez Cuapio Photo Roberto Bettini

I VOLTI NUOVI DEL CICLISMO
Nel giorno dell'addio di Pantani, Julio Perez Cuapio e Cadel Evans dominano il Giro

di Michele Lugeri

Corvara, 29/05/2002 - Il Giro perde i pezzi. E ogni pezzo che cade fa il botto. Oggi hanno salutato la corsa altri sei ritirati e un non partito.
"Gregari" stanchi, corridori sfortunati e caduti, campioni ammalati e "bloccati" dalla propria squadra.
Grandi nomi che vanno via dal Giro. Ma per il polverone che si è alzato, questi nomi si sono drasticamente ridimensionati. Da sé.
Oggi non è partito Wladimir Belli: patron Fassa non è riuscito a far ritirare la propria squadra per protesta, ma la testa del compagno "traditore" per aver confermato le accuse a Casagrande è comunque caduta. In nome dell'onestà e della sportività.
Marco Pantani non è riuscito a salutare i suoi numerosi sostenitori su ogni salita: ha lasciato la compagnia prima del passo Fedaia.
"Spero per Marco che possa arrivare fino a Milano: la fine di questo Giro deve segnare la sua rinascita". Le parole di Mario Cipollini non sono bastate per aiutare il Pirata a sconfiggere la bronchite e l'amarezza per concludere la corsa.
Sempre il Re Leone ha invocato ieri un rinnovamento nel ciclismo.
Oggi la tappa ci ha consacrato Perez Cuapio come il più grande scalatore in circolazione, l'unico capace di infiammare il pubblico con scatti spaccagambe.
La maglia rosa è finita sulle spalle di un ragazzo australiano nato sulle ruote grasse della mountain bike.
Forse non saranno personaggi esuberanti come Cipollini, ma il loro carattere e la loro simpatia non tarderanno a fare breccia nel cuore dei tifosi.
Ma questo Mario lo sa, è difficile batterlo dentro e fuori il ciclismo.
"Preferisco parlare coi risultati e con le mie azioni", risponde Cadel alle osservazioni del Cipo; "se avessi pensato di andare al Giro per la prima volta e prendere la maglia rosa sulle Dolomiti, mi avrebbero dato del pazzo!".
In sala stampa si cerca di mettere in difficoltà Evans: "è vero che hai difficoltà in discesa, tu che vieni dalla mtb?", "conosci Coppi, Bartali, la storia del ciclismo?", "quante sono le tue vittorie?".
C'è una risposta per ognuno: "ho uno stile diverso, agli stradisti piace parlare…so che Coppi è stato un grande campione, ma non conosco la sua storia, stasera ripasserò…non so quanto ho vinto, molto comunque, le statistiche piacciono agli italiani".
E' un ragazzo loquace il venticinquenne "aussie" e risponde per le rime in italiano, inglese e francese con la freschezza della sua gioventù.
Considera Hamilton il rivale più pericoloso, con Frigo ovviamente.
E' la prima volta che la maglia rosa finisce agli antipodi, e il successo infiamma l'audience fatta di australiani e italiani immigrati incollati al video per ammirare il bel paese.
Ma due tifosissime sono arrivate fin qui sulle Dolomiti: la mamma Gwen in compagnia della nonna hanno fatto una bella sorpresa al loro Cadel che le ha ripagate con la maglia rosa nuova fiammante.

Dopo la scrematura di oggi che ha visto l'addio di Heppner alla maglia rosa, il sacrificio di Pellizotti nel lancio di Caucchioli, le conferme di Savoldelli, Gonzales Jimenez e Hamilton, il Giro riparte domani con sei uomini in meno di un minuto.
Chi vuole precedere i cronomen deve fare scintille anche domani, facendo grande un'altra tappa di montagna.

Ore 20:45 - Agenti dei Nas davanti all'albergo che ospita la Saeco Longoni-Sport - Photo di Michele Lugeri

Ultim'ora

ORE 19:35 - Giunge ora notizia in sala stampa che agenti dei NAS e Guardia di Finanza sono negli alberghi delle squadre Panaria, Mapei, Mercatone e Saeco. Vi aggiorneremo al più presto sugli sviluppi di tale vicenda. Intanto per domani mattina alle ore 9:00 nell'albergo della Mercatone Uno, vi sarà una conferenza stampa di Marco Pantani ritiratosi oggi dalla corsa rosa.

Psicosi da blitz: i funzionari della Guardia di Finanza, sono venuti fino a Corvara, per l'acquisizione delle cartelle mediche dei corridori che sono stati trovati positivi ai controlli antidoping in questo Giro. Non sono state rilasciate dichiarazioni di nessun genere. Non dovrebbero quindi essere stati notificati avvisi di garanzia in questa sede (ai sensi della nuova legge antidoping), ai corridori squalificati nei giorni scorsi.

Le schede mediche relative a Stefano Garzelli, non risulterebbero conservate al seguito del Giro e per questo motivo un'auto dei Carabinieri sta accompagnando un'ammiraglia Mapei, con a bordo il medico della squadra, fino a Castellanza (Varese), allo scopo di acquisire la documentazione. Voci non controllate parlano di visite anche alla Phonak e alla Kelme.

Non si è trattato quindi di un blitz con sequestro di medicinali, ma di uno "scenografico" scambio di documenti.

di Michele Lugeri

LA CRONACA DELLA CORSA

PARTENZA (Conegliano - ore 12.16 - 153 gli atleti al via; non parte Belli della Fassa Bortolo)

Subito andatura sostenuta, scatti e controscatti. Da registrare due rifiri (km 15): abbandonano Andriotto e Zinetti, entrambi dell'Index-Alexia.. Al km 19, attaccano in venti: Mason, Gasperoni, De Paoli, Moreni, Duma, Faresin, Lanfranchi, Leon, Piccoli, Bernucci, Cavagnis, Nardello, Niermann, E. Mazzoleni, Zampieri, R. Mazzolenì, Lunghi, Cerezo, Hiekmann e Kessler; poco dopo si agganciano altri sei: Spezialetti, Perez Cuapio, Munoz, Totschnig, Cioni e la maglia rosa Heppner. Al km 30 di gara, i ventisei battistrada hanno 25" di vantaggio sul gruppo condotto dalla Csc-Tiscali.

Ripresi i ventisei, evadono (km 33) in sei: Astarloa, Scirea, Bertolini, Duma, Kadlec e Detilloux; dal gruppo escono altri sedici contrattaccanti (Mason, De Paoli, Moreni, Marin, Righi, Leon, Julia, Barbero, Bileka, Marichal, Nardello, B. Grabsch, Engels, Cerezo, R. Grabsch e Schreck). Media prima ora di corsa: 41,600 kmlh. Situazione al km 55: i sei battistrada con 45" sui sedici contrattaccanti e 3'30" sul gruppo.

Si avvicinano i sedici contrattaccanti (16" all'ingresso di Forno di Zoldo): al km 65 di corsa i battistrada diventano ventidue; il gruppo (Mapei a condurre) insegue a 4'10". All'inizio della salita alla Forcella Staulanza, il gruppo insegue a 3'45". Nel primo tratto di salita cede, davanti, Detilloux mentre dal gruppo-maglia rosa perdono contatto in parecchi (tra gli altri, pure Cipollini). Altro ritiro: abbandona Ramirez (Clm). Media dopo due ore: 36,900 km/h.

Perdono contatto Schreck e Scirea, sì riaccoda invece Leon, frenato da un salto di catena. A 3 km dal gpm, il margine è di 3'06"; in difficoltà Righi, R. Grabsche, Bileka e Mason.

- Gpm -Dotazíone "Banca Popolare di Novara" (Forcella Staulanza - km 82,9 - 1773 m. 1a cat. I passaggi: Barbero, Kadlec, Marin, De Paoli, Nardello e gli altri fuggitivi (restano in diciassette: Mason e Bileka recuperano ìn discesa); il gruppo transita a 3'34". A Colle Santa Lucia (km 95), il dìstacco è di 3'23". Altro ritiro (km 105): abbandona Pantani (Mer); altro ritiro: per caduta, deve lasciare il Giro Gualdi (Fot). Media dopo tre ore: 35,400 km/h. Situazìone al km 110 (salendo verso il Fedaia): gruppomaglia rosa a 3". Si sgrana il drappello di fuggitivi: davanti restano Moreni, De Paoli ed Engels; via via staccati gli altri. Insiste da solo De Paoli mentre, dietro, forcing di Perez Cuapio che via via recupera terreno e avversari.
Gpm -Dotazione "Banca Popolare di Novara" (Passo di Fedaia - km Il 7,2 - 2057 m - Ia c.) I passaggi: De Paoli anticipa di 21" Perez Cuapio e di 44" Moreni; a 1'05" Frigo, Savoldelli, Evans, Engels, Caucchioli, Aitor Gonzalez, Tonkov e Gotti; tra gli altri, a 2'30" Hamilton, a 3" la maglia rosa Heppner. Altro ritiro: è la volta di Colleoni (Cpk). In discesa, Perez Cuapio raggiunge De Paoli; nel gruppetto-Frigo rientrano dapprima Escartin, Nardello e Duma, poi, tra gli altri, pure Hamilton e la maglia rosa Heppner. Prima dell'Intergiro, contrattacco dal gruppo-Frigo di Lunghi, tra i rientrati in discesa.

- Intergiro-Dotazione "Fiat" (Canazei - km 130,7) I passaggi: Perez Cuapio e De Paoli; a 52" Moreni, a 1'20" Lunghi, Mesa, Nardello, Marin, Leon, Frigo, Caucchioli e gli altri del gruppo maglia-rosa. Media all'Intergiro: 33,850 km/h.

Perez Cuapio, salendo sul Pordoi, lascia De Paoli; dietro, allungo di Caucchioli. Situazione al bivio di Passo Sella: Perez Cuapio con 50" su De Paoli, l'02"su Caucchioli (che poi si porta sul compagno di squadra e lo lascia), l'3 5" su Lunghi e 2'15" sul gruppo-Evans (più indietro la maglia rosa Heppner). Ai -3 km dal culmine: Caucchioli insegue a 1'03", De Paoli a 2'03", Lunghi a 2'28", gruppetto-Evans a 2'35", Pellizotti e Totschnig a 3'05"; Heppner transita a 4'25".

- Gpm -Dotazione "Banca Popolare di Novara" (Passo Pordoi - km 142,8 - 2239 m - Cima COPPI I passaggi: Perez Cuapio con 1'24" su Caucchioli; a 2'20" Frigo e Savoldelli, a 2'25" Evans, a 2'32" Hamilton, Garate e Gotti, a 2'40" De Paoli, Pereiro, Schmidt ed Escartin; la maglia rosa transita a 5'15". In discesa, Savoldelli, da solo, si avvicina a Caucchioli. Si sale al Campolongo.

- Gpm - Dotazione "Banca Popolare di Novara" (Passo di Campolongo - km 156,5 - 1875 m - 2a categoria) I passaggi: Perez Cuapio con 1'28" su Caucchioli e 1'38" su Savoldelli; a 1'45" Frigo, Hamilton, Evans, Garate e Aitor Gonzalez; a 2'30" Gotti, a 2'45" Escartin, Pereiro ed E. Mazzoleni; a 3'50" un gruppetto con Tonkov e Noè. In discesa, Savoldelli raggiunge e supera Caucchioli (agganciato poi pure dal gruppetto-Frigo).

(Corvara in Badia - km 163)

Vince Perez Cuapio con 53" su Savoldelli e 55" su Frigo, Garate e Aitor Gonzalez; a 58" Hamilton, Evans (nuova maglia rosa) e Caucchioli. Via via più staccati gli altri (Heppner chiude a 6'52"). Tempo del vincitore: 4h54'54", alla media di 33,163 km/h.

IL PROFILO DEL VINCITORE

Julio Alberto Perez Cuapio è nato a Traxcala (Messico) il 30/7/1977 ed è professionista dal 2000.

2000 - Panaria 2 vittorie : una tappa al Giro di Malesia ed una prova del Trofeo Scalatore.

2001 - Ceramiche Panaria-Fiordo 1 vittoria: la tappa del Passo Pordoi al Giro d'Italia.

2002 - Ceramiche Panaria-Fiordo 2 vittorie: le tappe di San Giacomo (Monti della Laga) e di Corvara in Badia del Giro d'Italia.

Ordine d'arrivo sedicesima tappa:


Classifica generale:

Classifica GPM: