Il
primo chilometro porta al GPM Côte de Saint Nicolas con una pendenza
media del 10%, quindi due chilometri di discesa, ed ultimi due chilometri in salita
con pendenza media del 4,5%. Tracciato contraddistinto da serie di curve. L'ultima
a sinistra ad angolo retto di ampio raggio a 260 metri dall'arrivo. Larghezza
mt. 8.
E'
la splendida città di Colonia, che vanta origini romane e successive
rilevanti testimonianze monumentali ed architettoniche di varie epoche, polo industriale,
commerciale e culturale di primo rilievo, a salutare la partenza della seconda
tappa. Nell'imponente scenario della piazza della celebre cattedrale gotica, la
carovana rosa riceverà la tradizionale benedizione ricordando anche la
figura di Mons. Piero Carnelli, sacerdote per molti anni vicino al Giro
ed al mondo del ciclismo, scomparso nello scorso gennaio.
Già
nel 1973 Colonia fu sede della 1a tappa della corsa rosa, la Verviers-Colonia,
con la vittoria di Sua Maestà Eddy Merckx che, con un allungo dei
suoi nel finale ed evitando una caduta che coinvolse diversi velocisti in prossimità
dell'arrivo, anticipò di 1" l'olandese Karstens ed il suo connazionale
Rik Van Linden. Il grande campione belga confermò anche la maglia
rosa che avrebbe portato poi, ininterrottamente, fino al traguardo finale. Il
ciclismo è particolarmente sentito e diffuso nella città renana
che è anche sede di un'importante rassegna, a livello mondiale, del settore
ciclo, L'IFMA.
Dopo
un centinaio di chilometri, la tappa entra in Belgio, terra di ciclismo e ciclisti,
per approssimarsi, nella parte conclusiva, al finale della Liegi-Bastogne-Liegi,
uno dei "monumenti" dello sport cíclistico, la "doyenne"
(decana) con la prima edizione datata 1894, ed un albo d'oro dì gran prestigio.
I successi italiani nella L-B-L riportano ai nomi di Carmine Preziosi,
Silvano Contini, lo straordinario poker di Moreno Argentin, "re
delle Ardenne", il bis di Michele Bartolí e, quindi, Paolo
Bettini nel 2000 e la splendida ripetizione nel 2002 con cinque italiani ai
primi cinque posti.
Dopo
i "mangia e bevi" delle Ardenne con la famosa côte di Saint-Nicolas
nella parte finale ed avere superato Liegi, città di rilevante importanza
con i suoi monumenti, le multiformi attività produttive e culturalí,
attraversata dalla Mosa, è sullo strappo di Ans - sobborgo di Liegí
abitato in massima parte da popolazione d'origine italiana - che la tappa fissa
il suo traguardo, proprio come negli anni più recenti la Liegi-Bastogne-Liegi.
Gambe, cuore, polmoni e capacità tattica sono richiesti, non necessariamente
nell'ordine, per vincere su questo traguardo prevedibilmente affollato da spettatori
competenti e festanti.
IL
PERCORSO
La
seconda frazione porta da Colonia ad Ans/Liegi e presenta i primi
dislivelli dell'85° Giro d'Italia: al km. 70,3 (G.P.M. 3ª cat.) in località
Kleinhau, quota mt. 401. Si supera il confine di stato con il Belgio al
km. 100,1 mentre ad Ouffet è collocato il traguardo Intergiro (km.
175,7). Gli ultimi undici chilometri ricalcano il finale della Liegi-Bastogne-Liegi
con il secondo G.P.M. della giornata (2a cat.) al km. 205 (Côte de Saint-Nicolas
- quota mt. 176).
Rotatorie
e spartitraffico lungo tutto il percorso.
Le
strade, di buona larghezza, alternano pavimentazioni in asfalto con brevi tratti
in porfido.
UNA
LIEGI PER UNO Garzelli vince e ritrova la
maglia rosa; Casagrande e Rebellin ancora beffati sul traguardo
di Michele Lugeri
Roma,
13/05/2002 -
Detto, fatto. Paolo Bettini si è portato a casa il successo di Coppa
e Stefano Garzelli ha ritrovato la maglia rosa che, pur vincendo un Giro,
ha indossato solo per poche ore. Questa la legge di Liegi, fatta rispettare
dai due alfieri a cubetti della Mapei. Ligi al comandamento, anche Casagrande
e Rebellin hanno rispettato il copione che da tre anni a questa parte
li vede costantemente piazzati sul traguardo di Ans. I valori della seconda
tappa si sono ovviamente concentrati negli ultimi chilometri, a parte il solito
ruzzolone che questa volta ha posto Ivan Gotti già fuori dai giochi.
Il gruppo si presenta pressoché compatto lungo la picchiata che proietta
i girini verso Liegi: un volo librato a cento chilometri orari per poi giocarsi
tutto sul ripido muro della côte di Saint Nicolas. Chi per questioni
di classifica, chi per questione di cuore - Verbrugghe si sente a casa
- si lancia all'attacco. La Lotto-Adecco, dopo aver visto sfumare la maglia
rosa sotto il naso di Rik prima e di Mc Ewen ieri, apre le danze entrando
nel quartiere dei nostri emigranti. Anche il cuore di Casagrande batte
forte: il vero attacco è il suo. E i nostri gli vanno dietro: Garzelli
& Bettini e Rebellin si trascinano dietro Boogerd,
Vicioso addirittura Hondo. Ancora un colpo di scena: stavolta è
Bettini ad essere vittima di un assurdo incidente. Il Grillo, in agguato tra
le prime posizioni, urta - secondo le immagini - un addetto o uno spettatore e
va col sedere per terra. Le conseguenze sono solo agonistiche: nessun graffio
per Bettini, ma chissà che finale avremmo visto con i due "eroi
di Liegi" a disputarsi la maglia rosa allo sprint L'arrivo si fa
sempre più vicino e il gruppo si sgrana come un rosario. Non è un
terremoto, ma finalmente i corridori si possono scrutare negli occhi. Serenamente,
Mario Cipollini cede al ritmo forsennato degli scalatori. Marco Pantani
tiene le ruote con dignità. Dario Frigo si ricongiunge all'ultimo
chilometro. Si rivede Fabrizio Guidi dopo un paio d'anni persi con squadre
squinternate. Morde Hamilton. Gilberto Simoni soffre pesantemente.
Il suo passo non riesce a tenere il ritmo neanche degli inseguitori. Stringe i
denti, Gibo. Sa che ancora non è il suo momento al Giro, ma non vuole e
non deve perdere terreno. Tra prologo, caduta e primo arrivo "in salita",
Simoni ha già accumulato quasi un minuto di ritardo. Si ostinano
a chiedere al campione uscente se saranno determinanti le crono o le Alpi; la
risposta di Gilberto è quella di uno scalatore puro, la montagna ci dirà
la sua vera forza. Vola intanto Garzelli, lui si che è già
al 100%. Pericoloso. Ma la facilità con cui ha affrontato l'arrivo mozzafiato
di ieri e saltato Casagrande oggi allo sprint, unita alla serenità
dimostrata, lasciano sperare per il varesino una tenuta per tutte le tre settimane
di corsa. La maglia rosa, già alla terza tappa, sarà l'arma
in più. Questa maglia che ha sentito sulle spalle solo sul palco del Sestriere,
qualche ora passeggiando da Torino a Milano, neanche dieci minuti nel prologo
di Pescara 2001. A meno che nel 2000 non ci abbia dormito la notte, i prossimi
saranno i giorni più rosa di Stefano Garzelli.
COMUNICATI
STAMPA DALLA CORSA
CIPOLLINI
PERDE LA MAGLIA ROSA
Ans,
13 maggio 2002 - E'
stata una frazione (Koln-Ans/Liegi) difficile per Mario Cipollini. E' giunto
con un ritardo di 1' e 18" dal vincitore di tappa, Stefano Garzelli.
Di conseguenza, il campione toscano ha perso la maglia rosa. Comunque, il morale
è sempre alto all'interno del team Acqua&Sapone Cantina Tollo RDZ,
in attesa della tappa di domani e dell'ottimo risultato raggiunto dal marchigiano
Michele Scarponi, 13° al traguardo con un ritardo di 3" dal vincitore.
"E'
stata una tappa difficilissima. La salita finale mi ha tagliato fuori da ogni
gioco" ha detto Mario Cipollini."Comunque
sono soddisfatto del lavoro svolto dai miei compagni di squadra. Prima della salita,
la Mapei ha preso in mano la corsa. Resta la soddisfazione di aver indossato la
maglia rosa in questo Giro d'Italia. Domani"
conclude Cipollini "proveremo nuovamente a vincere".
La
vera rivelazione del team Acqua&Sapone Cantina Tollo è stato Michele
Scarponi, giunto con 3" di ritardo dal vincitore. Neoprofessionsta è
nato il 25 settembre del 1979 a Filottrano (Ancona). E'giunto 15° all'arrivo.
2°
tappa Giro: Casagrande primo al St Nicolas Ha fatto il forcing in salita
e ha selezionato il gruppo
l'attacco
di Casagrande sulla côte de Saint NicolasBettini
Photo
Ans,
13 maggio 2002 - Francesco
Casagrande oggi ha dimostrato di avere un grande morale malgrado gli infortuni
della squadra nei giorni scorsi e di essere in grande forma: è lui che
ha regolato il ritmo in testa al gruppo lungo la côte de Saint Nicolas,
la salita del finale della Liegi Bastone - Liegi posta a 5 km dal traguardo
selezionando la corsa.
È
arrivato al traguardo con una ventina di corridori ma in volata lha battuto
il suo rivale in classifica, Stefano Garzelli.
Francesco
è passato per primo al GPM di Saint Nicolas ed è ora in testa alla
classifica generale dei GPM. Vestirà domani la maglia verde (che aveva
già vinto nel 2000).
Seconda
tappa: Koln Liege
Lunedì
13 maggio 2002 -
La tappa di oggi ha impegnato i corridori per quasi 210 km su un tracciato che
ha iniziato ad avere una morfologia nettamente più interessante. La Mercatone
Uno ha corso sempre in modo compatto mantenendosi a centro gruppo. A 15 km
dallarrivo Marco Pantani ha cercato di portarsi nella testa del gruppo
insieme ai suoi compagni. Rientrato nella posizione centrale, ha continuato a
mantenere la posizione nel cuore della corsa. Lultimo tratto, quello caratterizzato
dallo strappo di S. Nicolas, con una pendenza pari al 10%, ha causato lo sfaldamento
del gruppo in tre tronconi determinando la differenza. Al termine della corsa
Marco, arrivato con 35 da Garzelli, in unintervista ha dichiarato:
Devo crescere ancora un po. Sono leggermente
inferiore agli altri ma le mie sensazioni sono buone. Chiaramente
sappiamo che la classifica deve ancora prendere la sua forma definitiva e con
lallenamento fatto e la sua determinazione, Marco ha ancora parecchie chance
da giocarsi. Ufficio Stampa Mercatone Uno - Action Sport