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Presentazione  Tour 2002

 

 
   
  
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IL GRAN FINALE DEL GIRO D'ITALIA: CIPOLLINI FA IL POKER ED ONORA LA 'ROSA' DI SIMONI .....
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La piantina della CRONOMETRO >APRI<
Michele Lugeri
PRESS
Michele Lugeri
Andrea Magnani
Michele Lugeri

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dario Frigo al termine della cronometro Photo Andrea Magnani

 

Un Cadel Evans stremato all'arrivo Photo Andrea Magnani

 

Franco Pellizotti all'arrivo Photo Andrea Magnani

 

Lo specialista Serhiy Honchar Photo Andrea Magnani

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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26/05 Domenica - 14ª tappa NUMANA (Cronometro Individuale) - Km 30,3

Il PERCORSO

Cronometro con partenza ed arrivo a Numana. Subito in partenza la strada inizia a salire e dopo km. 9,2 è posto il G.P.M. di 3a cat, ai mt. 259 d'altitudine di località Poggio del Massignano. Ancora qualche ondulazione prima d'affrontare il tratto in discesa e l'Intergiro al km. 21,2 in località Coppo.

Il tracciato impegna strade ampie e con ottimo fondo in asfalto.

ingrandisci la cartina altimetrica della cronometro...

Arrivo ultimo corridore Piazza Mercato Estivo-ore 17:15

GLI ULTIMI 5 CHILOMETRI:

Continui saliscendi per i primi 1200 metri, quindi 800 metri in salita, con breve tratto al 12%, quindi discesa fino all'ultimo chilometro che risulta essere pianeggiante. Rettilineo d'arrivo di mt. 70 della larghezza di mt. 7,5. Pavimentazione in asfalto.

E' questo noto centro balneare, in provincia d'Ancona, ad ospitare partenza ed arrivo della prima frazione a cronometro individuale del Giro d'Italia 2002, introdotta dalle due precedenti tappe contrappuntate da continui dislivelli altimetrici.

Pure nella cronometro, subito in partenza, la strada inizia a salire anche se la pendenza non è di quelle impossibili ma, in ogni modo, sensibile. Si supera Sirolo, civettuolo centro in posizione panoramica con scorci d'effetto sul sottostante mare Adriatico e che conserva una caratteristica struttura medioevale, Massignano, dove termina il tratto in salita di maggiore impegno per giungere al Poggio di Massignano. Qui inizia la discesa che, attraverso Coppo, conduce all'arrivo. Trenta chilometri da correre a tutta, con il massimo impegno, per corridori completi, non solo per passisti puri. Non sarà loro consentito d'ammirare lo splendido paesaggio, nel verde, sul declivio del monte Conero che fa da spettacolare quinta al percorso di peculiare e scenografica bellezza, nell'ambientazione tipica di questo promontorio.

Numana, oltre alle specifiche attrattive balneari, offre diversi motivi d'interesse, culturale, turistico ed eno-gastronomico. Nel 1984 fu sede d'arrivo della Bologna-Numana, conclusione in volata con gli svizzeri, Mutter e Freuler, nelle prime due posizioni seguiti da Mantovani.

L'arrivo di Tyler Hamilton Photo Andrea Magnani

Jens Heppner perde 2'31'' dal vincitore, 41" su Casagrande e mantiene la maglia rosa Photo Andrea Magnani

Jens Heppner festeggia con una spruzzata di spumante la sua ennesima maglia rosa Photo Michele Lugeri

GLI AZZURRI NON SANNO LEGGERE LE LANCETTE

Tyler Hamilton precede altri quattro stranieri e con Evans si propone per il Giro

di Michele Lugeri

Numana, 26/05/2002 - La paziente, troppo paziente attesa della crono di mezzo Giro ha finito per bagnare le polveri ai ciclisti italiani.

Gli stranieri, si sa, molto meno tatticisti dei nostri, non si sono risparmiati ed hanno meritatamente guadagnato i primi cinque posti della tappa ed il podio intero.

Resta invece rosa la maglia di Heppner, dimostrando che la sua leadership non era così casuale, temporanea o cuscinetto: il tedesco è uscito indenne sia dagli Appennini che dalla  crono e l’onore di portare i colori del primato sulle Dolomiti è suo.

Vince Tyler Hamilton, secondo il pronostico dei più e le speranze del suo compagno Andrea Peron che aveva guidato la classifica per più di metà gara.

Alla media di 43.966 km/h, l’americano della CSC-Tiscali ha preceduto Sergijej Gonchar, Cadel Evans, Rik Verbrugghe e Gonzales Jimenez.

Solo sesto Dario Frigo che comunque rosicchia cinquantadue secondi a Francesco Casagrande: i due sono ormai appaiati appena sotto il terzetto di testa.

Sembra proprio il fiorentino in maglia verde lo sconfitto di oggi: solo il suo compagno Belli riesce a perdere terreno da lui, mentre i “babies” Pellizotti e Scarponi – oggi circondato dai suoi tifosi marchigiani – hanno perso una manciata di secondi.

Questa crono è passata, non ci sono più scusanti e rinvii: chi vuole vincere il Giro deve dominare le salite più difficili. Nascondersi nell’attesa della crono finale di Monticello Brianza può significare la sconfitta di fronte a cronomen del calibro di Hamilton e di un corridore completo come Cadel Evans.

Frigo e Casagrande, come Caucchioli, Savoldelli, Escartin e Pellizotti devono inventarsi qualcosa a Corvara e Folgaria: sono tutti racchiusi in meno di due minuti.

Ma i risultati visti finora portano un passo davanti a tutti il canguro Evans: il venticinquenne Mapei ha dimostrato che l’approccio al grande ciclismo può arrivare anche dalla mountain bike.

Cadel ha vinto con le “ruote grasse”, è arrivato d’un soffio alle spalle di uno scalatore puro come Perez, si è dimostrato abile anche con telai aerodinamici e cerchi profilati.

Oggi sembra lui il favorito, col cosiddetto “duello” Frigo-Casagrande messo in secondo piano.

La cronometro non ha deciso il Giro, fortunatamente è stata così maliziosa da rimescolare le carte ed avvicinare ancora di più i corridori costringendoli a cercare altri modi per conquistare Milano.

Il Giro non ha padroni”: è la frase da manuale che si invoca quando non c’è un campione che riesce ad emergere rispetto agli altri. Ma un equilibrio così grande si è visto raramente, ed è dovuto purtroppo ad un livellamento dei valori nel gruppo sempre più preoccupante.

Personalmente spero nella vena dei grimpeur sudamericani che possono accendere le micce giuste sui passi dolomitici e nella sana esuberanza di Pellizotti ed Evans.

Hamilton correrà sulla difensiva, ma è giustificato perché le sue chances se le giocherà contro le lancette amiche, ma tutti gli altri dovranno inventarsi qualcosa o il loro Giro si trasformerà in un’inutile, perdente attesa.


Tyler Hamilton sul podio Photo Andrea Magnani

PROFILO DEL VINCITORE

Tyler Hamilton è nato a Marblehead (Usa) 1'1/3/1973 ed è professionista dal 1995.
1995 - Montgomery Bell

1 vittoria: il Criteriuni Westfield.

1996 - Postal Service

4 vittorie: una tappa e la classifica finale Teleflex, una tappa e la classifica finale del Longsjo Classic.

1997 - Postal Service

4 vittorie: il Classie Sterling, il Washington Road Hill, una tappa e la classifica finale del Killington Stage and Race.

1998 - Postal Service

1 vittoria: il Criterium Lincoln.

1999 - Postal Service

3 vittorie: una tappa (cronometro) e la classifica finale del Giro della Danimarca, il Criterium Washington.

2000 - Postal Service

4 vittorie: due tappe e la classifica finale del Giro del Delfinato, una tappa (a cronometro) del Giro d'Olanda.

2001 - Postal Service

2002 - Team Cse-Tiscali

La vittoria odiema di Numana è il suo primo successo stagionale.

Il Pirata tiene duro e continua il suo Giro con una forte bronchite Photo Michele Lugeri


Le interviste ai protagonisti

Ivan Gotti: "Ho fatto una buona cronometro, nonostante che mi facesse male la schiena per la caduta dei giorni scorsi".

- Ivan, Dopo un periodo difficile sembra che tu stia andando meglio: "Si c'è stata quella caduta, non ci voleva, purtroppo sono cose che capitano, lotterò fino alla fine del Giro".

- Fra due giorni arrivano le tue montagne: "speriamo siano mie, quelle montagne, spero che anche nei prossimi giorni, possa lottare con i migliori"

Dario Cioni: "Un risultato che non mi aspettavo, sapevo di andare forte, ma di perdere trenta secondi in una cronometro di trenta chilometri da uno specialista come Ghonghar, questo mi stupisce".

- Hamilton sta' volando: "E' si; d'altronde lui è uno specialista , io non lo sono altrettanto per le crono. Sono contentissimo per questo risultato".

- Anche Cadel Evans sta' andando forte: "sono contento anche perché oltre ad essere compagno di squadra è mio compagno di stanza ed anche una sua brillante prestazione sarebbe un ottimo risultato per il nostro Team"

Franco Pellizotti: "Io ero ancora stanco da ieri, però va bene così".

- Quindi il giorno di riposo arriva al momento opportuno?. "Si dopo quattro tappe dure così, una dietro l'altra, il riposo arriva al momento giusto". - Dove dai l'appuntamento ai tuoi tifosi, per una vittoria di tappa?: "Ma sicuramente nei due tapponi di montagna, per vincerne uno e vedere di mettere in difficoltà gli avversari. Noi dell'Alessio siamo una squadra sempre numerosa e cercheremo di rendere la vita dura a quelli che vogliono vincere questo Giro".

"Concludendo, mi ritengo soddisfatto per avere limitato i danni rispetto agli altri scalatori".

Paolo Savoldelli: "E' stata una cronometro molto dura. Sono stato in difficoltà in un paio di strappi dove ho perso tanto, d'altronde per fare il tempo bisognava andare al massimo delle proprie possibilità".

Dario Frigo: "Questa mattina mentre provavo il percorso, mi sono alzato in piedi, mi è caduta la catena e ho battuto il ginocchio sinistro contro le protesi. Sono dovuto salire subito in ammiraglia perché dal dolore, non riuscivo neanche più a pedalare".

"Il problema è che il ginocchio mi dava fastidio in corsa e mi ha portato a pedalare, non come avrei dovuto, quando mi alzavo in piedi il ginocchio mi faceva male".

- Si è visto alla partenza che avevi uno sguardo fisso, da Killer. "Si è vero. E' chiaro che mi piacciono queste prove e ce la metto tutta".

Ordine d'arrivo quattordicesima tappa:

Classifica generale: