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Presentazione  Tour 2002

 

 
   
  
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IL GRAN FINALE DEL GIRO D'ITALIA: CIPOLLINI FA IL POKER ED ONORA LA 'ROSA' DI SIMONI .....
La locandina di
Concetto Pozzati:
La tribù del Giro
Michele Lugeri
PRESS
Michele Lugeri
Andrea Magnani
Michele Lugeri

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il Dott. Gianni Meraviglia - Ispettore medico designato dall'Uci

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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25/05 Sabato - 13ª tappa CHIETI - S.GIACOMO (Monti della Laga) Km 188

 

IL PERCORSO

La parte iniziale ha un profilo uniforme, piatto. Dopo l'Intergiro di Torricella Sicura al km. 100,5 la strada inizia a salire verso Ceppo, quota mt. 1.334, G.P.M. 2a cat., al km. 151,5 prima d'affrontare la salita conclusiva di S. Giacomo, a quota m 1.105, G.P.M. che coincide anche con l'arrivo. Pendenza media 6%, massima 15%.

Buono lo stato delle strade.

Arrivo: San Giacomo-Monti della Laga - ore 17:30 circa

ULTIMI CINQUE CHILOMETRI

In salita con serie di curve e tornanti per mt. 4900, sede stradale della larghezza di mt. 5., pendenza media dell'8% ed alcuni brevi tratti con pendenze del 15-13-11%. Rettilineo d'arrivo di mt. 100 in leggera discesa, larghezza mt. 8 pavimentazione in asfalto.

Ancora l'appennino abruzzese protagonista in questa tappa che vede l'arrivo a San Giacomo, nei monti della Laga, proprio sul confine con la provincia marchigiana d'Ascoli Piceno. Ad esclusione della parte iniziale che percorre la litoranea adriatica supera Campli con i suoi caratteristici edifici monumentali e quindi Teramo il capoluogo di provincia con molte testimonianze del suo passato, la strada piana in sostanza non esiste più. Entrati nel comprensorio del Parco Nazionale Gran Sasso-Monti della Laga, catena a nord-ovest di Teramo con natura e paesaggio ancora incontaminati con variate attrattive naturali, è un continuo saliscendi. Torricella Sicura, Valle San Giovanni, Pagliaroli (comune di Cortino), Imposte, Ceppo, Valle Castellana, nonché San Giacomo, sono tutti nomi che negli ultimi anni sono ricorrenti, in linea con il progetto: "Con il ciclismo attraverso il Parco Nazionale Gran Sasso-Monti della Laga", autentica "palestra" per gli amanti delle due ruote. Infatti, questo comprensorio ha individuato nel ciclismo un idoneo veicolo di promozione per la valorizzazione del territorio, ricco di proposte variegate. Tirreno-Adriatico e Trofeo dello Scalatore hanno fatto tappa qui più volte, con continuità, negli ultimi anni. Ora il "clou" con l'arrivo ai 1.105 metri di San Giacomo. Una tappa ed un finale sicuramente impegnativi per una giornata certamente faticosa per i corridori con la prospettiva, all'indomani, della cronometro.

www.bettiniphoto.com

Il trionfo di Julio Perez Cuapio Photo Bettini

Julio Perez Cuapio sul podio di San Giacomo Photo M. Lugeri

PEREZ, SOLO PEREZ
in attesa della cronometro di domani solo il messicano osa in salita e vola su San Giacomo

di Michele Lugeri

San Giacomo, 25/05/2002 - "Adesso che ho la fidan-ssata non ho più nostalgia del mio pae-sse". Ricordate la storia del piccolo scalatore messicano Julio Perez Cuapio, che dopo la fuga vittoriosa dello scorso anno sul Pordoi, in compagnia di Simoni, aveva invocato davanti ai telespettatori una ragazza da amare?
Julio ama Mara, una ragazza di Milano.
Julio ama la salita e oggi ha colto la sua prima affermazione solitaria al Giro d'Italia.
La cronaca di questa seconda tappa appenninica, come troppo spesso accade in questi ultimi anni, si condensa negli ultimi cinque chilometri.
Chapeau all'olandese Lotz che si è goduto solo soletto i tesori del mare e delle montagne abruzzesi con ben 130 km di fuga.
Alle spalle solo movimenti interlocutori con un leggerissimo vantaggio di Eddy Mazzoleni sulla maglia rosa.
Tergiversano i "big" superstiti; nell'attesa della cronometro di domani nessuno azzarda uno scatto che non sia a ridosso del traguardo. Solo gli ultimi cinque chilometri offrono alcuni spunti agonistici, intrecciando le voglie di vittoria di Perez, Cioni e Aitor Gonzales con i tentativi di Evans, Frigo, Pellizotti e dei redivivi Gotti e Tonkov di movimentare la classifica.
La cavalcata vincente è quella di Perez: per lui la gioia della vittoria e di aver legato il nome della sua squadra, la Ceramiche Panaria, ad un evento festoso e lontano dalla cronaca nera.
Alle sue spalle gli Alessio fanno i fuochi artificiali: Pellizotti, Gotti, ancora Pellizotti con Caucchioli cercano di staccare Casagrande.
Casagrande riparte a sua volta, ma è Cadel Evans - altro canguro del Giro - ad insidiare sia il battistrada che la classifica.
All'arrivo la gioia di Perez contrasta i volti esausti degli inseguitori che si sono consumati con scatti a ripetizione. Ne approfitta Frigo che con una stoccata di fioretto guadagna sei secondi col jolly dell'abbuono.
Nel complesso Heppner riesce nell'intento di partire per ultimo nella cronometro, mentre Popovych perde - anche se non di molto - il treno della vetta.
Domani forse il primo vero atto di questo Giro che finora non ha fatto altro che mietere i grandi nomi del nostro ciclismo dal vertice della corsa.
Le belle salite appenniniche non sono state ripagate di certo da azioni agonistiche importanti, sacrificate in nome del solito spauracchio della corsa individuale contro il tempo.
Domani bisogna dare tutto: lo chiede la corsa e lo permettono il giorno di riposo e la lunga volata verso Conegliano.
Anche perché in pochi giorni il Giro finisce e non si può giocare a nascondino con la maglia rosa del "traghettatore" Heppner.
La conclusione è dedicata di nuovo al vincitore venuto dal Messico. Portato in Italia dal connazionale Arroyo e da Rodolfo Massi, Julio Perez Cuapio ha trovato la sua dimensione subito sotto l'ala di Bruno Reverberi.
E' significativo il fatto che Perez non abbia legato con alcuni suoi compagni di squadra. Viveva infatti nello stesso appartamento con Figueras, Perfetto e Romano.
La convivenza è durata poco soprattutto per motivi personali: invidie, bugie legate soprattutto alla vita sentimentale - è la confessione di Julio - sono alla fonte della rottura.
"Non mi sono mai accorto di nulla, di nessun traffico, finché ero li con loro. Non ho mai diviso nulla con loro…l'unica medicina che mi hanno sequestrato a Sanremo era una pasta da mettere sui denti che mi ero rotto a Nettuno…due giorni dopo i denti devitalizzati mi sono caduti!".
E' la parola candida e sincera di Perez, innamorato, ricercato dalle squadre, con 27.000 km nelle gambe e oggi vincente.


Pantani termina 115° a 21'24" dal vincitore Photo Andrea Magnani

La cronaca della corsa

PARTENZA (Chieti - ore 12.07 - 160 gli atleti al via)

Pronti, via: subito bagarre. Scatti e controscatti. Ci provano prima in cinque (Bileka, Mesa, Marichal, Eddy Mazzoleni, Engels) poi, entrambi da soli, Cipollini e Conte. Niente da fare. Dura in tutto sette chilometri (dal km 16 al km 23) la fuga di otto corridori: Duma, Hamburger, Strecl, Yakovlev, Moreni, Contrini, Piccoli e Vierhouten. Poi ancora tutti assieme. Attorno al km 34, la corsa un po' si tranquillizza, andatura comunque sempre sostenuta. Media della prima ora di corsa: 42,400 km/h.

Inizia al km 44 la fuga di Lotz. Blanda stavolta la reazione del gruppo: al cartello dei 125 km all'arrivo il battistrada anticipa di 5'10" il gruppo. Dilata via via il proprio vantaggio Lotz che tocca gli 8'05" di margine nell'attraversamento di Campli (km 85); in gruppo, a condurre, la Telekom. Media dopo due ore: 41,700 km/h.

- Intergiro-Dotazione ''Fiat'' (Torricella Sicura - km 98) I passaggi: Lotz transita con 9'17" di vantaggio su Strazzer, Conte, Contrini, Khalilov, Sacchi ed il gruppo. Media all'Intergiro: 41,652 km/h.

All'ingresso della zona-rifornimento, Lotz ha 9'30" di margine (massimo vantaggio); dal gruppo contrattacco di Mesa e De Paoli cui si agganciano Munoz e Veneberg (non ce la fa Righi). Cede Mesa (riassorbìto) ed al cartello dei 75 km al traguardo, Lotz ha 8'25" sui primi tre contrattaccanti e 8'50" sul gruppo. Media dopo 3 ore: 38,500 km/h.

Problemi meccanici per Veneberg (riassorbìto dal gruppo-maglia rosa) e su De Paoli e Munoz si portano Moreni, De Los Angeles, Cioni, Eddy Mazzoleni e Laverde. Al km 132 di corsa, Lotz ha 5'35" sui sette contrattaccanti e 6'14" sul gruppo condotto dalla Csc-Tiscali. Ripresi prima De Paoli, poi Moreni e Munoz restano in quattro i più diretti inseguitori. Ai -7 km dal culmine di Ceppo, i quattro inseguono a 4'10", il gruppo-maglia rosa a 4'28". Si fa sotto il gruppo-maglia rosa: anche i quattro contrattaccanti vengono riassorbiti.

GPM -Dotazione Banca Popolare dì Novara" (Ceppo - km 149 - 1334 m - 2a categoria) I passaggi: Lotz conserva 2'20" su Castelblanco (scattato ad un chilometro dalla vetta, poi ripreso in discesa) e 2'33" su Casagrande e il gruppo-maglia rosa. In discesa, caduta di Codol che sia pur dolorante riesce a ripartire. Situazione al cartello dei -30 km dal traguardo: Lotz con 2'32" su Rasmussen e Kessler, avvantaggiatisi in discesa; a 3'02" il gruppo.

Ai -20: Lotz con 2'28" su Rasmussen e Kessler; a 3'15 un'altra coppia di contrattaccanti: Piccoli e Pereiro; a 3'55" il gruppo-maglía rosa.

All'inizio della salita finale (12 km alla conclusione), Kessler e Rasmussen inseguono a 1'45"; a 2'18" Pereiro e Piccoli (che poi cede), a 3'08" il gruppo. Bloccato dai crampi Rasmussen e riassorbito pure Piccoli, ai -8 Lotz conserva 52" su Kessler, 1'22" su Pereiro e 1'33" sul gruppo-maglia rosa, sempre condotto dalla CscTiscali. Raggiunto Pereiro, dal gruppo-maglia rosa allunga Cioni che aggancia e lascia prima Kessler e poi Lotz (km 183 di corsa). Cioni è raggiunto e superato da Tonkov (dietro, cede Heppner). Forcing di Evans e Perez Cuapio che a loro volta lasciano Tonkov; dietro, ripreso Gotti, allungo di Aitor Gonzalez: ripreso pure lui.

Davanti, forza Perez Cuapio che lascia Evans.

ARRIVO (S. Giacomo - Monti della Laga - km 186; gpm: arrivo di tappa) Vince Perez Cuapio che anticipa di 13" Evans, di 17" Frigo, di 19" Casagrande, Escartin e Pellizotti; la maglia rosa Heppner a l'29". Tempo del vincitore: 5h04'02", alla media di 36,706.

PROFILO DEL VINCITORE

Julio Alberto Perez Cuapio è nato a Traxcala (Messico) il 30/7/1977 ed è professionista dal 2000.
2000 - Panaria
2 vittorie: una tappa al Giro di Malesia ed una prova dei Trofeo Scalatore

2001 - Ceramiche Panaria-Fiordo La tappa dei Passo Pordoi al Giro d'Italia.

2002 - Ceramiche Panaria-Fiordo Questo di San Giacomo (Monti della Laga) è il suo primo successo stagionale.

 

COMUNICATI STAMPA DALLA CORSA

COMUNICATO ISPETTORE ANTIDOPING

Roberto Sgambelluri San Giacomo (Monti della Laga), 25 maggio '02 ore 19:20 - E' pervenuto l'esito delle controanalisi richieste dai corridori Faat Zakirov (Ceramiche Panaria-Fiordo) e Roberto Sgambelluri (Mercatone Uno) dopo il primo test risultato "non negativo". Le controanalisi hanno confermato la positività di entrambi i corridori.

L'ispettore Antidoping Gianni Meraviglia

SEGUIRANNO LE FOTO DALLA PARTENZA ED ARRIVO CON I PROTAGONISTI DELLA 12a TAPPA

Ordine d'arrivo tredicesima tappa:

Classifica generale: