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15a tappa - Domenica 19 Maggio Cesana Torinese - Col Du Galibier (Valloire) 150 Km Tappa di alta montagna

>> INGRANDISCI L'ALTIMETRIA << >> INGRANDISCI LA PLANIMETRIA << >> INGRANDISCI LA PLANIMETRIA << >> INGRANDISCI L'ALTIMETRIA << TAPPA 15 – CESANA – COL DU GALIBIER COMUNICATO DELLA DIREZIONE La Direzione del Giro d'Italia – a seguito dell'ordinanza della Prefettura di Valloire e preso atto che a distanza di 24 ore, valutate le situazioni climatiche, la stessa ha ritenuto di rivedere la propria posizione, autorizzando il percorso originario della tappa 15 – conferma integralmente il percorso eccezion fatta degli ultimi 4,250 km. Pertanto il traguardo sarà fissato a Les Granges du Galibier - Monumento Pantani. La partenza originariamente prevista per le 12:30 viene spostata alle 13:00. Vista la situazione meteo in continuo mutamento, qualora durante la notte ci fossero ulteriori peggioramenti, la Direzione del Giro si riserva ulteriori modifiche a tutela della sicurezza dei corridori e della carovana del Giro. BUONGIORNO GIRO D’ITALIA DA CESANA TORINESE Oggi si corre la Tappa Pantani con Nibali in Maglia Rosa Cesana Torinese, 19 maggio 2013 – Nonostante le condizioni climatiche non favorevoli, il programma della quidicesima tappa del Giro è sostanzialmente invariato. Le uniche due eccezioni sono: la partenza ritardata di 30 minuti (era prevista alle 12.30 e sarà data alle 13), la linea del traguardo fissata 4.250 metri prima rispetto al previsto, in corrispondenza de Le Granges du Galibier – Monumento Pantani. La partenza è avvenuta alle 13.02. Sono partiti i 180 corridori rimasti in gara. METEO Alla partenza da Cesana Torinese, 8 gradi e cielo parzialmente coperto. Sul Moncenisio (km 58) è previsto 1 grado, vento, e possibili precipitazioni nevose. A Valloire (km 131) sono previsti 8 gradi e possibile pioggia leggera. In prossimità del traguardo sono previsti 2 gradi di temperatura e possibili precipitazioni nevose. PERCORSO - Tappa n. 15 – CESANA TORINESE – COL DU GALIBIER Tappa alpina breve caratterizzata da due salite di oltre 25 km. Discesa dal via fino a Susa dove inizia la salita pedalabile al Colle del Moncenisio (25.7 km 1600 m di dislivello). Lunga discesa spezzata dalla breve ascesa a Aussois (TV). Da St. Michel de Maurienne salita fino al Col du Galibier di 35 km intervallata dalla breve discesa su Valloire dopo il Col du Télégraphe. Ultimi km Ultimi 8 km dopo il Traguardo Volante di Plan Lachat su strada larga con numerosi tornanti. Fondo stradale buono, linea di arrivo su rettilineo in asfalto di 50 m larghezza 5 m. CURIOSITA’ TAPPA PANTANI In ogni edizione del Giro, La Gazzetta dello Sport e RCS Sport intendono commemorare la figura di Marco Pantani intitolando al campione di Cesanatico una tappa di montagna. Per la 96a edizione del Giro la tappa odierna è la Tappa Pantani con arrivo sul Col du Galibier, Montagna Pantani di questa Corsa Rosa. CESANA TORINESE – km 0 Vicino a Cesana Torinese, la località di Sansicario, nel comprensorio sciistico della Via Lattea, è stata sede dei Giochi Olimpici Invernali del 2006 per biathlon, sci femminile, bob slittino e skeleton. Tutte le numerose frazioni o borgate di Cesana Torinese offrono diversi motivi d’interesse turistico, artistico e di conoscenza dei costumi e delle abitudini locali. La frazione di Sagnalonga, con la vicina zona nota come i Monti della Luna, fra le quote 2000 e 2230 metri, è indicata come il villaggio più alto d’Europa. Il centro storico, nei suoi due nuclei costitutivi, con la parrocchiale di San Giovanni Battista, consente la visione di caratteristiche costruzioni ottocentesche una di queste, palazzo ospitò il noto pittore francese Paul Cezanne (1839-1906). Pure Vittorio Alfieri (1749-1803), drammaturgo, poeta e scrittore era solito soggiornare qui nel periodo estivo. SUSA – km 33 Susa è l’antica Segusium romana (infatti, gli abitanti di Susa si chiamano segusini), località dove si uniscono gli storici itinerari stradali del Moncenisio e del Monginevro. Sorge in una posizione strategica determinante tanto da essere indicata come “chiave d’Italia” e conserva ancora la struttura d’epoca romana. Sopra Susa si staglia la vetta del Rocciamelone il monte che, nel medioevo, era ritenuto il più alto delle Alpi. Di rilevante pregio sono la Cattedrale dedicata a S.Giusto all’interno un trittico attribuito al Bergognone e l’Arco di Augusto che sorge su un piccolo pianoro a giardino, fatto erigere da Cozio I in onore dell’imperatore nell’8 d.C., unitamente all’anfiteatro e all’acquedotto romani testimonia della sua specifica storia. MODANE – km 97 La cittadina di Modane, sempre nel dipartimento della Savoia, nella regione Rodano-Alpi, sorge lungo il corso dell’Arc, ai piedi di cime famose come il Moncenisio appunto, Iseran e Galibier. Una località che abbina il soggiorno estivo a quello invernale ed è nota quale nodo di comunicazione di primaria importanza tra Francia e Italia. È lo sbocco francese sia del Traforo del Fréjus sia Ferroviario che stradale. COL DU TÉLÉGRAPHE (GPM) – km 126 Da qui in avanti la strada sale per Saint-Martin d’Arc e quindi il GPM del Col du Télégraphe con la vista dell’omonimo Forte, lungo la strada denominata “Route des Grandes Alpes”, un itinerario stradale lungo 684 km nel cuore della Alpi francesi, da nord a sud. La “Route des Grandes Alpes” comprende sedici valichi alpini e sei di questi superano i 2000 metri. Parte da Thonon-les-Bains, nell’Alta Savoia e arriva fino a Mentone, nel dipartimento delle Alpi Marittime, nella regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra. Il totale del dislivello che l’itinerario presenta assomma a 15.713 metri di dislivello. Un percorso intriso di fascino e storia sia per la bellezza dei luoghi interessati sia, come valore aggiunto, dalla leggenda ciclistica collegata soprattutto al Tour de France. VALLOIRE – km 131 - Breve discesa su Valloire, famosa stazione sciistica. COL DU GALIBIER – km 145 Si riprende la salita verso il Col du Galibier. Il traguardo, in località Granges du Galibier, un monumento ricorda la sagoma di Marco Pantani che qui iniziò l’attacco che gli valse la conquista del Tour de France 1998. L’impresa di Marco Pantani è ricordata da una stele nel punto dove piazzò lo scatto decisivo. Fino al 1976 il valico era segnato da una galleria di 365 metri, a quota 2556 metri, ma poi è stata innalzata la quota fino all’attuale con un nuovo tratto di strada, allo scoperto, lunga un chilometro circa con pendenza del 10%. I lavori di costruzione della strada iniziarono nel 1880 e terminarono nel 1891. A circa un chilometro dalla vetta, sul versante sud, sorge il monumento dedicato a Henri Desgrange (1865-1940), primo recordman nell’ora (1893 - km.35,235), giornalista “papà” del Tour de France con il collega Geo Lefèvre e patron della corsa fino al 1936 quando passò il comando a Jacques Goddet. MAGLIE alla partenza di tappa Maglia Rosa (classifica generale): Vincenzo Nibali (Astana Pro Team) Maglia Rossa (Punti): Mark Cavendish (Omega Pharma Quick Step) Maglia Azzurra (Montagna): Stefano Pirazzi (Bardiani Valvole CSF Inox) Maglia Bianca (Giovani): Rafal Majka (Team Saxo Tinkoff)

Giovanni Visconti trionfa in solitaria sul Col du Galibier © Photo Andrea Magnani INGRANDISCI la FOTO dell'EPICA Vittoria di Giovanni Visconti FORMATO POSTER © Photo La Presse/Rcs Sport VISCONTI VINCE sul COL DU GALIBIER Nibali conserva la maglia rosa Giro d’Italia 2013 – Tappa 15: Cesana Torinese – Col du Galibier (145 km) 1. Giovanni Visconti (Team Movistar) in 4h40’48” media 30,982 km/h 2. Carlos Betancur (AG2R La Mondiale) a 42” 3. Przemyslaw Niemec (Lampre Merida) s.t. Classifica generale (Maglia Rosa) 1. Vincenzo Nibali (Astana Pro Team) 2. Cadel Evans (BMC) a 1’26” 3. Rigoberto Uran Uran (Sky Procycling) a 2’46” Maglia Rossa (Punti): Mark Cavendish (Omega Pharma Quick Step) Maglia Azzurra (Montagna): Stefano Pirazzi (Bardiani Valvole CSF Inox) Maglia Bianca (Giovani): Carlos Betancur (AG2R La Mondiale) © Photo La Presse/Rcs Sport VISCONTI TROVA LA GLORIA SUL GALIBIER NIBALI SEMPRE PADRONE Alcune dichiarazioni della conferenza stampa Valloire, 19 maggio 2013 – Il tre volte campione italiano, Giovanni Visconti, ha conquistato oggi una delle tappe simbolo di questa edizione del Giro d’Italia. L’arrivo tra le nevi del Col du Galibier hanno premiato il coraggio del campione palermitano giunto al traguardo con 42 secondi di vantaggio sul colombiano Betancur (AG2R LaMondiale) e sul polacco Niemec (Lampre Merida). Vincenzo Nibali (Astana Pro Team) ha controllato la situazione e conservato la Maglia Rosa. © Photo La Presse/Rcs Sport Alcune dichiarazioni dalla conferenza stampa Giovanni Visconti (Team Movistar) – Vincitore di tappa Le difficoltà del recente passato. “Non ho mai pensato di mollare tutto. Forse di mandare a quel paese qualcuno… La bici è la mia vita, la mia passione, il mio lavoro, quella che mi ha dato la casa dove vivo. Tanto lo devo a me stesso perchè venirne fuori da un anno e mezzo così difficile non è stato facile. Sono felice e ancora un po’ incredulo. Il freddo. “È stato piu difficile ieri che oggi. Io con il freddo non rendo molto ma oggi è stato giusto farla perchè era una grande giornata per il ciclismo con il Galibier, la tappa dedicata a Pantani. Io speravo di fare queste salite mitiche che ho sempre sentito nominare ma mai affrontato in prima persona.” Tappaccia e Fugaccia. “Io so quello che sono, è un paio d’anni che non vedo l’arrivo di gare così importanti. Io sono il primo ad ammetterlo. Oggi speravo di prendere la fuga. Ne parlavo sempre con mio papà che speravo di prendere la “Fugaccia” e portare a casa una “tappaccia”. Oggi è stato stupendo davvero. Non ho mai provato un’emozione simile in bici. Il pianto. “Gli ultimi km stavo piangendo dentro di me da 3 km. Sapevo che potevo vincere. Ho pensato alla casualità, al fatto che si arrivasse vicino alla stele di Pantani anche perchè sono nato lo stesso giorno di Marco… ho pensato a tutte queste cose. Vincenzo Nibali (Team Astana) – Maglia Rosa La prima parte della tappa. “Tanti corridori non avevano le gambe per andar più forte. C’era paura difreddo e pioggia, si vedevano nuvole minacciose, quindi tutti erano titubanti.” Controllo. “Per me oggi è stato un giorno positivo perchè abbiamo controllato bene la situazione. Ho fatto un allungo ma poi ho visto che la situazione era un po’ bloccata e allora ho preferito controllare sia Evans che Uran che sono comunque molto vicini in classifica.” I propositi. “Cercare di attaccare e fare qualcosa di bello è una delle mie caratteristiche. Qui in Maglia Rosa devo “controllare” un po’ la mia indole. Oggi non era facile fare la differenza quindi ho controllato. In altre situazioni ho attaccato per vincere le tappe o le corse a cui partecipavo e credo che mi potrete rivedere all’attacco in questo Giro.

COMUNICATI STAMPA DALLA CORSA Il Laboratorio Viaggiante della Cannondale Pro Cycling. Il ciclismo per la scienza 19 maggio 2013 – L’approfondimento scientifico torna ad affiancare la competizione sportiva al Giro d’Italia. Per il terzo anno consecutivo, prima con il team Liquigas ed ora con la Cannondale Pro Cycling, il dottor Roberto Corsetti (medico sociale del team) ha proposto il Laboratorio Viaggiante per portare il modello del “ciclista professionista” al servizio della scienza. Alla base dell’iniziativa c’è lo studio della risposta fisiologica dell’organismo umano allo sforzo estremo per una migliore conoscenza sullo sviluppo e sulle possibilità terapeutiche di patologie croniche. Il percorso seguito ha portato ad un’iniziale valutazione della risposta funzionale di diversi organi e sistemi allo sforzo. Il secondo passo è stato (ed è tuttora nell’edizione 2013) la valutazione della disregolazione, dipendente dall’attività fisica intensa, di una serie di parametri correlati a diverse condizioni patologiche. Il progetto Laboratorio Viaggiante, guidato dal dottor Corsetti e che coinvolge importanti istituti e laboratori, è strutturato in tre step di controllo. Il primo, realizzato a inizio Giro (3 maggio a Caserta), il secondo nella prima giornata di riposo (13 maggio a Brugnera) e l’ultimo al termine del Giro (26 maggio a Riese Pio X).

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