IL
BILANCIO DELLE SQUADRE A FINE GIRO
Ryder
Hesjedal wins Giro dItalia
27-May-2012
- Today is a historic day for Garmin-Barracuda
team managed
by Slipstream Sports, LLC, as Ryder Hesjedal
won the General Classification of the Giro dItalia
the first Grand Tour victory for the team started
by Jonathan Vaughters.
Hesjedal
also is the first Canadian to win a Grand Tour
and did so in dramatic fashion, taking the win on
the final stage individual time trial.
Im
very proud and very honored and humbled by this win,
he said.
The
team was incredible, every guy rode incredible, I
am honored by their effort and all we did here.
Thank you to my team, my directors, the whole
staff and all of our amazing sponsors, and my beautiful
family and friends.
Hesjedal
was the second Garmin-Barracuda rider to don
the Maglia Rosa this year as Ramunas Navardauskas
took the first honor after the team time trial
victory in the first week. What was then considered
mission accomplished for the team became
the launching pad for Hesjedals march on the
General Classification.
Just
one stage after the team relinquished the pink jersey,
Ryder took it back to become the first Canadian
to wear it.
He
would hold it for three stages, digging deep to defend
it. As the Giro entered the decisive final
week in the high mountains, Ryder showed what he could
truly do to become the next Giro champion.
Sitting
second overall he rode with the other contenders each
day and even put in his own attacks, turning the heads
of the cycling world. As he did the entire Garmin-Barracuda
team surrounded him each day, helping aid his efforts
particularly from Veteran Christian Vande
Velde and young up-and-coming rider Peter Stetina.
Everything
culminated on Sunday in Milan as Hesjedal was
only 31 seconds behind the leader.
The
final stage time trial worked in his favor as he took
every turn at maximum speed to take the final overall
victory by 16 seconds.
Along
with the individual win, Garmin-Barracuda also
won the Super Team classification adding
to the teams precept team above all else.
Scarponi
4°, Cunego 6°, Lampre-ISD vince la classifica
a squadre
27
maggio 2012 -
Non è riuscita la difesa di Michele Scarponi
dall'assalto al terzo posto portato dal belga
De Gendt, nonostante una buona prestazione nella
prova contro il tempo valevolve come 21^tappa (28
km in Milano).
Scarponi ha fermato il cronometro sul tempo
di 35', ottenendo la 22^posizione a 1'54" dal
miglior riscontro fatto segnare da Pinotti,
mentre De Gendt si è classificato al
5° posto, impiegando 53" in meno di Scarponi
a completare la prova, vantaggio che ha consentito
al belga di superare l'Aquila di Filottrano per
26" nella lotta per il gradino più basso
del podio (vittoria per Hesjedal, 2° Rodriguez).
Damiano
Cunego ha confermato il 6° posto nella graduatoria
finale, facendo registrare il 49° tempo (+2'37"
rispetto a Pinotti), mentre la migliore prestazione
per la Lampre-ISD è stata quella di
Malori, 14° (+1'28"). Da applausi
Bono, in gara con lo scafoide della mano sinistra
fratturato nella caduta occorsa nella discesa del
Mortirolo.
A
dimostrazione della compattezza di squadra e della
validità di tutti e 9 i corridori blu-fucsia
presenti al Giro, la Lampre-ISD ha vinto
la classifica a squadre per tempi (in foto la premiazione,
foto Bettini) precedento di ben 10'53" la Movistar
e di 37'03" il Team Sky.
"Sono
dispiaciuto per non essere riuscito a difendere il
3° posto oggi e per
non aver conquistato sulla strada il Giro,
dopo averlo avuto assegnato lo scorso anno.
- ha spiegato un amareggiato Scarponi -
Ho dimostrato che le gambe erano allo stesso livello
di chi mi ha preceduto in classifica, purtroppo però
questo non è bastato per raggiungere i miei
obiettivi.
Non
ho recriminazioni su come ho corso, ho sempre chiuso
la giornata con la consapevolezza di aver fatto tutto
quanto il mio potenziale mi aveva consentito".
Damiano
Cunego ha valutato così il Giro 2012:
"Per la Lampre-ISD
il bilancio è valido, soprattutto considerando
che siamo stati l'unica squadra a provare ad animare
realmente la corsa, raccogliendo meno di quanto avremmo
meritato.
Personalmente,
mi sono messo a disposizione del team in diverse
occasioni per cercare di sfiancare le squadre avversarie:
provando ad avvantaggiarmi con questo scopo, anche
la mia classifica ne ha tratto giovamento e quindi
mi ritrovo a chiudere il Giro al 6°
posto.
Mi spiace che Michele non sia riuscito a centrare
il suo grande obiettivo, ci siamo impegnati tutti
affinché potesse farcela".
Giro
d'Italia Stage 21
27-May-2012
- Omega Pharma - Quick-Step Cycling Team
wrapped up the Giro d'Italia with a top
10 finish in the 31km individual time trial, as well
as a couple top 15 finishes for the stage and a top
15 finish in the overall.
Julien
Vermote was 10th (+1'23") in the individual
time trial, while Michal
Kwiatkowski was 12th (+1'24") and Dario
Cataldo was 13th (+1'25"). Cataldo
wrapped up the three week grand tour in 12th place
overall.
"It
was a difficult race," Cataldo
said. "I am happy about
the fact the team tried for the entire race. Day by
day we did the maximum. Sometimes I had some little
problems, for example stage 16 with the arrival in
Cortina, but I am happy about the fact that I tried.
The goal of this Giro was to place in the top
10 of the GC. I finished 12th, so I am just near the
goal, the position, I was expecting. If I consider
all the circumstances I think we did a good race.
I want to thank the team for the big effort, trying
to to support me every moment of every stage. We raced
as a real team, all together."
"I
didn't expect to be 10th today in the time trial,"
Vermote
said.
"It means that I had enough power today to try
to do something good. So for that I am happy. At the
beginning of this week I was also a little bit sick.
After three stages in the high mountains, it was not
easy for me to be there fighting for top 10 in a time
trial. So the Giro was a great experience. At the
beginning I didn't know what I could expect for a
race like that. Now, after three weeks, I can say
it was really important for my experience and I am
sure also important for my professional growth. I
know I have a lot to do a lot of learning and
improvement but I am happy about my Giro."
"I
am happy about my Giro d'Italia," Kwiatkowski
said.
"At the beginning I was trying a little for the
white jersey, but it was maybe a little too hard for
me this time. But it was a great experience, and great
atmosphere on the team. We were close to victory in
a couple of stages, so it means we did a good job
as a team. I was expecting a good time trial for myself.
Now I will try to recover for a little bit and try
and do a good national championship on the road, but
especially the time trial. It won't be easy to win
but I will do my best to get a good result for me
and the team."
Thomas
De Gendt su Bianchi Pico Crono Carbon nella
galleria del vento di Magny Cours
Bianchi
sul podio del Giro dItalia con De Gendt (Vacansoleil-DCM)
Milano,
27 maggio 2012 -
Thomas De Gendt del
team Vacansoleil-DCM ha conquistato il podio
finale del Giro dItalia, grazie al quinto
posto su Bianchi Pico Crono Carbon nella cronometro
di Milano, domenica 27 maggio. Il belga ha coperto
i 28,2 km del percorso in 3407, precedendo
sia il vincitore del giro Ryder Hesjedal, sia
Joaquin Rodriguez (in maglia rosa sino alla
vigilia), sia Michele Scarponi, terzo prima
dellultima tappa. De Gendt ha chiuso
al terzo posto nella classifica generale, con un vantaggio
di 26 secondi sullo stesso Scarponi.
Latleta
del taem Vacansoleil-DCM si è ritagliato
un ruolo da protagonista nellultima settimana
del Giro dItalia, grazie a una condizione
crescente. Il giorno speciale di De Gendt e
Bianchi è stato il penultimo, quando
il 25enne di Sint-Niklaas e la sua Bianchi Oltre limited
edition
(con grafiche celebrative della doppietta Giro-Tour
realizzata da Fausto Coppi nel 1952) hanno
brillato nellarrivo in salita sullo Stelvio,
dove lo stesso Coppi e Bianchi trionfarono
59 anni fa.
Nellultima
tappa De Gendt ha confermato la sua bravura a cronometro
su Bianchi Pico Crono Carbon, telaio monoscocca in
carbonio (famiglia D|2) progettato per le prove contro
il tempo e già testato da De Gendt,
Larsson, Poels e Westra del team
Vacansoleil-DCM nella galleria del vento di Magny
Cours (Francia) lo scorso gennaio.
Giro,
Saronni traccia il bilancio
28
maggio 2012 -
La quarta e la sesta posizione in classifica generale
rispettivamente con Michele Scarponi e Damiano
Cunego; un giorno in maglia rosa grazie al giovane
talento Adriano Malori (unico italiano ad avere
avuto tale onore); tre secondi posti di tappa; il
successo nella graduatoria a squadre a tempi, con
ampio margine di vantaggio sulla seconda formazione
classificata.
Qualche
dato per inquadrare il Giro d'Italia 2012 della
Lampre-ISD (nella foto Bettini, la squadra impegnata
nella 18^tappa), informazioni dalle quali parte la
consueta analisi del general manager blu-fucsia
Giuseppe Saronni.
Il
nostro obiettivo era di essere protagonisti, ci
abbiamo provato fino
in fondo, onorando la corsa in ogni frangente. Il
bilancio del nostro Giro è buono, anche
se, andando ad analizzare la gara tappa per tappa,
situazione per situazione, qualcosa da migliorare
lo si trova. E' vero che non siamo riusciti a riconfermarci
sul podio del Giro, ma è altresì
importante sottolineare che abbiamo due corridori
nelle prime sei posizioni: nell'ottica di un ciclismo
moderno, nel quale bisogna fare i conti anche con
i crudi punteggi per garantirsi la permanenza nella
categoria di vertice, considero questi risultati come
particolarmente significativi.
Spostando
il ragionamento dall'asettica matematica al lato passionale
e sportivo, ritengo che Scarponi, Cunego,
Malori e tutti gli altri corridori della squadra
siano stati interpreti generosi, tra i pochi ad aver
provato a regalare ai tifosi e agli spettatori momenti
entusiasmanti: la soddisfazione è quella di
non aver lasciato nulla di intentato in una corsa
molto equilibrata, nella quale i valori tra chi ha
lottato per la vittoria sono stati uniformi.
Rimarranno
negli occhi di tutti i le fiammate di Scarponi,
capitano determinato e corridore spettacolare e generoso,
forse in qualche situazione fin troppo voglioso di
regalare emozioni; o gli attacchi a lunga gittata
di Cunego, calato alla perfezione nel ruolo
di pedina tattica utile al disegno della squadra;
o ancora la cavalcata di Malori verso la maglia
rosa.
Ripeto
che certamente si sarebbe potuto fare anche di meglio,
toccherà ai tecnici valutare come e dove, ma
bisogna anche riconoscere i meriti a chi ci ha preceduto
in classifica e agli altri avversari.
I verdetti del Giro:
Pinarello in testa al Mondiale Costruttori
Un
podio tutto straniero e il vincitore che non ti aspetti:
queste le ultime immagini che da Milano hanno chiuso
un Giro dItalia incerto quanto piuttosto
avaro di soddisfazioni per i colori italiani. Le speranze
rosa di Michele Scarponi ed Ivan Basso si
sono spente ai piedi del podio dominato con
merito da Ryder Hesjedal, primo canadese
nellalbo doro della corsa rosa.
Un
Giro che non ha portato rivoluzioni nelle classifiche
speciali del 28° Gran Gala Ciclistico Internazionale,
sebbene non manchino interessanti evoluzioni da segnalare,
in particolare nel Mondiale Costruttori.
E
infatti nella challenge dedicata alle case costruttrici
che troviamo lunico avvicendamento al comando
di questa settimana: spinta dalla doppietta colombiana
Uran-Henao nei primi 10 del Giro, Pinarello
ha infatti completato la sua rimonta nei confronti
di Specialized, portandosi in vetta con un
margine inferiore alle 100 lunghezze. Il resto della
top 5 risente fortemente della classifica del Giro:
al terzo posto sale infatti la Canyon di
Joaquin Rodriguez, mentre la Cannondale
di Basso scivola in quarta piazza davanti alla
Cervelo di Hesjedal.
Grande
assente del Giro per privilegiare sogni in giallo,
Vincenzo Nibali non cede tuttavia lo scettro
del Premio Italia GP Banca della Marca:
il finale di Milano non varia infatti le prime
3 posizioni, che alle spalle del siciliano vedono
ancora Alessandro Ballan ed Enrico Gasparotto.
Quarto posto per Michele Scarponi, piazzamento
che rispecchia quello del suo Giro, mentre
resiste in quinta piazza Domenico Pozzovivo,
8° a Milano.
Nessun
movimento nelle prime posizioni del Premio Italia
Donne GP 2M Decori: in vista ormai di un
campionato italiano che si annuncia quantomai interessante,
Monia Baccaille continua a condurre davanti
a Tatiana Guderzo, seguita a distanza da
Giorgia Bronzini e dalla campionessa italiana
in carica Noemi Cantele.
Non
cede, e anzi allunga in vetta anche Enrico Barbin,
leader consolidato del Premio Italia Under 23
GP La Tiesse: il portacolori della Trevigiani
ha messo ulteriore margine fra sé e i primi
inseguitori Paolo Simion e Daniele dallOste,
confermandosi come punto di riferimento di questa
prima parte di stagione.
Fin
a tres semanas de protagonismo
Madrid
- Mayo 27, 2012 -
Movistar Team cerró en Milán
un Giro en el que brilló de principio
a fin con dos victorias parciales y una presencia
constante en las fugas y se quedó a un paso
del triunfo por equipos
Con el triunfo final del canadiense Hesjedal
(GRM) acompañado en el podio por Rodríguez
(KAT) y De Gendt (VCD)- ha concluido en Milán
la 95ª edición del Giro de Italia,
cerrado con una contrarreloj individual con victoria
para Pinotti (BMC).
Tres
semanas de carrera en las que Movistar Team
ha cumplido con
creces sus objetivos, con dos triunfos parciales
Fran Ventoso en la meta de Frosinone (9ª
etapa) y el costarricense Andrey Amador en
Cervinia (14ª)-, un segundo puesto (Intxausti,
8ª), dos terceros (Visconti, 10ª y Amador,
12ª) y una presencia constante en las escapadas
más importantes de esta Corsa Rosa.
Sólo
el sabor agridulce que dejaron las dos últimas
etapas dolomíticas, en las que Intxausti
y Pardilla perdieron sus opciones al top-10 final
y, sobre todo, en las que el equipo no pudo mantener
el ansiado primer puesto en la clasificación
por escuadras después de ocho días como
líderes, restan algo de brillo al notable Giro
de Movistar Team, cuyo maillot sigue su racha
triunfal en las cuatro grandes vueltas disputadas
(dos victorias de etapa, en el Giro 11;
una, en el Tour 11; una, en la Vuelta 11
y las dos de Ventoso y Amador en este Giro
2012).
EL
BALANCE DE EUSEBIO UNZUÉ: Para
mí es muy satisfactorio. Íbamos con
la pretensión de lograr un triunfo de
etapa y hemos conseguido dos, pero me quedo sobre
todo con la actitud general de todos los corredores
durante el Giro.
Hemos
sido protagonistas en las tres semanas y hemos acariciado
hasta el último día el triunfo por equipos.
La pena ha sido que en las dos etapas finales no hemos
podido contar por sus problemas físicos con
nuestro hombre más importante.
Creo
que nos habíamos hecho acreedores a esa victoria
y que con Intxausti en condiciones lo hubiéramos
conseguido y entonces el balance hubiera sido excelente.
Ha sido un Giro un poco atípico por
el control de Liquigas, que no ha permitido
que se dieran situaciones complicadas, salvo ayer,
donde la carrera se desbloqueó y vimos una
etapa loca.
Hesjedal ha sido merecedor del triunfo porque
ha corrido para ganar, ha sido valiente y se lo ha
merecido. El Giro también nos ha descubierto
a jóvenes como De Gendt, los dos colombianos
o Beñat, que en los próximos años
tienen que coger el relevo.
UNO
A UNO:
Visconti:
Estaba andando a un grandísimo nivel,
el mejor desde que llegó aquí y le hemos
echado en falta mucho esta semana por su conocimiento
del terreno, de la carrera
Desgraciadamente,
las circunstancias le obligaron a abandonar y a privarnos
de alguien muy interesante para estos últimos
días.
Bruseghin:
No es ya el Marzio brillante de hace años,
pero su aportación como veterano es muy importante.
Se ha defendido con dignidad en los finales en alto
y ha vuelto a ser muy regular.
Herrada:
Se le ha hecho más cuesta arriba el
ultimo fin de semana, pero hasta entonces ha estado
muy bien. Pese a ser su primera grande, ha corrido
como un veterano y se ha desenvuelto a la perfección.
Intxausti:
Su balance tiene que ser satisfactorio. Es una pena
que por su estado físico haya tenido que desistir,
pero hasta entonces ha peleado con los mejores. Le
sirve para confirmar que sigue su camino y que si
continúa progresando está capacitado
a corto-medio plazo para pelear por el podio de una
gran vuelta.
Lastras:
Nos dejó un hueco muy grande cuando se marchó,
por lo que supone por su veteranía, su manejo
el equipo en carrera
para los jóvenes
resultaba indispensable. Mientras pudo, estuvo como
siempre. Lo hizo muy bien y el día que se cayó
iba, probablemente, hacia una opción muy clara
de victoria.
Amador:
Con toda seguridad, lo más destacado del equipo.
Todos los años hay algún joven que se
confirma en una grande y este año le ha tocado
a él. Le hemos visto en muchas escapadas y
sobre todo ha confirmado las expectativas que se tenían
en él por su calidad. No sabemos hasta dónde
va a llegar pero sí que tiene unas grandes
condiciones y que sabe pelear hasta el final por las
victorias.
Pardilla:
Bien en líneas generales durante todo el Giro,
le han sobrado estos últimos días, donde
no ha ido lo cómodo que se había mostrado
en las dos primeras semanas.
Samoilau:
Ha trabajado mucho, pero esperaba más de él.
Mejor en la segunda mitad de Giro, donde se podía
mostrar mucho más.
Ventoso:
Ha conseguido otra importante victoria de etapa, pero
sobre todo me ha sorprendido lo que ha mejorado su
nivel durante el Giro. Está claro que no va
a ganar etapas de montaña, pero se ha defendido
muy bien incluso esta última semana, aunque
en los diez días finales apenas había
opciones para él.
ASTANA
FINISH GIRO WITH TWO STAGE VICTORIES
Wins
from Kreuziger and Tiralongo add to 2012 haul
27th
May 2012 - Todays time trial in Milan
marked the end of the 95th Giro dItalia,
with Pro Team Astana finishing the race with
two stage victories: Paolo Tiralongo at Rocca
di Cambio and Roman Kreuziger on the
Alpe di Pampeago. The wins add to Jani Brajkovics
stage victory at the Volta a Catalunya and
the team's success in the Classics, as Enrico Gasparotto
triumphed in the Amstel Gold Race and Maxim
Iglinskiy won Liège-Bastogne-Liège,
with Gasparotto also in third.
"I
would give our Giro performance a pass mark,
said Team Manager Giuseppe Martinelli. Two
stage wins is a good haul for our team, especially
because we came out on top in summit finishes against
very strong opponents: Tiralongo outsprinted
Scarponi and Kreuziger overcame all the riders
competing for the general classification on the Pampeago,
one of the Giros legendary finishes.
Our
goal for this race was a podium-finish with Roman
and all the experts thought he was in with a shot
for overall victory. However, he had a bad
day on the Cortina stage which put an end to
all that. I was pleased with his reaction two days
later at Pampeago and that was one of the happiest
days of my career.
Team
DS Alexandr Shefer said:
We are fairly satisfied with this Giro.
The guys were great, fighting for 20 days and giving
everything they had, while always following the instructions
from the team car. I would like to say a few words
about Tanel Kangert, who had a great Giro
in his second year as a professional, providing constant
support for Kreuziger and Tiralongo.
Lastly I have to mention Romans fantastic win
on the Alpe di Pampeago, which was a great
comeback from a great champion.
PINOTTI
GEWINNT FINALES ZEITFAHREN BEIM GIRO
27
maggio 2012
- Marco Pinotti verhalf dem BMC Racing Team
am Sonntag
beim abschliessenden Zeitfahren in Mailand zu einem
weiteren Sieg beim Giro d'Italia, nachdem Taylor Phinney
die erste Etappe mit dem Zeitfahren in Dänemark
gewonnen hatte.
"War grosses Ziel"
Marco Pinotti fuhr mit seiner BMC Timemachine
TM01 auf dem 28,2 Kilometer langen Kurs mit einer
Durchschnittsgeschwindigkeit von mehr als 51 km/h.
Er sicherte sich den Sieg mit einem Vorsprung von
39 Sekunden vor Geraint Thomas (Sky Procycling).
"Das war mein grosses
Ziel. Ich gewann das Abschlusszeitfahren beim Giro
2008 und 2010 war ich Zweiter. Im
Vorjahr war es ebenfalls mein grosses Ziel.
Aber zwei Tage zuvor stürzte ich und musste ins
Krankenhaus. Ein ganzes Jahr habe ich für
diesen Zeitfahrsieg gearbeitet. Für mich
war der Giro schwierig. Ich habe versucht,
die ganze Energie für diese letzte Woche zu sparen",
erklärte der Italiener.
Es ist Marco Pinottis erster Sieg seit er am
27. Juni 2010 die italienische Zeitfahrmeisterschaft
gewonnen hatte. Ausserdem ist es sein zweiter Sieg
in einem Einzelzeitfahren beim Giro neben seinen drei
Siegen im Teamzeitfahren. Nach der Siegerehrung mit
Gesamtsieger Ryder Hesjedal (Garmin-Barracuda)
wurde er als Top-Zeitfahrer des Giros geehrt.
Phinney falsch geleitet
Marco
Pinottis Sieg entschädigte das BMC Racing
Team für das nicht wunschgemässe Abschneiden
von Taylor Phinney. Dieser sah seine Siegeschancen
schwinden, als er seinem Begleitfahrzeug folgte, das
falsch fuhr. Der Vorfall brachte den ehemaligen amerikanischen
Zeitfahrmeister aus dem Konzept, er wurde am Ende
16., mit einem Rückstand von 1:31 Minuten hinter
Pinotti. "Ich
habe mir geschworen, dass ich mich nie aufrege, aber
heute war es hart bis ins Finish",
kommentierte der junge Amerikaner.
"Ich habe drei Wochen lang gekämpft, um
hier dabei zu sein und ein gutes Zeitfahren zu absolvieren.
Wenn
sich das Vorausfahrzeug dann verfährt
ist es schon ärgerlich. In dem Moment hat mir
Max Sciandri (BMC Racing
Team Assistant Director) gesagt, ich solle
umdrehen, aber es war nicht klar. Dann musste ich
stehen bleiben und umkehren. So habe ich Zeit verloren
und das ist echt frustrierend", so
Taylor Phinney.
Tschop
14. in Gesamtwertung
Der beste Fahrer in der Gesamtwertung war wie im Vorjahr
Johann Tschopp. Der Schweizer hatte gegen eine Erkältung
und mit Halsproblemen zu kämpfen, belegte am
Ende aber Rang 14. Damit ist er einen Rang besser
als 2011. "Bis zum Ende
habe ich alles gegeben was ich konnte, um in die Top-Ten
zu kommen. Das war für mich eine neue Lebenserfahrung,
eine positive für die Zukunft",
so Tschopp. Die dritte Teilnahme des BMC
Racing Teams beim Giro d'Italia war gekrönt
vom Gewinn des Rosa Trikots durch Taylor Phinney
zum Auftakt. Er trug das Jersey drei Tage lang. Ausserdem
verbuchten Ivan Santaromita (12. Etappe) und
Mathias Frank (16. Etappe) jeweils Top-Fünf-Etappenränge.
Team Saxo Bank tilfredse med Giro-indsats - Ryder
Hesjedal vandt
27th
May 2012 - En 28 kilometer lang og teknisk
enkeltstart ventede rytterne på den 21. og sidste
etape af Giro d'Italia, der på behørig
vis blev festligt afsluttet i Milanos gader. Løbets
førende rytter, Joaquin Rodriguez (Katusha)
fik som ventet problemer med at holde trit med Ryder
Hesjedal (Garmin-Barracuda), og canadieren med
de norske aner kørte sig på flotteste
vis til den samlede sejr i løbet foran Joaquin
Rodriguez (Katusha) og Thomas de Gendt
(Vacansoleil).
Jesse
Sergent (Radioshack-Nissan) lignede længe
en vinder, men Marco Pinotti (BMC) kørte
som en motorcykel igennem strækningen og vandt
etapen.
Team
Saxo Bank forsøgte sig i starten af
etapeløbet med et nyfødt sprintertog
for Juan Jose Haedo, og det tætteste
holdet kom en sejr blev en andenplads i massespurten
i Horsens bag Matt Goss (GreenEdge), mens
Manuele Boaro klarede sig fremragende på
løbets prolog og på imponerende vis viste
sig holdbar gennem hele løbet.
Sportsdirektør,
Fabrizio Guidi, er tilfreds med sine rytteres
indsats og særligt de unge har fået noget
ud af Giro'en, selvom resultaterne er udeblevet:
Vi
har stillet op med et nyt sprintertog, som lige skulle
finpudses, men som ellers har fungeret glimrende.
Selvfølgelig har vi lige manglet resultatet,
før man kan kalde Giro'en en succes. Men jeg
er godt tilfreds med at se så mange af vores
mindre erfarne ryttere komme igennem løbet.
De vil helt sikkert blive løftet mentalt og
fysisk af den hårdhed, de er blevet udsat for,
og det gavne både dem og holdet i fremtiden.
Manuele (Boaro) har virkelig imponeret
undervejs. Både hvad angår tidskørslen,
holdtidskørslen, men også på grund
af sine angreb selv sidst i løbet. Men anstrengelserne
har trods alt kostet kræfter, og i dag var han
bare udbrændt. Det er fuldt forståeligt,
lyder det fra sportsdirektør, Fabrizio Guidi.
Også
rytterne er ærgerlige over at have manglet det
sidste i at kunne være med i finalerne:
Anders
Lund siger: Målet
har været at hjælpe JJ (Haedo) og derudover
selv at forsøge på de få etaper,
hvor der var mulighed for at komme med i et udbrud,
der også kunne holde hjem. Det første
gik godt, men jeg ramte aldrig udbruddet. Men det
er også lettere sagt end gjort, da rigtig mange
vil af sted på de få dage, der har været
til udbrud, og selvfølgelig skal der også
en portion held til at ramme det rigtige hug.
Jonas
Aaen fortæller: Jeg
har kæmpet de sidste par dage for at komme med
hjem indenfor tidsgrænsen, og det har virkelig
været nogle hårde dage. Jeg havde håbet
på at kunne sidde med hjem i en af finalerne,
så jeg er da lidt skuffet over ikke at være
der. Konklusionen må være, at jeg stadig
lige mangler det sidste for at kunne være med
de bedste.
Made
it! Outstanding results for Team NetApp at the Giro
dItaliaPress Releases | 27.05.2012
27th
May 2012 - The 95th running of the Giro
D' Italia ended with the individual time trials
in Milan today, and with it the first Grand
Tour for Team NetApp. The result for the
German wildcard winner is outstanding: Two podium
spots and a total of eight Top 10 rankings went to
Team NetApp.
On
the last day of the Giro d' Italia Bartosz Huzarski
ended in a respectable 46th place. The race against
the clock was won by Marco Pinotti (Team BM),
ahead of Geraint Thomas (Team Sky) and Jesse
Sergent (Radioshack Nissan). Ryder Hesjedal
(Team Garmin) is therefore the overall winner of the
Italian Tour, Jan Barta is in 65 place the
best-placed Team NetApp rider, closely followed
by Bartosz Huzarski with rank 70.
As
expected, Team NetApp was unable to obtain
a decisive position in the final time trials. It
was very important to us to end the tour with as many
riders as possible. Unfortunately Reto Hollenstein
had to withdraw during the 13th stage, after he broke
his clavicle in a fall. Timon Seubert could
not finish yesterdays mountain stage due to
a fever. So we reached Milan with seven riders. It
was the first three-week stage race for most, and
I am very proud that they fought so hard through the
final very difficult mountain stages,
said Team Manager Ralph Denk.
The
team far exceeded the team managements expectations.
Our goal was to come in among the top ten in at least
one stage. And now we have stood on the podium twice.
The teamwork could not have been better and each individual
rider had his own taste of success. As a ProContinental
Team, the Giro dItalia posed a huge challenge
for us athletically and logistically, which our riders
and employees mastered with flying colors,
said Ralph Denk of the positive result throughout.
During
the entire tour Team NetApp convinced with
their active cycling style and was outstandingly represented
in breakaway groups. It
was clear to us from the outset that we wouldnt
be able to achieve much in the overall ranking without
Leopold König; we therefore concentrated
on individual stages.
The
team was out in front and attacked so often so that
we were able to hold our own against the big teams.
The two second places for Bartosz Huzarski and
Jan Barta in the 10th and 14th stages were the
well-earned reward for the team,
continued Denk.
95° GIRO D'ITALIA - PER
LA FARNESE VINI SELLE ITALIA FINISCE LA CORSA ROSA,
IN BLU
Finisce
il Giro d'Italia con un bilancio molto positivo per
il team Giallo - fluo. La maglia Blu del leader dei
Gran Premi della Montagna, due tappe vinte, tante
fughe ed una certezza: essersi distinti.
MILANO
(MI) 27/05/2012 -
A Milano si conclude anche il 95° Giro d'Italia,
non con una passerella ma con una cronometro dove
i big della classifica hanno lottato fino all'ultimo
centimetro per la conquista della rosa. Alla fine
ha vinto il canadese Ryder Hesjedal (Garmin
- Barracuda) su Joaquim Rodriguez Oliver (Katusha
Team) e Thomas De Gendt (Vacansoleil-DCM Pro
Cycling Team).
La
Farnese Vini Selle Italia guidata da Luca
Scinto ha corso la crono senza stress, considerandola
una giornata di degna conclusione di un Giro d'Italia
corso da protagonisti, a volte vincenti, sicuramente
blu, già che la prima maglia Mediolanum dedicata
al leader dei GpM è andata proprio a Matteo
Rabottini, il vincitore di Pian dei Resinelli
che con oggi ha siglato ufficialmente la conquista
di una maglia tanto ambita quanto sofferta."Sono
felicissimo per questo mio giro, per questo torno
a casa sereno.
Ma
non stacco: mi aspetta il Melinda, poi lo Slovenia,
quindi il Campionato Italiano. E sono felice
per questo, ho corso un bel Giro che mi ha
avvicinato a tanti appassionati e ho già voglia
di ripetermi"
-
il timido tono di Matteo Rabottini chiude così
il 95° Giro d'Italia del team Farnese
Vini Selle Italia, che, come ha avuto modo di
sottolineare il direttore sportivo Luca Scinto:
"ci ha fatto
distinguere per grinta, tenacia, e voglia di fare.
Per questo voglio dire grazie ai miei corridori, ai
nostri sponsor e a tutto lo staff che anche a questo
Giro si è dimostrato all'altezza della
situazione e professionale in ogni campo. Siamo una
famiglia, una famiglia unita che da anni sta crescendo.
Anche questo è bello, anche questo è
ciclismo".
Per
i bilanci ci sarà tempo durante le prossime
settimane, intanto i giallo - fluo rientrano a casa
con il cuore pieno di soddisfazione, la mente momentaneamente
sgombra da sogni, perchè tutti conquistati
e la voglia di ripartire, già da domani, a
costruirne di nuovi.
CLASSIFICA FINALE GRAN PREMI DELLA MONTAGNA (95°
GIRO D'ITALIA, MAGLIA BLU MEDIOLANUM)
1°:
Matteo Rabottini - Farnese Vini Selle Italia Team
2°: Stefano Pirazzi (Ita) Colnago - CSF
Inox 44
3°: Andrey Amador Bakkazakova (CRc) Movistar
Team 43
4°: Michal Golas (Pol) Omega Pharma-Quickstep
34
5°: Domenico Pozzovivo (Ita) Colnago -
CSF Inox 26
Francesco
Pelosi
Sun-TIMES Communication
Press Officer
Team
end Giro on a high Thomas goes close as Hesjedal seals
pink
Henao: Finished strongly in Milan. Rigoberto Urán
clinched the white jersey and seventh overall at the
Giro dItalia while Sergio Henao jumped up two
places to ninth in Milan.
27th
May 2012 - The Colombian pairing capped off
a strong three weeks which saw Team Sky battling
on all fronts, both in the sprints and in the high
mountains, to leave their mark on the first Grand
Tour of the season.
Seventh
and ninth reflected a consistent campaign from Urán
and Henao, with the latter taking a superb
top-10 placing in his first ever Grand Tour,
comfortably seeing off John Gadret (AG2R-La
Mondiale) and Mikel Nieve (Euskaltel-Euskadi)
on the Milan streets to vault up the leaderboard.
There were also changes at the top of the standings
as Ryder Hesjedal (Garmin-Barracuda) pushed
hard to snatch the pink jersey at the death on the
30-kilometre time trial.
Joaquim Rodriguez (Katusha) proved no match for
the Canadian against the clock and resigned himself
to second, while Thomas De Gendt (Vacansoleil-DCM)
backed up a superb ride on Saturday to elevate himself
to the final step of the podium.
Geraint Thomas was also a star on the final
day, setting a superb time of 33 minutes and 45 seconds
to register second quickest time, only beaten in the
city-centre course by Marco Pinotti (BMC Racing).
The Italian set a blistering time to take the win
by 39 seconds, yet the day belonged to Hesjedal
who took the spoils on the final podium.
Making
an impact
The result for Thomas mirrored his performance
in the opening stage in Denmark, with the team taking
the first of three stage victories a day later through
Mark Cavendish.
Denied the red points jersey by a single point after
three weeks of hard racing, Cavendish overcame
crashes and mountain time limits to reach the finish
in Milan a significant milestone as
he continues to build towards results in the summer.
Ian Stannard produced another impressive performance
to clock the 11th quickest time in the finale, his
time trial skills ever-improving to finish with a
flourish after getting through a supreme amount of
work during the race.
Also finishing in Milan were Juan Antonio Flecha
(36th), Thomas (80th), Stannard
(132nd) and Bernhard Eisel (152nd). Jeremy
Hunt rode hard for the cause before leaving in
the final week to witness the birth of his child,
while Peter Kennaugh secured important racing miles
ahead of the Olympics.
Out on course Hesjedal was visibly pushing hard and
quickly tore into his 31-second overnight deficit
to Rodriguez. Another rider to drop back was
Michele Scarponi (Lampre-ISD), the winner of the
2011 edition forced to relinquish third, meaning no
Italian finished on the podium for the first time
since 1995.
Time
to reflect
After the stage Sports Director Steven de Jongh
summed up a great performance from the team and
stand-out rides on the final day from Thomas
and Henao.
The Dutchman said: "I'm
really happy with our results in this race and it's
nice to finish today on a high. G produced a great
performance in the time trial which he should be really
happy with after three weeks of racing. Pinotti
was the strongest man on the day so hats off to him.
"Sergio also put up a great fight today.
He was really happy to move up two places on the GC
and ninth place overall is an amazing result for his
first Grand Tour appearance.
Ryder Hesjedal is a deserved winner,
for sure. His attack at the end of stage 19 put 23
seconds into Rodriguez and thats ultimately
where the race was won.
21ª
etapa Giro de Italia: Euskaltel Euskadi cumple con
los ambiciosos objetivos en la corsa rosa Volver
Ryder
Hesjedal (Garmin) se ha proclamado vencedor final
de la 95ª
edición del Giro de Italia, escoltado en el
podio por Joaquím Rodriguez (Katusha)
y Thomas de Gendt (Vacansoleil), mientras que
la 21ª y última etapa, una crono de 29
kilómetros en Milán, ha sido para Marco
Pinotti (BMC). Euskaltel Euskadi ha cerrado una
corsa rosa muy positiva, con triunfo de etapa y top
ten en la general, los objetivos marcados en la gran
salida de Dinamarca. Ion Izagirre conquistó
la 16ª etapa, mientras que Mikel Nieve
ha finalizado décimo en la general.
A la conclusión de la prueba, Álvaro
González de Galdeano señalaba
que vuelve a casa "muy
satisfecho con la actuación del equipo, pues
hemos cumplido los objetivos con los que viajamos
a Dinamarca hace casi un mes. A pesar de lo difícil
que era conseguir ambos retos, a base de trabajo,
profesionalidad y labor de equipo lo hemos conseguido.
Hemos peleado las fugas, hemos conseguido una victoria
de etapa espectacular, hemos arriesgado en la estrategia
y hemos estado representados en el top ten de la general",
resumía el técnico alavés.
"La revelación
del equipo ha sido Ion Izagirre, no solo por
el triunfo, sino por la regularidad en la alta montaña
arropando a Mikel Nieve en los momentos complicados.
Para ser su primera grande, ha hecho una tercera semana
muy buena", indicaba.
En cuanto a Mikel Nieve, el director deportivo
subrayaba que "se esta consolidando
como uno de los hombres fuertes en las carreras de
tres semanas. En esta edición del Giro
se ha visto que su evolución deportiva sigue
creciendo. El Giro es una carrera que se adecúa
a sus características y es un valor seguro".
"Estamos completando
un ciclo deportivo muy interesante. El año
pasado ganamos en las tres grandes y este año
hemos vuelto a empezar con buen pie. Con la victoria
en la general de la Vuelta al País Vasco
y la sobresaliente actuación en el Giro,
llegaremos al Tour con una buena dosis de moral.
Debemos seguir la misma linea y confiar en el trabajo
de equipo, la base de nuestras actuaciones",
finalizaba Álvaro González de
Galdeano.
Por
su parte, Mikel Nieve indicaba que el balance
"es positivo. En una
prueba tan exigente como el Giro, acabar entre
los diez mejores es muy complicado, por lo que hay
que estar satisfecho. Además lo hemos conseguido
arriesgando, atacando de lejos, mostrándonos
como un equipo unido y valiente. La etapa de Ion fue
espectacular y nos dio confianza para seguir peleando
hasta el final. Hemos entrado en fugas, nos hemos
dejado ver todos los días y volvemos a casa
satisfechos con el trabajo y los objetivos alcanzados".
Ion Izagirre, vencedor de la 16ª etapa
del Giro, con meta en Falzes, indicaba que
"llegué a la
carrera con el respeto que merece una prueba de tres
semanas, sobre todo siendo debutante, y acabo muy
satisfecho. El equipo ha hecho un gran papel y vuelvo
muy contento con la victoria de etapa. Con Mikel
hemos peleado hasta el último momento para
entrar entre los diez primeros de la general y lo
hemos conseguido, así que toca disfrutar de
lo conseguido", finalizaba el ciclista
de Ormaiztegi.
"Giro
d´Italia": Rodriguez, 2nd overall, wins
the point classification
Sunday,
May 27, 2012 - Joaquim
Rodriguez didn´t manage to keep the
pink jersey in the last stage of "Giro d´Italia",
a 29 kilometers long ITT around Milan: the Spanish
rider, after keeping the leadership of general classification
for nine days, had to give up to Ryder Hesjedal
(Garmin-Barracuda) for just 16´´.
The
Canadian rider did a great race against the clock:
he took the sixth position, 1´09´´
far from Marco Pinotti (BMC) the daily winner.
´Purito´, in a kind of race
not suitable to his characteristics, was protagonist
of a good performance anyways: he lost just 47´´
to the winner of "Giro d´Italia".
Rodriguez, thanks to this time, was able to
take the second place in general classification, and
to win the red jersey for the first position in the
special point classification.
Thomas
De Gendt (Vacansoleil), winner of yesterday´s
stage, completed the podium.
"Our Katusha Team
reached a very big success at one of the most
prestigious races around the world
Giro dItalia. Katushas rider
for the first time in the history of our team took
the final podium of a Grand-Tour, became vice-champion
of the race! During Giro dItalia
we saw new Katusha Team truly leader of worlds
cycling. Dont hide, it was a pleasure to
follow Russian team, which rode an excellent race
in the leaders style from the beginning in Denmark
and till the finish in Milan.
We
could get really strong and powerful results
we won 2 stages, took 6 more prize-winning places,
we won the Red jersey, for 10 days we were in the
Pink jersey. I would like to congratulate the
whole Katusha Team, all riders and management with
so nice exhibition in Italy, with really fine results. No
doubt, at the moment, with just few minutes after
the finish we still feel a little smack of bitterness
because of just 16 seconds from the victory and the
Pink jersey. But, thats cycling. A real
sport! At the highest level I appreciate performances
of Katusha Team and Joaquim Rodriguez
at Giro dItalia, and I proud that our
Russian Global Cycling Project could get such great
results, - commented Igor MAKAROV, the head
of the Russian Global Cycling Project, president
of Russian Cycling Federation, president of the Board
of Directors of MGK ITERA.
"I´m sorry because
we fought for win all 21 days long - said
the Katusha Team´s leader - the
team worked hard and great, and I think I did a good
final ITT too: unfortunately, Ryder was better
than me, so congratulations to him, he deserved this
victory.
The
gap between us is very poor, but it´s useless
to think now of when I lost this competition, whether
I could do something better or not: that´s cycling,
everyday is important, we did our best but Hesjedal
was great. Now we have to think about our future:
we did a great ´Giro´, we must continue
to work and train like this, because that´s
the good path".
Sergent
finds motivation in time trial
Sunday,
May 27, 2012 -
In his first Grand Tour, New Zealander Jesse Sergent
not only completed the three weeks of racing, but
found it within himself to blast out a strong time
trial to take third place on the final stage of the
2012 Giro dItalia.
When I woke up this
morning I was so tired after 20 days of racing,
said Jesse Sergent. These
last days were such huge stages of climbing and suffering.
We were all empty. I didnt have the feeling
that I could perform well today but Dirk Demol
started talking to me and he really motivated me.
He is good at giving morale to the riders and once
I was on the bike, he didnt stop supporting
me.
Sergent
was an early starter on the 28.2km/17.5mi technical
course in the city of Milan and for a time held the
top time of 33:59. After
ten k I saw that my split time was good and my legs
were feeling better and better as I went along,
said Jesse. I
fought the whole way, all the way to the end. When
I finished I had the best time and of course you start
dreaming. You never know. Sergents
time held fast until Skys Geraint Thomas
posted up a new best time of 33:45, moving Jesse into
second place. Only Italian Marco Pinotti could
do better, taking over with the unbeatable time of
33:06.
It
was a great job from Jesse, said
team director Dirk Demol. This
was his first Grand Tour and these three weeks
were so hard. Its great what he did. Thomas
and Pinotti already have Grand Tours in
their legs. That gives them just a little bit more
reserve to work from. But Jesse is the future of cycling.
He told me when he woke up this morning that he was
tired, but I explained to him that all of the riders
are tired. I do want to say that Thomas was clearly
better today and Pinotti was motorpaced the whole
TT. Why are the Italians favored so much?
Demol wondered.
For
the overall, the battle for pink was between Canadian
Ryder Hesjedal (Garmin-Barracuda) and Joaquin
Rodriquez of Katusha. The Spaniard held
31-seconds as he rolled down the start ramp, but by
the first check point he had lost most of that advantage.
Not known to be a stellar time trialist, Rodriguez
put up a valiant effort, but it wasnt enough
to keep the jersey and Hesjedal took the maglia rosa
to win the 2012 Giro dItalia by 16-seconds,
the second slimmest margin of victory in race history.
All season the 31-year old rider from British Columbia
had looked to do well in this race and his goal-setting
paid off in his first Grand Tour victory. Rodriguez
did enough to keep second place on the classification
with Belgian Thomas De Gendt (Vacansoleil)
moving into third ahead of Michele Scarponi of
Lampre-ISD.
At
23-years old Sergent was taking part in his first
three week race: This
was my first Grand Tour and it was hard,
said Sergent. There
was a lot of climbing. Me in the mountains
I
am a big guy. Never in my life have I ridden such
climbs. It was all pretty new for me, but it will
make me stronger. Now first of all I look forward
to my recovery and then I begin my preparation for
the Olympic Games and the Team Pursuit for
New Zealand. Sergent
was part of the Olympic team winning bronze
in Beijing and hopes to go for gold in London.
Racing
continues for RADIOSHACK NISSAN TREK with two
new races starting this week. The Tour of Luxembourg
runs May 30 to June 3 with the Critérium du
Dauphiné starting on June 3 and running to
June 10.
GIRO,
20ma tappa, Basso: «Non è andata come
volevo, onore ai più forti»
Il
capitano della Liquigas-Cannondale chiude decimo sullo
Stelvio
26/05/2012
- Ivan
Basso non si nasconde. Con grande onestà
il capitano
della Liquigas-Cannondale riconosce la sconfitta
nella tappa regina del Giro dItalia,
la ventesima, da Caldes al Passo dello Stelvio
di 219 chilometri. Il varesino ha chiuso decimo
al traguardo, a 455 dal vincitore De
Gendt, scendendo al quinto posto in classifica
generale (318 il ritardo dalla maglia
rosa Rodriguez).
«E
stata una giornata negativa che purtroppo si aggiunge
a quella di ieri. Bisogna prenderne atto: non è
andata come mi aspettavo. Sul Mortirolo avevo
già capito che non sarei riuscito ad essere
brillante come volevo, poi sullo Stelvio ho
cercato solo di difendermi.
Sono
situazioni dove pensi solo limitare i danni e, passato
il traguardo, a fare i complimenti a chi è
stato più bravo. Il Giro comunque finisce
domani: non che possano accadere stravolgimenti per
me, ma voglio onorare la corsa fino alla fine
prima di qualsiasi valutazione e chiuderla al meglio
delle mie possibilità. Non è certo una
situazione che mi gratifica ma il tempo delle verifiche
verrà più avanti».
Giro.
Pozzovivo sale al 6° posto. Pirazzi eroico
Alpe
di Pampeago 25 maggio 2012
- Domenico Pozzovivo sale di una posizione
in classifica generale dopo il tappone di Pampeago.
Ora lo scalatore lucano è al sesto posto a
3 e 30 dalla maglia rosa Rodriguez.
Quinto
sul traguardo a 43 secondi da Kreuziger, Pozzovivo
non è riuscito a bissare limpresa compiuta
al Giro del Trentino: Ho
cercato di salire regolare anche perché ero
al massimo delle mie possibilità"
ha detto il portacolori della Colnago Csf Bardiani-.
La corsa è stata
tirata sin dal primo passaggio a Pampeago e
la selezione è venuta naturale. Poi, gli scatti
di Scarponi e di Hesjedal hanno fatto
il resto. Mi sono difeso con tutte le forze. Domani
è un altro giorno e cè lo Stelvio.
Il grande protagonista della tappa è però
Stefano Pirazzi: il ciociario si arreso a poco
meno di tre chilometri da Pampeago dopo aver
battagliato, con i suoi scatti continui per tutto
il giorno. A un certo
punto ho pensato di vincere- racconta con
tutta la sua umiltà il Pira-. Quando
ho visto lombra di Kreuziger ho subito
pensato a difendere il piazzamento nei primi dieci
e così ho fatto giungendo nono. Ho sofferto
molto ma ne è valsa la pena.
Bene anche Gianluca Brambilla che chiude in
ventesima posizione. E per la Colnago Csf Bardiani
cè pure il premio come Super-Team
quale miglior squadra di tappa sia a punti che a tempi.