COMUNICATI
STAMPA DALLA CORSA
MATTEO
RABOTTINI, LA RIVELAZIONE DI UN TALENTO NELLA 15^
TAPPA
Un'impresa
d'altri tempi nell'era di Twitter e Facebook. Perché
la ricetta del ciclismo è sempre la stessa.
Matteo Rabottini conquista una vittoria strepitosa
al Giro d'Italia, con una fuga eroica.
PIAN
DEI RESINELLI (TN) 20/05/2012
- Una giornata da incorniciare,
un'impresa che sa di storia in una tappa eroica con
pioggia e freddo. Matteo Rabottini, figlio
d'arte classe 1987, arrivato al ciclismo tardi, approdato
al professionismo presto, ha vinto e convinto conquistando
la 15^ tappa del Giro d'Italia, da Busto
Arsizio a Pian dei Resinelli. Tappa da
172 km, 154 percorsi in fuga, 62 in compagnia di Bonnafond
(AG2R), 92 in solitaria, con il solo sostegno dell'ammiraglia
guidata da Luca Scinto in compagnia di Valentino
Sciotti (Main sponsor, abruzzese come Rabottini,
emozionato e commosso all'arrivo) e quattro montagne
da superare.
Matteo
pedala e si gestisce, mangia (perché Scinto
lo martella per scongiurare una possibile crisi di
fame) e cade. Risale in bici, continua a pedalare,
pensa e sogna, macina e reagisce, ma sopratutto resiste.
A Cunego, Ulissi, Sella e gli
altri contro attaccanti. A Losada che lo vede
agli ultimi tre chilometri e a Rodriguez che
lo aggancia e supera agli ultimi 350 metri. "Rabbo"
cala due denti, lo segue, gli sta alle calcagna e
quando mancano poco meno di 100 metri lo salta. Inimitabile.
DICHIARAZIONI - "Una
gioia del genere la sognavamo dall'inverno. Luca (Scinto,
n.d.r.) mi ha lasciato tranquillo, mi ha allenato
e mi ha fatto preparare il Giro come unico nostro
obiettivo. Mi diceva "stai tranquillo, vieni
al Giro e vinci una tappa". D'inverno
ci ridevamo, qui ci abbiamo pensato e oggi il sogno
si è avverato" - Rabottini
è emozionato e come da suo carattere, timido
(ma non troppo), parla poco e misurato anche si sente
che ha dentro un turbine di emozioni.
"Nel
finale l'ultimo chilometro non finiva più.
Ai quattrocento metri quando è rientrato Rodriguez
ho pensato che non fosse possibile perderla così.
Ho buttato giù due denti e l'ho seguito, poi
l'ho passato. Non so se mi abbia fatto vincere, non
mi interessa, so solo che si è avverato il
mio sogno più grande".
E quando un sogno si avvera, si dedica a qualcuno:
"Al mio bambino, che tra poco arriverà.
Ma il nome è una sorpresa, ve lo dirò
quando nasce".
Se Rabottini è contenuto, Luca Scinto
è un vulcano: "Sapevo
che poteva fare una cosa del genere, per questo l'abbiamo
lasciato tranquillo fino al Giro, e la terza
settimana era quella in cui doveva provarci. Tutto
secondo programma. Ma che batticuore nel finale!
Quando
l'ha preso Rodriguez ho pensato che fosse finita,
invece Rambo ha dato quel qualcosa in più
che solo chi ha classe e talento può dare.
Una gioia indimenticabile e una soddisfazione per
tutto il nostro team, che è piccolo ma ha il
cuore grande, come questa tappa ha dimostrato (
)
Il ciclismo noi lo viviamo come una missione, e questi
successi ci fortificano. Ringrazio subito tutti gli
sponsor: i nostri sogni si avverano anche e sopratutto
grazie alla loro fiducia. Speriamo che queste vittorie
ripaghino anche loro".
Un'impresa si è quindi registrata al Giro
d'Italia, ed è un'impresa Giallo - Fluo
che torna tinta di Blu, come alla partenza da Herning,
già che Matteo Rabottini è ora
il leader della classifica GPM by Mediolanum,
visto che ha conquistando in solitaria tutte le vette
di giornata (Valcava, Forcella di Bura, Culmmie di
San Pietro, Pian dei Resinelli) . Ora che ha guadagnato
la leadership, Rambo e tutta la Farnese
Vini Selle Italia cercheranno di difenderla. Lottando,
ovviamente, con fughe e azioni.
Sergio
Henao produced another outstanding display to take
fourth - and the young rider's jersey - on the 15th
stage of the Giro d'Italia.
Matteo
Rabottini (Farnese Vini) battled to a thrilling
solo win as Joaquim Rodríguez (Katusha)
reclaimed the leaders maglia rosa - but
24-year-old Henao was again right in the mix as he
finished just 25 seconds back.
That
saw him move into eighth on the general classification,
1:55 behind Rodríguez, and it was enough
to see him leapfrog team-mate and fellow Colombian
Rigoberto Urán in the white jersey
standings.
Urán
was 22nd on the stage and is now 11th overall while
Team Sky continue to hold two of the four jerseys
as world champion Mark Cavendish, who again
led the peloton over the day's intermediate sprint,
negotiated another high mountains stage to stay top
of the points classification by 26 from Rodríguez.
Dramatic
day in the mountains
But
the day belonged to Rabottini, who along with
Guillaume Bonnafond (AG2R) had escaped just
18 kilometres into the 169km route from Busto Arsizio
to Piani dei Resinelli, and edged out the
fast-finishing Rodríguez in the final
200 metres, with Alberto Losada (Katusha) in
third.
The
Italian had been out on his own for the final 80km
but his lead was gradually eroded by a five-man chase
group led by Damiano Cunego (Lampre-ISD)
along with Saturday's stage winner Andrey Amador
(Movistar), Stefano Pirazzi (Colnago-CSF),
Amets Txurruka (Euskaltel-Euskadi) and Losada.
However
Rabottini battled on with great determination
- even overcoming a fall on a slick descent off the
penultimate climb - and heading up the 7.8km ascent
to the finish at Piani dei Resinelli his advantage
was still two minutes.
As
Cunego and Amador faltered the other
three chasers pressed on while the group containing
Rodríguez and the main general classification
contenders also emerged as a real threat.
And
it was Rodríguez who came out of that
pack to cut down Rabottini in dramatic style,
going past him inside the final 500 metres.
But
the Farnese Vini rider somehow managed to get
back on his wheel before surging past off the final
corner to claim a thoroughly deserved win.
Rodriguez's
second place meant he took time out of all his GC
rivals, regaining the lead from Ryder Hesjedal
(Garmin-Barracuda) who is now 30 seconds back in second.
Ivan
Basso, whose Liquigas-Cannondale team again did
much of the work on the front in the closing stages,
is third at 1:22.
Solid
progress
The
stage was also notable as it saw the departure from
the race for
Jeremy Hunt, the Brit heading home for the
birth of his child following an impressive stint at
the Giro despite a last-minute call-up.
After
the stage Sports Director Nicolas Portal was
among a numbe r of people paying tribute to the performance
of Henao during a tough day at the Giro.
The
Frenchman said: "It
was a very impressive ride from Sergio (Luis
Henao Montoya) to
be up there on the climb at the end of a tough stage.
Sergio is looking very strong and both he and
Rigoberto did a great job all day. Unfortunately
Rigoberto lost some time at the finish but
we have kept hold of both our jerseys.
"The
boys did a very good job. Pete, G and Flecha
helped out on the climbs and Mark also took
some points for the red jersey today.
"Tomorrow
we have a rest day but were very proud of the
way the team has performed up to this point in the
race."
©
bettiniphoto.net
La
Lampre-ISD prova ad animare il Giro con Cunego e Scarponi
20
maggio 2012 - Pioggia
e freddo non hanno spento lo spirito battagliero della
Lampre-ISD nella 15^frazione del Giro,
la Busto Arsizio-Pian dei Resinelli, 169 km
resi impegnativi da più di 3.000 metri di dislivello
suddivisi tra il Valico di Valcava, la salita
di Berbenno, la Forcella di Bura, il
Culmine di San Pietro e l'arrivo in salita
di Pian dei Resinelli.
I
corridori blu-fucsia sono entrati in azione sulla
salita della Valcava, a più di 80 km
dal traguardo, quando in testa alla corsa pedalava
Rabottini: Ulissi e Malori, oltre
ad altri 8 atleti, sono fuoriusciti dal gruppo, guadagnando
un buon margine. Mentre Malori perdeva le ruote
della fuga proprio nello scollinamento, è stato
il turno di Cunego (foto Bettini) di proiettarsi
fuori dal plotone per lanciarsi in una magistrale
discesa solitaria, azione che ha permesso al corridore
veronese di unirsi ai contrattaccanti.
Il
drappello di 10 corridori non ha eroso di molto il
vantaggio di Rabottini, ma ha guadagnato subito
un buon margine sul gruppo (attorno ai 5'), tanto
che Cunego ha pedalato a lungo vestendo la
maglia rosa virtuale.
La compagnia di Cunego si è assottigliata
col passare dei chilometri, così come il vantaggio
sul gruppo della maglia rosa, nel quale sono entrate
in azione la Liquigas-Cannondale e l'Astana
per approcciare a grande velocità l'ascesa
finale.
Il vincitore del Giro 2004 è stato riassorbito
negli ultimi chilometri di gara, poco prima che un
attacco di Scarponi ai 1,9 km dal traguardo
innescasse la lotta tra gli uomini di classifica,
una battaglia vinta da Rodriguez grazie a un
allungo ai -1300 mt: lo spagnolo ha tagliato il traguardo
in 2^posizione (vittoria di Rabottini), precedendo
di 23" Losada (3°), e di 25"
Henao (4°), Scarponi (5°) e
Basso (6°). Cunego ha terminato
la sua generoso prova in 19^ posizione a 1'11".
In classifica generale, Scarponi occupa la
6^ posizione a 1'36" dal nuovo leader Rodriguez.
"Una
frazione difficilissima, resa complicata dalla pioggia
e dal fatto che concludeva una serie di giorni di
corsa senza sosta - ha commentato Scarponi
- Noi della Lampre-ISD
abbiamo provato ad alzare ancor di più il coefficiente
di difficoltà, grazie alla generosità
di Ulissi e Malori, ma soprattutto di
un Cunego che ha provato a compiere una grande
azione.
Con
Damiano in avanscoperta, le altre squadre non
potevano condurre tranquillamente il gruppo, hanno
dovuto impegnarsi a fondo, spendere energie, un grande
vantaggio per me. Per questo, non poso che ringraziare
Cunego: il suo attacco avrebbe meritato
anche maggior fortuna. Ho visto che sono sul livello
degli altri miei avversari, il solo Rodriguez
ha dimostrato di avere qualcosa di più in termini
di efficacia nei finali".
Queste
le parole di Cunego al traguardo: "Il
mio tentativo era parte di un
disegno di squadra. L'impresa personale mi avrebbe
sì gratificato, ma l'intento primario era
quello di sfiancare gli avversari per favorire Michele.
Per
noi è stata una buona giornata, mi sono mancate
un po' di energie nel finale, visto che precedentemente
avevo speso molto per ampliare il vantaggio della
mia azione.
Non ho avuto molto tempo per pensare al fatto di essere
virtualmente in maglia rosa, tanta era la concentrazione
e l'impegno, l'importante era essere pericoloso là
davanti, costringendo il gruppo a inseguire: la
giornata è stata gratificante".
A serious crash
a few days ago continued to cause pain for Schleck,
finally necessitating the RADIOSHACK NISSAN TREK team
leader to withdraw from the Italian tour.
Sunday,
May 20, 2012 -
Yesterday I was
in the back most of the time,
said Fränk Schleck.
On the first climb I was dropped but the team
waited for me. I really pushed myself hard yesterday
and hurt myself, mostly from sitting wrong on the
bike. When I woke up this morning it was very bad.
After
I pedaled for 10km I couldnt pedal any more.
My right shoulder has been hurt and dislocated and
since I was sitting wrong on the bike my entire left
side is numb.
So I had to stop today. I came here as the
leader and weve brought a strong team. They
have been very committed to me and the entire time
Ive tried to give something back to them. I
have been focused and thats why Ive kept
riding four days after my crash, hoping it would get
better every day. Ive heard comments that some
people think my injury wasnt so bad, but no
one else knows what this feels like and I absolutely
wasnt able to continue. Im very sad
to leave the Giro.
"Obviously
Im very disappointed with the abandonment of
Fränk,
said team director Johan Bruyneel.
I didnt expect this situation based on
what I saw in the past few days as well as what I
saw yesterday on the climb. This isnt what we
came here for so well have to move forward now.
There isnt much left except to try for a stage
win and that will become our goal. As long as were
in the race with healthy guys with good morale, then
well try.
Italian
rider Matteo Rabottini of Farnese Vini-Selle
Italia won in Lecco on Sunday, taking the uphill
win ahead of Joaquim Rodriguez (Katusha). But
Rodriguez didnt come away empty-handed. His
second place finish gave him the maglia rosa and race
lead again as the Giro dItalia heads
to the second rest day on Monday. Former leader Ryder
Hesjedal (Garmin-Barracuda) slipped to second
by 30-seconds; Ivan Basso of Liquigas-Cannondale
is third at 1:22.
For
Rabottini the 172km stage with four rated climbs
from Busto Arsizio to Lecco/Pian dei Resinelli
was well-fought with the Italian in the front
for most of the race. A determined Rodriguez
attacked with less than 500m to go, but Rabottini
held on for the win in his home tour.
With
the withdrawal of Fränk Schleck, team
rider Jan Bakelants takes over as the best-placed
rider. The seven riders will rest up on Monday and
then continue the search for stage wins as the 95th
Giro dItalia enters the final week of racing.
John Gadret remercie
Hubert Dupont
20/05/2012
- John
Gadret
a pris la 9ème place de la 15ème étape
du Giro
dItalia dont larrivée était
jugée au sommet de Pian dei Resinelli.
Le
leader de léquipe AG2R LA MONDIALE
aurait pu perdre aujourdhui toute chance de
bien figurer au classement général.
En effet, il a été victime dune
crevaison à 20 km de la ligne.
Fort heureusement, John a pu repartir rapidement
grâce à laide de son coéquipier
Hubert Dupont que le coureur nordiste a tenu
à remercier à larrivée
: « Hubert ma
donné sa roue arrière lorsque jai
crevé dans la dernière descente, à
20 km de larrivée. Cest grâce
à ça que jai pu rentrer sur le
groupe des favoris au pied du col. Sans Hubert mes
ambitions sur ce Giro senvolaient aujourdhui
et je tiens vraiment à la remercier. »