COMUNICATI
STAMPA DALLA CORSA
Intxausti
prolonga el festival Movistar
Mayo
21, 2013 | Madrid - La
soberbia actuación de Movistar Team
en el Giro de Italia 2013 parece no tener fin.
Después del segundo puesto en la crono por
equipos inicial en Ischia, de la maglia rosa
de Intxausti en Pescara, del asombroso triunfo de
Dowsett en la contrarreloj de Saltara
y de la inolvidable victoria el domingo de Visconti
en el Galibier, hoy Beñat Intxausti
ha culminado el festival de la escuadra telefónica
con un sonado éxito en la llegada a Ivrea.
El jefe de filas del equipo azul se ha llevado el
triunfo en la 16ª etapa de la carrera, tras 238
kilómetros que partieron de Valloire y en los
que una numerosa escapada de 22 corredores -entre
ellos Capecchi y un enorme Herrada-
parecieron decidir de su lado la victoria parcial.
Sin
embargo, el impulso del pelotón en la parte
final le acercó a los fugados, que se rompía
en la última cota del día -Andrate (3ª),
a 18 km- con Herrada siempre en vanguardia, mientras
por detrás el grupo de favoritos se reducía
a menos de quince unidades entre las que nunca faltó
Intxausti. En el descenso y el llano hacia meta se
sucedían los ataques hasta que a falta de 5
km saltaban Gesink (BLA) -retrasado en última
instancia por un pinchazo-, Niemiec (LAM),
Kangert (AST) e Intxausti. El vasco
jugaba con maestría sus bazas en la recta final
y a falta de 250 metros sorprendía a sus dos
compañeros para firmar su primera victoria
del año, la tercera en su trayectoria profesional
y también la tercera -15ª de 2013- de
Movistar Team en un Giro en el que está
superando todas las expectativas.
Mañana,
17ª etapa entre Caravaggio-Vicenza, 214
km con un final similar al de hoy, en la que Intxausti
partirá 9º de la clasificación
general tras la pérdida de tiempo hoy de Santambrogio
y Pozzovivo.
DECLARACIONES
/ Beñat Intxausti: "Hoy
sí que puedo decir que he disfrutado de esto,
el otro día no me lo creía. Hoy parecía
el día menos apropiado para mí porque
daba la impresión de que iba a llegar la fuga,
una victoria muy bonita y especial para mí.
En el último puerto ha habido mucha selección
y en la bajada hacia meta se han vigilado un poco
entre los favoritos y lo he aprovechado. Sabía
que el peligroso era Kangert porque venía a
rueda. He jugado con sangre fría en el último
kilómetro y le he dejado la responsabilidad
a Niemiec y que el 'astana' se pusiera tras
él. A 250 metros de meta he visto un momento
de parón y no me lo he pensado, he arrancado
por la izquierda y me ha salido bien.
Nada
más pasar la línea he gritado de rabia,
de emoción
De disfrutar. La dedicatoria
estaba clara para Xavi y para mi abuelo, pero también
para más gente: para todo el equipo, porque
tres cuartas partes del triunfo son suyas, mi familia,
los amigos, la gente que siempre me apoya. Estamos
haciendo un Giro increíble. Siempre hemos
dicho que la clave de este equipo es la unión
que tenemos, el ambiente. Si a eso le sumas la calidad
de ciclistas que tenemos en todos los terrenos y la
compenetración que tenemos en carrera, salen
los resultados. Los días después de
la jornada de descanso suelen ser extraños
y hoy hemos visto como gente como Santambrogio han
tenido un mal día.
Como
vengo diciendo, estar delante en la general va a ser
cuestión de supervivencia. Personalmente me
he encontrado muy bien todo el día y esto me
da confianza para lo que queda, que es mucho. Espero
mantener o mejorar el puesto y cerrar un Giro de sobresaliente
tanto para mí como para el equipo. De todos
modos, mi objetivo al venir aquí era poder
levantar los brazos y ya lo he conseguido. El año
pasado un resfriado me impidió estar entre
los mejores y espero que este año me respete
la salud como lo está haciendo hasta ahora
para terminar lo más arriba posible".
Escluso
intervento chirurgico per Ivan Basso
21
maggio 2013
Questa mattina presso la Divisione di Pronto Soccorso
e Chirurgia Generale e delle Urgenze si è tenuto
un consulto congiunto tra il Dottor Carlucci,
Primario della Divisione, il Dottor Faccincani,
aiuto ed il Dottor Corsetti, medico del team
Cannondale Pro Cycling, relativo Ivan Basso,
affetto da
flemmone
dei tessuti molli perineali. (Info)
E
stata effettuata nei giorni scorsi rivalutazione strumentale
mediante ecografia e TAC con mezzo di contrasto.
Il
quadro attuale depone per una pressoché completa
defervescenza della flogosi acuta.
Permane
nella sede del pregresso flemmone, tessuto cicatriziale
di circa 5x4x3 cm, compatibile con esito fibroso.
Esclusa lopportunità di procedere ad
intervento chirurgico, si avvia il paziente a ciclo
di terapie fisiche con onde durto.
Si presume che tale terapia consentirà la ripresa
di attività fisica per i primi giorni della
prossima settimana
La
Cannondale Pro Cycling ci prova da lontano
21
maggio 2013
Archiviato anche il secondo giorno di riposo, la Cannondale
Pro Cycling riparte il Giro dItalia
con un tentativo di fuga. Nella 16ma tappa (Valloire-Ivrea,
238 km) a muoversi in prima persona è stato
luomo più in condizione della squadra,
Damiano Caruso. Un tentativo voluto fortemente
dalla squadra ma non concretizzato per la volontà
del gruppo di non lasciare spazio, nonostante il grande
sforzo dei fuggitivi.
Abbiamo
pensato che la giornata potesse essere quella buona
ha spiegato il DS Stefano Zanatta. Una
fuga numerosa e assortita era la situazione ideale,
era giusto provarci. Volevamo vivere una tappa in
prima linea e Caruso era la nostra arma migliore.
Purtroppo il gruppo non ha lasciato troppo spazio
e la fatica della fuga è stata vana. Sono situazioni
di corsa nelle quali bisogna correre qualche rischio
per provare a vincere. Questo è leitmotiv del
nostro Giro e così ci siamo comportati.
Dispiace per il risultato finale e per il ritardo
accumulato in classifica da Damiano, ma il
suo valore va ben oltre un piazzamento nei 15.
Ho
cercato di fare il possibile per ottenere un risultato
che, purtroppo, non è stato quello aspettato
ha affermato Caruso.
Cera loccasione di andare in fuga
e ho dato il massimo per essere tra i protagonisti.
Nel finale ho pagato gli sforzi. Inutile dire che
sono molto dispiaciuto.
Giro
d'Italia, Stage 16: Evans Stays Second
21.
maggio 2013
BMC
Racing Team's Cadel Evans matched the moves of
his fellow contenders at the Giro d'Italia Tuesday
on the way to finishing fifth and keeping his second
place on the general classification.
Not
An Easy Day
The
ascent of the Andrate, 18 kilometers from the
end of the 238-km race, forced a selection that included
Evans, race leader Vincenzo Nibali (Astana
Pro Team) and seven of the other eight riders in the
top 10.
Evans
said the finish was equally as hard as the start.
"It was a long and hard
day with a very hard start, quite hard in the middle
and a quite hard final," he said.
"Sometimes after the
rest day, it's hard to judge how your body will react
immediately," he said. "I
think a few people had difficulty in the start. Fortunately,
my teammates Daniel Oss and Danilo Wyss
were there to make up for my shortcomings in the start.
Then
in the final, I was OK to take care of all the challenges
and attacks."
After
his eigthth top 10 finish of the three-week race,
Evans remains 1:26 off the lead. BMC Racing
Team's Steve Morabito crashed early in the
race. "I
went to grab something from my pocket and my rain
jacket went into my back wheel," Morabito said.
"I was thinking I had broken my wrist."
Morabito did finish the stage and
was not diagnosed with any breakage, Dr. Giovanni
Ruffini said. Teammate Taylor Phinney was
unable to finish during the stage.
"Taylor had a little fever and had started
on some antibiotic therapies,"
Dr. Ruffini said. "But it grew
a little and now we have bacteria infection. So we
will continue that treatment for a week and I expect
a full recovery."
INFINITO
PIRAZZI
Con
unaltra grande giornata passata allattacco
dallinizio alla fine,
Stefano Pirazzi ha rafforzato ancora di più
la leadership dei Gran Premi della Montagna nella
16° tappa, che da Valloire (France) ha
portato in Italia ad Ivrea dopo 238km.
Subito
dopo il via sulle prime rampe del Moncenisio
si formava una fuga corposa di ben 22 corridori con
dentro proprio Pirazzi, insieme al compagno
Edoardo Zardini, in ripresa dopo una prima
parte di Giro difficile causa influenza e bronchite.
In cima al passo alpino, Pirazzi era secondo
e conquistava nove importanti punti per la classifica
dei GPM.
Nella lunga vallata prima dello strappo di Andrate
(2° categoria) a -18km dal traguardo, il gruppo
recuperava parte dello svantaggio, che dai 5.00 minuti
scendeva a solamente uno allimbocco della stessa
salita e qui Pirazzi compiva un mezzo miracolo.
Infatti con il gruppo che riprendeva quasi tutti i
fuggitivi, rimaneva in testa con tutte le forze e
quando a 1km dalla vetta era anche lui ripreso, riusciva
con le ultime energie a fare lo sprint e finire anche
qui secondo, conquistando altri 6 punti. Sulla stessa
salita di Andrate si metteva in luce anche
Manuel Bongiorno brillante a rispondere agli
scatti dei migliori.
Larrivo dopo una discesa in parte tecnica, sorrideva
a Benat Intxausti (Movistar) che allo
sprint superava Kangert (Astana) e Niemec
(Lampre). Pirazzi arrivava subito dietro dentro
al gruppo maglia rosa, 14° a 0.14. Manuel Bongiorno
regolava invece il drappello alle spalle, concludendo
18° a 1.51.
Che
fatica oggi per fare questi punti, non è stato
per niente semplice specie il GPM finale dovendo lottare
con i pretendenti alla maglia rosa
spiega dopo il traguardo il leader
dei GPM -. Sulla prima salita
mi sono fatto sorprendere da Rodriguez mentre i punti
sul secondo a pochi km dallarrivo erano troppo
importanti ed infatti ho dato tutto me stesso per
prenderli il più possibile. So di spendere
molte energie con questo modo di correre ma io sono
fatto così ed inoltre è lunico
modo, secondo me, per mantenere salda questa maglia.
Ora cercherò di recuperare nei prossimi due
giorni e poi di nuovo avanti nel weekend di montagna.
Nella classifica dei GPM dopo i punti di oggi,
Stefano Pirazzi è sempre più leader
con 79 punti. Segue Visconti (Movistar) a 42
e Rodriguez (Androni) a 41.
Pirazzi oggi mi ha
fatto emozionare perché è di una tenacia
incredibile racconta Roberto Reverberi
-. Sul secondo GPM sarà scattato più
di cinque volte, ha inseguito tutti e alla fine ripreso
dal gruppo è di nuovo partito pur di prendere
i punti i palio. Grandissimo!. Oggi ho visto bene
anche Zardini che ha aiutato molto Pirazzi nella prima
parte di fuga e poi nel finale Bongiorno capace di
stare con i migliori. Sta venendo fuori nella terza
settimana e per un neoprò significa tanto.
La 17° tappa del Giro dItalia partirà
da Caravaggio per arrivare a Vicenza
dopo 214km.
Duarte,
Atapuma, Chalapud: Colombia cant stop attacking!
21-05-2013
- Sometimes
it doesnt need huge altitudes to make a great
stage, and Giro dItalia stage 16, 238 km from
Valloire to Ivrea, showed just that.
Two categorized climbs, one in the early going and
one peaking with little less than 20 km to go proved
enough to see another exciting display by Team Colombias
Escarabajos, who took every single chance to try to
go for the big goal on Tuesday, May 21st.
Spaniard Benat Intxausti (Movistar) was the
fastest of a three-man break who moved away of the
Maglia Rosa group in the final two kilometres,
beating Estonian Tanel Kangert (Astana) and Polish
Przemislaw Niemec (Lampre). Fabio Duarte was
16th to the line after enduring a huge effort into
the final 30 km of the race, in which he was arguably
the greatest and most exciting protagonist, while
Vincenzo Nibali (Astana) had no big troubles
in defending his pink jersey.
But
Duarte was not the only Team Colombia
rider to show up on the day: previously, Darwin
Atapuma and Robinson Chalapud had strongly
worked their way into a 22-man group went on the way
into the first 50 km of the stage. It was not an easy
task though, as Sports Director Valerio Tebaldi
explained: We were
extremely determined for this stage, and we showed
it very soon, riding in the sharp end of the bunch
through all the early going. Unfortunately though,
a first group went away with no guys of ours, and
Leonardo Duque did an outstanding job to keep
them within reach until Puma and Chala attacked to
bridge back on the leaders.
The
group included a number of GC riders, the most dangerous
being Damiano Caruso (Cannondale), less than
10 minutes down from Nibali. That meant the pack could
not leave too much room for the action, and the chase
by Katusha and RadioShack frustrated the escapees
action after the group had splintered due to lack
of cooperation.
Nevertheless,
all the survivors of the break were quickly caught
and surpassed by another stunning acceleration by
Fabio Duarte: the former Under 23 World Champion
moved away on the early slopes of the final climb,
and was caught by the Maglia Rosa group with
500 metres to the top, when he was leading along with
Pirazzi. The
Bardiani rider seemed not to have the strength
to fuel the action, but he had it to attack and try
to drop me. He could not, but we definitely would
have had more chance to distance the bunch if we cooperated,
Duarte said afterwards.
Several
attacks happened on the final, technical descent,
where Fabio got slightly distanced due to a
wrong bend, but once again he managed to get back
on the group and found the energy to try a long sprint
with 800 metres to go. It
is the final week of the race, and we want to win
a stage. We will not hold back, and I feel we are
getting very, very close. We could not have done anything
more on a day like this, trying repeatedly and giving
our hearts out. We havent got many stages left,
but as far as we work like this, we will be at the
sharp end again, Duarte continued.
Sports
Director Valerio Tebaldi was once again delighted
with a strong team display:
We are just missing a little luck. We rode a
great race, battling back when we got on the back
foot at the beginning, and taking our chances both
in the break and in the finale. We know theres
just a handful of stages left, but you really cant
complain with a performance like this. Our guys are
showing excellent condition despite being in the third
week even Chala went on the attack once
again despite suffering pain in his ribs and
wont stop battling until we get what we want.
Tomorrow,
the riders will face the 17th stage, 214 km from Caravaggio
to Vicenza: will the Crosara climb,
peaking with 17 km to go, enough to see the Escarabajos
at the front again?