13ª
tappa:
SAVOLDELLI
IN VETTA AL GIRO
di
Andrea Magnani
Ortisei,
21 maggio - Oggi
si è svolta la 13ª tappa di 218 km Mezzocorona
ad Ortisei con 5 gran premi della montagna in programma.
Subito dopo la partenza se ne vanno in fuga in 21. Già
sul Passo Costalunga il loro vantaggio è
di 5'40". Rujano, il piccolo scalatore venezuelano
della Colombia Selle Italia, conquista i primi tre Gran
premi della montagna mentre dietro il gruppo lascia fare
e il vantaggio dei battistrada sale ad un massimo di 8
minuti. Oltre alla maglia verde Rujano il gruppo
dei fuggitivi comprende Lobato. Aitor Gonzalez,
Garate, Caucchioli, Belli, Caruso,
Bettini e Parra.
Rujano
consolida il suo primato in maglia verde transitando primo
sia sul Costalunga, che sul Sella come sul
Passo Gardena.
Il
Passo delle Erbe, la montagna dedicata a Pantani,
vede il tentativo della coppia Cunego-Simoni che
al 2° km dall'inizio della salita cercano
di allungare sul gruppo maglia rosa.
Basso
piazza davanti due gregari come Zabriskie e Schleck
e il vantaggio dei due contrattaccanti non supera i 30
secondi.
ln
vista del Passo, la coppia Lampre-Caffita viene ripresa
dal gruppo mentre davanti, l'avventura dei 25 fuggitivi
prosegue e sul Passo delle Erbe è Garate
a transitare per primo davanti a Rujano con un
vantaggio di 5'30" che successivamente dilata a 6
minuti. All'imbocco della valle di Isarco davanti
sono Caucchioli e Garate a fare l'andatura,
perchè hanno interesse nel buon fine della corsa,
essendo i piu' in alti del gruppetto, in classifica generale.
Paolo
Bettini viene ripreso dal gruppo mentre viene percorsa
la statale fra Chiusa e Ponte Gardena. Scatto
di Ivan Parra che se ne va mentre a tre km
dalla vetta c'è il 2° tentativo di Simoni,
Alla sua ruota si aggancia prontissimo Savoldelli,
mentre Basso accusa il colpo non riuscendo a reagire.
Ottimo
ancora una volta, campione di tenacia, Danilo di Luca
che riesce a riportarsi sotto allo scalatore trentino
mentre Savoldelli si è involato verso il
finale.
La
maglia rosa Basso in località Pontives
dove è posto l'ultimo GPM a 4200 metri dall'arrivo,
scollina con 1 minuto di distacco dal Falco Savoldelli.
Guadagnano posizioni in classifica Garate e
Caucchioli
Savoldelli
affronta con lo sforzo massimo le ultime rampe del Gpm
di Pontives pagando poi la fatica negli ultimi 4 km di
corsa.
Ivan
Parra va a vincere, Garate si va a inserire
in seconda posizione; al terzo Rujano e 4°
Caucchioli - Grande prova quindi di Savoldelli
dopo che 3 anni fa in maglia rosa era salito fino a Milano
sul gradino più alto del podio.
Simoni
taglia il traguardo con Di Luca; Basso arriva
a 1'08" non perdendo poi più di tanto, visto
che il suo malessere è stato dovuto, secondo il
suo D.s. Byarne Riis, ad una congestione.
Nel
bilancio della 13ª tappa, inseriamo anche i 15 ritirati
fra i quali diversi sono velocisti: da McEwen che
lo aveva annunciato già ieri, a O'Grady
a Kirsipuu a Baden Cooke.
Questa
mattina anche Garzelli non era al via da Mezzocorona,
una radiografia gli ha riscontrato, in seguito ad una
caduta subita in una tappa, il versamento a livello lombare
che richiede un'attività moderata.
Ora
la classifica è comandata da Paolo Savoldelli,
con 50" su Basso; terzo Di Luca a 53";
Simoni è in lieve recupero ed ora il suo
ritardo dalla maglia rosa è di 2'16". Cunego
oggi ha dimostrato di avere superato il momento di crisi
di Zoldo Alto e adesso e' 16° con 7' 40"
da Savoldelli in maglia rosa.
Domani
c'e' lo Stelvio, la Cima Coppi di questo
Giro d'Italia con i suoi 2700 metri di altitudine,
tempo coperto con possibili piogge previste dai meteorologi
al seguito della corsa, nella seconda parte della corsa
avvicinandosi a Livigno. I presupposti ci sono
tutti per un'altra rivoluzione e oggi se il banco, Simoni
l'ha fatto saltare, anche se la partita poi l'ha vinta
Savoldelli a discapito di Basso, chissà
quali sorprese ci riserverà il Giro domani.
Un'idea?
Occhio
a questo venezuelano Jose' Rujano
Guillen, pupillo di Gianni Savio,
che con i suoi 50 kg, è un asso delle salite e
con un'azione travolgente tanto da infiammare i tifosi
disseminati sui tornanti dello Stelvio, avrebbe
nelle gambe la magia di portarsi sotto alla maglia rosa
in una tappa dura come quella di domani.
Vedremo
anche quali sono le doti di recupero e fondo di altri
due emergenti da classifica, quali Garate e Caucchioli,
senza dimenticare un Bruseghin forte anche di ottime
prestazioni a cronometro.
Insomma
un Giro bellissimo che riserva una sorpresa dietro
ad ogni curva sia in discesa che dopo ad ogni tornante
anche in salita. Un Giro ancora aperto a vari scenari
e con nuovi attori.
Buon
divertimento a tutti. A. M.
SAVOLDELLI
TAKES LEAD IN GIRO
by Dan Osipow
Proving
his stage win of two days ago was no fluke, today Paolo
Savoldelli did himself one better at the Tour of
Italy - he took over the race lead.
Finishing
ninth in the 218 kilometer 13th stage, another brutal
trek through the mountains, this one featuring six categorized
climbs, Savoldelli outpaced his rivals on the final
climb to Ortisei/St. Ulrich - including race leader
Ivan Basso of CSC - to take the overall race lead.
Savoldelli, the 2002 Giro winner, now leads by
50 seconds over Basso and 53 seconds over Liquigas'
Danilo Di Luca.
"On
the last climb of a mountain stage it's about whoever
has the most energy and I was the strongest today,"
Savoldelli told Reuters. "That's
what's great about cycling, anything can happen."
At
the start of the stage's final climb, all of the race
favorites were grouped together behind a breakaway group
up the road battling for the stage win. However, somewhat
surprisingly, it was race leader Basso that fell
off the pace as the attacks began.
"When
Gilberto Simoni attacked I went with him," Savoldelli
said. "I saw that Basso
didn't move and so I accelerated and went clear on my
own. I faded near the top of the climb but hung on and
managed to keep a decent gap on Basso."
Savoldelli
finished the day 1:08 ahead of Basso, who came
across alone in 21st place, 5:08 behind stage winner Ivan
Parra of Selle Italia.
"The
stage win from the other day was great but today I think
he rode like a champion," said
Discovery Channel team sports manager Johan
Bruyneel from his home in Spain. "He
went with Simoni when he attacked without any doubt, he
just went with him. When he saw Basso was in trouble,
he took over and then dropped Simoni. He said after he
had a great day, had very good legs. If you now look at
it, if he didn't lose all that time in the beginning behind
that crash (43 seconds in stage four, 10 days ago), his
lead would be around one and a half minutes."
However,
Bruyneel remained realistic about the rest of the
race.
"In
my opinion, Basso remains the favorite," he
said. "Everybody
can have a bad day and it's pretty clear Basso
did today. Normally, he would have stayed with Simoni
and Di Luca. Basso had a bad day, Paolo
can have an off day also. It's better to be ahead than
behind, but we have to remain realistic and just think
about the podium. That's been my goal since the start,
the podium, and it's still like that. We are not thinking
about winning the Giro. Basso has proven in the
other stages he is very strong and there is still a time
trial to come. Everything until now has been great for
Paolo, being in the leader's jersey in the Tour of
Italy, it's amazing. It's proof the stage win from
the other day was not a single happening. He's in great
shape and has worked very hard to get there."
The
Discovery Channel team lost its second rider of
the race today when Canadian Ryder Hesjedal was unable
to finish.
said assistant sports manager Sean Yates. "Our main
rivals are obvious and the peloton has to look out for
them. Everyone else will stare at us. There is still a
long way to go to Milan and the team we have now is not
the strongest at the moment. We'll have to take it day
by day. One thing is certain - they have to make up the
time, so we're in the driver's seat."
Tomorrow's
210 km 14th stage keeps the peloton in the mountains and
features the famous 25 km Passo Stelvio, known for its
48 hairpin turns.
colombiaselleitalia.com
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Josè
Rujano e Ivan Parra in
fuga
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E'andato
tutto per il verso giusto in casa Selle Italia - Colombia
- Univer, un attacco iniziato dopo 20 chilometri
dei due atleti più rappresentativi Josè
Rujano e Ivan Parra. Parra per tutta
la gioranta a corso in appoggio a Rujano nel tentativo
di incrementare il vantaggio in classifica per la maglia
verde, Rujano ha infatti vinto i primi 3 GPM di
giornata (Passo di Costalunga, Passo Sella e Passo Gardena),
il venezuelano ha poi dovuto accontentarsi della seconda
posizione sul Passo delle Erbe (Cima Pantani).
A
12 chilometri dall'arrivo, prima Rujano e poi Parra
hanno attaccato, il colombiano Ivan Parra è
riuscito a fare il buco e coperto dal compagno di squadra
Rujano, si è imposto nella tredicesima tappa
del Giro d'Italia precedendo di 23'' lo spagnolo
Garate ed il compagno di squadra Rujano.
Ivan
Parra dopo 199 chilometri di fuga ha trionfato
nel tappone dolomitico, dopo aver scalato 5 GPM.
Nella giornata odierna la squadra di Gianni Savio
ha conquistato quattro primi posti al GPM, due secondi
posti al GPM, Vittoria e terzo posto di Tappa. Rujano
è ora ottavo il classifica generale a 4'23'' dal
nuovo leader Paolo Savoldelli.
Ivan
Parra ha dichiarato : "Ringrazio
molto Gianni Savio
per avermi dato l'opportunità di essere qui
al Giro. Sono contento perchè quella di
oggi è la vittoria più importante della
mia carriera anche perchè ho vinto davanti a mia
moglie e mio figlio. Io e Rujano eravamo in fuga
ed entrambi stavamo molto bene, abbiamo provato a scattare
in modo alternato, fortunatamente non mi sono venuti a
prendere. Ogni anno la nostra squadra fa una bella figura
sulle strade del Giro, spero di essere qui anche
all'anno prossimo a dare ancora battaglia"
Gianni
Savio ha dichiarato : "Spero
di poter avere a disposizione per l'anno prossimo un budget
importante per riuscire a puntare alla maglia rosa, Rujano
è un vero talento, se continuerà così
potrà in futuro puntare a vincere un'importante
corsa a tappe."