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di Michele Lugeri

"Festa del Ciclismo Amatoriale"

© Photo Michele Lugeri


La Struttura Amatoriale Nazionale della FCI celebra i suoi campioni tricolori

Castel S. Angelo (Rieti) 15 dicembre 2002 - Ai piedi del Terminillo, dove il Giro 2003 conoscerà il suo primo arrivo verità, si sono dati appuntamento i protagonisti della stagione amatoriale 2001-2002 per tributare il giusto riconoscimento ai tanti campioni che si sono confrontati in challenge sempre più impegnative ed in raduni sempre più affollati di variopinta partecipazione.

Ospiti d'onore del Presidente della Struttura Amatoriale Nazionale, Luciano Onofri, il rappresentante degli atleti in seno al Consiglio Federale il romano Fausto Scotti - campione italiano e azzurro del ciclocross - e un l'inossidabile granfondista Silvano Janes e la giovane mestrina Lisa Desiderà già due volte campionessa italiana a squadre - con la Silca - nel duathlon.
La giornata è stata sostenuta dai componenti della Struttura Giovanni Ochs e Oronzo Ostacolo, e dai "Maestri di Cerimonia" Adriano Bevilacqua e Maurizio Camerini, che col Presidente Onofri hanno premiato le due anime di coloro che vengono - immeritatamente e riduttivamente - definiti "ciclisti della domenica".

Donne ed uomini cicloturisti e cicloamatori, hanno tirato le somme di due annate passate a correre in bici in ogni angolo della penisola in una serata che ha visto la partecipazione dei vincitori di ogni tipo di categoria provenire da Bolzano fino a Bitonto.

Due anime: cicloturisti e cicloamatori hanno un approccio completamente diverso verso lo stesso sport che amano.
Per i primi il valore principale è la coesione dei gruppi, l'amicizia, il piacere di correre in gruppo, a volte in migliaia. L'arrivo è solo uno striscione messo lì per qualche buontempone che vuole improvvisare una volata solo per divertirsi.
Non c'è fotofinish, non c'è antidoping perché non c'è doping, non ci sono distacchi da infliggere.
Esistono comunque dei vincitori: si tratta delle squadre che risulteranno le più salde e meglio organizzate che riescono per tutto l'anno a portare il maggior numero di corridori alle manifestazioni provinciali, regionali e nazionali, su percorsi che ricalcano sempre più spesso le corse più celebri come ad esempio quello della crono mondiale di Treviso '99, gettonatissimo tra i cicloraduni degli appassionati veneti.
Il segreto per vincere? la simpatia e l'amicizia, la voglia di divertirsi insieme.
E' un quadro idilliaco, ma non crediate che le emozioni non manchino grazie a qualche cartellino "fantasma" timbrato furbescamente più volte, passaggi in ammiraglia, ultrapensionati paonazzi, cadute…ma tutto termina poi in allegria nelle feste finali dei ristori dove il vino surclassa anche i reintegratori dell'ultima generazione.

Il copione dei cicloamatori è invece decisamente più spinto verso l'agonismo: le squadre adottano perfettamente gli schemi dei più celebri professionisti, mentre i percorsi offrono sempre più spesso - troppo spesso, forse - altimetrie vertiginose dove gli stessi élite, che vengono invitati ad impreziosire con la loro presenza delle "classiche" come la "Nove Colli" di Cesenatico o la "Maratona delle Dolomiti" della Val Badia, subiscono delle sonore sconfitte.
Anche i montepremi e gli ingaggi sono sempre più ricchi, quasi in controtendenza con ciò che accade ai campioni che fanno del ciclismo la loro professione lungo le strade del Giro o del Tour.
Oggi si può affermare che il mondo delle corse amatoriali e del circuito delle Gran Fondo rappresentano molto di più che una "dilettantistica" prosecuzione dell'attività agonistica.

Ma la festa di Rieti è stata la festa di tutti coloro che si sono distinti a livello nazionale e che hanno finalmente potuto vestire la maglia di Campione d'Italia della propria categoria.

Tra i cicloturisti sono state premiate le squadre Arteni-Pasianese (Friuli) per il 2001 e la s.c. Favaro Veneto per il 2002: per la squadra mestrina è finalmente arrivato il tanto sospirato scudetto grazie ad una continuità fuori dal comune, basti pensare che i Campioni Sociali, i fedelissimi, sono stati ben tre con la presenza a tutti gli appuntamenti domenicali per tutto il Veneto, culminati poi nella trionfale trasferta di Bitonto con 57 partecipanti che hanno portato la vittoria in riva alla laguna di Venezia.
Ai posti d'onore due formazioni "cugine": la "Fonte San Benedetto" di Scorzé (VE) e il Pedale Opitergino di Oderzo.

Tra i cicloamatori hanno fatto incetta di maglie i protagonisti dei duelli delle challenge e delle gran fondo: su tutti i nomi del laziale Renzo Asci, del toscano Marco Lusini, dell'umbro Mario Panichi, l'ex pro Walter Santeroni: nomi che hanno segnato un certo dominio del regioni del centro Italia.
Tra le donne Jolanda Splendiani, dominatrice della Liquigas Cup 2002, Liuccia Grassi e Valentina Troilo hanno toccato i vertici delle loro categorie.
Per ogni informazione tutte le classifiche sono presenti nel link dedicato dalla FCI all'indirizzo: http://www.federciclismo.it/attivita/amatoriale/premiazioni.pdf
Per tutti loro l'onore di sfoggiare le maglie di leader nazionali nella prossima stagione che stanno già preparando cercando di sfruttare al meglio la pausa invernale.

Ma il momento forse più bello è stato il ringraziamento della Struttura Amatoriale Nazionale della FCI a tutti i rappresentanti delle squadre nazionali che hanno preso parte ai mondiali di St. Johann, in Austria, facendo incetta di titoli iridati. Le classifiche dettagliate sono disponibili sempre nella sezione "Amatoriale" del sito ufficiale della Federazione.

A loro, ai cicloamatori che dominano i 200 e oltre km delle gran fondo sfiorando i 40 all'ora, come a quelli ci impiegano più del doppio del tempo dei primi; a tutti i cicloturisti che si accontentano di pedalare ad andatura controllata e cercando di non perdere le ruote del gruppo l'augurio della redazione di bikenews.it di un sereno Natale e di una nuova grande stagione di corse nel 2003. di Michele Lugeri

Silvano Pavan © Photo Michele Lugeri

Silvano Pavan con Lisa Desiderà © Photo Michele Lugeri