La Struttura Amatoriale Nazionale della
FCI celebra i suoi campioni tricolori
Castel
S. Angelo (Rieti) 15 dicembre 2002 - Ai
piedi del Terminillo, dove il Giro 2003 conoscerà il suo
primo arrivo verità, si sono dati appuntamento i protagonisti
della stagione amatoriale 2001-2002 per tributare il giusto riconoscimento
ai tanti campioni che si sono confrontati in challenge sempre
più impegnative ed in raduni sempre più affollati
di variopinta partecipazione.
Ospiti
d'onore del Presidente della Struttura Amatoriale Nazionale,
Luciano Onofri, il rappresentante degli atleti in seno al
Consiglio Federale il romano Fausto Scotti - campione italiano
e azzurro del ciclocross - e un l'inossidabile granfondista Silvano
Janes e la giovane mestrina Lisa Desiderà già
due volte campionessa italiana a squadre - con la Silca - nel
duathlon.
La giornata è stata sostenuta dai componenti della Struttura
Giovanni Ochs e Oronzo Ostacolo, e dai "Maestri di Cerimonia"
Adriano Bevilacqua e Maurizio Camerini, che col Presidente Onofri
hanno premiato le due anime di coloro che vengono - immeritatamente
e riduttivamente - definiti "ciclisti della domenica".
Donne
ed uomini cicloturisti e cicloamatori, hanno tirato le somme di
due annate passate a correre in bici in ogni angolo della penisola
in una serata che ha visto la partecipazione dei vincitori di
ogni tipo di categoria provenire da Bolzano fino a Bitonto.
Due
anime: cicloturisti e cicloamatori hanno un approccio completamente
diverso verso lo stesso sport che amano.
Per i primi il valore principale è la coesione dei gruppi,
l'amicizia, il piacere di correre in gruppo, a volte in migliaia.
L'arrivo è solo uno striscione messo lì per qualche
buontempone che vuole improvvisare una volata solo per divertirsi.
Non c'è fotofinish, non c'è antidoping perché
non c'è doping, non ci sono distacchi da infliggere.
Esistono comunque dei vincitori: si tratta delle squadre che risulteranno
le più salde e meglio organizzate che riescono per tutto
l'anno a portare il maggior numero di corridori alle manifestazioni
provinciali, regionali e nazionali, su percorsi che ricalcano
sempre più spesso le corse più celebri come ad esempio
quello della crono mondiale di Treviso '99, gettonatissimo tra
i cicloraduni degli appassionati veneti.
Il segreto per vincere? la simpatia e l'amicizia, la voglia di
divertirsi insieme.
E' un quadro idilliaco, ma non crediate che le emozioni non manchino
grazie a qualche cartellino "fantasma" timbrato furbescamente
più volte, passaggi in ammiraglia, ultrapensionati paonazzi,
cadute ma tutto termina poi in allegria nelle feste finali
dei ristori dove il vino surclassa anche i reintegratori dell'ultima
generazione.
Il
copione dei cicloamatori è invece decisamente più
spinto verso l'agonismo: le squadre adottano perfettamente gli
schemi dei più celebri professionisti, mentre i percorsi
offrono sempre più spesso - troppo spesso, forse - altimetrie
vertiginose dove gli stessi élite, che vengono invitati
ad impreziosire con la loro presenza delle "classiche"
come la "Nove Colli" di Cesenatico o la "Maratona
delle Dolomiti" della Val Badia, subiscono delle sonore sconfitte.
Anche i montepremi e gli ingaggi sono sempre più ricchi,
quasi in controtendenza con ciò che accade ai campioni
che fanno del ciclismo la loro professione lungo le strade del
Giro o del Tour.
Oggi si può affermare che il mondo delle corse amatoriali
e del circuito delle Gran Fondo rappresentano molto di più
che una "dilettantistica" prosecuzione dell'attività
agonistica.
Ma
la festa di Rieti è stata la festa di tutti coloro che
si sono distinti a livello nazionale e che hanno finalmente potuto
vestire la maglia di Campione d'Italia della propria categoria.
Tra
i cicloturisti sono state premiate le squadre Arteni-Pasianese
(Friuli) per il 2001 e la s.c. Favaro Veneto per il 2002: per
la squadra mestrina è finalmente arrivato il tanto sospirato
scudetto grazie ad una continuità fuori dal comune, basti
pensare che i Campioni Sociali, i fedelissimi, sono stati ben
tre con la presenza a tutti gli appuntamenti domenicali per tutto
il Veneto, culminati poi nella trionfale trasferta di Bitonto
con 57 partecipanti che hanno portato la vittoria in riva alla
laguna di Venezia.
Ai posti d'onore due formazioni "cugine": la "Fonte
San Benedetto" di Scorzé (VE) e il Pedale Opitergino
di Oderzo.
Tra
i cicloamatori hanno fatto incetta di maglie i protagonisti dei
duelli delle challenge e delle gran fondo: su tutti i nomi del
laziale Renzo Asci, del toscano Marco Lusini, dell'umbro Mario
Panichi, l'ex pro Walter Santeroni: nomi che hanno segnato un
certo dominio del regioni del centro Italia.
Tra le donne Jolanda Splendiani, dominatrice della Liquigas Cup
2002, Liuccia Grassi e Valentina Troilo hanno toccato i vertici
delle loro categorie.
Per ogni informazione tutte le classifiche sono presenti nel link
dedicato dalla FCI all'indirizzo: http://www.federciclismo.it/attivita/amatoriale/premiazioni.pdf
Per tutti loro l'onore di sfoggiare le maglie di leader nazionali
nella prossima stagione che stanno già preparando cercando
di sfruttare al meglio la pausa invernale.
Ma
il momento forse più bello è stato il ringraziamento
della Struttura Amatoriale Nazionale della FCI a tutti i rappresentanti
delle squadre nazionali che hanno preso parte ai mondiali di St.
Johann, in Austria, facendo incetta di titoli iridati. Le classifiche
dettagliate sono disponibili sempre nella sezione "Amatoriale"
del sito ufficiale della Federazione.
A
loro, ai cicloamatori che dominano i 200 e oltre km delle gran
fondo sfiorando i 40 all'ora, come a quelli ci impiegano più
del doppio del tempo dei primi; a tutti i cicloturisti che si
accontentano di pedalare ad andatura controllata e cercando di
non perdere le ruote del gruppo l'augurio della redazione di bikenews.it
di un sereno Natale e di una nuova grande stagione di corse nel
2003. di Michele Lugeri