Ritarda il 41 sulla ruota del
Giro: Cipollini salta ancora l’appuntamento col record
Alessandro Petacchi
salirà in rosa verso il Terminillo
di Michele Lugeri
Avezzano,
16 maggio 2003
Si
chiude la prima settimana del Giro d’Italia e già
si anticipano i primi bilanci, considerazioni così premature
che si mischiano tra cronaca e previsione.
Lo
show delle volate ci ha proposto un grande campione: Alessandro
Petacchi.
Potente,
preciso, determinato nelle folate da brivido contro l’amico
Mario Cipollini. Resistente, tenace e ancora esplosivo
anche lì dove la strada, salendo infida negli ultimi chilometri,
sembra contraria alle sue qualità di velocista.
Oggi,
in leggera discesa, Petacchi compie un piccolo capolavoro
anticipando tutte le ruote veloci: è impossibile rimontare
quando la strada o il vento aiutano,
Implacabilmente,
bruciando per ultimo lo spagnolo Galvez, la maglia
rosa vince a braccia alzate coronando la piccola profezia
che – come tre re magi – hanno portato per le strade di
Campania, Lazio e Abruzzo i tre fuggitivi di giornata Moreni,
Diaz Zabala e Backstedt: la loro lunga
azione di quasi centocinquanta chilometri altro non era
altro che uno sfondo allo scontato epilogo in volata.
Domina,
Petacchi: il “Garfagnin” si è rivelato ormai un corridore
completo e sereno: sono lontane le fughe pazze degli scorsi
anni, così come sono sparite le sonore sconfitte patite
da Super Mario: per lui tre vittorie e tre
piazzamenti che ne fanno il leader indiscusso di questo
inizio Giro.
Ed
è importante notare che negli ultimi anni mai nessun velocista
si è presentato in testa ai piedi della prima montagna con
un vantaggio come quello che Petacchi vanta su Garzelli:
+ 1’09”.
Già
l’arrivo di Terme Luigiane alla terza tappa era bastato
per far fuori tanti sprinter dai primi posti, lasciando
spazio alla classifica “parallela” di chi si gioca l’intera
posta del Giro, ma Petacchi è ancora davanti a tutti.
Domani
il Terminillo sarà terra di conquista per le rabbiose
rivincite di Garzelli, Casagrande e Simoni,
nell’ordine. Ma ci sarà spazio per le conferme di Caucchioli
e Pellizzotti? Ci sarà ancora un segno del Pirata,
sulla montagna dei romani? assisteremo agli sfracelli di
Perez Cuapio?
Si,
la tappa di domani segna il primo momento di verità: non
ci saranno ipoteche sulla vittoria, ma chi vuole davvero
vincere (o rivincere) il Giro, non può fallire il Terminillo.
Poi
– chissà – il fascino della maglia rosa, l’ottimo stato
di forma e di fiducia e il discreto capitale di secondi
di vantaggio accumulato da Petacchi coi suoi sprint permetteranno
al leader di vendere cara la pelle e di resistere in testa
al Giro il più a lungo possibile. Anche solo per favorire
il compagno di scuderia di patron Ferretti, lo spagnolo
Aitor Gonzales Jimenez – ultimo vincitore della Vuelta
di Spagna.
Ma
non sarà una giornata dura solo per gli scalatori che sognano
i trionfi: anche dietro, nella cosiddetta “rete”,
nel gruppone che placido sale i tornanti delle montagne
badando solo al cronometro per non finire fuori tempo massimo,
sarà una giornata particolare.
Con
quale stato d’animo Mario Cipollini affronterà la
salita e le restanti tappe?
“Non
va, non Va” sono le sue parole ricorrenti, tra i ripetuti
omaggi ai successi di Petacchi e al lavoro duro del suo
treno.
Una
volta mancano i gregari, una volta manca lui, Super Mario
non riesce a raggiungere il record di Binda.
Timore
reverenziale, emozione? no, questo no. Mario adora la vittoria,
non sarà certo un record ad imbarazzarlo.
Manca
la forma? Ma Cipollini è stato battuto sempre da sprint
perfetti, tranne che nell’occasione di oggi in cui per
la prima volta ha mollato di pedalare, senza neanche riuscire
a passare il fido Lombardi.
Certo,
altre volate attendono Mario. E Mario le attende.
Ma
intanto le montagne cominciano a far assaggiare la durezza
dell’asfalto. e questo non fa bene all’umore di Cipollini.
Sembra
svogliato, Super Mario? è mai possibile che un campione
come lui, vestito dell’iride, si possa sentire appagato?
è finita la fame di vittoria del Re Leone? o come
si fa con i bambini scontrosi e svogliati bisogna minacciare
il Campione del Mondo coi Carabinieri? perché no?
ora con l’apertura al mondo femminile della “Benemerita”
si potrebbe trovare una “gazzella” che stuzzichi il “Leone”
Re delle volate…ad esempio una “gazzella” come Manuela Arcuri che presta servizio d’ordine sui traguardi…perché
no?
No,
non serve niente di tutto questo a Mario Cipollini per tornare
a vincere come vuole la grandezza del suo talento.
I
tifosi attendano il passaggio di domani sul Terminillo,
il mirino di Super Mario è già puntato verso Arezzo.
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