E'
la tappa che porta la carovana del Giro dalla Toscana alla
Romagna attraversando la dorsale degli Appennini tosco-romagnoli.
In
avvio, dopo Montecatini Terme, la corsa s'indirizza
verso Pistoia, Prato, supera le Croci di Calenzano e Borgo
S. Lorenzo, nel cuore del Mugello. Da qui in avanti
iniziano i saliscendi. Il primo G.P.M. è Colla
di Casaglia, una salita lunga ma con pendenza dolce.
Continuano i su e giù con il Colle Carnevale,
dopo Marradi, e quindi Palazzuolo sul Senio e,
già in provincia di Ravenna, Casola Valsenio e
il G.P.M. A Colle Albano. Dopo Brisighella
e Modiglíana si prospetta un nome famoso nella
particolare geografia delle montagne "ciclistiche":
il Monte Trebbio con la sua storia legata soprattutto
al classico Giro della Romagna. Un ostacolo non indifferente
con una pendenza media del 6,85% collocato non molto lontano
dall'arrivo di Faenza, nell'elegante cornice di Piazza del
Popolo dove ogni anno si svolge il famoso Palio del Niballo
e si conclude la gara podistica della Cento Chilometri del
Passatore.
Nella
città natale d'Evangelista Torricelli, inventore
del barometro, conosciuta da secoli, in tutto il mondo,
per la ceramica e la maiolica che continuano a costituire
una risorsa primaria, vi sono pure importanti aziende di
trasformazione della ricca produzione agro-alimentare del
territorio, meccaniche e della moda. Nell'ambito della diversificata
attività sportiva è di specifico rilievo la
lunga tradizione nella disciplina della lotta ed il team
Minardi di F1. Il ciclismo e l'uso quotidiano della
bicicletta - favoriti da iniziative quali "Faenza 2003
- anno della bicicletta" qui costituiscono quasi uno
stile di vita. Ricordiamo i nomi di tre arzilli "senatori"
del ciclismo faentino: Aldo Ronconi, Vito Ortelli,
Giuseppe "Pipazza" Minardi. Nativo
di Faenza era anche Guerrino Farolfi, conosciutissimo
suiveur di lungo corso. E' stato Michele Dancelli
il vincitore della tappa che qui si è conclusa nel
1970.
IL
PERCORSO
Tappa
impegnativa, lungo l'itinerario, nervoso e tortuoso, si
incontrano quattro G.P.M. di 2° categoria rispettivamente
al Km. 90,8-114,0-142,5 178,3. Dopo l'ultima asperità
mancano 23,7 chilometri all'arrivo di cui i primi 13 in
leggera discesa. Intergiro posto in località Cavallina
al km 57,5.Tre i passaggi a livello ai km. -9,0-153,1-156,0.
Hanno
inizio lungo la s.p.73 Via Santa Lucia, per 1 chilometro
si percorrono strade della periferia cittadina, tra il penultimo
e l'ultimo chilometro e necessario disegnare una ampia ESSE
per superare il ponte sul fiume Lamone, prima curva a sinistra
seconda a destra. Ai 500 metri finali curva ad angolo retto
a sinistra quindi si percorrono 350 metri con sede stradale
della larghezza di mt.6, gli ultimi 150 sono larghi 9 ed
hanno la pavimentazione in mattonelle d'asfalto.
PARTENZA
(Montecatini Terme - ore 11.39 - 162 gli atleti al via;
non parte Contrini della Gerolsteiner)
Subito
bagarre, scatti e controscatti. Al km 6 se ne vanno Caucchioli,
Lunghi, Moreni, Brown, Lancaster, Marin, Carrara, Cioni,
Hamburger, Zaballa Gutierez, Svorada e Moerenhout. Reagisce
il gruppo: ripresi al km 11. Continuano i tentativi per
qualche chilometro, poi quiete in gruppo. Media della prima
ora: 39,150 km/h.
Salendo
verso Croci di Calenzano, è Lanfranchi
il promotore dì una fuga con altri quindici corridori:
Lunghi, Tiralongo, Fredy Gonzalez, Illiano, Carrara, Bruseghin,
Cioni, Nocentini, Scholz, Zaballa Gutierez, Vila Errandonea,
Bileka, Gryschenko, Bertagnolli e Arvesen. Dal gruppo escono
al contrattacco in cinque: Moreni, Petacchi, Di Bíase,
Backstedt e Zanetti.
Intergiro-Dotazione
"Expert" (Cavallina - km 68,7) i passaggi
Zaballa Gutierez, Aavesen, Cioni, Illiano, Víla
Errandonea, Gryschenko e gli altri dieci in avanscoperta.
A 23" i cinque inseguitori, a 55" il gruppo. Media
all'Intergiro: 36,979 kmlh.
Alle
spalle dei battistrada, si rialza Petacchi; questa
la situazione al km 80: i 16 davanti anticipano i 4 più
direttì inseguitori di 50" e il gruppo (Vini
Caldirola-Sidermec in testa) di 2'40" Km 90: a 1'48"
ì quattro; a 3'24" il gruppo. Rallenta il quartetto-Moreni,
raggiunto dal gruppo al km 96 (ritardo dì 3'30").
Ritiro (km 98) di Lancaster (Pan).
-
Gpm-Dotazione "Mediolanum" (Colla di Casaglia
- km 101 - 915 m - 2ª cat.) i passaggi: Fredy Gonzalez,
Gryschenko, Zaballa Gutierez e gli altri tredici; il gruppo
a 3'35". Media dopo tre ore: 37,700 km/h. Al cartello
dei 100 km al traguardo, il gruppo insegue a 3'18"
. Si sale al secondo gpm della giornata.
-
Gpm-Dotazione "Mediolanum"- (Colle Carnevale
- km 125 - 721 m - 2a cat.) i passaggi: Fredy Gonzalez,
Zaballa Gutierez, Tiralongo e gli altri fuggitivi anticipano
il gruppo di 3'43". Al cartello dei - 75 km al traguardo,
il margine è di 3'14". Non cambia la situazione:
sempre la Vini Caldirola-Sidermec a scandire il passo in
gruppo.
All'inizio
della salita verso Colle Albano, il distacco è
di 3'34".
Media dopo quattro ore di corsa: 38,050 km/h,
-
Gpm-Dotazione "Mediolanum" (Colle Albano
- km 153 - 412 mt- 2ª cat.) I passaggi: Fredy Gonzalez,
Zaballa Gutierez, Lanfranchi e gli altri con 3' di vantaggio.
Al cartello dei 50 km alla conclusione: 2'30". A Brisighella
(il t.v. occasionale è vinto da Tiralongo
davanti a Scholz): 2'28". Salendo verso Monte Casale,
attacco dal gruppo-maglia rosa di Simoni mentre,
davantì, resta solo ín avanscoperta Zaballa
Gutierez. Zaballa Gutierez collina con 13" sui resti
della fuga (avevano ceduto via vìa Illiano, Gryschenko
e Bileka); a 1'05" Simoni, a 1'35" il gruppo-maglìa
rosa. Nella discesa verso Modigliana, caduta di Wegelius
che, sia pur dolorante, riesce a ripartire. Ai -30: 32"
il vantaggio di Zaballa Gutierez sugli ex compagni
di fuga; a 1'16" Simoni, a 1'40" il gruppo-maglia
rosa. S'inizia a salire verso il Monte Trebbio.
Forcing
di Simoni: con lui restano Bertagnolli, Tiralongo,
Arvesen e Zaballa Gutíerez; dietro,
scatto di Casagrande e Scarponì con
Garzelli che riesce a superare un momento di difficoltà.
-
Gpm-Dotazione "Mediolanum" (Monte Trebbio
- km 189 - 595 m - 2ª cat.) I passaggi: Tiralongo,
Simoni e Arvesen; più indietro Bertagnolli
(cede ZaballaGutierez); a 40" il gruppo-maglía
rosa formato da 25 corrìdori con, tra gli altri,
Frigo, Tonkov, Pellizotti, Popovych,
Totschnig, Casagrande e Pantani.
In
quattro davanti (Simoni, Tiralongo, Arvesen
e Bertagnolli): al cartello dei -15 il loro vantaggio
è di 26". In discesa, caduta di Sabaliauskas
e Pantani; è Pantani il più
lesto a ripartire, riuscendo poi (ai -9 dall'arrivo) a rientrare
nel gruppo-maglia rosa. Braccio dì ferro tra il gruppetto-Simoni
e il gruppo-magliarosa. (molto attivi Casagrande
e Garzelli). 16" il distacco ai -6; 18"
ai -4 ; 20" aì -2; 23" all'ultimo chilometro.
ARRIVO
(Faenza - Piazza del Popolo - km 212) Vittoria di Arvesen
davanti a Tiralongo (a 1"), Simoni (a
1") e Bertagnolli (a 10"); a 26" Figueras,
Scarponi e via vìa gli altri. Tempo del vincitore:
5h34'23", alla media di 38,040 km/h.
COMUNICATI
STAMPA DALLA CORSA
Gilberto
Simoni vola in testa al Giro d'Italia:
"Ho rischiato, ma i fatti mi hanno dato ragione"
Faenza,
20 maggio 2003 - Uno
straordinario Gilberto Simoni ha conquistato quest'oggi
la maglia rosa,
al termine della 10ma tappa del Giro d'Italia,
la Montecatini Terme-Faenza di 202 km.
Con un'azione travolgente sul Monte Casale, a circa
35 km dal traguardo, il capitano del Team Saeco ha confermato
la splendida condizione messa in mostra già sabato
scorso sul Terminillo, lanciandosi all'inseguimento
di un gruppetto di fuggitivi, comprendente il compagno
di squadra Leonardo Bertagnolli, Paolo Tiralongo
e il norvegese Kurt Arvesen, unici a tenerne
la ruota sul Monte Trebbio.
Alle spalle dei quattro fuggitivi la maglia rosa Stefano
Garzelli e Francesco Casagrande organizzavano
un inseguimento che però si rivelava infruttuoso:
Arnesen si aggiudicava la volata ristretta e
Simoni, terzo alle spalle di Tiralongo, conquistava
la maglia rosa ai danni di Garzelli, sia pure per
soli 2". Bertagnolli chiudeva la sua splendida
prestazione con un quarto posto. "Stavo bene -
racconta Simoni - e volevo
un po' di bagarre. Ho rischiato molto con questa azione,
ma i fatti mi hanno dato ragione. Al momento dello scatto
mi sono quasi pentito. Mi sono detto: 'Qui mi faccio
male da solo'.
e invece sono riuscito ad indossare la maglia rosa." "Un grande ringraziamento
va ai miei compagni di squadra, tutti pronti a
darmi una mano fino ad esaurire tutte le energie. In particolar
modo Bertagnolli è stato fondamentale per la
conquista del primato."
La maglia rosa ha una dedica speciale: "Dedico
la maglia rosa ai miei due
amori: Arianna, mia moglie, e Sofia, mia
figlia." MariusSabaliauskas, compagno di squadra
di Simoni, caduto con MarcoPantani
in discesa a una decina di chilometri dal traguardo, ha
perso qualche posizione in classifica generale (era quinto),
ma ad un primo esame sembra non aver riportato conseguenze
preoccupanti.
GIRO:
POPOVYCH SALE AL 6° POSTO
Faenza,
20 maggio 2003 - Un
altro passo avanti per il Yaroslav Popovych. Lucraino
di Ernesto Colnago è brillante in salita
e al traguardo di Faenza trova le gambe per una gran volata,
che gli consente di piazzarsi allottavo posto. Il
cedimento di Sabaliauskas sul Monte Trebbio
permette a Popovych di passare al sesto posto
della classifica generale in attesa del Monte Zoncolan,
che il Giro dItalia affronterà dopodomani.
Scarponi
entra nei dieci in classifica generale
Faenza,
20 maggio 2003 - Michele
Scarponi ha dimostrato di avere una buona condizione
fisica. E rimasto agganciato al gruppo dei migliori
e conquista il 6° posto sul traguardo di Faenza. Il
corridore della DominaVacanzeElitronRDZ è stato protagonista nel finale di tappa
con Garzelli, Casagrande e Pantani.
Migliora la sua posizione in classifica generale: è
10° a 3 e 45 dalla nuova maglia rosa,
GilbertoSimoni (Saeco). Questa mattina non avevo
buone sensazioni ha spiegato il marchigiano
MicheleScarponi. Durante
la corsa ho ritrovato brillantezza. Ho attaccato con Casagrande
ma non siamo riusciti a rientrare sul gruppo dei fuggitivi.
Ho visto un ottimo Simoni, ha una buona gamba,
è il corridore da battere. Domani lavoriamo per
il nostro capitano MarioCipollini
conclude Scarponi.