COMUNICATI
STAMPA DALLA CORSA
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Danilo
Hondo al termine della corsa © Photo
Bettini per Team Lampre
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Hondo 2° a Pejo
Terme, fermato solo da Monier
Un
Danilo Hondo sorprendente sfodera una prestazione
all'altezza della sua grande classe e coglie il 2°
posto nella 17^tappa del
Giro d'Italia, la Brunico-Pejo Terme con arrivo
in salita.
Il tedesco della Lampre-Farnese Vini è
inserito, assieme al compagno di squadra Marzano,
in una fuga composta da un totale di 19 atleti nata
attorno al sessantesimo chilometri di gara, dopo che
l'avvio della corsa era stato contraddistinto da numerosi
tentativi di attacco (Simoni attivo in uno di questi).
L'ottima
collaborazione tra attaccanti ha permesso alla fuga
di raggiungere un margine sul gruppo superiore ai
10', vantaggio sufficiente per garantire il successo
a uno dei battistrada: a 12 km dal traguardo l'allungo
decisivo di Monier, Kruiswijk e Hondo,
con Moreno a tentare un tardivo e vano aggancio.
A
3 km dal traguardo, nel punto più impegnativo
dell'ascesa finale, Monier si è involato
verso il successo, mentre un caparbio Hondo
ha lottato e conquistato la piazza d'onore (a 36"
dal vincitore).
Marzano
ha tagliato il traguardo all'8° posto con un ritardo
di 1'57", mentre Cunego si è piazzato
al 30° posto, a 10'01" dal vincitore: pur
avendo perso qualche secondo dai corridori che occupano
la parte alta della classifica generale, il capitano
della Lampre-Farnese Vini è salito in
9° posizione, a 9'21" dalla maglia rosa Arroyo.
"Nel
finale mi sono consultato con Marzano, il quale mi
ha detto che non
era al massimo delle energie, così abbiamo
concordato di provare a entrare negli attacchi alternandoci.
Ho seguito un buon allungo e mi sono trovato in avanscoperta
con un margine sufficiente: Monier purtroppo
si è rivelato più forte in salita, io
ho comunque dato il massimo".
Lucida
anche l'analisi di Marzano: "L'accordo
con Hondo era quello di cercare di coprire
gli attacchi e Danilo ha colto subito una buona
occasione. Quando è partito Moreno in
cerca dell'aggancio, ho capito che sarebbe stata l'ultima
occasione buona per rientrare, ma purtroppo le mie
energie non erano più molte".
Questo
il commento conclusivo di Fabrizio Bontempi:
"Siamo andati vicini
a una vittoria dai più inaspettata con Hondo:
noi conosciamo la classe di Danilo e sapevamo
di poter fare affidamento su di lui.
Purtroppo ha trovato un corridore come Monier
che ha mostrato grande brillantezza in salita. La
tappa è stata assai impegnativa anche oggi,
con numerosi attacchi nella prima fase di gara: abbiamo
voluto con caparbietà andare in fuga e ci siamo
riusciti".
Da
segnalare che David Loosli non ha preso oggi
il via, fermato da un fastidioso problema al soprasella.
Danilo
Hondo showed an outstanding performance, obtaining
the 2nd place in the 17th stage of Giro d'Italia,
Brunico-Pejo Terme.
Lampre-Farnese
Vini's rider joined, with team mate Marzano,
a 19 riders breakaway begun at the 60th kilometer,
after a start of race full of attack attempts (Simoni
was in one of them).
Very
good cooperation among the attackers and so the action
reached a
sufficient advantage for giving the victory to one
of them: at 12 km to go the winning attack by Monier,
Kruiswijk and Hondo, with Moreno
who tried a late and vain attemp of chase. At 3 km
to go, in the toughest sector of the final climb,
Monier left Hondo and obtained the victory
with 36" on Hondo (2nd), while Marzano
reached the arrival in 8th position at 1'57".
Cunego was 30th at 10'01": he lost few
seconds to the other top riders, but he improved his
overall standing and now he's 9th at 9'21" to
the pink jersey Arroyo.
"In the final kilometers
I talked with Marzano, who told me that his
energies were not full, so we decided to share the
attack attempts. I joined a good action but Monier
was stronger than me on the climb".
David
Loosli wasn't at the departure: he quit the race
because he suffered for a suprasellar problem.
Il
video della cronoscalata di Plan de Corones sulla
scia di Marzano
Pubblicato
sul sito : www.lampre-farnese.com
il video registrato durante la cronoscalata di Plan
de Corones dalla moto che ha seguito Marco
Marzano.
Per gli appassionati una vera chicca che vi porta
nel vivo della 16° tappa!
Simone
Stortoni 6° a Pejo Terme dopo una lunga fuga
Altro
piazzamento per la Colnago-Csf Inox. Aggiornamento
su Pozzovivo e Belletti
26
maggio 2010 - Altro bel piazzamento per la
Colnago-Csf Inox al 93esimo Giro d'Italia:
ancora il marchigiano Simone Stortoni è
riuscito ad infilarsi nella fuga dei 19 corridori
partiti intorno al km 55 ed arrivata al traguardo
con più di dieci minuti sul gruppo. Dopo il
2° posto ottenuto sul Monte Terminillo, Stortoni
aggiunge il 6° posto a Pejo Terme al suo
primo Giro d'Italia:
«I
primi chilometri sono stati faticosissimi. Il gruppo
non ci lasciava fare ed abbiamo dovuto percorrere
dei tratti a 65 km/h per promuovere l'azione decisiva.
L'armonia - racconta
Stortoni dopo la tappa -
si è rotta quando Ignatiev è
scattato ai meno 30 km dall'arrivo, poi badavo a curare
la ruota di Marzano, che aveva Hondo
accanto, e di
Moreno, che mi sembrava il più forte
nel gruppetto.
Nel
finale non avevo la brillantezza per seguire tutti
gli scatti, ma con il 6° posto ho dimostrato che
se fossi arrivato ai meno 5 km nelle posizioni buone
avrei potuto giocarmela di nuovo. Sono contento
del mio Giro, ma anche un po' rammaricato, e chissà
che non ci provi di nuovo».
Purtroppo
il Giro d'Italia della Colnago-Csf Inox non
è fatto solo di vittorie e piazzamenti, ma
anche di infortuni e ritiri.
Ultimo,
in ordine cronologico, quello dell'altro marchigiano
Federico Canuti, fermatosi oggi per via di
un'infiammazione ai tendini dietro al ginocchio che
non gli permetteva di sviluppare forza sui pedali.
Canuti
è il quarto ritirato del team, che oggi ha
ricevuto la notizia dell'esatta entità dell'infortunio
di Domenico Pozzovivo: per lui microfrattura
ischio-pubica con interessamento dell'articolazione
dell'anca. Lo scalatore lucano, che dovrà osservare
un periodo di riposo con delle stampelle, dovrà
stare lontano dalla bicicletta per almeno 30 giorni.
Di
minore entità il problema a Manuel Belletti,
vincitore di tappa a Cesenatico. Il romagnolo
ha la sindrome della bandelletta ileo-tibiale e dovrà
osservare un periodo di riposo di 5-6 giorni unito
ad una terapia laser.
Squadra
vincitrice della Coppa Italia FCI 2009