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Michele Lugeri
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Michele Lugeri
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La locandina del Giro 2001 realizzata da Emilio Tadini. Ingrandisci l'immagine.
La locandina di
Emilio Tadini:
La fiaba del Giro

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Prologo: 19 maggio - PESCARA - (Cronometro individuale)

CRONOPROLOGO E PRIMA MAGLIA ROSA AL BELGA VERBRUGGHE

Pescara sabato 19 maggio 2001 - Il cronoprologo di apertura della ottantaquattresima edizione della corsa rosa, si è svolta in Abruzzo nei 7,6 km di lungomare che separano la località di Montesilvano Marina a Pescara.

La corsa che ha visto 180 atleti al via in tenuta da cronoman, è stata caratterizzata dal tempo nuvoloso e la temperatura mite, con il vento che soffiava a favore rendendo la prova molto veloce.

La media di 58,874 è stata imposta dal corridore che ha segnato il tempo inferiore, il belga della Lotto Verbrugghe, con il tempo di 7'44''.

Le chiavi di lettura di questo prologo, si possono sintetizzare nelle due corse nella corsa: quella dei numerosissimi velocisti e cronoman e quella degli attesi uomini di classifica.

Sul filo di pochi secondi, i vari Frigo, Hruska, Peron, Velo, Olano, Honchar e Leoni; Cipollini intento in una sfilata di moda all'ultimo body, è giunto 48° con 32 secondi. Sul più interessante fronte in chiave classifica, Olano su di tutti, ha fatto la differenza, grazie alle caratteristiche di specialista contro il tempo e a seguire, Savoldelli, Gotti, Di Luca e Garzelli che precede di un solo secondo Casagrande. Un discorso a parte merita Pantani, partito concentratissimo, nonostante i numerosissimi tifosi ad attenderlo ad ogni angolo del villaggio rosa. Il Pirata di Cesenatico, il più atteso in generale a parte Danilo Di Luca, ha accumulato un ritardo di soli 13'' rispetto alla coppia Garzelli-Casagrande.

Domani si prevede la prima tappa, GIULIANOVA - FRANCAVILLA AL MARE di 202 km, con la prima salita, ai 1320 metri del Gpm del Colle del Capraro, sino a scendere gradualmente, non senza altre lievi asperità, sul litorale di Francvilla al Mare.

Segnaliamo che per l'ennesima volta SuperMario Cipollini e la sua squadra dovranno sborsare una penale complessiva di 800 franchi svizzeri, per la nuova sfilata in body stile Big Gym, del velocista toscano. Sempre in casa Saeco, domani si festeggia il trentaduesimo compleanno di Laurant Dufaux, il quale con l'esclusione dal Tour, punta alla classifica di questo Giro.

La classifica dei primi 10 più gli atleti di interesse generale:

1 Rick Verbrugghe Bel (Lotto Adecco) 7'44''

2 Dario Frigo Ita (Fassa Bortolo) 0'09''

3 René Andrle Cze (Once-Eroski) 0'11''

4 Jan Hurska Cze (Once-Eroski) 0'13''

5 Andrea Peron Ita (Fassa Bortolo) 0'13''

6 Andrea Noé Ita (Mapei-Quick Step) 0'14''

7 Ruslan Ivanov Mda (Alessio) 0'16''

8 Isidro Nozal Vega Esp (Once-Eroski) 0'13''

9 Marco Velo Ita (Mercatone Uno-Strem Tv) 0'18''

10 Abraham Olano Manzano Esp (Once-Eroski) 0'19''

Inoltre: Savoldelli 21° a 0'24''. Gotti, 52° a 0'34''. Di Luca 56° a 35'', Garzelli, 67° a 0'36'', Casagrande, 68° a 0'37'' e Pantani, 128° a 0'49''.

CRONOPROLOGO DEL GIRO D'ITALIA: RIK VERBRUGGE COL VENTO IN POPPA.

l'approfondimento di Michele Lugeri

Pescara, 19 maggio 2001 - Non è una sorpresa questa vittoria di Rik Verbrugge nella sfida a cronometro sul lungomare di Pescara, il corridore belga ha già dimostrato nella Freccia Vallone tutta la sua potenza. Per lui non è impossibile effettuare delle sparate a testa bassa senza mollare mai. Piuttosto è una sorpresa la media record di 58,874 km\h, ma per fortuna del ciclismo i risultati col vento a favore vengono sempre omologati ed anzi sono ben accetti dagli addetti ai lavori.
Il ventiseienne corridore della Lotto-Adecco si gode ora i colori del primato e non sembra così sorpreso del suo exploit: "sono venuto per vincere una tappa, ed ho trovato anche il primato…ma non credo di mantenere la maglia fino alle montagne".
Una cosa è sicura: Verbrugge è attualmente fuori tiro dei velocisti, infatti Endrio Leoni primo degli sprinter, è staccato di ventidue secondi. Una volata di gruppo domani a Francavilla al Mare assicurerà ancora la maglia rosa sulle spalle dell'attuale leader.
La classifica nella classifica: tra i sette pretendenti al successo finale questo round se l'è aggiudicato Dario Frigo su Andrea Noè. Per il recente vincitore del Giro di Romandia ci sono già quindici secondi di vantaggio su Savoldelli, ventuno su Guerini e Rebellin, venticinque su Gotti, ventisei su Di Luca, a ventisettte Garzelli e appena dopo Casagrande.
Ullrich, febbricitante, naviga a mezzo minuto e Pantani a quaranta secondi.
Questo non vuol dire che le gerarchie nella Fassa Bortolo siano già cambiate, anzi con Dario Frigo protagonista nella prima parte del Giro, Francesco Casagrande potrà correre al coperto.
Domani la tappa tutta abruzzese da Giulianova a Francavilla non credo che offrirà di già una sortita dei big, nonostante - come afferma Zandegù - per Di Luca una vittoria sulle sue strade di casa possa valere doppio. Piuttosto qualche cacciatore di tappa accenderà le micce sulla salita che porta all'intergiro di Chieti: la maglia azzurra ed i secondi d'abbuono in palio a così pochi chilometri dall'arrivo possono far nascere la fuga buona. Mariano Piccoli, Roberto Petito o Ruslan Ivanov i favoriti per domani. Se non loro, o corridori come loro, ce la faranno ad assestare il colpo allora sarà parola per i velocisti.
Con un Cipollini che ha mostrato i muscoli agli avversari…con un body trasparente tratto da un libro di anatomia, alla ricerca dell'ennesimo sigillo, lotteranno Leoni, Quaranta, Hondo e tutte le altre ruote veloci.

Il profilo di Fabio Balbi

PESCARA: A distanza di 23 anni, un belga, conquista la maglia rosa al Giro d'Italia. L'ultimo ciclista del Belgio a vestire la maglia rosa è stato, infatti, Johan De Muynch, nel lontano 1978. Arrivando ai tempi nostri, cioè oggi, l'etichetta di eroe della cronoprologo dell'84° Giro d'Italia, è stato, senza alcun dubbio, il 27enne Rich Verbrugghe, capitano della Lotto Adecco, residente a pochi chilometri da Liegi, vincitore quest'anno della Freccia Vallone e del Criterium Internazionale. Solo una volta, da dilettante, Verbrugghe vinse in Italia. Successe ad una tappa del Giro delle Regioni, con arrivo a Firenze. Soprannominato "campione dei due belgi" (in virtù della residenza vicino alle regioni del Vallone e Bramante), Verbrugghe è entrato decisamente nella storia della corsa rosa. Partito alle 16.34, pettorale 118, l'atleta fiammingo, classe 1974, ha coperto i 7,600 km del tracciato Montesilvano- Pescara nel tempo di 7'44" alla straordinaria media dei 58.874 km/h, annientando il record di Boardman, detenuto ad una cronometro al Tour de France, nel 1994, con arrivo a Lilla, che corse all'allora splendida (visto e considerato quanto è stato capace di fare Verbruggen) media dei 55 km/h. Il Giro d'Italia, quindi, parte già con una piacevole sorpresa, anche se, in qualche modo, il ciclista della Lotto, ha un pò rovinato i piani della folta pattuglia italiana. Sopratutto per il recente vincitore del Giro della Romandia, Dario Frigo, giunto secondo a novi secondi dal vincitore. Verbrugghe è stato impeccabile, correndo i 7,600 km del tracciato sempre con un rapporto 55-11, macinando 97 pedalate al minuto. L'incognita del cronoprologo, comunque, è stato il vento. L'elemento atmosferico, ha condizionato in maniera abbastanza evidente, l'esito di questa prima frazione che, per le prime due ore di gara, ha "aiutato" molto i ciclisti in gara. I campioni, quelli attesi della vigilia, Ullrich, Savoldelli, Gotti, Simoni, Pantani (che prima della partenza è stato vittima del "furto" del suo cappellino e poi restituito), Olano ed il vincitore del Giro dell'anno scorso, Garzelli, non sono stati avvantaggiati. E, il vento, è stato poi il tema principale delle discussioni post cronoprologo. Il commento di Gianni Bugno, l'ex professionista che vinse un Giro d'Italia, portando la maglia rosa dalla prima all'ultima tappa, intervistato dai cronisti Rai.
"Si sapeva dall'inizio che il vento proveniente dal nord avrebbe avvantaggiato i primi concorrenti. Una cronoprologo disputata su un lungo rettilineo che nascondeva questo pericolo".
Il più soddisfatto, giustamente, la maglia rosa dell'84° Giro d'Italia che ha dedicato questo successo alla moglie ed alla sua figlioletta.
"Mi piace molto il Giro d'Italia- ha debuttato il vincitore del cronoprologo con un italiano molto efficente- e mi scuso se non conosco molto bene l'italiano".
Alla domanda se Verbrugghe può vincere il Giro, lui risponde: "Abbiamo una squadra che può controllare ogni tipo di corsa, ma non penso di vincere il Giro. E' già bello portare per qualche giorno questa maglia rosa".
E gli italiani? I brevi commenti di due papabili protagonisti del Giro. L'abruzzese di Spoltore Danilo Di Luca : "Sentivo parecchio vento addosso. Non sono molto soddisfatto della mia prestazione . Una prova non buona, diciamo discreta". Succinto Paolo Savoldelli: "Pensavo decisamente qualcosa di meglio".
Cala il sipario sulla prima frazione della corsa rosa edizione 2001. Per la cronaca, il peggior tempo è stato realizzato dallo spagnolo José Jaime Gonzales Pico (giunto ad 1'28" dal vincitore) dietro al giapponese Hidenori Nodera della Colpak, formazione che vanta un record particolare. Nessuno dei corridori della squadra Colpack ha mai partecipato ad un Giro d'Italia. Rimanendo in tema di curiosità, da segnalare che prima della partenza dei professionisti (il primo a prendere il via è stato, alle 15.30 il tedesco della Telekom, Hundertmark), hanno preso il via quattro atleti disabili, impegnati lo scorso settembre alle Paraolimpiadi. Il migliore è stato Giorgio Farroni che ha impiegato 9'59" seguito da Pierangelo Vignati (10'08"), Fabrizio Macchi (10'45") e Mauro Manenti (11'42").