Prologo:
19 maggio - PESCARA
-
(Cronometro individuale)
CRONOPROLOGO
E PRIMA MAGLIA ROSA AL BELGA VERBRUGGHE
Pescara
sabato 19 maggio 2001 -
Il cronoprologo di apertura della ottantaquattresima
edizione della corsa rosa, si è svolta in Abruzzo
nei 7,6 km di lungomare che separano la località
di Montesilvano Marina
a Pescara.
La
corsa che ha visto 180 atleti al via in tenuta da cronoman,
è stata caratterizzata dal tempo nuvoloso e la
temperatura mite, con il vento che soffiava a favore
rendendo la prova molto veloce.
La
media di 58,874 è stata imposta dal corridore
che ha segnato il tempo inferiore, il belga della Lotto
Verbrugghe, con
il tempo di 7'44''.
Le
chiavi di lettura di questo prologo, si possono sintetizzare
nelle due corse nella corsa: quella dei numerosissimi
velocisti e cronoman e quella degli attesi uomini di
classifica.
Sul
filo di pochi secondi, i vari Frigo, Hruska, Peron,
Velo, Olano, Honchar e Leoni; Cipollini
intento in una sfilata di moda all'ultimo body,
è giunto 48° con 32 secondi. Sul più
interessante fronte in chiave classifica, Olano
su di tutti, ha fatto la differenza, grazie alle caratteristiche
di specialista contro il tempo e a seguire, Savoldelli,
Gotti, Di Luca e Garzelli che precede di
un solo secondo Casagrande. Un discorso a parte
merita Pantani, partito concentratissimo, nonostante
i numerosissimi tifosi ad attenderlo ad ogni angolo
del villaggio rosa. Il Pirata di Cesenatico, il più
atteso in generale a parte Danilo Di Luca, ha
accumulato un ritardo di soli 13'' rispetto alla coppia
Garzelli-Casagrande.
Domani
si prevede la prima tappa, GIULIANOVA - FRANCAVILLA
AL MARE di 202 km, con la prima salita, ai 1320
metri del Gpm del Colle del
Capraro, sino a scendere gradualmente, non
senza altre lievi asperità, sul litorale di
Francvilla al Mare.
Segnaliamo
che per l'ennesima volta SuperMarioCipollini
e la sua squadra dovranno sborsare una penale complessiva
di 800 franchi svizzeri, per la nuova sfilata in body
stile Big Gym, del
velocista toscano. Sempre in casa Saeco,
domani si festeggia il trentaduesimo compleanno di Laurant
Dufaux, il quale con l'esclusione dal Tour, punta
alla classifica di questo Giro.
La
classifica dei primi 10 più gli atleti di interesse
generale:
1
Rick Verbrugghe
Bel (Lotto Adecco) 7'44''
2
Dario Frigo Ita (Fassa
Bortolo) 0'09''
3
René Andrle Cze (Once-Eroski)
0'11''
4
Jan Hurska Cze (Once-Eroski) 0'13''
5
Andrea Peron Ita (Fassa Bortolo) 0'13''
6
Andrea Noé Ita (Mapei-Quick Step) 0'14''
7
Ruslan Ivanov Mda (Alessio) 0'16''
8
Isidro Nozal Vega Esp (Once-Eroski) 0'13''
9
Marco Velo Ita (Mercatone Uno-Strem Tv) 0'18''
10
Abraham Olano Manzano Esp (Once-Eroski) 0'19''
Inoltre:
Savoldelli 21° a 0'24''. Gotti, 52°
a 0'34''. Di Luca 56° a 35'', Garzelli,
67° a 0'36'', Casagrande, 68° a 0'37''
e Pantani, 128° a 0'49''.
CRONOPROLOGO
DEL GIRO D'ITALIA: RIK VERBRUGGE COL VENTO IN POPPA.
l'approfondimento
di Michele Lugeri
Pescara,
19 maggio 2001 -
Non è una sorpresa questa vittoria di Rik Verbrugge
nella sfida a cronometro sul lungomare di Pescara, il
corridore belga ha già dimostrato nella Freccia
Vallone tutta la sua potenza. Per lui non è
impossibile effettuare delle sparate a testa bassa senza
mollare mai. Piuttosto è una sorpresa la media
record di 58,874 km\h, ma per fortuna del ciclismo i risultati
col vento a favore vengono sempre omologati ed anzi sono
ben accetti dagli addetti ai lavori.
Il ventiseienne corridore della Lotto-Adecco
si gode ora i colori del primato e non sembra così
sorpreso del suo exploit: "sono
venuto per vincere una tappa, ed ho trovato anche il primato ma
non credo di mantenere la maglia fino alle montagne".
Una cosa è sicura: Verbrugge è attualmente
fuori tiro dei velocisti, infatti Endrio Leoni
primo degli sprinter, è staccato di ventidue secondi.
Una volata di gruppo domani a Francavilla
al Mare assicurerà ancora la maglia
rosa sulle spalle dell'attuale leader.
La classifica nella classifica: tra i sette pretendenti
al successo finale questo round se l'è aggiudicato
Dario Frigo su Andrea Noè. Per il
recente vincitore del Giro di
Romandia ci sono già quindici secondi
di vantaggio su Savoldelli, ventuno su Guerini
e Rebellin, venticinque su Gotti, ventisei
su Di Luca, a ventisettte Garzelli e appena
dopo Casagrande. Ullrich, febbricitante, naviga a mezzo minuto e
Pantani a quaranta secondi.
Questo non vuol dire che le gerarchie nella Fassa
Bortolo siano già cambiate, anzi con Dario
Frigo protagonista nella prima parte del Giro, Francesco
Casagrande potrà correre al coperto.
Domani la tappa tutta abruzzese da Giulianova
a Francavilla non credo che offrirà
di già una sortita dei big, nonostante - come afferma
Zandegù - per Di Luca una vittoria
sulle sue strade di casa possa valere doppio. Piuttosto
qualche cacciatore di tappa accenderà le micce
sulla salita che porta all'intergiro di Chieti: la maglia
azzurra ed i secondi d'abbuono in palio a così
pochi chilometri dall'arrivo possono far nascere la fuga
buona. Mariano Piccoli, Roberto Petito o
Ruslan Ivanov i favoriti per domani. Se non loro,
o corridori come loro, ce la faranno ad assestare il colpo
allora sarà parola per i velocisti.
Con un Cipollini che ha mostrato i muscoli agli
avversari con un body trasparente tratto da un libro
di anatomia, alla ricerca dell'ennesimo sigillo, lotteranno
Leoni, Quaranta, Hondo e tutte le altre ruote veloci.
Il
profilo di Fabio Balbi
PESCARA:
A distanza di 23 anni, un belga, conquista la maglia rosa
al Giro d'Italia.
L'ultimo ciclista del Belgio a vestire la maglia rosa
è stato, infatti, Johan De Muynch, nel lontano
1978. Arrivando ai tempi nostri, cioè oggi, l'etichetta
di eroe della cronoprologo dell'84° Giro d'Italia,
è stato, senza alcun dubbio, il 27enne Rich
Verbrugghe, capitano della Lotto
Adecco, residente a pochi chilometri da
Liegi, vincitore quest'anno della Freccia
Vallone e del Criterium
Internazionale. Solo una volta, da dilettante,
Verbrugghe vinse in Italia. Successe ad una tappa
del Giro delle Regioni, con arrivo a Firenze. Soprannominato
"campione dei due belgi"
(in virtù della residenza vicino alle regioni del
Vallone e Bramante), Verbrugghe è entrato
decisamente nella storia della corsa rosa. Partito alle
16.34, pettorale 118, l'atleta fiammingo, classe 1974,
ha coperto i 7,600 km del tracciato
Montesilvano- Pescara nel tempo di 7'44"
alla straordinaria media dei 58.874 km/h, annientando
il record di Boardman,
detenuto ad una cronometro al
Tour de France, nel 1994, con arrivo a Lilla,
che corse all'allora splendida (visto e considerato quanto
è stato capace di fare Verbruggen) media dei 55
km/h. Il Giro d'Italia, quindi, parte già con una
piacevole sorpresa, anche se, in qualche modo, il ciclista
della Lotto, ha un pò rovinato i piani della folta
pattuglia italiana. Sopratutto per il recente vincitore
del Giro della Romandia, Dario Frigo, giunto secondo
a novi secondi dal vincitore. Verbrugghe è
stato impeccabile, correndo i 7,600 km del tracciato sempre
con un rapporto 55-11, macinando 97 pedalate al minuto.
L'incognita del cronoprologo, comunque, è stato
il vento. L'elemento atmosferico, ha condizionato in maniera
abbastanza evidente, l'esito di questa prima frazione
che, per le prime due ore di gara, ha "aiutato"
molto i ciclisti in gara. I campioni, quelli attesi della
vigilia, Ullrich, Savoldelli, Gotti, Simoni, Pantani
(che prima della partenza è stato vittima del "furto"
del suo cappellino e poi restituito), Olano ed
il vincitore del Giro dell'anno scorso, Garzelli,
non sono stati avvantaggiati. E, il vento, è stato
poi il tema principale delle discussioni post cronoprologo.
Il commento di Gianni Bugno, l'ex professionista
che vinse un Giro d'Italia,
portando la maglia rosa dalla prima all'ultima tappa,
intervistato dai cronisti Rai. "Si sapeva dall'inizio che
il vento proveniente dal nord avrebbe avvantaggiato i
primi concorrenti. Una cronoprologo disputata su un lungo
rettilineo che nascondeva questo pericolo".
Il più soddisfatto, giustamente, la maglia rosa
dell'84° Giro d'Italia che ha dedicato questo successo
alla moglie ed alla sua figlioletta. "Mi piace molto il Giro
d'Italia- ha debuttato il vincitore del cronoprologo
con un italiano molto efficente- e
mi scuso se non conosco molto bene l'italiano".
Alla domanda se Verbrugghe può vincere il
Giro, lui risponde: "Abbiamo
una squadra che può controllare ogni tipo di corsa,
ma non penso di vincere il Giro. E' già bello portare
per qualche giorno questa maglia rosa".
E gli italiani? I brevi commenti di due papabili protagonisti
del Giro. L'abruzzese di Spoltore Danilo Di Luca
: "Sentivo parecchio vento
addosso. Non sono molto soddisfatto della mia prestazione
. Una prova non buona, diciamo discreta".
Succinto Paolo Savoldelli: "Pensavo
decisamente qualcosa di meglio".
Cala il sipario sulla prima frazione della corsa rosa
edizione 2001. Per la cronaca, il peggior tempo è
stato realizzato dallo spagnolo José Jaime Gonzales
Pico (giunto ad 1'28" dal vincitore) dietro al
giapponese Hidenori Nodera della Colpak,formazione che vanta un record particolare. Nessuno
dei corridori della squadra Colpack
ha mai partecipato ad un Giro d'Italia. Rimanendo
in tema di curiosità, da segnalare che prima della
partenza dei professionisti (il primo a prendere il via
è stato, alle 15.30 il tedesco della Telekom, Hundertmark),
hanno preso il via quattro atleti disabili, impegnati
lo scorso settembre alle Paraolimpiadi. Il migliore
è stato Giorgio Farroni che ha impiegato
9'59" seguito da Pierangelo Vignati (10'08"),
Fabrizio Macchi (10'45") e Mauro Manenti
(11'42").