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Denis
Zanette rivince dopo sei anni, una tappa
al Giro ©
Bettini
Photo
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IL
RITORNO DEL "GIGANTE-ZANETTE": vince
una tappa al Giro dopo sei anni.
Denis Zanette ha vinto la decima tappa del Giro
d'italia, la LIDO
DI JESOLO - LUBIJANA
di 212 km, lasciando i compagni di fuga a
5 km dall'arrivo e involandosi verso il traguardo di Lubijana.
La
corsa ancora segnata dal caldo si è animata al
35° km con l'azione del francese Frederic Mainguenaud.
Dopo 15 km ci provano anche Ullrich, Cortinovis,
Baliani, Manzoni, Gonzales de Galdeano,
Konychev ed uno dei sei corridori, lo sloveno Uros
Murn.
Ma
dopo 32 km la fuga si esaurisce e a quel punto ci prova
Davide Casarotto (Alessio), a cui si agganciano Michele
Gobbi (Mobilvetta), Fabio Sacchi (Saeco), Denis
Zanette (Liquigas-Pata), Eddy Serri, Mario
Manzoni (Alessio), gli spagnoli Chica David Navas
(IBanesto.com) e Vega Isidro Nozal (ONCE),
lo sloveno Andrei Hauptmann (Tacconi Sport-Vini
Caldirola). I fuggitivi raggiungono in pochi chilometri
5 di vantaggio sul gruppo della maglia rosa - è
la fuga buona.
Dietro
la Fassa Bortolo si prende una giornata di riposo - constatato
che nel gruppo dei fuggitivi non ci sono uomini pericolosi
per il primato di Dario Frigo. A tirare ci pensa il team
Colpack che deve giustificare l'assenza di suoi uomini
nel gruppo di testa. Poco dopo, evade Renzo
Mazzoleni (Colpack), il quale raggiunge un
distacco di 515 dai fuggitivi ed un vantaggio
di 330 dal gruppo della maglia rosa.
A
7 km dalla fine Serri cerca l'azione a sorpresa,
ma Casarotto chiude il buco e poco dopo, a 5 km
dal traguardo, Zanette va all'attaco. Il friulano
della Liquigas, si porta a 10" che manterrà
negli ultimi km, giungendo solitario al traguardo.
IL PUNTO Di Michele Lugeri
UN
FRIULANO A LJUBLJANA: E’ DENIS ZANETTE
Grande
Fuga di Liquigas - Prosegue l’annata fruttuosa del corridore
di Sacile.
Roma,
29 maggio 2001
Si
sa che quando si corre per le strade di casa di solito
si è più generosi nel dosare le forze. Quando poi Denis
Zanette attraversa la sua Sacile per andare
a vincere dai “vicini di casa” sloveni, il gusto del successo
acquista un particolare sapore.
Scappano
in dieci ed hanno, buon per loro, vita facile. Fino all’arrivo.
Dopo
dieci giornate scoppiettanti, la tappa di oggi, vissuta
sul tema di una fuga arrivata in porto con dieci minuti
di vantaggio sul gruppo sonnacchioso e chiacchierone,
è sembrata una di quelle lunghe tappe che capita di vedere
spesso al Tour de France. Grandi pianure, grandi
distese di vigne hanno distratto i corridori prima delle
grandi montagne.
Ma
le montagne sono lì, nascoste dietro la caligine. E Denis
Zanette le conosce quelle montagne che nelle giornate
limpide solcate dalla bora si lasciano ammmirare imponenti
fino al mare Adriatico.
Ma
anche tutti gli altri pretendenti al Giro sapevano bene
che il Passo Pordoi è lì, alla loro sinistra, nascosto
dal Monte Civetta e dalle altre cime. Oggi il Giro
d’Italia è passato ad un tiro di schippo dagli scenari
che sono chiamati ad esaltare le gesta degli scalatori,
ma forse hanno tutti fatto finta di niente e, circospetti,
hanno attraversato la pianura friulana e i colli giuliani
al passo. Lasciando gloria e successo agli attaccanti
di giornata.
Tra
questi uomini vince Zanette: il passista della Liquigas-Pata
suggella così un ottimo avvio di stagione che era culminato
con l’onorevole terzo posto al Giro delle Fiandre.
All’arrivo di Meerbeke il suo…gas si era consumato
a trenta metri dal traguardo. Oggi invece la riserva delle
sue bombole lo ha fatto volare piantando in asso gli altri
compagni di fuga.
Domani
i Girini salteranno un paio di volte di qua e di la del
confine di Tarvisio e di Nova Gorica: se
questi itinerari dovranno ripetersi in futuro forse il
passaggio alle frontiere sarà già aperto, in quanto è
imminente l’entrata della Slovenia nella Comunità Europea.
Dal
punto di vista agonistico assisteremo alla scalata del
Passo Predil, situato però a ben centoventiquattro
chilometri dall’arrivo. Forse non ci sarà spazio per altre
imboscate o ritmi forsennati, ma la corsa, anche questo
lo si sa, la fanno i corridori. E tra questi si ripresenteranno
i velocisti.