QUARTA
TAPPA CON I BRIVIDI: LA MAGLIA ROSA MESSA IN FRIGO
La
tappa a Di Luca: il Giro dice tre volte il nome
Danilo
Di Michele Lugeri
Roma
23 maggio '01 - Dario Frigo non si ferma e
cambia per l'ennesima volta il colore della propria maglia:
leader alla Parigi-Nizza
come al Giro di Romandia,
come al Giro d'Italia.
Vendicata sportivamente l'uscita di scena di Francesco
Casagrande, esorcizzata la sfortuna con una caduta nel
passaggio ad Avellino, Frigo non si perde d'animo
e rimonta il distacco accumulato dal gruppo dei migliori
fino a mantenersi saldamente in testa.
Si perde sotto la pioggia invece il Giro di Paolo Savoldelli,
caduto anche lui ad Avellino, ma si trova da solo a riorganizzare
e tentare di operare il ricongiungimento. Alla prima difficoltà
"il Falco" è
ritornato "Baby Face",
forse ancora troppo giovane e fragile nel morale per riuscire
a non farsi abbattere dalle avversità.
Non dico che dovesse scatenarsi come Pantani ad Oropa
nella mistica scalata al Santuario, ma Savoldelli doveva
riuscire a rientrare in contatto con quelli che oggi sono
stati i migliori. E che continueranno a duellare sulle strade
del Giro.
Certo la velocità con cui gli uomini di testa hanno
affrontato la salita era vertiginosa: diventano persino
pericolose le entrate in piega nei tornanti, ma, secondo
me questo è un problema tecnico e di materiali: non
ricordo tante cadute sul bagnato, per giunta in salita,
quando correvano Gimondi o Moser o Hinault.
Se guardiamo le foto dell'epoca troviamo dei tubolari con
sezioni ben più grandi dei 23 o 21 millimetri attuali;
mescole più semplici e più efficaci in confronto
a quelle attuali: "l'esasperazione
della ricerca nei materiali della leggerezza e della scorrevolezza
porta alla rinuncia - ed è il caso di
dirlo - del giusto equilibrio".
Non solo, ma insisto col dire che il "fortunato"
Perez ha subito la rottura della catena mentre
era seduto sul sellino, e non mentre spingeva il suo rapporto
micidiale in piedi sui pedali, nella prima vera fuga in
montagna. Non è il caso di scherzare, perché
questo tipo di incidente può comportare lesioni a
volte fatali. Come accadde allo sfortunato corridore spagnolo
della Kas, Santisteban, al Giro del 1976.
Ma torniamo all'evento agonistico: si alternano le squadre
alla testa del gruppo per pilotare i propri capitani nelle
migliori posizioni. E' terra di conquista degli scalatori,
l'ascesa al Santuario di Montevergine,
ma il copione viene recitato come in occasione delle volate
imperiali degli sprinter. E questo ritmo crea una vittima
illustre nell'ultimo chilometro. Nel finale thrilling
Marco Pantani non tiene le ruote più veloci.
Davanti scoppia la bagarre per il successo: Danilo Di
Luca vince di forza su Simoni e Garzelli e
guadagna tre secondi sul gruppo e una ventina su Pantani. Dario Frigo è Maglia Rosa: Verbrugghe abdica
pagando un tributo di un'altra caduta e quattro minuti di
distacco.
Alcune considerazioni: Frigo
si è dimostrato sicuro e padrone delle sue forze,
la Fassa Bortolo è compatta
con lui; anche la Lampre-Daikin è
solida attorno a Simoni; Garzelli, con le
sue smorfie, oggi non perde colpi; Gotti, con la
sua Alessio, sembrava stesse
guidando il treno Saeco. Pantani anche quando vinse il Giro '99 fu staccato
da Zulle a Lago Laceno, questi venti secondi non
pregiudicano nulla come del resto non significavano il trionfo
quei trentasette guadagnati a Francavilla.
Infine Di Luca: la vittoria di oggi per lui non significa
il raggiungimento dell'obiettivo primario, come gli anni
passati. E' stata una dimostrazione data a tutti della sua
forza e della voglia di cominciare da qui il suo vero Giro
d'Italia.
Il profilo di Fabio Balbi
MONTE
VERGINE 23 MAGGIO '01: Il
Giro d'Italia perde
un altro pezzo importante della scacchiera dei papabili
vincitori. Dopo Casagrande (a casa anzi tempo per
una caduta), la corsa rosa perde per strada anche il bergamasco
Paolo Savoldelli. La quinta tappa dell'84. Giro
d'Italia, era stata acclamata, alla vigilia quale
prima prova di banco per coloro che avessero intenzione
di puntare al successo finale. E, in qualche modo, alla
luce del sole (accostamento poco idoneo visto il maltempo
che ha caratterizzato gli ultimi chilometri della tappa)
si sono visti alcuni papabili protagonisti. La tappa, certamente,
non era di quelle stoiche o da distacchi abissali. Però,
quei diciannove tornanti, gli ultimi 17.100 metri del tracciato
che portava i ciclisti in località Monte
Vergine (la tappa era la Potenza- Monte Vergine
di 169 km) gli 855 metri di dislivello, gli strappi attorno
al 10%, ha sancito alcuni verdetti. In primis l'addio ai
sogni di maglia rosa al belga Rick Verbrugghe, giunto al
traguardo con un ritardo di 4'39"; la prova sfortunata
di Paolo Savoldelli, giunto attardato in meniera
preoccupante per l'esito del Giro. L'atleta della Saeco
ha accusato 2'32" dal vincitore; il mezzo passo falso
del pirata Marco Pantani, giunto con 32" di
svantaggio. L'imprevisto capitato a Dario Frigo,
l'atleta della Fassa Bortolo,
caduto alle prime rampe dell'erta finale, ma subito rientratio,
grazie al lavoro dei suoi gregari. E, questo, è stato
anche il leif motiv del dopo tappa. Come mai Frigo ha
trovato la collaborazione dei suoi compagni, mentre Savoldelli
è rimasto solo? Claudio Corti, team manager
della Saeco ha commentato a
fine gara: "Si è subito
fermato Padrnos. Ma si sono avute alune difficoltà.
Savoldellli è salito in bici ma aveva già
accumulato molto ritardo". Alla domanda,
come mai gli altri non si sono fermati, Corti risponde.
"D'altronde Dufaux
era nel gruppo di testa e quindi non poteva fare altro che
proseguire la sua marcia con i primi". Il
nuovo capitano della Saeco è quindi Dufaux?:
"Sono partiti alla pari ed
insieme continueranno a lottare per ottenere il massimo".
Intanto la gara prosegue. C'è il primo allungo del
messicano Juan Perez Cuapio, atleta nato il 30 luglio
del 1977, compagno di squadra di Figueras. Massimo
vantaggio 32". A 5 km dalla conclusione, colpo di scena.
Al messicano si rompe la catena e viene riassorbito dai
migliori. Dietro è bagarre. Davanti al gruppo i gregari
di Ivan Gotti; poi quelli della Cantina
Tollo. Il gruppo si spezza in vari tronconi. Perde
contatto Pantani. Si va alla volata finale. Di
Luca parte ai 500 metri. Tiene bene e va a vincere davanti
a Simoni che, negli ultimi metri, supera Garzelli.
L'atleta abruzzese di Spoltore, Danilo Di Luca, conquista
la maglia verde. : "E' una
vittoria molto importante per me ma anche per la squadra.
Oggi si è vinto solo una tappa e niente di più.
Il Giro è decisamente ancora lungo".
La notizia del giorno, comunque, è la conquista della
maglia rosa del dinamico Dario Frigo, atleta della
Fassa Bortolo: "Ho
avuto un momento di difficoltà quando sono caduto.
Mi sono rialzato subito e grazie al lavoro dei miei compagni
di squadra, sono subito rientrato nel giro di 2/3 km. Sto
attraversando una condizione straordinaria e cerco di raccogliere
il più possibile. La maglia rosa? Spero di tenerla
il più lungo possibile".
Tra i protagonisti della giornata anche Giuliano Figueras,
giunto quarto. : "Ci tenvo
in qualche modo di fare bella figura perchè la tappa
arrivava in Campania. Sono soddisfatto a metà. Mi
spiace molto anche per l'infortunio capitato a Cuapio.
Ha rotto la catena nel momento più cruciale della
sua fuga. Per quanto riguarda me, credo di essermi difeso
bene".
Il Giro è finalmente partito. Dopo il dominio degli
stranieri, vedi il belga Verbrugghe e la doppietta
del teutonico Hondo (in mezzo il grande spunto di
Rastelli), finalmente due notizie importanti per
il ciclismo italiano: il successo di Di Luca, maglia
rosa a Frigo. Le scommesse sono aperte!.
Ordine
d'arrivo 4ª tappa 1
Danilo Di Luca (Ita) Cantina Tollo 4.34.12 (36.98
km/h) 2 Gilberto
Simoni (Ita) Lampre-Daikin 3 Stefano Garzelli (Ita)
Mapei-Quick Step
4 Giuliano Figueras (Ita) Ceramiche Panaria-Fiordo
5 Davide Rebellin (Ita) Liquigas-Pata
6 Sergej Gontchar (Ukr) Liquigas-Pata 0.03
7 Dario Frigo (Ita) Fassa Bortolo
8 José Azevedo (Por) O.N.C.E.-Eroski
9 Ivan Gotti (Ita) Alessio
10 Giuseppe Di Grande (Ita) Tacconi Sport
11 Manuel Beltran Martinez (Spa) Mapei-Quick Step
12 Unai Osa Eizaguirre (Spa) iBanesto.com
13 Andrea Noe' (Ita) Mapei-Quick Step
14 Aleksander Shefer (Kaz) Alessio
15 Wladimir Belli (Ita) Fassa Bortolo
16 Peter Luttenberger (Aut) Tacconi Sport 0.07
17 Carlos Contreras Caño (Col) Selle Italia-Pacific
18 Abraham Olano Manzano (Spa) O.N.C.E.-Eroski 0.08
19 Paolo Lanfranchi (Ita) Mapei-Quick Step
20 Mauro Zanetti (Ita) Alessio 0.15
21 Hernan Buenahora (Col) Selle Italia-Pacific 0.16
22 Vladimir Duma (Ukr) Ceramiche Panaria-Fiordo
23 Oscar Camenzind (Swi) Lampre-Daikin
24 José Castelblanco Romero (Col) Selle Italia-Pacific
25 Laurent Dufaux (Swi) Saeco Macchine Per Caffe'
26 Tadej Valjavec (Slo) Fassa Bortolo 0.25
27 Jan Hruska (Cze) O.N.C.E.-Eroski 0.27
28 Marco Pantani (Ita) Mercatone Uno-Stream TV 0.32
29 Fredy Gonzalez Martinez (Col) Selle Italia-Pacific
30 Pietro Caucchioli (Ita) Alessio
31 Roberto Sgambelluri (Ita) Team Deutsche Telekom
32 Massimiliano Gentili (Ita) Cantina Tollo
33 Gabriele Colombo (Ita) Cantina Tollo
34 Marco Velo (Ita) Mercatone Uno-Stream TV
35 Rouslan Ivanov (Mda) Alessio 0.42
36 David Latasa Lasa (Spa) iBanesto.com 0.54
37 Francisco Garcia Rodriguez (Spa) O.N.C.E.-Eroski
38 Jean Robin (Fra) Bonjour 0.57
39 Filippo Simeoni (Ita) Cantina Tollo 0.58
40 Sergej Yacovlev (Kaz) Cantina Tollo
41 Ruggero Borghi (Ita) Tacconi Sport 1.02
42 Gianni Faresin (Ita) Liquigas-Pata 1.07
43 Fortunato Baliani (Ita) Selle Italia-Pacific 1.08
44 Marzio Bruseghin (Ita) iBanesto.com
45 Francisco Leon Mañe (Spa) Kelme-Costa Blanca 1.10
46 Daniele De Paoli (Ita) Mercatone Uno-Stream TV
47 Alberto Elli (Ita) Team Deutsche Telekom
48 Denis Lunghi (Ita) Team Colpack-Astro 1.17
49 Marco Magnani (Ita) Alexia Alluminio 1.21
50 José Arrieta (Spa) iBanesto.com 1.31
Classifica
generale dopo 4 tappe
1
Dario Frigo (Ita) Fassa Bortolo 17.21.19
2 Abraham Olano Manzano (Spa) O.N.C.E.-Eroski 0.12
3 Gilberto Simoni (Ita) Lampre-Daikin 0.13
4 Wladimir Belli (Ita) Fassa Bortolo 0.17
5 José Azevedo (Por) O.N.C.E.-Eroski 0.19
6 Giuseppe Di Grande (Ita) Tacconi Sport 0.25
7 Jan Hruska (Cze) O.N.C.E.-Eroski 0.28
8 Vladimir Duma (Ukr) Ceramiche Panaria-Fiordo 0.33
9 Oscar Camenzind (Swi) Lampre-Daikin 0.35
10 Gabriele Colombo (Ita) Cantina Tollo 0.38
11 Andrea Noe' (Ita) Mapei-Quick Step 0.42
12 Sergej Gontchar (Ukr) Liquigas-Pata 0.47
13 Danilo Di Luca (Ita) Cantina Tollo 0.48
14 Stefano Garzelli (Ita) Mapei-Quick Step 0.57
15 Ivan Gotti (Ita) Alessio 1.02
16 Giuliano Figueras (Ita) Ceramiche Panaria-Fiordo 1.03
17 Unai Osa Eizaguirre (Spa) iBanesto.com 1.06
18 Marco Pantani (Ita) Mercatone Uno-Stream TV 1.09
19 Marco Velo (Ita) Mercatone Uno-Stream TV 1.15
20 Paolo Lanfranchi (Ita) Mapei-Quick Step 1.25
21 Manuel Beltran Martinez (Spa) Mapei-Quick
Step 1.25
22 Mauro Zanetti (Ita) Alessio 1.25
23 Carlos Contreras Caño (Col) Selle Italia-Pacific
1.29
24 Hernan Buenahora (Col) Selle Italia-Pacific 1.31
25 Tadej Valjavec (Slo) Fassa Bortolo 1.34
26 Massimiliano Gentili (Ita) Cantina Tollo 1.45
27 Aleksander Shefer (Kaz) Alessio 1.52
28 Roberto Sgambelluri (Ita) Team Deutsche Telekom 1.57
29 José Arrieta (Spa) iBanesto.com 1.58
30 Alberto Elli (Ita) Team Deutsche Telekom 2.05
31 Jean Robin (Fra) Bonjour 2.06
32 Pietro Caucchioli (Ita) Alessio 2.06
33 Laurent Dufaux (Swi) Saeco Macchine Per Caffe' 2.07
34 Davide Rebellin (Ita) Liquigas-Pata 2.13
35 Ruggero Borghi (Ita) Tacconi Sport 2.20
36 Peter Luttenberger (Aut) Tacconi Sport 2.26
37 Marco Magnani (Ita) Alexia Alluminio 2.26
38 Rouslan Ivanov (Mda) Alessio 2.41
39 José Castelblanco Romero (Col) Selle Italia-Pacific
2.49
40 Leonardo Piepoli (Ita) iBanesto.com 2.50
41 Fortunato Baliani (Ita) Selle Italia-Pacific 3.03
42 David Latasa Lasa (Spa) iBanesto.com 3.06
43 Fredy Gonzalez Martinez (Col) Selle Italia-Pacific 3.14
44 Francisco Garcia Rodriguez (Spa) O.N.C.E.-Eroski 3.15
45 Sergej Yacovlev (Kaz) Cantina Tollo 3.20
46 Paolo Savoldelli (Ita) Saeco Macchine Per Caffe' 3.21
47 Filippo Simeoni (Ita) Cantina Tollo 3.26
48 Francisco Leon Mañe (Spa) Kelme-Costa Blanca 3.27
49 Gianni Faresin (Ita) Liquigas-Pata 3.31
50 Daniel Clavero Sebastian (Spa) Mercatone Uno-Stream TV