HONDO
SU HONDO: UNA DOPPIETTA DI POTENZA
di
Michele Lugeri
Danilo
Hondo su tutti, su Leoni, e sul Re Leone
addirittura assente in questa volata. Sarà forse
l'erede di Zabel nel futuro della Deutsche
Telekom, ma è di sicuro il più forte
degli sprinter in questo avvio di giro. Se consideriamo
poi che solo il finimondo di Chieti lo ha relegato a disputare
lo sprint del gruppo.
Hondo, pilotato da Lombardi, ha esploso
la sua potenza in anticipo rischiando anche la rimonta
di Endrio Leoni sull'arrivo posto in leggera ascesa,
ma il veneto dell'Alessio
non è riuscito a rimontare la mezza ruota di distacco
rimasta sul traguardo. Per lui comunque una riconoscente
pacca sulla spalla da parte del vincitore.
Il resto della storia della tappa è passato come
una lunga preparazione alla volata finale, con gli imprevisti
soliti delle cadute: vittima illustre, ma senza conseguenze,
la maglia rosa Verbrugge.
Dopo il GPM che oggi ha parlato in spagnolo, sfilano nell'ordine
il colombiano Gonzales, lo spagnolo Rodriguez
e il messicano Perez, si susseguono i tentativi
degli attaccanti volti a sorprendere il gruppo.
Un'illusione consistente l'hanno vissuta Stangelj e
Barbero, ma i due - rispettivamente Liquigas
Pata e Lampre Daikin -
sono stati riacciuffati a milleduecento metri dall'arrivo.
A quel punto si prepara la volata, con gli uomini di classifica
appena a ridosso dei velocisti rimasti in prima linea
sull'erta finale di Potenza.
Si piazza quinto Davide Rebellin, probabilmente
ha provato la volata per affilare le ruote per l'arrivo
in salita di domani. Il vicentino è sempre stato
protagonista sugli arrivi appenninici; non pensa alla
classifica finale, come ha affermato al microfono di bikenews
al cronoprologo di Pescara, comunque una buona prova è
alla sua portata.
Ma domani nessuno della rosa dei big potrà sottrarsi
alla sfida: sarà affascinante vedere chi darà
il via alle danze sulla salita di Montevergine.