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Mikel
Astarloza Chaurreau
vince la 16a tappa
del Tour de France ©
Photo Andrea Magnani - Bikenews.it
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Lo
spagnolo Mikel
Astarloza Chaurreau (Euskaltel
- Euskadi)
vince
la 16a tappa - Pellizotti domina anche i due
passi di San Bernardo e la maglia a pois è
sempre più sua.
di Andrea Magnani
Bourg
Saint Maurice (Fra), 21 luglio 2009 - La
16a tappa del Tour de France con il Gran
San Bernardo da affrontare, entrando dalla Svizzera
in Valle d'Aosta ed il Piccolo San Bernardo
con il ritorno nella patria della Grande Boucle,
non ha visto un attacco da parte dei vari Schleck,
Evans, Wiggins o Sastre, alla
maglia gialla di Contador, ma la bella azione
di Franco Pellizotti uscito dal peloton a pochi
chilometri dal depart assieme al russo della
Katusha, Vladimir Karpets.
Il
"delfino di Bibione" in "maglia a pois"
era mosso dalla necessità di curare la sua
leadership nella classifica della montagna ed anche
dal sogno di trovare, finalmente, una vittoria di
tappa.
Tappa
quella odierna relativamente corta, con i suoi 159
km. I due attaccanti sono stati lasciati in pace sulla
prima salita, dal gruppo maglia gialla, con l'Astana
impegnata a controllare i successivi tentativi di
fuga degli uomini pericolosi a Capitan Contador
diventato leader di diritto - anche per Armstrong
- dopo la tappa di domenica.
Pellizotti
e
Karpets
hanno
raggiunto un vantaggio di 2 minuti sul Gran San
Bernardo quando le scaramucce da dietro avevano
provocato unevasione di massa, con ventuno corridori
in avanscoperta.
La
fuga si concretizza nella lunga discesa verso Aosta
da dove poco oltre inizia la risalita, ma prima, il
gruppo dei fuggitivi ritorna compatto, si rimescola,
poi escono ancora Pellizotti questa volta con
il belga Jurgen Van Den Broeck
e sul passo verso terra di Francia,
si sviluppano le azioni che determineranno la
tappa con arrivo nell'Alta Savoia, a
Bourg
Saint Maurice.
Il
primo caduto sul fronte del Piccolo
San Bernardo,
è stato l'ex maglia
bianca
Tony Martin,
probabilmente non benedetto da Papa
Benedetto XVI (lungo
il tragitto il Tour ha sfiorato la residenza estiva
del sommo pontefice che ha inviato un messaggio di
saluto ai corridori).
I
grimpeur hanno ammirato con rispetto e devozione il
grande Monte Bianco pensando forse, come fra
di loro si confaceva la presenza del grande campione
olimpico su pista,
Bradley Wiggins,
trasformatosi in scalatore in pochi mesi di preparazione
da corse a tappe ed ora 3° nella generale; hanno
poi proseguito chi piu' chi meno del loro passo.....Evans
ha ceduto alle progressioni del gruppo maglia gialla,
dettate dalla forzatura imposta dai fratelli Schleck.
Prima
Frank e poi
Andy hanno giocato all'altalena
per sfiancare Contador;
ma il risultato ha prodotto solo lo scollamento dal
trenino, di Mister
Lance Armstrong.
Il texano come un diesel, successivamente si è
riportato sul gruppetto Contador, con un'azione
toccante, mai vista nella lunga carriera del 7 volte
maglia gialla.
Col
cuore in mano chi ha avuto la fortuna di vedere Lance
salire e rimontare prima a 100 poi a 50 metri, via
via, fino al riaggancio, la maglia gialla, ne è
rimasto toccato; commentatori televisivi, motociclisti,
fotografi al seguito, tutti ricorderanno nei mesi
a venire questo episodio.
A
quel punto raggiunto da Lance, Capitan Contador
ha speso, in corsa, parole di elogio per il gregario
speciale.
Lance è tornato soprattutto per difendere
la sua 2a posizione in classifica e dimostrare agli
avversari dell'Astana, che prima
di arrivare a Contador devono passare sul suo
cadavere e lui "LanceStrog
è duro a morire"
ed oggi ha emozionato con quella sua progressione
gli appassionati di ciclismo: quell'emozione che sapeva
dare solo con i duelli in compagnia del grande Marco
Pantani.
A
37 anni dopo i suoi 7 successi in Francia, quest'americano
di Austin è ancora in sella, li fra i big del
futuro, a lottare con una dignità da "Diario
Cuore", il cuore di un uomo che come il sottoscritto,
ha provato, combattuto e sconfitto il cancro.
La
cronaca del finale ha visto invece la supremazia tattica
ed atletica di Mikel Astarloza che, a 2 km
dallarrivo, dopo
avere raggiunto la coppia Pellizotti - Van Den
Broeck, è scattato impetuoso verso il traguardo
con gli occhi affamati di quel successo che da lungo
ha inseguito.
Ventinove anni, basco di Guipuskoa con alle spalle
otto anni di professionismo, Astarloza
è
alla
sua seconda vittoria, quella più importante
di carriera.
Nella
per noi, speciale classifica della maglia a pois,
Pellizotti oggi si è incoronato Re delle
montagne, guadagnando 20 punti sulla cima Coppi, il
punto più alto del Tour a quota 2473 del Gran
San Bernardo.
In
classifica oggi, scendono l'ascensore del Tour "Rinaldinho"
Nocentini e Cadel Evans, arrivati con
3'55" da Astarloza e a 3' da Contador.
Da
segnalare il brutto incidente capitato al tedesco
Jens Voigt, scivolato su un avvallamento stradale
nellultima discesa, risultato: (vedi foto di
Bettini) trauma al maxillo facciale e probabile frattura
al gomito - ritiro e ricovero in Ospedale.
Domani
in programma il tappone del Tour 2009: da Bourg-Saint-Maurice
a Le Grand-Bornand.
169,5
km con quattro colli di prima e uno di seconda
categoria.
Lultima
montagna, di prima categoria si trova a 15 dallarrivo.
Chi vuole tentare di ribaltare i destini del Tour
de France aggredendo Contador, domani avrà
a disposizione l'ultima occasione. A.
M.
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16ª
etapa Tour de Francia: Mikel Astarloza da en la diana
El ciclista de Euskaltel
Euskadi Mikel Astarloza ha conseguido un espectacular
triunfo en la 16ª etapa del Tour de Francia,
una jornada alpina de 160 kilómetros entre Martigny
y Bourg-Saint-Maurice con las ascensiones al Grant
Saint Bernard y Petit Saint Bernard en el camino.
Mikel
Astarloza ha conseguido el tercer triunfo de la escuadra
de Miguel Madariaga en el Tour de Francia
tras las logradas por Roberto Laiseka e Iban Mayo.
Nacido
hace 30 años en Pasaia, Astarloza ha
cruzado la línea de meta en solitario tras una gran
labor en la escapada del día de sus compañeros
Gorka Verdugo e Igor Antón.
El conjunto 'naranja' estaba completando una gran carrera
a la que Mikel Astarloza le ha puesto el broche
de oro.
Mikel con las manos al aire!
Unbelievable,
fantastic, amazing, super. All the words I can't think of
at this moment. Mikel did it, he finally won something,
and not just anything, a stage in the biggest event of the
year The Tour de France!
Mikel
con las manos al aire!
Unbelievable,
fantastic, amazing, super. All the words I can't think of
at this moment. Mikel did it, he finally won something,
and not just anything, a stage in the biggest event of the
year The Tour de France!
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Mikel
Astarloza Chaurreau
trionfa
nella 16a tappa
del
Tour de France ©
Photo Andrea Magnani - Bikenews.it
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Together
with Anton and Verdugo he got once again in an early break.
At the last climb of the day it didn't look to good when
Van den Broucke and Pellizotti took off, but
on his own strength he was able to join them. Just before
the top also Moinard was able to come back and the four
of them were off for a thrilling descent.
Four
of the guys that weren't able to follow the four leaders
did their best to get back and at 3 kilometres before the
finish it looked like they were able to come back. Moinard
took off but he didn't get away. Then it was time for our
Mikel to try his luck and the other guys all had to pass.
He got away and rood like he never did before and won the
stage. With a victory sign of relief and satisfaction he
conquered the Tour and said to the world that he's
not just a loser, but a great rider! What a great moment
for himself, Euskaltel and of course all the fans!
Liquigas-Doimo al Tour,
Nibali&c. fanno il punto
Il team verde-blu si prepara ad un finale da protagonista.
Le
dichiarazioni (e gli obiettivi)
di Nibali, Pellizotti, Kreuziger, Bennati e Amadio
21
luglio Un Tour vissuto in prima linea:
è questo lo spirito che anima
il team Liquigas-Doimo nell'avventura in terra francese.
«Finora ci siamo comportati
come solo una grande squadra sa fare afferma
il team manager Roberto Amadio mantenendoci
in corsa su più fronti. Pellizotti può
mantenere la maglia a pois fino a Parigi, mentre
Nibali e Kreuziger possono cogliere limportante
traguardo di un posto tra i primi dieci nella classifica
finale.
Le
prossime tappe saranno decisive per entrambi gli obiettivi.
Sia le Alpi sia la cronometro di Annecy offrono
un terreno adatto alle caratteristiche dei nostri corridori.
La ciliegina, infine, verrebbe da una vittoria di giornata,
magari con Bennati a Parigi: il giusto premio
al lavoro che tutti i nostri corridori hanno svolto ed allo
spirito di squadra che hanno dimostrato».
Per
Franco Pellizotti la maglia a pois conquistata a
Colmar è il miglior attestato alle indiscusse
doti di scalatore: «E
una maglia prestigiosa che voglio portare sul podio di Parigi.
Grazie anche al supporto dei compagni sono riuscito a rafforzare
giorno dopo giorno il vantaggio, ma questo non deve portarmi
ad abbassare la guardia. La mia strategia sarà quella
dellattacco per raccogliere i punti necessari al fine
di mettere al sicuro la leadership nella classifica dei
grimpeur. Poi darò il mio supporto ai due giovani
per la scalata alla generale. Cullo ancora un sogno: arrivare
a braccia alzate ad un traguardo alpino».
Lo
Squalo dello Stretto
Vincenzo Nibali, dopo lottimo terzo posto a
Verbier ed il 6° posto in classifica, guarda
con fiducia alle prossime salite. «Ho
lavorato sodo per arrivare a questo appuntamento nella forma
migliore ed ora sto raccogliendone i frutti. Le sensazioni
sono molto buone ed intendo dare ancora battaglia per guadagnare
posizioni in classifica.
Di
certo non sarà facile, gli avversari sono tanti e
difficili da staccare in salita, ma questanno sento
di essere maturato e di avere maggior consapevolezza delle
mie capacità. La fiducia che la squadra ripone in
me è grande ed intendo ripagarla con prestazioni
al massimo delle mie possibilità.
Nella
cronometro di Annecy mi giocherò una parte
delle chance per un risultato di prestigio, così
come sul Mont Ventoux: una salita che ho studiato
durante il Delfinato e che farà
molte vittime. La maglia bianca? Superare Andy Schleck
non è impossibile».
Il
ceco Roman Kreuziger, 12° in classifica generale
ed in crescita dopo i problemi intestinali che lhanno
debilitato, affiancherà Nibali nella scalata
alla classifica. «Lobiettivo
di un posto tra i primi dieci è ancora alla mia portata.
Purtroppo nelle tappe disputate finora non ho potuto rendere
al 100%, soprattutto quando i big hanno attaccato.
Ora
mi sento meglio e voglio correre questo finale di Tour
da protagonista. Insieme a Vincenzo e Franco,
in salita, possiamo attuare una strategia comune che renda
dura la corsa ed elimini i corridori che ci
precedono. Nella cronometro salverò più energie
possibili per poi affrontare il Mont Ventoux dando
lanima».
Lultima
parola spetta a Daniele Bennati, condizionato dalla
sfortuna in avvio di corsa e che ora cercherà di
chiudere in bellezza il suo Tour. «Ho
tenuto duro perché sento di poter dire ancora la
mia in questa corsa. Attenuati i problemi alle costole e
conscio che il peggio è passato, cercherò
di salvare la gamba sulle Alpi per giocarmi il tutto
per tutto a Parigi.
La
concorrenza sarà spietata, con Cavendish e
Hushovd in testa. Loro hanno dimostrato un ottimo
stato di forma ma spero che la battaglia per la maglia verde
tolga loro un po energie in vista della tappa finale.
Parigi, oltretutto, è un arrivo particolare
che può riservare qualche sorpresa. Nel 2007, lanno
in cui mi imposi, arrivai sugli Champs Elysées
con unottima condizione. Ora la situazione non
è la stessa, ma la voglia di ritornare davanti a
tutti in uno sprint è tanta. Di imbattibili, per
me, non ce ne sono. Neppure Cavendish».
Discreta
prova di Loosli e Spilak
Svizzera,
Italia e Francia: queste le tre Nazioni attraversate
dalla 16^ tappa
del Tour de France, la Martigny-Bourg Saint Maurice
di 159 km.
A differenza di quanto visto nelle ultime frazioni della
Grande Boucle, i corridori della Lampre-NGC
non hanno pedalato in avanscoperta sui passi del San
Bernardo e del Piccolo San Bernardo: eppure Loosli
e Spilak hanno difeso l'onore dei colori blu-fucsia
rimanendo a lungo nel gruppo della maglia gialla.
Loosli
ha perso contatto dal gruppo di Contador a metà
del Piccolo San Bernardo, mentre Spilak è
rimasto in compagnia di Evans quando Schleck,
Wiggins e la maglia gialla hanno provato un allungo
a circa 5 km dalla vetta.
All'arrivo si è presentato un solitario Astarloza,
con 6" su 5 ex compagni di fuga, 11" su Pellizotti
e Goubert, 59" su Contador e gli altri uomini
di classifica; Spilak e Loosli (quest'ultimo
riaggregatosi nella discesa che portava all'arrivo) hanno
raggiunto il traguardo dopo 3'55" con una gruppo di
28 atleti, ottenendo rispettivamente la 40^ e la 37^ posizione.
Contador
ha mantenuto la testa della classifica generale, Loosli
è ancora il miglior blu-fucsia: 67° a 56'39".
"Spilak e Loosli hanno dimostrato
di poter rimanere con la testa della corsa fino a quando
è iniziata la battaglia tra gli uomini di classifica
- ha commentato Fabrizio Bontempi, Lampre-NGC's sport
director - Spilak ha provato
a rientrare sul gruppetto di Contador, ma ha dovuto proseguire
col suo ritmo".
Team Saxo Bank On The
Attack - Jens Voigt Out After Crash
21-
07- 09 -
Team Saxo Bank had sent both Fabian Cancellara
and
Jens Voigt in the early breakaway on the sixteenth
and 159 kilometer long mountain stage between Martigny
and Bourg-Saint-Maurice, where two very hard climbs
were on the menu. Later the great Swiss, however, resigned
to the field because of the steep landscape and the lack
of oxygen in the atmosphere.
However, the Team Saxo Bank's German veteran stayed in the
group with Marchante (Cervelo), Van den Broeck
(Lotto), Ten Dam (Rabobank), Roche and Goubert
(AG2R), Velits (Milram), Vogondy (Agritubel),
Trofimov, Le Fevre and Fedrigo (Bbox), Casar
(Francaise des Jeux), Moinard (Cofidis) and Asterloza,
Anton and Verdugo (Euskatel).
The
riders departed at the foot of the mountain, Col du Grand
Saint Bernard with an altitude of 2473 meters, which
soon proved to be too hard for a bunch of riders who were
dropped, as a demonstration of how difficult it can be to
get the body and legs to function properly after a rest
day - especially when you start the stage directly on a
mountain of this caliber.
In front of the breakaway Karpets (Katusha) and the
mountain jersey holder, Pellizotti (Liquigas) formed
a duo but in the valley between today's two big mountains
the front groups emerged and soon after the new group of
eighteen riders began the 22 kilometer long climbing of
Petit-Saint Bernard which summit have an altitude
of 2188 meters.
At
the foot of the climb, Team Saxo Bank put a heavy
pressure on the field and immediately bunches of riders
were dropped by the pace set by Gustav Larsson and
Chris Anker Sørensen.
With
a decisive move Andy Schleck reduced the group of
favorites toKlöden and Contador (Astana), Wiggins
(Garmin), Nibali (Liquigas) and Team Saxo Banks Andy
and Fränk Schleck. Unfortunately a larger group
of riders was able to rejoin the group after an impressive
come-back from Lance Armstrong (Astana) that neutralized
the battle among the favorites.
On
the descent Pellizotti (Liquigas), Van den Broeck
(Lotto), Asterloza (Euskatel) and Moinard
(Cofidis) were in the front of the race but were followed
by Goubert and Roche (Ag2r), Casar
(Francaise des Jeux) and Fedrigo (Bbox) only a few
seconds behind.
Just as the two groups emerged, Asterloza (Euskatel)
escaped from his companions and took the stage victory which
was his first win in six years.
The group of favorites crossed the line a minute behind
the Spaniard.
Team
Saxo Bank suffered a big loss on today's stage where Jens
Voigt crashed on the final descent and abandoned the
race.
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Jens
Voigt viene
soccorso prontamente. Nella caduta ha sbattuto violentemente
la parte destra di torace, braccia e viso sull'asfalto
riportando un trauma contusivo, il tedesco della Saxo
Bank è rimasto vigile..ora siamo in attesa
di notizie sul suo effettivo stato di salute. ©
Photo Roberto Bettini
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Jens
Voigt Is OK Under The Circumstances
21.07
21:56 -
An examination at the University hospital in Grenoble
this evening has initially given positive reports on Jens
Voigt's health after the nasty crash during today's
stage of Tour de France. He has incurred a fracture
of the right cheekbone and a concussion. For now he is staying
at the hospital for further observation.
Jens
has sent this greeting to the team:
"I think I was very lucky
not getting severely hurt from today's crash. Now I hope
that you can focus on the race and I wish you all good luck
with the hard stage tomorrow.
The
whole team in France and the whole staff at Riis-Cycling
wish Jens Voigt a speedy recovery and hope to see
him and his strong and joyful spirit back on the team soon.
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Mikel
Astarloza Chaurreau
vince la 16a tappa
del Tour de France ©
Photo Andrea Magnani - Bikenews.it
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Alberto
Contador giunge
al termine conservando brillantemente la maglia
gialla
del Tour de France ©
Photo Andrea Magnani - Bikenews.it
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Franco
Pellizotti lavora tanto e come dice lui spesso:
"per non raccogliere altrettanto"
- Comunque curare la maglia a pois toglie energie
che nei finali di tappa servirebbero a tentare una
vittoria - Va bene così, oggi la maglia di
Franco ha i Pois più grossi! ©Photo
Roberto Bettini
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