IL
PERCORSO
Prima
tappa in linea che, come tradizione vuole, è terreno
di caccia per le ruote veloci del gruppo. Il traguardo
è di primissimo prestigio situandosi in Trieste.
Profilo altimetrico piatto, piattissimo, per oltre metà
percorso con lievi ondulazioni nella parte finale e nel
circuito conclusivo che, ad ogni modo, non dovrebbero
però precludere il successo agli uomini-sprint.
La
partenza è da Jesolo, la notissima ed attrezzatissima
località balneare in provincia di Venezia che ha
avuto un grande sviluppo, situata a nord della città
lagunare, dove il Piave trova il mare. Un centro
che offre una variata e ricca gamma di possibilità
per il turismo balneare. Lo stabilimento termale elioterapico,
la zona del Cavallino al limitare della laguna
di Venezia, nella zona di punta Sabbioni,
la particolare ambientazione naturale di Eraclea MareEraclea
Mare sono fra i punti di maggiore interesse per Jesolo
che, a più riprese, ha ospitato anche arrivi di
tappa della corsa rosa, sempre appannaggio di velocisti:
1955 Rino Benedetti, 1970 volata serratissima con
Zandegù che prevale su Guido Reybrouck
e Basso, 1987 Cimini e, allindomani
partenza della nota tappa con arrivo a Sappada caratterizzata
dalla lotta fratricida fra i due compagni
di squadra Visentini e Roche. Lanno
successivo - 1988 successo di Paolo Rosola
e, infine, nel 2001 la Lido di Jesolo-Lubiana vinta
dal compianto Denis Zanette.
Dopo
Jesolo litinerario prevede Eraclea,
San Michele al Tagliamento e quindi lentrata
in Friuli per Latisana, Cervignano con breve digressione
nella provincia di Gorizia. Qui, nella località
di Pieris, sono riportati alla memoria i fatti che inquadrati
nel particolare clima politico post-bellico di queste
zone, determinarono la conclusione a Pieris
ai fini della classifica generale - della tappa Rovigo-Trieste
del 30 giugno 1946 per ostruzione del percorso. Giordano
Cottur, figura storica del ciclismo triestino scomparso
nel 2006, passò poi per primo, seguito da Toni
Bevilacqua, il traguardo simbolico a quel
punto nella sua città, in un gran tripudio
di folla.
Sempre
vincitori di peculiare prestigio nella splendida città,
stretta tra lazzurro del mare e le bianche rocce
del Carso, con il suo suggestivo ed evocativo territorio
che racchiude molteplici motivi dinteresse storico,
culturale, monumentale, artistico, paesaggistico armonicamente
fusi nella sua vocazione cosmopolita e ben rappresentati
nello scenario dunica suggestione che si respira
in Piazza Unità dItalia, teatro tradizionale
anche della conclusione delle tappe del Giro dItalia.
E da ricordare anche la popolare Barcolana,
la regata velica più affollata al mondo.
Sono
19 i precedenti arrivi di tappa nella città di
San Giusto. Girardengo nel 1919 e bis nel 1923
con Belloni nel 1920, Brunero 27,
Battesini 34, Del Cancia 38,
il triestino purosangue Cottur nel 39 e quindi
nel 46, nella vicenda già riferita. Nel 1940
vincitore è Vicini, 51 Frosini,
55 Fantini, 60 Bruni, 61 Rik
Van Looy, 66 Bariviera, 68 Guido
Reybrouck, 73 Marino Basso in maglia
iridata ed era anche la conclusione del primo Giro dItalia
europeo, 77 Gualazzini, 81
Knudsen nel prologo a cronometro di debutto ed
ancora il cronometro protagonista nelle vittorie di Zülle
del 98 e Gontchar nel 2004.
Fonte:
Gazzeta.it