IL
PERCORSO
Tali,
tanti e notissimi sono i monumenti e le attrattive di
Venezia che rimane in pratica impossibile tentare
di condensare, in poche righe, pure la semplice elencazione
delle principali. Questa straordinaria città che
sorge dal mare sarticola su più di cento
isole, altrettanti canali e conta oltre quattrocento ponti
con una sola piazza, la celeberrima piazza San Marco,
emblema della città, con lomonima basilica,
il campanile ed i monumenti storici circostanti che testimoniano
della sua storia e della potenza vissuta dalla Serenissima.
Piazza San Marco è al termine del Canal Grande;
è la maggiore via dacqua interna e, lungo
il suo corso, sorgono le più famose dimore della
nobiltà veneziana che alternano, in mirabile sintesi,
il repertorio dei vari stili fusi nel peculiare ed elegante
linguaggio architettonico veneziano La terraferma è
a quattro chilometri, il mare aperto a due e, fra questi
la laguna Veneta.
In
questo scenario mozzafiato ed incantato sembra impossibile
solo immaginare le biciclette. Venezia però, pure
in questo tema, vanta un albo doro di pura eccellenza
con il Giro dItalia.
E il Lido di Venezia, isola lunga dodici
chilometri facente parte del cordone litorale che separa
il mare dalla laguna, a soli millecinquecento metri da
S. Marco, il sito veneziano che si collega meglio con
il ciclismo. E al Lido di Venezia che è
partito il Giro del 1997 con la tappa desordio vinta
da Mario Cipollini, in volata, ovviamente.
Un
vero e proprio capolavoro organizzativo e dardimento,
firmato da patron Vincenzo Torriani, è stata
poi la 14^ tappa del Giro del 1978, la cronometro individuale
di 12 chilometri attraverso calli, ponti e rive da Marghera
a Piazza San Marco con un ponte di barche di 400 metri
che univa la chiesa della Salute a piazza San Marco. Ordine
darrivo reale con Francesco Moser
vincitore, Giuseppe Saronni a 14 e lo specialista
svedese Knudsen a 15.
Uno
spettacolo indimenticabile. Altra partenza del Giro dItalia
nellambito di Venezia nel 1972. Tappa desordio
con partenza da Mestre ed arrivo a Ravenna
vinta da Marino Basso su Bitossi. Il grande
velocista belga Rik Van Steenbergen prevale nella
tappa partente da Riccione del 1952 su Kubler
e Bartali dopo avere vinto, nellanno precedente,
il 1951, la Brescia-Venezia davanti al veneziano
Toni Bevilacqua.
Primo
incontro di Venezia con il Giro dItalia nel
1936 con larrivo della tappa a cronometro partente
da Padova. Vittoria per lelegante passista
ligure Giuseppe Olmo.
E
ancora il cronometro il giudice per la prova a squadre
che vedrà le formazioni sfrecciare sulle strade
piatte del Lido di Venezia, celebre per la Mostra
del Cinema, il Casinò, gli alberghi di prestigio
che salternano nellelegante contesto balneare
toccando i siti caratteristici di Malamocco e degli
Alberoni.
Un
inizio allinsegna della velocità, della gran
velocità, dellaffiatamento, per poco più
di venti chilometri, alla conquista della prima, ambitissima,
maglia rosa.
Fonte:
Gazzeta.it