CRONACA
Inizio
corsa in tutta tranquillità a dispetto delle previsioni,
il gruppo scende in passerella verso Pescara e
solo dopo il passaggio dalla città sede di arrivo
della Tirreno-Adriatico nasce la fuga che caratterizza
come una staffetta la corsa vera e propria quella della
battaglia alla maglia rosa pronta ad infiammarsi alle
pendici della cima sede d'arrivo che fino ad un mese fa
era la Cima Coppi con i suoi 2064 metri.
Nell'ultima
ricognizione pre-Giro fatta dalla direzione di corsa i
2 metri di neve ancora presenti in cima, hanno costretto
l'organizzatore ad accorciare di 5 km l'arrivo al Blokhaus
così da far perdere alla tappa abruzzese
il primato della cima più alta raggiunta a favore
della Cuneo-Pinerolo con i 2035 metri del Sestriere
la Cima Coppi del Giro centoanni.
La
corsa si vivacizza dopo una mezz'ora con una fuga che
porta i suoi componenti fra i quali il più pericoloso
sembra Cardenas ad avvicinarsi a Fara
Filiorum Petri da dove poco dopo iniziano i 18 km
di salita verso il Blokhaus.
Qui
è posto il traguardo volante a 48 km dall'arrivo
regolato oggi da Visconti che precede Palumbo.
Da
notare nel gruppo maglia rosa la scivolata in curva di
Philip Deignan (Cervelo) in discesa, a 20 km dall'arrivo,
mentre il giovane corridore era in testa a tirare con
i suoi compagni al servizio di Sastre.
L'iniziativa
della Cervelo alleggerisce il carico di lavoro
della Lpr di Di Luca ed indica chiaramente
le intenzioni dello spagnolo vincitore della tappa di
Monte Petrano terzo nella generale.
A
18 km dall'arrivo inizia la salita ed i 5 battistrada
hanno raccolto un margine sul gruppo maglia rosa che non
da speranza di successo per la loro avventura - tappa
troppo corta e tirata per fughe davanti - e rimangono
con una cinquantina di secondi via via scemando fino al
più dotato e coriaceo Cardenas.
Altalena
al comando della gruppo maglia rosa con Cervelo e Lpr
alternati al comando del forcing di inseguimento poi il
primo scatto marcato Sylvester Szmyd ai meno 15
km sul duro strappo di Pretori.
Il
polacco compagno di Basso e Pellizotti
apre le danze in salita mentre al comando della corsa
c'è solo Cardenas.
Dietro
Sastre e Di Luca cominciano a controllarsi
con loro fra gli altri c'è anche Armstrong.
Scatto
di Pellizotti che si porta su Szmyd e inaspettatamente
arriva anche Armstrong alla ricerca forse di un
successo di tappa.
Dietro
Di Luca comanda il gruppo maglia rosa mentre Pellizotti
ha già accumulato 20" di margine mentre Armstrong
a fatica insegue il varesino della Liquigas che
vede solo l'ombra del texano sette volte maglia gialla.
Ad Armstrong infatti non riesce l'aggancio con
Pellizotti mentre nel gruppo Masciarelli (Acqua&Sapone),
sesto nella tappa di Monte Petrano, correndo
oggi sulle strade di casa è al comando per capitan
Garzelli.
Mentre
il gruppo maglia rosa si compone ora di tredici elementi,
(Rogers, Simoni, Garzelli, Valjavec,
Leipheimer, Sastre, Bruseghin, Basso,
Agnoli, Siutsou, Sistov, Szmyd,
Serpa Perez), davanti Pellizotti si volta
con frequenza a controllare se Armstrong riesce
nell'aggancio ma nonostante gli intenti il texano ha ormai
un distacco di un centinaio di metri e il campione della
Liquigas prosegue con l'azione decisiva verso l'arrivo.
Pellizotti
raggiunge
un vantaggio di 42" dal gruppo maglia rosa quando
finalmente lo scatto più atteso; a meno di 10 km
dalla fine Di Luca parte Garzelli e un indomito
Menchov si riportano sul ciclista più acclamato
nella sua terra, lui che conosce questa salita a memoria.
I
tre avversari raggiungono Armstrong e mentre l'azione
di Di Luca si fa più cattiva che mai, arriva anche
Basso mentre Sastre è il primo a
cadere accusando una crisi inaspettata.
Peraltro
Menchov bracca con facilità disarmante l'azione
del Killer in maglia ciclamino lasciando pensare che possa
addirittura contrattaccare.
Sastre
dietro cerca invano di riportarsi sugli attaccanti, lo
spagnolo terzo nella classifica generale raggiunge Armstrong
che va su del suo passo, reduce da un'infortunio con
operazione a sole tre settimane dall'inizio del Giro
d'italia.
A
8 km dalla vetta Sastre accusa un ritardo di 50"
da Pellizotti e 15" dal quartetto Di Luca,
Menchov, Basso e Garzelli.
L'azione
di Di Luca è continua ed insistente e alla
fine Garzelli cede e si stacca dopo l'ennesima
accelerazione del campione di Spoltore, per poi dopo 500
metri riportarsi sotto in un tratto di salita più
dolce.
Dietro
Sastre, Armstrong, Szmyd e Simoni
seguono a 28" Levi Leipheimer a 1'12".
A
passo Lanciano, Pellizotti transita con
ancora 28 preziosi secondi di vantaggio dal gruppo Di
Luca-Menchov scavalcando virtualmente di una posizione
in classifica Sastre.
Con
grande progressione Pellizotti incrementa il vantaggio
a 39" in un tratto in cui la strada spiana.
Sastre
intanto recupera qualche secondo riuscendo a reagire e
ai meno 4 km Pellizotti torna ad un vantaggio di
42" sul trenino Di Luca-Menchov-Garzelli, Sastre
segue a 1'18" con a ruota Armstrong e Simoni.
Ai
meno 3 km Pellizotti guadagna addirittura ben 51"
e si avvia a vincere una tappa per lui memorabile.
Sastre
infine va nuovamente in crisi, non riesce a tenere il
passo di Armstrong e gruppetto.
Ai
meno 2 km Di Luca a cuore aperto tira fuori tutta
la grinta residua e tenta la zampata su Menchov
con un altro scatto ma il russo in maglia rosa rimane
come sempre incollato all'abruzzese mentre Franco Pellizotti
taglia il traguardo trionfante, Di Luca negli ultimi 50
metri stacca la maglia rosa viene superato sul rettifilo
rosa da un caparbio Stefano Garzelli secondo classificato.
Vince
Franco Pellizotti (Liquigas)
secondo
Stefano Garzelli (Acqua&Sapone)
terzo
Danilo Di Luca (Lpr)
4°
Ivan Basso (Liquigas)
5°
Marzio Bruseghin
In
classifica Menchov e Di Luca, rimangono
rispettivamente al 1° e al 2° gradino del podio
mentre approfittando del successo di giornata e della
crisi di Sastre, il team Liquigas
va con Pellizotti e Basso a guadagnare sia
il 3° che il 4° posto della generale lasciando
al leader della Cervelo solo il 5° posto.
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COMMENTI
DEI PROTAGONISTI ALL'ARRIVO
Danilo
Di Luca: salita diversa da come la faccio in allenamento
e' volata Menchov e io siamo i più forti
in salita e prevedevo che sarebbe stato difficile staccarlo.
Il
mio rammarico è che il russo non lascia capire
quando è il momento di attaccarlo per affondare
la lama con uno scatto, se potevo accorgermi prima che
era in difficoltà come si è visto negli
ultimi metri, ne avrei approfittato volentieri.
Ho
dato tutto in questa tappa e sono soddisfatto almeno ho
racimolato qualche secondo; andiamo avanti ora al Vesuvio
dovrò solo attaccare e basta visto che oggi
inaspettatamente ho recuperato qualcosa e comunque dopo
domani io ci provo.
Ai
fischi del numeroso pubblico a Stefano Garzelli
che ha strappato gli il secondo posto sul BlockHaus
Danilo risponde: E' solamente tifo e negli stadi di calcio
se ne vedono di peggio. Garzelli non mi ha danneggiato
perche' lui fa la sua corsa e siamo in due squadre diverse
(peraltro l'Acqua&Sapone è una squadra abruzzese)
.
In
fondo è stata una giornata positiva che ha dato
una lezione cioè quella che che ora Menchov
e' attaccabile.
Ivan
Basso: Nella tappa con arrivo sul Vesuvio sicuramente
proverò a vincere. Faccio i complimenti a Franco
che oggi ha vinto e oggi la squadra ha vinto e abbiamo
dimostrato che le alleanze fra me e Pellizotti
sono la mossa giusta per gli interessi della squadra.
Siamo soddisfatti della vittoria di oggi.