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Il  Tour de France 2001...

         
   
   
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Medici senza frontiere

Roberto Bettini

© Bettini Photo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
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CAMPIONATI DEL MONDO CICLISMO SU STRADA - LISBONA - PORTOGALLO
13/10/2001 5° giorno - - - - -
Prova in linea maschile cat. junior Vince Oleksandr Kvachuk
Prova in linea femminile cat. elite Vince Rasa Polikeviciute
Oleksandr Kvachuk (Ukr) 2.58.43 (40.62 km/h)
Rasa Polikeviciute (Ltu) 3.12.05 (37.80 km/h)
Niels Scheuneman (Ned) 1.07
Edita Pucinskaite (Ltu)
Mathieu Perget (Fra)
Jeannie Longo-Ciprelli (Fra)
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JOLANDA POLIKEVICIUTE SI VESTE DELL'IRIDE
prosegue la stagione d'oro delle ragazze lituane: tre titoli in quattro anni

di Michele Lugeri

Roma, 13 ottobre 2001 - Gran bella gara il mondiale femminile, un grande spettacolo agonistico fondato sull'attacco della squadra lituana alla dittatrice Jeannie Longo.

Rasa Polikeviciute ©Ph.Lugeri

La corsa si accende quando decide la campionissima francese: a tre giri dalla fine il gruppo di quaranta atlete si screma e ne restano una quindicina appena al comando. Tra queste tre azzurre con Fabiana Luperini finalmente protagonista fino in fondo e battuta dalla forza delle avversarie e non dalle sue paure che puntualmente l'hanno assalita ad ogni competizione mondiale.

Ma davanti la Longo non arresta la sua spinta sui pedali: sguardo fisso all'asfalto non reca attenzione a nessuna delle sue avversarie e prosegue a tirare senza chiedere alcun cambio.

Cedono le nostre, cede la Ziliute con Jolanda Polikeviciute; ma sono la gemella Rasa e la Pucinskaite che tengono testa alla francese insieme alla Brandli, in cerca del riscatto dopo l'amaro argento della crono.

Anche stavolta è l'ultimo falsopiano a fare la selezione finale: all'ennesimo scatto della Longo che parte dal cuore del gruppetto di testa risponde però la campionessa di Verona 1999, Edita Pucinskaite che proprio sul falsopiano affonda il colpo portando via il terzetto che si gioca il podio.

Alle spalle inseguono disperate la Brandli e le altre ragazze veloci in cerca di una volata, come la tedesca Arndt. l'olandese Melchers e la svedese Ljungskog
mentre Fabiana Luperini tenta un impossibile ricongiungimento.

Via giù per la discesa, con la Longo che non rinuncia ai cambi: una grande atleta come lei non teme neanche la morsa delle lituane e conosce l'importanza della conquista di una medaglia. Grazie a questa collaborazione le fuggitive mantengono sei miseri secondi che sono sufficienti per disputare la volata in solitudine.

Rasa Polikeviciute in maglia iridata

Nessun tatticismo, le ragazze si presentano lanciate fino ai cento metri finali dove la spunta all'ultimo colpo di pedale Rasa Polikeviciute sulla compagna Pucinskaite e Jeannie Longo, micidiale ed insidiosa su ogni terreno, anche in volata.

Nono posto per la prima delle azzurre, la titolata Alessandra Cappellotto.

Tre titoli in quattro anni è il ricco bottino della squadra femminile lituana che prosegue la striscia di successi inaugurata da Diana Ziliute nel 1998, senza dimenticare però anche i Tour della Pucinskaite, la Coppa del Mondo della stessa Ziliute e il bronzo olimpico della crono di Sidney per la stessa Rasa.

Ed in questa competizione, finora, la Lituania ha conquistato un oro, un argento e due bronzi juniores tutti tra le ragazze, ma domani toccherà farsi valere ad un certo Rumsas, ottimo corridore che quest'anno è stato sacrificato un po' troppo in casa Fassa Bortolo. Tanto per cambiare un altro avversario in più grazie alla rivalità dei nostri club e dei nostri artigiani che finora hanno fatto incetta di titoli e medaglie ma con atleti ucraini, atlete lituane e svizzere.

A domani, con l'ultimo atto di questi bei Campionati del Mondo di Lisbona.

LISBONA, 13 ottobre 2001 - Nella prova in linea riservata alla categoria juniores maschile si è imposto con un'azione da grande fuoriclasse ancora una volta un atleta ucraino. Si tratta di Oleksandr Kvachuk che ha dominato la gara andando all'attacco nel terzultimo dei 10 giri del circuito del Monsanto, per complessivi 121 chilometri.

In quel momento davanti c'era un sestetto in fuga fin dal 3° giro, composto dall'olandese Poels, il francese Claude, il polacco Kolendo, lo spagnolo Sanchez, il russo Belov e il danese Brechell.

In seguito rimanevano davanti solo Sanchez e Brechell mentre Kvachuk riprendeva via via tutti i fuggitivi, loro compresi e proseguiva diritto verso l'arrivo e la meritatissima maglia iridata.

Al secondo posto, staccato di di 1'12'' ha indossato la medaglia d'argento l'olandese Scheuneman, mentre quella di bronzo è stata assegnata al francese Perget.

Per un altro ucraino allevato in Italia che vince il mondiale, un'altra delusione per i colori azzurri, i quali con Francesco Failli, Luca Ricciardi e Luca Conati, quest'ultimo generosissimo nel promuovere l'inseguimento del gruppo e vincitore della volata di consolazione, non hanno centrato una medaglia che era alla loro portata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LISBONA, 13 ottobre 2001 - La lituana Rasa Polikeviciute ha vinto la prova femminile elite dei campionati del mondo di Lisbona, al termine di un finale al cardiopalmo che ha visto le tre medagliate, giungere sul traguardo con il fiato delle inseguitrici dietro le spalle.

Le connazionali Polikeviciute e Pucinskaite con la intramontabile Longo, hanno regalato grandi emozioni, quando nell'ultimo giro erano andate in fuga beffando le altre favorite, l'olandese Mirjam Melchers, la tedesca Judith Arndt , la svizzera Nicole Brändli, la svedese Susanne Ljungskog, la lituana Diana Ziliute ed anche tre delle cinque azzurre, Fabiana Luperini, Marianna Lorenzoni e Alessandra Cappellotto.

La corsa di 121 km con 10 giri all'interno del parco naturale di Monsanto, si è svolta senza particolari sussulti fino all'ottava tornata, quando nella 2ª salita di 1600 metri di lunghezza che sfocia in un lungo falsopiano, Jannie Longo ha aperto le danze, tanto che la selezione è arrivata subito. Solo le migliori, in tutto una decina, sono rimaste incollate alla francesina dalle gambe d'oro.

Rimanevano cosi' piantate col cuore in gola, prima la Cappellotto poi la Lorenzoni, a lungo in testa a dettare il ritmo per le compagne di squadra. Solo la Luperini tentava una reazione, ma senza successo, tanto che all'ultimo giro, imboccando la prima salita, il gruppo con la Longo, Pucinskaite, Arndt, Polikeviciute, Melchers, Brändli, Ljungskog aveva un vantaggio di 1 minuto sulle inseguitrici.

A questo punto il colpo di scena: le battistrada, nelle due salite hanno rallentato per controllarsi, favorendo così il recupero delle inseguitrici tanto che da dietro in cima all'ultima salita, la Luperini poteva scorgere le fuggitive.

Sarebbero bastati altri 500 metri di salita per permettere il ricongiungimento, ma Jannie Longo che oltre a forza e grinta da vendere ha una esperienza tattica ineccepibile, ha sorpreso tutte in cima al Gpm. Ne è nato così un inseguimento da brividi negli ultimi 4 km, fra il terzetto Longo-Pucinskaite-Polikeviciute e le beffate ex compagne di fuga, Arndt, Melchers, Brändli e Ljungskog.

Grazie alla collaborazione offerta dalla Longo, battuta in partenza con due compagne di fuga lituane, le tre battistrada si sono gettate a capofitto sul traguardo con un sprint capolavoro vinto dalla lituana Polikeviciute, sulla connazionale Pucinskaite e la francese Longo.

Certo è che dopo essere stata la madrina della prima fuga e di quella decisiva, a Jannie Longo la sua medaglia di bronzo risplenderà anche d'oro: senza la campionessa francese, le lituane probabilmente si sarebbero dovute arrendere a delle atlete veloci come la Arndt o la Brändli.

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L'arrivo e la felicità di Oleksandr Kvachuk sul podio © Bettini Photo

Lo sprint vincente di Rasa Polikeviciute

Le gemelle Polikeviciute © Photo Lugeri

Il podio elite woman

Ordine d'arrivo:

1 Oleksandr Kvachuk (Ukr) 2.58.43 (40.62 km/h)
2 Niels Scheuneman (Ned) 1.07
3 Mathieu Perget (Fra)
4 Sven Nevens (Bel)
5 Jérémy Roy (Fra)
6 Thomas Lovkvist (Swe) 1.08
7 Luca Conati (Ita) 1.23
8 Jukka Vastaranta (Fin)
9 Marcus Burghardt (Ger)
10 Christoph Meschenmoser (Ger)
11 Thomas Fothen (Ger)
12 Przemyslaw Pietrzak (Pol)
13 Artur Krol (Pol)
14 Jurgen Van Den Broeck (Bel)
15 Timothy Cassidy (Irl)
16 Maxime Monfort (Bel)
17 Jan Kunta (Cze)
18 Marc De Maar (Ned)
19 Nikita Eskov (Rus)
20 Jean-Sébastien Maheu (Can)
21 Markus Eibegger (Aut)
22 Marc Bomhof (Can)
23 Oleg Rodionov (Rus)
24 Ivan Sever (Cro)
25 Evgheni Gutalov (Mda)
26 Frantisek Rabon (Cze)
27 Michael Van Poucke (Bel)
28 Olivier Bonnaire (Fra)
29 Antonio Jesus (Por)
30 Richard Moffatt (Aus)
31 Miha Svab (Slo)
32 Nebojsa Jovanovic (Yug)
33 Mathieu Boiche (Fra)
34 Thomas Dekker (Ned)
35 Heinrich Haussler (Ger) 1.40
36 Bartosz Pajor (Pol)
37 Vasileios Kourmpetis (Gre)
38 Dumitru Creciun (Mda)
39 Luis Leon Sanchez Gil (Spa)
40 Roman Andres (Swi)
41 Brendan Cato (Aus)
42 Roman Eremine (Rus)
43 Steve Morabito (Swi)
44 Nic Ingels (Bel)
45 Patrick Gassmann (Swi)
46 Gheorghe Botosanu (Mda)
47 Matej Jurco (Svk)
48 Yuri Karpechyn (Blr)
49 Jos Harms (Ned)
50 Vitaly Kondrut (Ukr) 1.41
51 Bartosz Kolendo (Pol) 1.42
52 Francesco Failli (Ita)
53 Alessio Ricciardi (Ita)
54 Lasse Bochmann-Larsen (Den) 1.48
55 Leon Makarovic (Slo) 1.53
56 Simon Heimkreitner (Ger)
57 Daniel Wieczorek (Pol)
58 Blake Caldwell (USA) 1.55
59 Pedro Pablo Sermini Lesser (Chi)
60 Matti Brechell (Den) 2.54
61 Ignacio Sarabia Diaz (Mex)
62 Philip Deignan (Irl)
63 Chris Sorensen (Den)
64 Mathieu Claude (Fra)
65 Siarhei Daubniuk (Blr) 3.07
66 Stanislav Belov (Rus)
67 Yriy Ivoljatov (Uzb)
68 Fumiyuki Beppu (Jpn) 3.31
69 Jonathon Clarke (Aus) 3.32
70 Kalle Kriit (Est) 4.58
71 Michael T. Christensen (Den) 5.42
72 Ronny Kremer (Lux) 8.27
73 William Aranzazu Escobar (Col) 10.45
74 Andreas Molandsveen (Nor) 10.49
75 Matthias Hell (Swi) 11.44
76 Yasunori Oyakawa (Jpn)
76 Cameron Evans (Can)
78 Andrey Fedyaev (Blr)
79 Denis Birjukov (Est)
80 Harald Berger (Aut)
81 Yauheni Hutarovich (Blr)
82 Laurent Didier (Lux)
83 Georgios Tentsos (Gre)
84 Kastytis Mazenis (Ltu)
85 Dusan Kozel (Svk)
86 Carlos Abellan Ossenbach (Spa) 11.50
87 Vladimir Tuychiev (Uzb) 12.32
88 Denis Inamo (Slo) 12.49
88 Andrei Kunitski (Blr)
90 Arturs Lagzdins (Lat)

Ordine d'arrivo:

1 Rasa Polikeviciute (Ltu) 3.12.05 (37.80 km/h)
2 Edita Pucinskaite (Ltu)
3 Jeannie Longo-Ciprelli (Fra)
4 Judith Arndt (Ger) 0.06
5 Mirjam Melchers (Ned)
6 Nicole Brandli (Swi)
7 Susanne Ljungskog (Swe)
8 Diana Ziliute (Ltu) 1.33
9 Alessandra Cappellotto (Ita)
10 Susan Palmer (Can)
11 Jolanta Polikeviciute (Ltu)
12 Fabiana Luperini (Ita)
13 Monica Valen (Nor) 1.49
14 Marianna Lorenzoni (Ita)
15 Caroline Alexander (GBr)
16 Ragnhild Kostol (Nor) 1.51
17 Trixi Worrack (Ger) 2.48
18 Priska Doppmann (Swi)
19 Bogumila Matusiak (Pol)
20 Corine Hierckens (Bel)
21 Magali Le Floch (Fra)
22 Rosalind Reekie-May (NZl)
23 Sophie Creux (Fra)
24 Cindy Pieters (Bel)
25 Svetlana Boubnenkova (Rus)
26 Maria Isabel Moreno (Spa)
27 Teodora Ruano Sanchon (Spa)
28 Natalya Kishchuk (Ukr)
29 Fany Lecourtois (Fra)
30 Amber Neben (USA) 4.34
31 Hanka Kupfernagel (Ger) 5.17
32 Anna Millward (Aus) 6.27
33 Anne Samplonius (Can)
34 Chantal Beltman (Ned)
35 Lisbeth Simper (Den) 8.10
36 Heidi Van De Vijver (Bel)
37 Eneritz Iturriaga (Spa)
38 Pia Sundstedt (Fin)
39 Hayley Rutherford (Aus)
40 Kimberly Bruckner (USA)
41 Vera Hohlfeld (Ger)
42 Tina Liebig (Ger)
43 Kimberly Smith (USA)
44 Cybil Di Guistini (Can)
45 Leah Goldstein (Can) 11.37
46 Flor Delgadillo Ruiz (Col) 13.36
47 Sara Carrigan (Aus)
48 Iryna Chuzhynova (Ukr)
49 Arenda Grimberg (Ned)
50 Jorunn Kvalo (Nor)
51 Roberta Bonanomi (Ita)
52 Solrun Flataas (Nor) 16.08
53 Rachel Heal (GBr)
54 Silvia Parietti (Ita)
55 Ghita Beltman (Ned)
56 Rosa Maria Bravo Soba (Spa) 17.23
57 Miho Oki (Jpn)
58 Valentyna Karpenko (Ukr)
59 Béatrice Thomas (Fra) 17.25
60 Annette Beutler (Swi) 19.25
61 Malgorzata Wysocka (Pol)
62 Nataliya Kachalka (Ukr) 20.25
63 Anriette Schoeman (RSA) 22.25

 

 

 

 

 

 

 

 

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