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FBI.gov LA LISTA DEI TERRORISTI RICERCATI...

L'84° Giro d'Italia.

         
   
   
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Albo d'oro
2000
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Kubler (Svi)
1950
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Schotte (Bel)
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1929
Ronsse (Bel)
1928
Ronsse (Bel)
1927
Binda (Ita)

Medici senza frontiere

Roberto Bettini

© Bettini Photo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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CAMPIONATI DEL MONDO CICLISMO SU STRADA - LISBONA - PORTOGALLO
11/10/2001 3° giorno - - - - -
Cronometro individuale maschile cat. elite Vince Jan Ullrich
Jan Ullrich (Ger) 51.49.99 (44.797 km/h)
David Millar (GBr) 0.06.30
3 ° Santiago Botero Echeverry (Col) 0.11.73
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- LA CRONACA -

Lisbona, 11 ottobre 2001 - Dopo l'oro nella cronometro mondiale del'99 e quello

ULLRICH in azione

olimpico su strada di Sydney 2000, Jan Ullrich è salito ancora sul gradino più alto del podio oggi a Lisbona. Grande corsa per Kaiser Jan che nel primo dei due giri della prova iridata ha controllato l'azione dei sui principali avversari, il colombiano Botero, diventato un protagonista di questa specialità resa particolarmente dura dalle salite affrontate due volte e l'asso dei cronoprologhi, l'inglese David Millar, transitato con il tempo migliore su tutti i rilevamenti del percorso.

Ullrich sembrava battuto e mulinava pesantemente il suo 54/11, rapporto che solo la sua potenza può sostenere e quando a 6 km dall'arrivo, all'ultimo rilevamento, inseguiva Millar a 10'', ha messo il turbo in discesa nello stesso momento in cui l'ungherese Bodrogi lo superava.

MILLAR in azione

Sicuramente il campione di Rostok non ha voluto stravincere la corsa; col pensiero proiettato sulla prova iridata di domenica, avrà aperto il gas solo all'80%, almeno fino agli ultimi 5 km, quando Bodrogi, stimolandolo nell'orgoglio lo ha aiutato a concludere con un testa a testa ungaro-tedesco, permettendogli di rimontare il gap su Millar e di chiudere nel segno del successo con sei secondi sul cronoman inglese e 11 sul fuoriclasse colombiano.

BOTERO in azione

Bodrogi ha poi concluso 5° ad 1 minuto davanti alla sorpresa della Vuelta, l'americano e compagno di squadra di Armstrong, Levi Leipheimer, giunto a 24''.

Purtroppo in linea con le previsioni, cioè male, gli italiani anche a causa di una disciplina, quella del cronometro, troppo trascurata in Italia. I nostri scudieri, Nardello e Pinotti sono giunti rispettivamente 24° e 25°; il campione d'Italia ha accusato un ritardo di 3'34'' mentre l'ingegnere di Bergamo 3'36''.

Questa affermazione di grandezza del campione tedesco pesa già come un macigno sui sogni di vittoria degli italiani che da molti anni aspettano di portare a casa l'iride del primato mondiale su strada.


- IL COMMENTO -

PUNTUALE COME UN CRONOMETRO KAISER JAN VINCE IL SUO SECONDO TITOLO IRIDATO
ed intanto tre giri di prova fatti per domenica...

di Michele Lugeri

Roma, 11 ottobre 2001 - Prende bene le misure del circuito del Monsanto, Jan Ullrich. Così bene da sovvertire in extremis una classifica che lo vedeva addirittura a giocarsi un posto sul podio con l'americano Lepheimer fresco del rodaggio di prestigio della Vuelta.
Invece Ullrich riesce a dominare a colpi terribili di 54x11 la discesa finale fino a divorarsi l'ultimo chilometro in appena una cinquantina di secondi. Grazie però, e bisogna essere riconoscenti..., anche alla praticissima presenza del giovane ungherese Laszlo Bodrogi che "casualmente" offre un comodo punto di riferimento al campione tedesco proprio nel momento dello sforzo supremo che ha valso la vittoria per il Kaiser.
Sempre indietro nei vari punti di rilevamento, Ullrich ha invece dimostrato un'ottima resistenza con un finale in crescendo che gli ha permesso di superare sia il colombiano Santiago Botero, ormai cronoman affermato, che il tenace britannico David Millar.
Questi tre uomini protagonisti delle grandi corse a tappe, con Leipheimer, hanno praticamente corso a sè questa competizione che sia pur affascinante è comunque priva di un numero tale di protagonisti capaci di infiammare la gara.
Millar, bava alla bocca all'arrivo, si mangia in discesa tutto il vantaggio tenacemente costruito per trenta chilometri, pagando lo scotto di aver scelto una bici poco areodinamica.
Botero, asciutto ma massiccio, fa fruttare le sue nuove doti di cronoman regalando alla sua Colombia la prima sospirata e meritata medaglia nella storia dei mondiali.
Bodrogi, terzo a Plouay, chiude bene al quinto posto, mentre delude il campione uscente Gonchar. Per l'ucraino l'attenuante di quattro punti di sutura rimediati nelle ultime gare disputate e le peripezie subite dalla sua bici persa tra gli aeroporti e giunta appena in tempo per partire.
Lontani i nostri Nardello e Pinotti, appaiati a cavallo del venticinquesimo posto. Per il campione d'Italia in linea si è trattato, come ha affermato, di un allenamento in vista della prova di domenica.
Così è stato anche per il campione tedesco in linea: e già che c'era ha pure assaggiato il podio...
E' noto che la gara in linea non ha sempre un risultato matematico, esatto, come può accadere nelle gare a cronometro, ma Ullrich - forte soprattutto di una squadra ancora fresca e tutta per se - parte già davanti a tutti in virtù del successo e della sua potenza.
Terzo titolo mondiale, dunque, per il campione Olimpico di Rostock dopo la vittoria tra i dilettanti nel 1993 (un giorno prima della vittoria di Armstrong...) e nella cronometro di Treviso 1999. A questo palmarès va aggiunta anche medaglia di bronzo - sempre crono e sempre dilettante, ma in gara open - di Catania 1994.
E' maturo il momento del titolo più importante? della maglia iridata che si può ricoprire di sponsor e vestire al posto di quella Olimpica troppo candida per legge e quindi poco redditizia?
Riusciranno i nostri eroi a vestire tutti insieme la stessa maglia azzurra e ad onorarla?
O uscirà fuori il solito Eroe della Domenica?
Da venerdì largo dunque alle prove in linea e spazio alle rivincite: per primo toccherà a Popovych dimostrare il suo valore nella gara Under 23. Sabato onore per i ragazzi Juniores e le Donne prima del Gran Finale degli Elite.

Jan Ullrich in azione e sul podio assieme a Millar e Botero © Foto Bettini

Ordine d'arrivo:

1 Jan Ullrich (Ger) 51.49.99 (44.797 km/h)
2 David Millar (GBr) 0.06.30
3 Santiago Botero Echeverry (Col) 0.11.73
4 Levi Leipheimer (USA) 0.24.70
5 Laszlo Bodrogi (Hun) 1.00.38
6 Leif Hoste (Bel) 1.04.28
7 Santos Gonzalez Capilla (Spa) 1.26.55
8 Nathan O'Neill (Aus) 1.28.88
9 David Plaza Romero (Spa) 1.45.77
10 Michael Blaudzun (Den) 1.51.39
11 Serguei Gontchar (Ukr) 1.55.29
12 Piotr Chmielewski (Pol) 2.05.94
13 Jean Nuttli (Swi) 2.07.63
14 Roland Green (Can) 2.17.70
15 Evgeni Petrov (Rus) 2.21.57
16 Fabian Cancellara (Swi) 2.23.60
17 Denis Bondarenko (Rus) 2.31.17
18 Nico Mattan (Bel) 2.34.30
19 Piotr Przydzial (Pol) 2.39.11
20 Eddy Seigneur (Fra) 2.40.14
21 Michael Rogers (Aus) 2.44.85
22 Jan Hruska (Cze) 2.52.78
23 Andrei Mizourov (Kaz) 3.04.22
24 Daniele Nardello (Ita) 3.34.81
25 Marco Pinotti (Ita) 3.36.58
26 David George (RSA) 3.38.19
27 Eric Wohlberg (Can) 3.38.83
28 Joaquim Adrego Andrade (Por) 3.41.87
29 Jens Voigt (Ger) 3.46.74
30 Jan Valach (Svk) 3.47.83
31 Joaquim Augusto Gomes Oliveira (Por) 3.56.79
32 Oleksandr Klymenko (Ukr) 4.10.31
33 Marlon Alirio Perez Arango (Col) 4.19.55
34 Florent Brard (Fra) 4.21.95
35 Remco Van Der Ven (Ned) 4.27.69
36 Jonathan Vaughters (USA) 4.33.87
37 Raivis Belohvosciks (Lat) 4.35.85
38 Bart Voskamp (Ned) 4.47.33
39 Ryan Cox (RSA) 4.53.77
40 David McCann (Irl) 4.55.25
41 Martin Cotar (Cro) 4.59.80
42 Andrey Kashechkin (Kaz) 5.02.73
43 Stuart Dangerfield (GBr) 5.21.58
44 Ivaïlo Gabrovski (Bul) 5.24.48
45 Frank Hoj (Den) 5.34.27
46 Dimitar Gospodinov Dimitrov (Bul) 5.47.23
47 Mitja Mahoric (Slo) 6.16.79
48 Damir Iratov (Uzb) 6.23.15
49 Peter Legradi (Hun) 6.26.98
50 Alexandar Nikacevic (Yug) 7.02.97
51 Kazuya Okazaki (Jpn) 8.32.50
52 Vasilos Anastopoulos (Gre) 10.05.69

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