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FEDERAZIONE CICLISTICA ITALIANA


Il programma

Il programma dei campionati del mondo di ciclismo su strada prevede per:

  1. Mercoledì 21 settembre la Crono uomini under 23, km 37,9 con gli azzurri Dall’Antonia e Rivera e la Crono donne elite, km 21,9 con Guderzo e Zugno.
  2. Giovedì 22 settembre la Crono uomini elite, km 44,1 con Bruseghin e Pinotti
  3. Sabato 24 settembre si svolgeranno le prime prove in linea con gli Uomini under 23; i km 168 con la squadra azzurra composta da Curtolo, Dall’Antonia, Santambrogio, Sestili e Zampilli. Donne elite in linea, km 126 con Bronzini, Cantele, D’Ettorre, Guderzo, Tamanini, Turato, Zugno.
  4. Domenica 25 settembre: Uomini elite in linea, km 273 con Ballan, Bennati, Bernucci, Bettini, Bramati, Lombardi, Paolini, Petacchi, Pozzato, Tosatto, Velo).
Tom Boonen © Photo Michele Lugeri
 

Tom Boonen si laurea campione, svanisce all’ultima curva il sogno di Bettini

© Photo Bettini
© Photo Bettini
Tom Boonen: il 24enne belga si laurea campione del mondo nel suo anno d'oro, dopo avere messo nel sacco il Fiandre e la Parigi-Roubaix .© Photo Bettini
 
25/09/2005 18.52.35 - Tutti i timori sulle insidie nascoste dal percorso, apparentemente facile, di Madrid si sono
Boonen in sala stampa © Photo Lugeri
concretizzati facendo saltare nel convulso finale della corsa élite schemi, strategie e contromisure studiati per esorcizzarli.
Anche se l’atto finale rientra tra le ipotesi più accreditate della vigilia - arrivo in volata di un gruppo selezionato e vittoria di un velocista di rango –, nel quadro sono assenti la freccia azzurra e gli arcieri che dovevano lanciarla verso il bersaglio.
Ha vinto un fior di campione che figurava tra i favoriti: il belga Tom Boonen, ventiquattro anni, vincitore quest’anno del Giro delle Fiandre e della Parigi-Roubaix. Al suo fianco figura un altro protagonista annunciato, l’astro spagnolo Alejandro Valverde. Sul gradino più basso il bravissimo francese Anthony Geslin.

Purtroppo, Alessandro Petacchi era dietro di 25” e l’unico azzurro nella pattuglia di testa, Paolo Bettini, aveva già esaurito tutte le riserve in una serie di attacchi iniziati a una quarantina di chilometri dal traguardo e vanificati dalla rimonta degli inseguitori proprio all’imbocco dell’ultima curva. Paolo è stato sommerso dall’onda a velocità doppia.

Ogni mondiale fa storia a sé. Anche se Madrid non ha sorriso ai colori azzurri, tutti hanno fatto il loro dovere, nessuno si è tirato indietro.

© Photo Bettini
© Photo Bettini
Paolo Bettini all'attacco (foto a sx © Bettini) e l'ultimo urlo di disperazione (foto a dx © Lugeri) al termine della fuga con Vinokourov a 500 metri dal traguardo, mentre sopraggiunge il gruppo lanciato verso lo sprint nel quale il gladiatore azzurro, conclude con una onorevole 13ª posizione senza pedalare, mentre a braccia alzate il compagno di squadra da professionista Boonen, vince il suo mondiale. © Photo Bettini - © Photo Lugeri
 
L’Italia torna senza medaglie, ma nelle gare in linea donne, under 23 ed élite (per le cronometro erano noti i nostri limiti) è stata il punto di riferimento e la squadra da battere. Le fughe di Dall’Antonia e di Bettini resteranno comunque tra gli episodi più belli ed esaltanti di questi mondiali.
Il Presidente della FCI Renato Di Rocco ha rilasciato la seguente dichiarazione:
Renato Di Rocco“A conclusione dei Mondiali di Madrid, al di là dei risultati che non hanno corrisposto alle nostre speranze, voglio ringraziare tutti gli atleti, i tecnici, l’intero staff e le società di appartenenza degli atleti per l’impegno, lo spirito di squadra e l’attaccamento alla maglia azzurra dimostrati dentro e fuori del campo di gara. Ciascuno ha dato il meglio e si è mostrato consapevole dell’importanza di rappresentare la nazionale italiana. Qui a Madrid si è ricreato il clima di serenità e di collaborazione che ci consentirà di lavorare bene per il futuro e di raggiungere i traguardi che, per motivi diversi, a Madrid ci sono sfuggiti ma che il ciclismo italiano merita ed è in grado di ottenere”.
 
© Photo Bettini
© Photo Bettini
Alessandro Petacchi alla vigilia era il gran favorito, ma il percorso si è dimostrato più selettivo di quanto previsto e a pochi km dall'arrivo il forte velocista è rimato ingabbiato nel secondo gruppo inseguitore con gli altri azzurri, giungendo a 25 secondi dal vincitore.© Photo Bettini
© Photo Bettini
© Photo Bettini
Tom Boonen e la sua medaglia d'oro, in compagnia dello spagnolo Valverde e del francese Geslin .© Photo Bettini
 
Ordine d'arrivo:
1 Tom Boonen (Belgium) 6.26.10 (42.417 km/h)
2 Alejandro Valverde Belmonte (Spain)
3 Anthony Geslin (France)
4 Marcus Ljungqvist (Sweden)
5 Murilo Fischer (Brazil)
6 Jakob Piil (Denmark)
7 Alexandr Kolobnev (Russian Federation)
8 Andreas Klier (Germany)
9 Julian Dean (New Zealand)
10 Martin Elmiger (Switzerland)
11 Janez Brajkovic (Slovenia)
12 Steffen Wesemann (Switzerland)
13 Paolo Bettini (Italy)
14 Grégory Rast (Switzerland)
15 Thomas Dekker (Netherlands)
16 Constantino Zaballa Gutierrez (Spain)
17 Koos Moerenhout (Netherlands)
18 Michael Boogerd (Netherlands)
19 Laurent Brochard (France)
20 Gorazd Stangelj (Slovenia)
21 Alexandr Vinokourov (Kazakhstan)
22 Marcos Antonio Serrano Rodriguez (Spain)
23 Guido Trenti (United States Of America)
24 Denis Menchov (Russian Federation) 0.10
25 Mario Aerts (Belgium) 0.11
26 Nick Nuyens (Belgium) 0.21
27 Björn Leukemans (Belgium) 0.23
28 Alexandre Usov (Belarus) 0.25
29 Erik Zabel (Germany)
30 Robbie Mcewen (Australia)
31 Uros Murn (Slovenia)
32 Rene Haselbacher (Austria)
33 Aurélien Clerc (Switzerland)
34 Peter Van Petegem (Belgium)
35 Alessandro Petacchi (Italy)
36 Alejandro Alberto Borrajo (Argentina)
37 Matija Kvasina (Croatia)
38 Sergey Lagutin (Uzbekistan)
39 Lars Ytting Bak (Denmark)
40 Jan Hruska (Czech Republic)
41 Roger Hammond (Great Britain)
42 Mykhailo Khalilov (Ukraine)
43 Jan Valach (Slovakia)
44 Piotr Wadecki (Poland)
45 Marek Rutkiewicz (Poland)
46 Vladimir Gusev (Russian Federation)
47 Christophe Le Mevel (France)
48 Miguel Angel Martin Perdiguero (Spain)
49 Bram Tankink (Netherlands)
50 Oscar Pereiro Sio (Spain)
51 Jean-Patrick Nazon (France)
52 Karsten Kroon (Netherlands)
53 Denys Kostyuk (Ukraine)
54 Filippo Pozzato (Italy)
55 George David (South Africa)
56 Juan Antonio Flecha Giannoni (Spain)
57 Devolder Stijn (Belgium)
58 Andrey Kashechkin (Kazakhstan)
59 Freddie Rodriguez (United States Of America)
60 Joost Posthuma (Netherlands)
61 Serguei Ivanov (Russian Federation)
62 Igor Astarloa Askasibar (Spain)
63 Marco Velo (Italy)
64 Rolf Aldag (Germany)
65 Pieter Weening (Netherlands)
66 Matteo Tosatto (Italy)
67 Sylvain Chavanel (France)
68 Francisco Mancebo Perez (Spain) 0.36
69 David Blanco Rodriguez (Spain)
70 Peter Wrolich (Austria) 0.43
71 Leon Van Bon (Netherlands) 0.47
72 Allan Davis (Australia) 1.12
73 Luca Paolini (Italy) 1.16
74 Vladimir Efimkin (Russian Federation) 1.46
75 Mark Scanlon (Ireland) 2.37
76 Thomas Lövkvist (Sweden) 2.45
77 Philippe Gilbert (Belgium)
78 Ryder Hesjedal (Canada) 4.18
79 Pedro Soeiro (Portugal) 4.50
80 James Lewis Perry (South Africa) 4.57
81 Marc Wauters (Belgium)
82 Patrick Calcagni (Switzerland) 5.04
83 Michael Rogers (Australia) 5.06
84 Giovanni Lombardi (Italy)
85 Martin Prazdnovsky (Slovakia) 5.19
86 John Lieswyn (United States Of America)
87 Simon Gerrans (Australia) 5.25
88 Baden Cooke (Australia)
89 Maxim Gourov (Kazakhstan)
90 Rafael Nuritdinov (Uzbekistan)
91 Jörg Jaksche (Germany)
92 Cédric Vasseur (France)
93 Leonardo Fabio Duque (Colombia) 6.01
94 Henk Vogels (Australia)
95 Jaroslaw Zarebski (Poland)
96 Bartosz Huzarski (Poland)
97 Fabian Wegmann (Germany)
98 Markus Zberg (Switzerland)
99 Jan Svorada (Czech Republic)
100 Petr Bencik (Czech Republic)
101 Mathew Hayman (Australia)
102 Andrey Mizourov (Kazakhstan)
103 Ryan Cox (South Africa)
104 Ian Mcleod (South Africa)
105 Daniele Bennati (Italy)
106 Roger Beuchat (Switzerland)
107 Matej Mugerli (Slovenia)
108 Guillermo Ruben Bongiorno (Argentina)
109 Lorenzo Bernucci (Italy)
110 Bernhard Eisel (Austria)
111 Magnus Bäckstedt (Sweden)
112 Bradley Wiggins (Great Britain)
113 Carlos Da Cruz (France)
114 Jimmy Casper (France)
115 Thor Hushovd (Norway)
116 Markus Fothen (Germany) 7.03
117 Matthias Kessler (Germany)
118 Sergey Yakovlev (Kazakhstan)
119 Christophe Kern (France) 7.05
120 Raivis Belohvosciks (Latvia) 9.50
121 Luis Felipe Laverde (Colombia) 9.51
122 Kim Kirchen (Luxembourg) 10.43
123 Fabian Cancellara (Switzerland) 10.45
Ritirati:
David O'Loughlin (Ireland)
Lars Michaelsen (Denmark)
Andriy Grivko (Ukraine)
Wilfried Cretskens (Belgium)
Robin Sharman (Great Britain)
Bruno Pires (Portugal)
Saeiditanha Abbas (Islamic Republic of Iran)
Koji Fukushima (Japan)
Honorio Machado Perez (Venezuela)
Saul Raisin (United States Of America)
Philip Zajicek (United States Of America)
Maxim Iglinskiy (Kazakhstan)
Dmitriy Muravyev (Kazakhstan)
Mac Donald Fernandes (Brazil)
Pedro Nicacio (Brazil)
Luciano André Pagliarini (Brazil)
Helder Miranda (Portugal)
Linas Balciunas (Lithuania)
Kanstantsin Siutsou (Belarus)
Evgeni Gerganov (Bulgaria)
Fraser Macmaster (New Zealand)
Evgeni Petrov (Russian Federation)
Jaan Kirsipuu (Estonia)
Anibal Andres Borrajo (Argentina)
Matias Medici (Argentina)
Stephen Cummings (Great Britain)
René Andrle (Czech Republic)
Francois Parisien (Canada)
Krasimir Vasilev (Bulgaria)
Juan Carlos Lopez Martin (Colombia)
Andrej Hauptman (Slovenia)
Charly Wegelius (Great Britain)
Antonio Xavier Nascimento (Brazil)
Amir Zargary (Islamic Republic of Iran)
Tomas Vaitkus (Lithuania)
Tom Southam (Great Britain)
Greg Henderson (New Zealand)
Michael Barry (Canada)
Hossein Askari (Islamic Republic of Iran)
Ahad Kazemisarai (Islamic Republic of Iran)
Ghader Mizbani Iranagh (Islamic Republic of Iran)
Mindaugas Goncaras (Lithuania)
Christian Vandevelde (United States Of America)
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