Michael
Rogers conquista per la terza volta consecutiva il mondiale a
cronometro.
Secondo
lo spagnolo Palacios Gutierez e terzo lo svizzero Fabian Cancellara.
Gli italiani 14° Bruseghin e 17° Pinotti
22/09/2005
18.01.59 -
L’australiano
Michael Rogers (ha conquistato il suo terzo titolo mondiale
della cronometro. A Madrid ha superato di 24” lo spagnolo José
Ivan Gutierrez Palacios e lo svizzero Fabian Cancellara.
Rogers ha costruito la sua vittoria nella seconda parte del
percorso, dopo essere passato in ritardo rispetto a Gutierrez di
5” secondi al km 10,5, di 8” al km 21,9.
Già al km 33 è passato in vantaggio di 7” e nel finale
ha incrementato ulteriormente il distacco.
L’australiano risiede in Italia a Gorla Minore dall’età di
16 anni. E’ nato il 20 dicembre 1979 a Barhan, è alto cm.
1,85 e pesa 74 chili, corre per la Quick Step. Il suo primo
titolo iridato lo ha vinto a tavolino per la squalifica di Millar,
trovato positivo agli esami antidoping. Ha poi confermato nel mondiale
di Verona di essere il più grande specialista al mondo contro
il tempo. Quest’anno si è classificato secondo al Giro
della Svizzera.
Entusiasmante il duello per la medaglia d’argento tra Gutierezz
e il giovane Cancellara, protagonista anche lui di un finale
in crescendo che lo ha portato a soli 20 centesimi dallo spagnolo
dopo aver accusato un ritardo di 20” al km 10,5 e di 9” al km 21,9
e al km 33.
I due azzurri Marzio Bruseghin e Marco Pinotti non
sono mai stati in corsa per il podio e hanno terminato la prova
rispettivamente al 14° e al 17° posto.
Campionati del Mondo: prima medaglia
per la Fassa Bortolo
22/09/2005
20.59
- Si
sono corsi oggi a Madrid i campionati del mondo a cronometro individuali.
La Fassa Bortolo si è presentata a via con tre atleti:
lo svedese Larsson, l’italiano Bruseghin e lo svizzero
Cancellara. Proprio quest’ultimo ha conquistato la medaglia
di bronzo dietro all’australiano Rogers e allo spagnolo Guiterrez.
“Ero partito per vincere questo mondiale” dice Cancellara “purtroppo
ho trovato sulla mia strada chi è andato più forte
di me. La beffa, però, è stata perdere la medaglia
di argento per soli 13 centesimi di secondo”.
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Il
podio della cronometro elite: da sinistra, Gutierrez,
Rogers e Cancellara ©
Photo Bettini
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ORDINE
D'ARRIVO
1
Michael Rogers (Australia) 53.34.49 (49.939 km/h)
2 José Ivan
Gutierrez Palacios (Spain) 0.23.77
3 Fabian Cancellara (Switzerland)
0.23.89
4 Ruben Plaza Molina (Spain) 0.44.06
5 Alexandr Vinokourov (Kazakhstan) 1.20.24
6 Andrey Kashechkin (Kazakhstan) 1.29.00
7 Bradley Wiggins (Great Britain) 1.31.60
8 Sebastian Lang (Germany) 1.35.32
9 Matias Medici (Argentina) 1.37.07
10 Victor Hugo Pena Grisales (Colombia) 1.41.27
11 Bobby Julich (United States Of America) 1.45.37
12 Ondrej Sosenka (Czech Republic) 1.55.49
13 Ben Day (Australia) 2.05.46
14 Marzio Bruseghin (Italy) 2.11.68
15 Michael Rich (Germany) 2.13.96
16 Raivis Belohvosciks (Latvia) 2.16.75
17 Marco Pinotti (Italy) 2.22.78
18 Vasil Kiryienka (Belarus) 2.26.00
19 Janez Brajkovic (Slovenia) 2.29.61
20 Jan Hruska (Czech Republic) 2.37.59
21 Brian Bach Vandborg (Denmark) 2.42.54
22 Ryder Hesjedal (Canada) 2.42.82
23 Denis Menchov (Russian Federation) 2.45.17
24 Bert Roesems (Belgium) 2.49.49
25 Gregor Gazvoda (Slovenia) 2.56.49
26 James Lewis Perry (South Africa) 2.58.93
27 Gustav Larsson (Sweden) 3.00.17
28 Viacheslav Ekimov (Russian Federation) 3.07.10
29 Fumiyuki Beppu (Japan) 3.12.88
30 Sylvain Chavanel (France) 3.18.53
31 Leif Hoste (Belgium) 3.19.68
32 Yaroslav Popovych (Ukraine) 3.27.63
33 Peter Mazur (Poland) 3.37.28
34 Eric Wohlberg (Canada) 3.40.32
35 Thomas Dekker (Netherlands) 3.44.53
36 George David (South Africa) 3.46.81
37 Joost Posthuma (Netherlands) 3.48.98
38 David O'Loughlin (Ireland) 3.52.09
39 Michael Blaudzun (Denmark) 3.55.77
40 Andriy Grivko (Ukraine) 4.00.49
41 Lukasz Bodnar (Poland) 4.49.63
42 Juan Carlos Lopez Martin (Colombia) 4.54.18
43 Linas Balciunas (Lithuania) 4.58.35
44 Christophe Moreau (France) 5.07.11
45 Csaba Szekeres (Hungary) 5.13.34
46 Thomas Lövkvist (Sweden) 5.40.66
47 Denis Shkarpeta (Uzbekistan) 5.49.93
48 Tommi Martikainen (Finland) 7.13.87
Curtolo
e Machado in gara ai mondiali di Madrid
Una
stagione stupenda, fantastica - 28 affermazioni su strada (2 in
pista con il titolo tricolore di Benenati nell'inseguimento, con
Ciccone che ci proverà il 28 settembre) impreziosite da 15
piazze d'onore e 7 terzi posti - non poteva che terminare in gloria,
con ben due titolari ai mondiali: una maglia azzurra, quella del
velocista trevigiano Alberto Curtolo tra gli Under 23
e quella del venezuelano Honorio Machado con la nazionale
del paese sudamericano tra i professionisti. Saranno proprio i due
uomini veloci del Team 2000 voluti nell'organico della stagione
2005 a rappresentare la Marchiol-Ima-Famila - il vivaio ufficiale
della Liquigas-Bianchi di Roberto Amadio - alla rassegna iridata
di Madrid (Spa) che segnerà l'attività agonistica
di questa settimana. Ed entrambi per la prossima stagione hanno
meritato la firma del contratto per passare tra i professionisti.
Alberto "Abe" Curtolo, dopo gli 8 centri stagionali (tappa
al Tour de Berlin in nazionale), con la Liquigas-Bianchi Pro Tour
Team (con il compagno di colori Mauro Da Dalto); mentre Rafael Honorio
Perez Machado, sei belle vittorie regalate al team di Giacchino
Francescutto e Bepi Lorenzetto (papà del prof Mirko), con
il gruppo di Fabio Bordonali, nell'attuale stagione marchiato Tenax-Nobili
Rubinetterie-Salmilano.
Curtolo sarà la punta veloce, il Petacchi della situazione,
in caso di arrivo a ranghi compatti. Parola di ct Fusi:
"Una squadra
competitiva è una squadra in condizione - commentava
Fusi venerdì scorso quando sono state ufficializzate
le convocazioni -. Come lo è la
nazionale che ho convocato e che affronterà il circuito in
linea. Gli azzurri sono infatti pronti a coprire ogni situazione
in gara con il compito di entrare nelle eventuali azioni di fuga.
Alberto Curtolo è un velocista determinato e motivato
che, con il supporto dei compagni, potrebbe rivelarsi importante
negli ultimi tratti finali nel caso di arrivo in volata. Nella corsa
a cronometro".
Ed allora incrociamo tutti le dita.