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Le Interviste di ROBERTO SARDELLI

 
INTERVISTA ad Adriano Amici

Il Calendario Ciclistico 2005 si aprirà all’insegna di importanti novità, prima tra tutte il “PRO-TOUR”, fortemente voluto dall’U.C.I. nella persona del suo mentore e Presidente Hein Verbruggen.

A tutt’oggi però non ne sappiamo più di tanto. Si è parlato molto a tal proposito; si è detto che gli Organizzatori delle grandi gare a tappe non ne fossero troppo entusiasti, gli stessi sponsor nazionali più rappresentativi hanno riflettuto a lungo prima di iscriversi, e si è assistito anche ad una fusione tra le squadre LAMPRE e SAECO confluite nella nuova compagine LAMPRE - CAFFITTA, forse per meglio affrontare gli impegni ed i nuovi oneri che il nuovo calendario e regolamento comportano.

Ci siamo fatti aiutare in questo approfondimento, da uno tra gli Organizzatori più affermati e sicuramente anche più “illuminati” dell’intero panorama ciclistico: il bolognese Adriano Amici. Presidente del G.S. Emilia, annovera tra le sue perle, il GIRO DELL’EMILIA-G.P.GRANAROLO ed il G.P. BEGHELLI in primis, oltre alla SETTIMANA INTERNAZIONALE COPPI E BARTALI, il TROFEO DELL’ETNA, la DUE GIORNI MARCHIGIANA, il CRITERIUM MARCO PANTANI ed un’ultima gara da definire, già iscritta nel prossimo calendario al giorno 17 settembre 2005.

Tali referenze fanno di Adriano Amici uno stimatissimo organizzatore apprezzato in tutto l’ambiente, oltre che un profondo conoscitore del ciclismo professionistico in tutti i suoi risvolti.

Signor Amici, qual è il Suo pensiero riguardo al “PRO-TOUR”?

Attualmente il progetto non è ancora troppo chiaro. Possiamo sintetizzare così: l’UCI in base a propri criteri valutativi iscrive una determinata Corsa al “PRO-TOUR”; se ottiene l’adesione, richiede un impegno quadriennale a delle cifre esorbitanti.

I vantaggi in teoria dovrebbero consistere in un maggior prestigio che dovrebbe essere riconosciuto alle gare facente parti di questa speciale qualifica.

Ovviamente quando però si prospetta un quasi raddoppio del budget di spesa per allestire un evento “PRO-TOUR” e non si contrappongono vantaggi certi, il progetto zoppica.

Del resto, agli stessi Organizzatori non è stato chiesto di inoltrare richiesta per l’iscrizione al PRO-TOUR; come già precisato, le scelte sono state fatte dall’UCI con metodi del tutto arbitrari.

Che cosa non condivide di queste scelte?

Innanzitutto la prima domanda che si pone consiste nel fatto di perché all’Italia, paese leader e guida del movimento, siano state riconosciute 32 giornate di gara contro le circa 45 riconosciute alla Francia.

Un progetto così importante richiedeva maggiore riflessione; bisognava proporre agli organizzatori un disegno ben chiaro e definito, che potesse implicare risposte valutate con criteri di marketing e managerialità.

Al momento l’iscrizione al PRO-TOUR che cosa comporta?

Come ho già detto, implica intanto un vertiginoso aumento dei costi organizzativi ai quali però non fanno riscontro vantaggi certi, proprio perché il disegno non è chiaro.

Ad oggi non si conoscono quelli che saranno i diritti televisivi e nemmeno le strategie di marketing che il progetto racchiude.

Mi spiego:”Se all’organizzatore venissero garantiti un certo numero di minuti televisivi a livello europeo o magari intercontinentale, i maggiori oneri potrebbero essere coperti da sponsor che interessati a pubblicità del marchio in larga scala territoriale, sarebbero interessati al progetto. Tuttavia senza certezze, difficilmente si può proporre e di conseguenza pianificare”.

La Sua Gara più prestigiosa, il GIRO DELL’EMILIA non farà parte del “PRO-TOUR”, per essa sarà riconosciuta una qualifica di Corsa “Hors Categorie”, può spiegarci le differenze tra questa qualifica rispetto alle altre?

Anche qui al momento la confusione fa da padrona. Di certo è che ci saranno da pagare montepremi più alti. Certi team iscritti al “PRO-TOUR” pretenderanno ingaggi dai 7.000 euro in su, senza che magari ti siano date garanzie di iscrizione di questo o di quel campione; sarà il team nel suo insieme che potrà valutare la richiesta. Questo problema si estende ovviamente anche per le prove qualificate 1.1

A proposito di questa qualifica, si è sentito diversi organizzatori di gare consolidate, protestare sul fatto di aver visto la propria prova essere riconosciuta allo stesso livello se non addirittura surclassata da un’altra di recente nascita e di scarsa tradizione.

È ovvio! Con il riconoscimento della medesima qualifica, competizioni consolidate hanno avuto un declassamento e non certo una promozione. Una distinzione più netta avrebbe stimolato gli organizzatori a fare meglio, magari anche a spendere un po’ di più per avere starting-list di maggiore prestigio.

Senza una politica “meritocratica”, sarà esclusivamente la moralità e l’impegno personale che indurrà gli organizzatori a cercare di allestire una gara di prestigio da proporre agli sponsor ed agli appassionati.

Sarebbe però opportuno che tale impegno fosse coronato anche dal riconoscimento di una qualifica più importante.

Per quello che riguarda le Sue gare, in particolare il “GIRO DELL’EMILIA-G.P. GRANAROLO” ed il “G.P. BEGHELLI”, come ha cercato di tutelarsi a fronte di queste nuove vicissitudini?

Devo dire che nel nostro caso sono intervenuti i Gruppi Sportivi a richiederci una strategia comune nel reciproco interesse.

Può spiegarsi meglio?

Certamente! In un primo tempo queste due prove erano collocate nel calendario rispettivamente al 10 e 11 settembre 2005. I Gruppi Sportivi più titolati, che avrebbero però dovuto essere impegnati in quel periodo in prove “PRO-TOUR” quali VUELTA ESPAÑA e GIRO DI POLONIA, ci hanno allora inoltrato richiesta di posticipare gli eventi all’ 8 e 9 ottobre 2005, garantendoci in cambio la loro adesione.

Non ci saranno concomitanze in quel periodo?

Ci sarà il giorno 9 Ottobre 2005 la PARIGI-TOURS valida come prova “PRO-TOUR”, ma senza nulla togliere alla corsa francese, essendo questa gara per velocisti, credo che corridori completi preferiscano optare per competizioni come il “GIRO DELL’EMILIA-G.P. GRANAROLO” ed il “G.P. BEGHELLI”.

Ci può puntualizzare l’importanza della televisione nell’evento ciclistico?

È fondamentale! La presenza della televisione può condizionare o meno l’adesione di un potenziale sponsor. Anche qui però è basilare studiare preventivamente opportune strategie.

Cioè?

Faccio l’esempio degli eventi sopra citati! Premesso che i palinsesti televisivi sono di per sé complessi e rispondono in gran parte a logiche di audience, bisogna precisare che nel caso della RAI e più in particolare del suo canale sportivo RAITRE, il giorno riservato allo sport è il sabato. Gli altri giorni feriali il palinsesto prevede programmi didattici per bambini che tenuto conto anche dell’orario pomeridiano, garantiscono maggiore share rispetto allo sport.

L’evento sportivo gode allora di maggiori spazi sul satellite.

Il canale satellitare non deve però essere considerato una sorta di purgatorio; quando una competizione ciclistica fa capo a sponsor come BEGHELLI che svolge importante attività all’estero, il satellite rappresenta sicuramente un mezzo più appetibile rispetto al “chiaro” che ha una diffusione limitata all’ambito nazionale. Proprio per questi motivi, come dicevo appunto in precedenza, anche il “PRO-TOUR” deve rispondere a progetti precisi e non arbitrari.

Aldilà del pubblico televisivo, può darsi che quest’anno ci sia stata meno gente sulle strade ad assistere alle gare ciclistiche?

Non per presunzione, ma per quanto riguarda le mie corse, direi esattamente il contrario.

Del resto lo vado predicando da diversi anni; non possiamo limitarci alla sola competizione, bisogna prima creare “l’evento dell’avvenimento”.

A Catania per esempio, pur considerando che in tutto il Sud c’è veramente “fame di ciclismo”, sulle strade del “Trofeo dell’Etna” si contavano più di centomila persone.

Precedentemente però, si era fatta un’informazione capillare partendo dai Licei, dalle fabbriche ed avevamo tappezzato le città di cartelli murari; l’avvenimento non poteva passare inosservato.

Grazie ad una opportuna preventiva informazione, bagni di folla si sono riversate anche sulle strade della “Settimana Internazionale”, a Riccione, a Misano Adriatico, a Faenza ed a Sassuolo.

Il Giro dell’Emilia poi, ha rappresentato per me una scommessa vinta da più parti. Siamo riusciti a far posticipare l’incontro di calcio Bologna-Roma per non incorrere in problemi logistici ed abbiamo anticipato la corsa di un’ora. Ebbene, nonostante questa concomitanza, sul percorso c’erano veramente tante persone, per non parlare poi dell’affluenza nella zona di San Luca, felice ed ormai collaudatissimo punto d’arrivo.

È fondamentale curare l’avvenimento in tutti i suoi minimi particolari; anche durante la competizione devi badare all’accoglienza degli ospiti, devi saper diffondere in positivo l’immagine della gara curando bene il tutto fin nei minimi particolari.

Ovviamente proprio per questi motivi, ritengo sbagliata la logica dell’U.C.I. di voler fare di un’erba un fascio e relegare tutte le gare nella categoria 1.1

La selezione basata su criteri meritocratici è fondamentale, non per fini discriminanti, quanto per dare ad ogni avvenimento il proprio giusto valore. Riconoscere i meriti a chi ne ha, e non aver paura ad essere sinceri verso quegli organizzatori che palesano evidenti lacune dicendogli a chiare note che la corsa non è all’altezza di un Calendario Professionistico.

Tutto il movimento avrebbe da giovare da una selezione accurata ed obiettiva.

Sig. Amici è stato estremamente chiaro nei suoi concetti. Adesso bisogna attendere la riprova. Capire il “PRO TOUR” nelle sue pieghe, vedere se quelle competizioni che sono entrate più per meriti geografici, per palesare una internazionalità del movimento, saranno in grado di mantenersi la vetrina o meno. Considerare se ci saranno sviluppi positivi nell’ambito televisivo e valutare quanti e quali sponsor si avvicineranno al ciclismo a seguito di questi mutamenti.

Certamente, non ci resta che attendere e nel frattempo per quanto mi riguarda ho già il pensiero al 2005 per le mie gare alle quali mi dedicherò con immutata passione e abnegazione.

Ci vuole ricordare allora i suoi appuntamenti per l’anno 2005?

Certamente:

7 Marzo 2005 TROFEO DELL’ETNA;

Dal 22 al 26 Marzo 2005 SETTIMANA CICLISTICA INTERNAZIONALE;

4 Giugno 2005 CRITERIUM MARCO PANTANI

Dal 9 al 10 Agosto 2005 DUE GIORNI MARCHIGIANA-G.P. CASTLFIDARDO;

17 Settembre 2005 competizione ancora da definire;

8 Ottobre 2005 GIRO DELL’EMILIA;

9 Ottobre 2005 G.P. BEGHELLI.-

Con tutti questi impegni, non voglio trattenerLa oltre, La ringrazio e buon lavoro!

Grazie a Voi!

Servizio di - ROBERTO SARDELLI
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