Le Interviste di ROBERTO SARDELLI
 
 

PRATO, 23 ottobre 2004 - Si respira un’aria di euforia in casa ACQUA & SAPONE-CAFFÈ MOCAMBO da quando da qualche giorno, l’UCI ha fatto richiesta al team diretto da Palmiro Masciarelli, di inoltro di dettagliata documentazione, interpretata dai vertici del team come un importante avvicinamento all’iscrizione al PRO-TOUR, la speciale licenza voluta da Verbruggen, che dal prossimo anno consentirà alle squadre che ne sono iscritte, di prendere parte a determinate prove di un particolare circuito di competizioni denominato appunto U.C.I. PRO TOUR.

Ovviamente, a questa euforia non ne sono certo immuni gli atleti che il prossimo anno vestiranno le maglie del team abruzzese, consapevoli che si possa prospettare per loro una importante visibilità in campo internazionale che ne possa di conseguenza accrescere il prestigio e la professionalità.

 

Abbiamo pertanto intervistato due atleti del gruppo ACQUA & SAPONE-CAFFÈ MOCAMBO, riconfermati per l’anno 2005: Rinaldo Nocentini e Crescenzo D’Amore. 

 
Rinaldo Nocentini
Rinaldo, si sente dire in giro che l’ACQUA & SAPONE-CAFFÈ MOCAMBO è in odore di PRO-TOUR per cui si prospetta per te una stagione più che interessante alla luce dei buoni risultati che hai ottenuto anche quest’anno.

Che Nocentini c’è dunque da attenderci, un corridore che pensa alle vittorie parziali per quella grande gara a tappe che deciderà di correre, oppure possiamo anche pensare ad un Nocentini che possa dire la sua nelle grandi classiche che fino a quest’anno hanno costituito prova di Coppa del Mondo?

Sì, sicuramente se l’ACQUA & SAPONE-CAFFÈ MOCAMBO entrerà a far parte del PRO-TOUR punterò sicuramente a quelle gare monumento. Anche se non ci sarà più la Coppa del Mondo, saranno sempre le “corse regina” ed io punterò dritto a fare bene in queste gare. Sai, nei grandi Giri io non punto proprio alla classifica, poi magari vedremo per qualche tappa.

Però, se si guardano attentamente quelle che sono le caratteristiche tecniche di Rinaldo Nocentini, anche in virtù delle grandi promesse e credenziali che esprimeva nella categorie giovanili, diventa difficile riconoscergli dei limiti se non quello magari della continuità. Anche vedendo il curriculum di quest’ultima stagione, spicca la tua ottima performance nella tappa del Giro con arrivo a Falzes, dove Ti piazzasti al secondo posto dietro ad uno scatenato Cunego. Anche al Giro dell’Emilia, sulla salita di San Luca ti sei difeso benissimo e nel complesso hai fatto un buon finale di stagione. Insomma su Nocentini non possiamo prescindere; è giusto aspettarselo anche sulle salite; perché dunque porsi dei limiti?

No, sicuramente bisogna sempre ottenere il meglio! Per quanto riguarda il Calendario e le priorità bisognerà ovviamente pianificare il tutto con la squadra. Credo comunque che come ho già detto, le prove principali saranno per me le grandi classiche, quelle che erano prova di Coppa del Mondo.

Certamente, mi piacerebbe provare a fare classifica in una grande gara a tappe. Da quando sono passato professionista non ho mai provato e sinceramente non so neanche come potrei comportarmi.

Ti aspettiamo dunque protagonista alla Freccia-Vallone ed alla Liegi-Bastogne-Liegi, forse più adatte a Te rispetto a Roubaix e Fiandre?

Sì sicuramente, diciamo però che il Giro delle Fiandre non l’ho mai corso, però da come mi hanno detto potrebbe essere una gara adatta alle mie caratteristiche, contrariamente alla Roubaix nella quale non mi sento proprio adatto. Comunque non corriamo troppo, principalmente è vero sarebbe già tanto far bene sulle Ardenne.

Allora, buon riposo e in bocca al lupo, Rinaldo!

Grazie, Crepi il lupo.

Crescenzo D’Amore
Crescenzo, oggi quando si parla di velocisti, l’attenzione è monopolizzata dal grande fenomeno Alessandro Petacchi. È giusto però vedere anche che cosa c’è dietro allo spezzino ed allora non ci si può dimenticare di te, che quest’anno tra l’altro hai fatto vedere cose interessanti. Allora, propositi per la prossima stagione! Resterai all’ACQUA & SAPONE CAFFÈ MOCAMBO?

Sì, ho firmato per altri due anni. Devo ringraziare Palmiro (Masciarelli) per la fiducia che mi ha dato lo scorso anno, credo che firmare per altri due anni sia stato il minimo per ricompensare i dirigenti per il comportamento che hanno avuto nei miei confronti. Quest’anno posso dire sia stata un’annata positiva. Ho rincominciato a fare le volate.

Ora poi, con l’UCI che sembra abbia aperto le porte del PRO-TOUR al tuo team…
Sì, una notizia che ho saputo proprio in questi giorni. Non ne ero al corrente ma sono stato infinitamente contento di questa novità.

Per cui, la vetrina si allarga!
Speriamo che si incominci a fare le grandi gare che quest’anno sono state valide come prove di Coppa del Mondo. Incominciamo ad affacciarci ad alti livelli! L’inizio si può dire che per me sia stato quest’anno. Speriamo di continuare e di esprimere validi risultati anche negli anni a venire.

Quest’anno infatti hai vinto la tappa di Finale Emilia nella SETTIMANA INTERNAZIONALE COPPI E BARTALI e ti sei ben piazzato anche al Giro di Liguria. Si può dire che soprattutto all’inizio di stagione sei andato piuttosto forte.

Tutta la stagione era improntata fino a dopo il Giro d’Italia, comprendendo il Catalogna, poi dopo si può dire che per me la stagione fosse quasi finita non avendo più altri obiettivi; l’obiettivo principale era il Giro d’Italia ed ho lavorato sempre in funzione di questo.

Comunque, aldilà di Petacchi e degli entusiasmi che riesce a sollevare, è bene vedere lotte e duelli tra gli sprinters ed allora anche D’Amore è chiamato!

Spero di sì, i duelli sono alla base di tutto nello sport, spero che in futuro ci possa essere un po’ di forza in più dalla mia parte e di riuscire a vincere qualche bella gara.

Rodriguez resterà con Voi?

No, Rodriguez è andato via. È emigrato al team belga LOTTO-DOMO.

Allora Crescenzo, in bocca al lupo per la prossima stagione!

Grazie, crepi!

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