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Michele Lugeri
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CAMPIONATI DEL MONDO CICLISMO SU STRADA - ZOLDER - BELGIO
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la piantina del circuito iridato INGRANDISCI
la piantina del circuito iridato >>INGRANDISCI<<
11/10/2002 4° giorno - - - - -
Prova in linea femminile cat. juniores Vince Suzanne De Goede
Prova in linea maschile cat. under 23 Vince Francesco Chicchi
1° Suzanne De Goede (Olanda)
 
2° Claudia Stumpf (Germania)
 
Monica Holder (Svezia)
 
PROVA in linea junior FEMMINILE
L'arrivo della prova femminile junior © Photo Michele Lugeri
L'arrivo della prova femminile junior © Photo Roberto Bettini
L'olandese Suzanne De Goede, vincitrice della prova junior donne © Photo Andrea Magnani
Il podio © Photo Michele Lugeri
L'olandese Suzanne De Goede, con la maglia iridata © Photo Michele Lugeri

Monia Baccaille all'arrivo © Photo Andrea Magnani
Le italiane all'arrivo © Photo Andrea Magnani
Monia Baccaille © Photo Andrea Magnani
La medaglia d'argento: la tedesca Claudia Stumf © Photo Michele Lugeri
La medaglia di bronzo: la svedese Monica Holer © Photo Michele Lugeri

PROVA in linea under 23 MASCHILE
Francesco Chicchi brucia tutti sul traguardo under 23 © Photo Michele Lugeri
Francesco Chicchi fotografato subito dopo l'arrivo © Photo Andrea Magnani
Francesco Chicchi festeggia all'arrivo © Photo Andrea Magnani

GARA DA BRIVIDO: CHICCHI SBANCA ZOLDER

drammatica caduta in volata: Fabio Borghesi frana a terra sotto gli occhi di sua madre

di Michele Lugeri

Hasselt - Zolder, venerdì 11 ottobre 2002 - La febbre mondiale sale ed arroventa i pedali con le gare su strada.

Il copione prevede la sfida dei giovani under 23, il canovaccio è il solito: pronti, via e già fuga.

Gli attacchi si susseguono senza sosta, ma questo percorso così pianeggiante e così scorrevole non permette a nessuno di scappare dalle grinfie del gruppo.

Così, stranamente, la corsa si siede, si tranquillizza. I corridori prendono fiato e procedono compatti, tenendo a bagnomaria gli ultimi temerari che si avventurano in avanscoperta.

Ma non è altro che la calma che precede la tempesta. Meno tre al termine: è Timochine a menare le danze, porta con sé sei, sette uomini, nessun italiano.

Rientrano Ravaioli e Bucciero con altri cinque: è la fuga giusta?

Ci sono tutti gli uomini importanti, Paulinho, Chavanel, Starchyk; mancano solo Gryshcenko e gli olandesi.

I quattordici al comando filano regolari, ma sotto la spinta dei tulipani il gruppo rientra sui fuggitivi: è il preludio alla volata finale, è l’ouverture per l’assolo finale.

E salgono gli azzurri a salire sul palco a dirigere la corsa.

Ravaioli e Paulinho forzano alla campana, ma soprattutto è la mossa di Bucciero, a due chilometri dalla fine, a segnare il finale del mondiale under 23: il napoletano vola all’attacco e fa il vuoto dietro di sé.

L’affondo si affievolisce dietro la rimonta del gruppo, Bucciero è ripreso a quattrocento metri dalla linea: la volata è lanciata con gli azzurri al riparo.

Trecento metri: lo schianto.

Si toccano un corridore britannico ed uno austriaco: in molti non riescono ad evitare l’impatto…davanti si lotta per il titolo, sono in quattro aperti al vento degli ultimi duecento metri, con il lucchese Francesco Chicchi a ruota che cerca un varco.

L’autodromo di Zolder è generoso in quanto a spazio, e per Francesco si apre un varco luccicante come l’oro della medaglia che lo aspetta.

Con un’azione travolgente, Chicchi salta gli avversari e vince alzando le mani sul traguardo: è campione del mondo.

Neanche il tempo di gioire per il successo che lo sguardo corre sullo schermo: Fabio Borghesi è a terra, è lui che ha avuto la peggio…arriva Timochine sanguinante, arrivano altri con maglia e calzoncini strappati…Pietropolli taglia il traguardo con una gomito malandato…ma Fabio è ancora  a terra.

Quando Chicchi sale sul palco Borghesi è caricato sull’ambulanza, con il collarino.

Il corridore umbro non ha per fortuna mai perso conoscenza, per lui trauma cranico e contusioni allo zigomo. Ora si trova all’ospedale di Heusden, capoluogo di Zolder, con sua madre.

Ma la mamma Orlanda non è lì per confortarlo: la caduta di suo figlio è avvenuta proprio davanti a sé…il malore è immediato e i primi soccorsi arrivano dagli amici e tifosi del Fan Club Ravaioli, poi l’intervento del defibrillatore e il successivo ricovero fanno rientrare l’emergenza.

La festa per il trionfo di Chicchi sarà così più serena e la sofferenza di Borghesi forse più lieve, con questa seconda maglia iridata conquistata degli azzurri.

Francesco, velocista della Trevigiani Mapei, coglie la perla nella sua decima vittoria in una stagione che lo ha visto prevalere fin da febbraio.

Questo percorso “che si è rivelato più facile del previsto” – dice il neo iridato – ha esaltato le sue qualità di sprinter, e sempre in volata si è risolta la gara delle ragazze juniores.

Probabilmente i più giovani – forse anche le donne élite – non hanno le forze adeguate per portare a termine delle fughe: le salite sono dei puri dossi, le curve strette non permettono di involarsi, mentre i lunghi rettilinei e le ampie chicane permettono medie elevate.

Chissà cosa accadrà domenica tra i professionisti…chi non vorrà confrontarsi con Cipollini farà il diavolo a quattro, e le alleanze (interne ed esterne) che ruotano attorno agli azzurri potranno condizionare il mondiale, forse più del vento, più della fatica, più delle fughe.

Questi i referti medici degli azzurri Fabio Borghesi e Daniele Pietropolli

Hasselt - Zolder, venerdì 11 ottobre 2002 - Per quanto riguarda le condizioni fisiche della caduta dell’azzurro Fabio Borghesi, il referto medico del dott. Ugo Monsellato e del dott. Gaetano Daniele, medici della nazionale, dice: "Trauma contusivo regione zigomata destra; trauma contusivo regione cervicale e dorsale, senza evidenti lesioni fratturative; trauma contusivo profondo quadricipite sinistro. E’ sempre rimasto cosciente, ha un ricordo completo della gara e della caduta”.

L’azzurro Daniele Pietropolli in seguito alla caduta ha riportato un trauma contusivo al gomito sinistro, senza evidenza di fratture

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Francesco Chicchi sul podio © Photo Michele Lugeri
Francesco Chicchi veste la maglia iridata © Photo Michele Lugeri
Il podio under 23 © Photo Michele Lugeri
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