CAMPIONATI
DEL MONDO CICLISMO SU STRADA - ZOLDER - BELGIO
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Cronometro
individuale femminile cat. juniores
Vince Anna
Zugno
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Cronometro
individuale maschile cat. under 23 Vince
Tomas
Vaitcus
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1°
Anna Zugno Italia (11,2 Km
in 10'37"68 - media 42,255)
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1°
Tomas Vaitkus
Lituania
(33,2 km in 38'40"80 media
51,499)
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2°
Tatiana Guderzo Italia
(a 7"21)
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2°
Alexandr Bespalov Russia
(a 41"69)
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3°
Claudia Hecht Germania
(a 18"33)
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3°
Sergio
Paulinho Portogallo
(a 1'28"96)
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Anna
Zugno ©
Photo Michele Lugeri
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La
prima medaglia dei mondiali "è
azzurra" ©
Photo Michele Lugeri
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Anna
Zugno commossa sul podio, durante l'inno nazionale
©
Photo Michele Lugeri
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Il
podio azzurro Zugno-Guderzo canta commosso l'inno nazionale
©
Photo Michele Lugeri
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L'arrivo
di Anna Zugno ©
Photo Michele Lugeri
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L'emozione
di Anna Zugno al termine della prova ©
Photo Michele Lugeri
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L'emozione
di Anna Zugno al termine della prova ©
Photo Andrea Magnani
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L'abbraccio
tra Anna Zugno e Tatiana
Guderzo
al termine della prova ©
Photo Michele Lugeri
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Primo
piano su Anna Zugno ©
Photo Michele Lugeri
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Tatiana
Guderzo
e la sua medaglia d'argento ©
Photo Michele Lugeri
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Diciotto
anni, studentessa di Liceo Classico. Campionessa del Mondo
di Michele Lugeri
Anna
Zugno, bresciana di Polaveno, ha conquistato la prima medaglia
d’oro di questi campionati di Zolder battendo per poco più di sei
secondi l’altra azzurra, e cara amica, Tatiana Guderzo nella
prova a cronometro riservata per le ragazze juniores.
Non
poteva esserci un’apertura migliore per i nostri colori, con una gara
dominata con sicurezza da Anna e Tatiana che sono state impensierite
solo dalla tedesca Hecht giunta terza.
Domato
anche l’avversario più imprevedibile delle pianure belghe: il vento
che soffiava di traverso contro le atlete impegnate sul rettifilo
che costeggia l’Albert kanaal.
Giunta
all’arrivo Tatiana Guderzo si dimostrava subito soddisfatta della
sua impresa: “sono contenta perché so che ho fatto il mio dovere ed
ho dato il massimo…adesso incrociamo le dita perché devono arrivare
parecchie atlete”
La
Hecht termina la sua prova con 1”34/100 di ritardo: si profila
la doppietta azzurra, solo la Zugno riesce a tenere il passo della
vicentina di Marostica viaggiando alla media di 42.255 Km/h.
Si
susseguono gli arrivi delle ragazze, anche la temuta russa Sergeeva
paga un pesante ritardo: le perle del CT Rosario Fina sbancano
Zolder conquistando oro e argento.
Piange
Anna, mischiando lacrime e sudore sul suo viso che neanche
il casco da marziana riesce a privare di grazia.
Ride
Tatiana, mentre abbraccia la sua amica e compagna di avventura.
Poi
è festa sul podio, con l’Inno di Mameli cantato a squarciagola dalle
ragazze-jet.
La
vittoria piena della nazionale juniores assume un valore particolare,
soprattutto se ottenuta in un settore in cui l’Italia non ha mai particolarmente
brillato come la corsa a cronometro.
La
prova che il vivaio del ciclismo femminile esiste è chiara: sia la
Zugno che la Guderzo sono cresciute nelle categorie “G” riservate
ai più piccoli esordienti.
Poi,
successo dopo successo, sotto la guida di Paolo Slongo e Rosario
Fina, le ragazze sono uscite dalla dimensione del puro gioco
ed ora si trovano con medaglie pesanti al collo ed una carriera sportiva
da intraprendere.
E
insieme a loro c’è il gruppo della Bronzini, della Carrara,
della Cantele: una decina di ragazze dai venti ai venticinque
anni che si preparano a dare battaglia alle élite.
Il
prossimo traguardo più logico e naturale sono i Giochi Olimpici di
Atene 2004.
Il
traguardo più serio ed importante per loro è lo studio: “il prossimo
anno abbiamo gli esami di maturità - dice la Zugno - poi forse l’università…è
ancora presto per sapere quale sarà il nostro futuro.
“Sicuramente
correrò in bicicletta finché sarò capace di divertirmi…anche perché
i successi e le soddisfazioni arrivano…Io devo tanto al ciclismo –
prosegue seria Anna – perché mi ha formato il carattere, mi ha fatto
crescere dentro ed acquisire tanta sicurezza…grazie al ciclismo mi
sento molto diversa e sicura…ho dato tanto a questo sport, ma ho ricevuto
molto, molto di più”.
Parole
chiare pronunciate da un volto fresco e che suonano come l’oro della
medaglia stretta al collo di Anna Zugno.
FEDERAZIONE CICLISTICA ITALIANA
Hasselt
- Zolder, martedì 8
ottobre 2002 ore 14.30
ZUGNO
D'ORO, GUDERZO D'ARGENTO: LE RAGAZZE PREZIOSE DI PAOLO SLONGO
Inizia
all'insegna dei colori azzurri il Campionato del Mondo di
Hasselt Zolder, in Belgio, e precisamente con due medaglie
nella prima prova a cronometro juniores femminile: d'oro,
quella vinta da Anna Zugno, prima davanti all'altra azzurrina Tatiana
Guderzo, terza la tedesca Claudia Hecht. Una prova magistrale
per le due azzurre guidate dal tecnico di categoria Paolo
Slongo, di Treviso, al secondo anno come ct della categoria
giovanile femminile. Slongo ha potuto giocare bene le sue
carte nella prova contro il tempo e ha applaudito le prestazioni
delle due juniores italiane: "Eravamo tranquilli e consapevoli
di avere lavorato bene - dice il ct delle azzurrine juniores
- qui c'è un gruppo di lavoro affiatato che senza la pressione
dei risultati a tutti i costi sta portando avanti buoni programmi.
Non conoscevamo bene il livello internazionale attuale, ma
sapevamo anche che mancavano alcune fuoriclasse come un anno
fa a Lisbona, e abbiamo avuto la pazienda di aspettare questo
appuntamento facendo tutto per bene.
Prima
la Zugno, seconda la Guderzo: invertendo l'ordine d'arrivo
dei campionati italiani a cronometro il risultato non cambia,
il vivaio giovanile femminile sta dando importanti segnali
per la gioia delle nostre ragazze del pedale: "Sono felicissima
per la vittoria di Anna Zugno - dice la medaglia d'argento
Tatiana Guderzo - ho fatto la mia prova sapendo che eravamo
vicine come tempi e mi sono concentrata sul mio risultato,
il resto fa parte dello sport. Oggi ha vinto lei e se lo merita".
Le
fa eco una commossa Anna Zugno, ultimo anno al liceo classico
di Brescia, battuta ai tricolori (prima delle due crono disputate
quest'anno, entrambe vinte dalla Guderzo), ma prima sul podio
mondiale: "Oggi è toccato a me, sapevamo che tutte e
due potevamo dire la nostra ed è andata così. In gara ho ascoltato
i consigli di Rosario Fina (tecnio delle donne elite, ndr)
che ha seguito la mia prova e lui mi ha detto di non pensare
ai tempi intermedi ma pensare a fare bene e così è andata.
Sono felicissima di questo successo, sono commossa per quello
che rappresenta per me e perché lo voglio dedicare a tutti
quelli che mi aiutano. La mia famiglia, prima di tutto, le
mie due sorelle e mio padre che oggi è qui con me, e
poi mia mamma che avrà sofferto a casa, senza guardare la
tv per la paura di una caduta. E poi grazie a tutta
la squadra azzurra. Il ciclismo ha dato tantissimo a me come
persona e vorrei potere ricambiare questa opportunità con
dei risultati. Questa è la mia prima vittoria, spero di poter
andare avanti a raccogliere soddisfazioni". Un Mondiale vinto
è un bel modo per cominciare a dire grazie.
CHI
SALE SUL PODIO
ANNA
ZUGNO, MEDAGLIA D'ORO CAT. JR FEMMINILE CRONO
Nata
a Gardone V.T. (BS), il 30 aprile 1984, residente a Polaveno
(BS), team JU Sport Gorla Minore
Inizio
attività ciclistica nel 1993, vincitrice del campionato
italiano cronometro 2001.
Seconda
presenza in Nazionale dopo Lisbona 2001. Frequenta la
3a A liceo classico di Brescia.
Ama
leggere, ascoltare la musica e segue lo sport in genere. Le
sue materie preferite al Liceo sono filosofia e storia, ama
la letteratura greca, il suo autore preferito è Tucidide.
TATIANA
GUDERZO, MEDAGLIA D'ARGENTO CAT. JR FEMMINILE CRONO
Nata
a Marostica (VI), il 22 agosto 1984, residente a Marostica
(VI), team Top Girl Fassa Bortolo
Vincitrice
del campionato Triveneto e provinciale nel 2000, detentrice
del titolo italiano cronometro 2002. 2 crono nel 2002: 2 vittorie.
Nessun idolo nel ciclismo: "sono modelli da imitare tutte
le ragazze che fanno sport e ancora meglio se vanno in bici".
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VAITKUS
IL TITOLO IRIDATO CONTRO
IL TEMPO
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Tomas
Vaitkus medaglia d'oro a cronometro Under 23 ©
Photo Michele Lugeri
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Irresistibile,
inarrivabile Tomas Vaitkus. Ha vinto il mondiale a cronometro
Under 23 spazzando via tutti gli avversari con una potenza
disarmante. Il lituano, della Zoccorinese Vellutex, è padrone
del mondo delle prove contro il tempo. Ed al suo cospetto i ragazzi
azzurri sono letteralmente crollati. E Vaitkus non si è
fatto sfuggire la maglia iridata che per il secondo anno consecutivo
trova collocazione in Brianza, a Visconta di Besana Brianza, dove
Vaitkus risiede. Lo scorso anno Popovych, quest'anno Vaitkus:
sventolano sempre di più i colori dell'est in casa della Zoccorinese
del presidente Giovanni Villa. Una prestazione maiuscola che
premia l'enorme lavoro di Olivano Locatelli che, da un mese
a questa parte, si è completamente dedicato alla preparazione
del suo corridore. Ancora una volta la scuola Zoccorinese si è
rivelata la migliore.
PROFILO
DEL NEOIRIDATO VAITKUS
BESANA
BRIANZA (Mi) 8 ottobre 2002 - Lituano
di Klaipeda, dove è nato il 4 febbraio 1982, il neocampione
del mondo della cronometro Under 23 Tomas Vaitkus è
in sella dalletà di otto anni avendo iniziato alla scuola
di ciclismo lituana. Prima di salire in bicicletta aveva praticato
nuoto. Tomas vive a Klaipeda con il padre Algis, ex corridore e oggi
manager di una catena di hotels, mamma Raimonda e la sorella maggiore
Monica. Atleta longilineo, pesa 78 chilogrammi distribuiti in 185
centimetri di altezza. Vaitkus è arrivato in Italia, a luglio,
grazie allinteressamento di Olivano Locatelli che lha
tesserato per la Zoccorinese Vellutex Ghia con affiliazione in Svizzera.
Prima di conquistare il titolo iridato contro il tempo, Vaitkus si
era aggiudicato la seconda tappa della Transalzia (Francia), la Crono
di Champenois, il Gran Premio delle Nazioni a cronometro, la
Targa Crocifisso a Polignano a Mare (Ba) e le kermesse fiamminghe
di Bissegem, Berloz, Zonnebeke e Hooglede. Tra i minori si era segnalato
soprattutto in pista, specialità che gli ha regalato il titolo
mondiale dellinseguimento a squadre juniores nel 2000 e la medaglia
dargento nellinseguimento individuale. Nella scorsa stagione,
la prima tra gli Under 23, gli era riuscito di vincere 12 gare su
strada, la medaglia dargento e di bronzo agli europei su pista
(Inseguimento a squadre e individuale). Attualemente ha fissa dimora
a Visconta di Besana Brianza, nel Milanese, nella casa-ritiro della
Zoccorinese di patron Giovanni Villa. Appassionato di auto è
fidanzato con Paulina.
LANCETTE
ALL'INDIETRO PER GLI AZZURRI UNDER 23
di Michele Lugeri
Zolder,
8 ottobre 2002 - Era
difficile rispondere a tono ai fuochi d'artificio con cui le atlete
juniores avevano aperto i Campionati Mondiali di Zolder: Andrea
Liverani, campione italiano a Cronometro, ed Enrico Franzoi,
dominatore incontrastato del nostro ciclocross, non sono riusciti
neanche ad inserirsi tra i venti migliori giovani under 23 del mondo.
"Colpa del manubrio ballerino
ho
dovuto fare e meno delle protesi per più di metà gara
ma
è andata bene così, ho dato comunque il massimo
"
ammette Liverani all'arrivo.
Poca
fortuna anche per Enrico Franzoi, che proprio qui a Zolder
aveva subito la cocente delusione del quarto posto nei Campionati
Mondiali di ciclocross, la disciplina in cui il giovane trevigiano
di Mogliano Veneto ha già ereditato lo scettro dal re Daniele
Pontoni.
Il segnale della partecipazione di Franzoi alla prova a cronometro
lascia intendere che il ragazzo si stia trasformando e stia affinando
le sue qualità.
Sicuramente il cross aiuta a formare l'atleta nella prova solitaria,
a gestire le proprie forze senza contare sull'aiuto del gruppo. Il
resto lo fa il calendario, che riserva sempre meno occasioni ai crossisti,
costringendo Enrico a partecipare alle corse su strada dove riesce
comunque a soddisfare i colori della Trevigiani Mapei.
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