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Michele Lugeri
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CAMPIONATI DEL MONDO CICLISMO SU STRADA - ZOLDER - BELGIO
La cronaca del sesto giorno dei Mondiali  .... La cronaca del quinto giorno dei Mondiali ... La cronaca del quarto giorno dei Mondiali ... La cronaca del terzo giorno dei Mondilai... La cronaca del secondo giorno dei Mondiali ....
08/10/2002 1° giorno - - - - -

APERTI I CAMPIONATI DEL MONDO 2002

Ingrandisci la piantina del percorso della cronometro

>Ingrandisci la piantina del percorso della cronometro<

Cronometro individuale femminile cat. juniores Vince Anna Zugno
Cronometro individuale maschile cat. under 23 Vince Tomas Vaitcus
1° Anna Zugno Italia (11,2 Km in 10'37"68 - media 42,255)
1° Tomas Vaitkus Lituania (33,2 km in 38'40"80 media 51,499)
2° Tatiana Guderzo Italia (a 7"21)
2° Alexandr Bespalov Russia (a 41"69)
Claudia Hecht Germania (a 18"33)
Sergio Paulinho Portogallo (a 1'28"96)
Anna Zugno © Photo Michele Lugeri
La prima medaglia dei mondiali "è azzurra" © Photo Michele Lugeri
Anna Zugno commossa sul podio, durante l'inno nazionale © Photo Michele Lugeri
Il podio azzurro Zugno-Guderzo canta commosso l'inno nazionale © Photo Michele Lugeri
L'arrivo di Anna Zugno © Photo Michele Lugeri
L'emozione di Anna Zugno al termine della prova © Photo Michele Lugeri
© Photo Andrea Magnani
L'emozione di Anna Zugno al termine della prova © Photo Andrea Magnani
La cronaca del sesto giorno dei Mondiali  .... La cronaca del quinto giorno dei Mondiali ... La cronaca del quarto giorno dei Mondiali ... La cronaca del terzo giorno dei Mondilai... La cronaca del secondo giorno dei Mondiali ....
L'abbraccio tra Anna Zugno e Tatiana Guderzo al termine della prova © Photo Michele Lugeri
La cronaca del sesto giorno dei Mondiali  .... La cronaca del quinto giorno dei Mondiali ... La cronaca del quarto giorno dei Mondiali ... La cronaca del terzo giorno dei Mondilai... La cronaca del secondo giorno dei Mondiali ....
Primo piano su Anna Zugno © Photo Michele Lugeri
© Photo Andrea Magnani La cronaca del sesto giorno dei Mondiali  .... La cronaca del quinto giorno dei Mondiali ... La cronaca del quarto giorno dei Mondiali ... La cronaca del terzo giorno dei Mondilai... La cronaca del secondo giorno dei Mondiali ....
Tatiana Guderzo e la sua medaglia d'argento © Photo Michele Lugeri

Diciotto anni, studentessa di Liceo Classico. Campionessa del Mondo

di Michele Lugeri

Anna Zugno, bresciana di Polaveno, ha conquistato la prima medaglia d’oro di questi campionati di Zolder battendo per poco più di sei secondi l’altra azzurra, e cara amica, Tatiana Guderzo nella prova a cronometro riservata per le ragazze juniores.

Non poteva esserci un’apertura migliore per i nostri colori, con una gara dominata con sicurezza da Anna e Tatiana che sono state impensierite solo dalla tedesca Hecht giunta terza.

Domato anche l’avversario più imprevedibile delle pianure belghe: il vento che soffiava di traverso contro le atlete impegnate sul rettifilo che costeggia l’Albert kanaal.

Giunta all’arrivo Tatiana Guderzo si dimostrava subito soddisfatta della sua impresa: “sono contenta perché so che ho fatto il mio dovere ed ho dato il massimo…adesso incrociamo le dita perché devono arrivare parecchie atlete”

La Hecht termina la sua prova con 1”34/100 di ritardo: si profila la doppietta azzurra, solo la Zugno riesce a tenere il passo della vicentina di Marostica viaggiando alla media di 42.255 Km/h.

Si susseguono gli arrivi delle ragazze, anche la temuta russa Sergeeva paga un pesante ritardo: le perle del CT Rosario Fina sbancano Zolder conquistando oro e argento.

Piange Anna, mischiando lacrime e sudore sul suo viso che neanche il casco da marziana riesce a privare di grazia.

Ride Tatiana, mentre abbraccia la sua amica e compagna di avventura.

Poi è festa sul podio, con l’Inno di Mameli cantato a squarciagola dalle ragazze-jet.

La vittoria piena della nazionale juniores assume un valore particolare, soprattutto se ottenuta in un settore in cui l’Italia non ha mai particolarmente brillato come la corsa a cronometro.

La prova che il vivaio del ciclismo femminile esiste è chiara: sia la Zugno che la Guderzo sono cresciute nelle categorie “G” riservate ai più piccoli esordienti.

Poi, successo dopo successo, sotto la guida di Paolo Slongo e Rosario Fina, le ragazze sono uscite dalla dimensione del puro gioco ed ora si trovano con medaglie pesanti al collo ed una carriera sportiva da intraprendere.

E insieme a loro c’è il gruppo della Bronzini, della Carrara, della Cantele: una decina di ragazze dai venti ai venticinque anni che si preparano a dare battaglia alle élite.

Il prossimo traguardo più logico e naturale sono i Giochi Olimpici di Atene 2004.

Il traguardo più serio ed importante per loro è lo studio: “il prossimo anno abbiamo gli esami di maturità - dice la Zugno - poi forse l’università…è ancora presto per sapere quale sarà il nostro futuro.

“Sicuramente correrò in bicicletta finché sarò capace di divertirmi…anche perché i successi e le soddisfazioni arrivano…Io devo tanto al ciclismo – prosegue seria Anna – perché mi ha formato il carattere, mi ha fatto crescere dentro ed acquisire tanta sicurezza…grazie al ciclismo mi sento molto diversa e sicura…ho dato tanto a questo sport, ma ho ricevuto molto, molto di più”.

Parole chiare pronunciate da un volto fresco e che suonano come l’oro della medaglia stretta al collo di Anna Zugno.

FEDERAZIONE CICLISTICA ITALIANA

 

Hasselt - Zolder, martedì 8 ottobre 2002 ore 14.30

  

ZUGNO D'ORO, GUDERZO D'ARGENTO: LE RAGAZZE PREZIOSE DI PAOLO SLONGO

Inizia all'insegna dei colori azzurri il Campionato del Mondo di Hasselt Zolder, in Belgio, e precisamente con due medaglie nella prima prova a cronometro juniores femminile: d'oro, quella vinta da Anna Zugno, prima davanti all'altra azzurrina Tatiana Guderzo, terza la tedesca Claudia Hecht. Una prova magistrale per le due azzurre guidate dal tecnico di categoria Paolo Slongo, di Treviso, al secondo anno come ct della categoria giovanile femminile. Slongo ha potuto giocare bene le sue carte nella prova contro il tempo e ha applaudito le prestazioni delle due juniores italiane: "Eravamo tranquilli e consapevoli di avere lavorato bene - dice il ct delle azzurrine juniores - qui c'è un gruppo di lavoro affiatato che senza la pressione dei risultati a tutti i costi sta portando avanti buoni programmi. Non conoscevamo bene il livello internazionale attuale, ma sapevamo anche che mancavano alcune fuoriclasse come un anno fa a Lisbona, e abbiamo avuto la pazienda di aspettare questo appuntamento facendo tutto per bene.

Prima la Zugno, seconda la Guderzo: invertendo l'ordine d'arrivo dei campionati italiani a cronometro il risultato non cambia, il vivaio giovanile femminile sta dando importanti segnali per la gioia delle nostre ragazze del pedale: "Sono felicissima per la vittoria di Anna Zugno - dice la medaglia d'argento Tatiana Guderzo - ho fatto la mia prova sapendo che eravamo vicine come tempi e mi sono concentrata sul mio risultato, il resto fa parte dello sport. Oggi ha vinto lei e se lo merita".

Le fa eco una commossa Anna Zugno, ultimo anno al liceo classico di Brescia, battuta ai tricolori (prima delle due crono disputate quest'anno, entrambe vinte dalla Guderzo), ma prima sul podio mondiale: "Oggi è toccato a me, sapevamo che tutte e due potevamo dire la nostra ed è andata così. In gara ho ascoltato i consigli di Rosario Fina (tecnio delle donne elite, ndr) che ha seguito la mia prova e lui mi ha detto di non pensare ai tempi intermedi ma pensare a fare bene e così è andata. Sono felicissima di questo successo, sono commossa per quello che rappresenta per me e perché lo voglio dedicare a tutti quelli che mi aiutano. La mia famiglia, prima di tutto, le mie due sorelle e mio padre che oggi è qui con me, e poi mia mamma che avrà sofferto a casa, senza guardare la tv per la paura di una caduta. E poi grazie a tutta la squadra azzurra. Il ciclismo ha dato tantissimo a me come persona e vorrei potere ricambiare questa opportunità con dei risultati. Questa è la mia prima vittoria, spero di poter andare avanti a raccogliere soddisfazioni". Un Mondiale vinto è un bel modo per cominciare a dire grazie.

 

CHI SALE SUL PODIO

 

ANNA ZUGNO, MEDAGLIA D'ORO CAT. JR FEMMINILE CRONO

ANNA ZUGNONata a Gardone V.T. (BS), il 30 aprile 1984, residente a Polaveno (BS), team JU Sport Gorla Minore

Inizio attività ciclistica nel 1993, vincitrice del campionato italiano cronometro 2001.

Seconda presenza in Nazionale dopo Lisbona 2001. Frequenta la 3a A liceo classico di Brescia. 

Ama leggere, ascoltare la musica e segue lo sport in genere. Le sue materie preferite al Liceo sono filosofia e storia, ama la letteratura greca, il suo autore preferito è Tucidide. 

 

TATIANA GUDERZO, MEDAGLIA D'ARGENTO CAT. JR FEMMINILE CRONO

Tatiana GuderzoNata a Marostica (VI), il 22 agosto 1984, residente a Marostica (VI), team Top Girl Fassa Bortolo

Vincitrice del campionato Triveneto e provinciale nel 2000, detentrice del titolo italiano cronometro 2002. 2 crono nel 2002: 2 vittorie. Nessun idolo nel ciclismo: "sono modelli da imitare tutte le ragazze che fanno sport e ancora meglio se vanno in bici".

 

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VAITKUS IL TITOLO IRIDATO CONTRO IL TEMPO

Tomas Vaitkus medaglia d'oro a cronometro Under 23 © Photo Michele Lugeri

Irresistibile, inarrivabile Tomas Vaitkus. Ha vinto il mondiale a cronometro Under 23 spazzando via tutti gli avversari con una potenza disarmante. Il lituano, della Zoccorinese Vellutex, è padrone del mondo delle prove contro il tempo. Ed al suo cospetto i ragazzi azzurri sono letteralmente crollati. E Vaitkus non si è fatto sfuggire la maglia iridata che per il secondo anno consecutivo trova collocazione in Brianza, a Visconta di Besana Brianza, dove Vaitkus risiede. Lo scorso anno Popovych, quest'anno Vaitkus: sventolano sempre di più i colori dell'est in casa della Zoccorinese del presidente Giovanni Villa. Una prestazione maiuscola che premia l'enorme lavoro di Olivano Locatelli che, da un mese a questa parte, si è completamente dedicato alla preparazione del suo corridore. Ancora una volta la scuola Zoccorinese si è rivelata la migliore.

PROFILO DEL NEOIRIDATO VAITKUS

BESANA BRIANZA (Mi) – 8 ottobre 2002 - Lituano di Klaipeda, dove è nato il 4 febbraio 1982, il neocampione del mondo della cronometro Under 23 Tomas Vaitkus è in sella dall’età di otto anni avendo iniziato alla scuola di ciclismo lituana. Prima di salire in bicicletta aveva praticato nuoto. Tomas vive a Klaipeda con il padre Algis, ex corridore e oggi manager di una catena di hotels, mamma Raimonda e la sorella maggiore Monica. Atleta longilineo, pesa 78 chilogrammi distribuiti in 185 centimetri di altezza. Vaitkus è arrivato in Italia, a luglio, grazie all’interessamento di Olivano Locatelli che l’ha tesserato per la Zoccorinese Vellutex Ghia con affiliazione in Svizzera. Prima di conquistare il titolo iridato contro il tempo, Vaitkus si era aggiudicato la seconda tappa della Transalzia (Francia), la “Crono di Champenois”, il Gran Premio delle Nazioni a cronometro, la Targa Crocifisso a Polignano a Mare (Ba) e le kermesse fiamminghe di Bissegem, Berloz, Zonnebeke e Hooglede. Tra i minori si era segnalato soprattutto in pista, specialità che gli ha regalato il titolo mondiale dell’inseguimento a squadre juniores nel 2000 e la medaglia d’argento nell’inseguimento individuale. Nella scorsa stagione, la prima tra gli Under 23, gli era riuscito di vincere 12 gare su strada, la medaglia d’argento e di bronzo agli europei su pista (Inseguimento a squadre e individuale). Attualemente ha fissa dimora a Visconta di Besana Brianza, nel Milanese, nella casa-ritiro della Zoccorinese di patron Giovanni Villa. Appassionato di auto è fidanzato con Paulina.

LANCETTE ALL'INDIETRO PER GLI AZZURRI UNDER 23

di Michele Lugeri

Zolder, 8 ottobre 2002 - Era difficile rispondere a tono ai fuochi d'artificio con cui le atlete juniores avevano aperto i Campionati Mondiali di Zolder: Andrea Liverani, campione italiano a Cronometro, ed Enrico Franzoi, dominatore incontrastato del nostro ciclocross, non sono riusciti neanche ad inserirsi tra i venti migliori giovani under 23 del mondo.
"Colpa del manubrio ballerino…ho dovuto fare e meno delle protesi per più di metà gara…ma è andata bene così, ho dato comunque il massimo…" ammette Liverani all'arrivo.

Poca fortuna anche per Enrico Franzoi, che proprio qui a Zolder aveva subito la cocente delusione del quarto posto nei Campionati Mondiali di ciclocross, la disciplina in cui il giovane trevigiano di Mogliano Veneto ha già ereditato lo scettro dal re Daniele Pontoni.
Il segnale della partecipazione di Franzoi alla prova a cronometro lascia intendere che il ragazzo si stia trasformando e stia affinando le sue qualità.
Sicuramente il cross aiuta a formare l'atleta nella prova solitaria, a gestire le proprie forze senza contare sull'aiuto del gruppo. Il resto lo fa il calendario, che riserva sempre meno occasioni ai crossisti, costringendo Enrico a partecipare alle corse su strada dove riesce comunque a soddisfare i colori della Trevigiani Mapei.

.IL NOTRO ALBUM FOTOGRAFICO DI ZOLDER...ENTRA