CAMPIONATI
DEL MONDO DI CICLOCROSS 2002
|
|
|||
dal
nostro inviato Michele Lugeri
|
AMAREZZA
NELLA GARA UNDER 23: ENRICO FRANZOI BEFFATO IN VOLATA
sfuma la medaglia tanto attesa: il titolo era alla portata del giovane veneto
di Michele Lugeri
Zolder, 2 febbraio 2002
Grande
spettacolo secondo le attese: la gara per il titolo tra gli under 23 è
stata entusiasmante come in ogni occasione.
Stavolta nell'eterno duello tra olandesi e belgi non ci sono solo i cechi
a fare da terzo incomodo: chi fa paura agli squadroni nordici è un
ragazzo di Mogliano Veneto (TV), quattro volte campione italiano di categoria
ed erede naturale di Daniele Pontoni.
Enrico Franzoi si era affacciato già
due anni fa in Olanda con un settimo posto nella prova juniores, dopo aver
condotto un inseguimento per tutti i quaranta minuti di corsa.
Lo scorso anno, a Tabor, una caduta e l'emozione per essere considerato
tra i favoriti, lo portano al ritiro ed al pronto soccorso.
Zolder 2002: Enrico
parte in prima fila, a fianco dei favoritissimi belgi Aernouts
e Commeyne e i cechi Bina
e Simunek. I belgi lo temono e lo hanno affermato
in alcune interviste in tv, e le telecamere indugiano sul nostro campione.
Ma stavolta Enrico non ha paura.
Parte a razzo la corsa degli under 23, che pare si esaltino sul rettilineo
dell'autodromo dove sfrecciano i bolidi di formula uno, con tanto di incidente:
resta sull'asfalto con la spalla dolorante lo svizzero Mueller
dopo appena cento metri.
Davanti la corsa si delinea in fretta: si isola un trenino condotto da Commeyne
e Aernouts in compagnia di
Franzoi e dei cechi.
Rincorre invece per tutta la gara, ammirevole per la costanza,
Michele Sbetta: chiuderà esausto
al dodicesimo posto.
Procedono sempre più veloci in testa, il circuito favorisce i passisti
e nessuno riesce a fare la differenza nei rari passaggi tecnici a piedi:
la bici in spalla, per gli uomini di testa, è ormai un lontano ricordo.
Solo chi naviga nelle retrovie e si trova intasato nei sentieri, si trova
costretto ad abbracciare la bici, ma solo per questioni di "traffico".
E' ormai l'ultimo giro: a nulla valgono gli allunghi di Commeyne.
Franzoi non si risparmia e chiude ogni buco.
E' volata a cinque: ogni anno uno sprint sempre più affollato.
Ai centocinquanta metri si spengono le speranze azzurre: Enrico parte troppo
presto e viene inesorabilmente saltato dall'olandese Thijs
VERHAGEN che va a cogliere la maglia iridata davanti al beniamino
di casa Davy COMMEYNE e il ceco Thomas
TRUNSCHKA.
Dopo il traguardo le scene di fatica si mescolano alla rabbia ed alla gioia:
lacrime per tutti.
Sconsolato Franzoi viene abbracciato dallo
staff; piange Commeyne con Aernouts:
battuti dai nemici storici olandesi.
Peccato per il nostro campione, distrutto dall'amarezza per un titolo sfumato
grazie ad una volata lanciata con troppo anticipo.
Ma Enrico non si abbatta: ha dimostrato a tutti di non essere inferiore
a nessuno in una specialità tecnica come il cross. Per lui ci sono
ancora tre stagioni tra gli under 23 prima che gli si schiuda lo scenario
degli élite tra cui ha già ben figurato in coppa: tre stagioni
in cui potrà cogliere quelle medaglie e quella maglia che il nostro
ciclismo aspetta ormai invano da anni.
Ordine d'arrivo:
1
31 VERHAGEN Thijs NED 49:48 21.336 Km
25.706 Km/h
2 2 COMMEYNE Davy BEL 49:48 + 0
3 13 TRUNSCHKA Tomas CZE 49:48 +
4 43 FRANZOI Enrico ITA 49:48 + 0
12 46 SBETTA Michele ITA 51:37 + 1:49
30
42 BIANCO Marco ITA 53:28 + 3:40
31 45 ROSSI Enrico ITA 53:41 + 3:53
46 44 MIORINI Erik ITA 56:42 + 6:54
Il ceco Bina conduce l'azione,
coperto in terza posizione
Franzoi © Photo Michele Lugeri
|
I
due azzurri Mario Bianco ed Enrico Rossi
©
Photo Michele Lugeri
|
Il belga Commeyne © Photo
Michele Lugeri
|
un
passaggio
©
Photo Michele Lugeri
|
Commeyne
attacca nell'ultimo giro
©
Photo Michele Lugeri
|
Michele
Sbetta © Photo Michele Lugeri
|
Michele
Sbetta
© Photo Michele Lugeri
|
L'arrivo
©
Photo Michele Lugeri
|
Franzoi
esausto dopo l'arrivo
© Photo Michele Lugeri
|
Sbetta al termine della prova
Photo Michele Lugeri
|
Le immancabil miss © Photo
Michele Lugeri
|
Il
podio: Thijs VERHAGEN, Davy COMMEYNE, Thomas TRUNSCHKA ©
Photo Michele Lugeri
|
La
conferenza stampa ©
Photo Michele Lugeri
|