IL CALENDARIO MASTER TRICOLORE...

Al solito; un ex professionista ha guastato la festa ai cicloamatori

GIRO DEL LAZIO

Andrea Nencini ha battuto allo sprint Maurizio Coccia e Gaetano Civiello. La Smorgon e la Camattari prime fra le donne. Nella medio fondo il successo è andato a De Carolis

Roma, 7 maggio 2001 - Il ventisettenne di Magliano (GR) Andrea Nencini (Cicli Carraro Maggi Team) ha tolto il

Andrea Nencini in azione

sorriso di bocca a Maurizio Coccia (Pro Bike) e Gaetano Civiello (Olympus) ieri sul traguardo di Marino, al termine della settima edizione del Giro del Lazio. Con uno sprint impeccabile ha messo alle spalle due cicloamatori doc come Maurizio Coccia, ventiseienne neo laureato in scienze della comunicazione di Tivoli e Gaetano Civiello, che tira avanti la famiglia lavorando in una falegnameria di Cantu’. Nencini appartiene a quel nutrito mondo di professionisti appiedati da pochissimi mesi, ancora molto giovani, in cerca di un nuovo contratto. E’ lui stesso a dichiarare che il successo al Giro del Lazio non è che sia il suo obiettivo della stagione; "Ho corso con la Polti e il Team Colpack, rispettivamente nel ’99 e nel 2000, ed ora ho dei buoni contatti con altre squadre di professionisti. Vengo alle granfondo perché così posso mantenere alta la mia forma fisica". Dimenticando forse che potrebbe fare bella figura fra i suoi pari elite Nencini racconta così il suo sprint: "Siamo partiti tutti e tre insieme ed io ho fatto valere il mio scatto veloce". Niente da fare dunque per Coccia e Civiello che hanno coltivato a lungo il sogno del successo nella gran fondo più importante del centro e sud Italia.

Il Giro del Lazio, che quest’anno ha assegnato anche il prestigioso trofeo New Limits, ha visto allineati al via ben 1149 cicloamatori, dei quali 247 hanno scelto di misurarsi sul percorso della gran fondo. La prima selezione importante c’è stata già dopo 20 chilometri, lungo la salita per la via Appia da Lanuvio. Al comando si è insediato un gruppo di trenta corridori che ha messo subito un bel distacco fra sé ed il grosso. Una seconda selezione è poi avvenuta ai Pratoni del Vivaro, quasi cinque chilometri con pendenza media del 6,5 per cento che hanno fatto scorrere i titoli di coda ad un’altra decina di contendenti.

Una bella azione ha visto protagonisti Armando Marzano (Olympus) e Ilio della Pina (Cicli Carraro Maggi Team). Poi sono andati in fuga ancora Antonio Marzano (Olympus), Davide Posca (Olympus), Andrea Nencini (Carraro Maggi Team) e Nicola Renzi (L’Albero delle Ruote). Il quartetto ha pedalato in avanscoperta fino alla salita di Missione Bassiano, salita a dir poco terribile, con una pendenza massima del 14 per cento, ad ottanta chilometri dal via. Lungo i sei chilometri di ascesa il gruppo di testa è andato in mille pezzi. L’ascesa si è mostrata così difficile che sono emersi due biker della mountain bike, vale a dire Gaetano Civiello (Olympus), che in sella alla bicicletta dalle ruote grasse ha vinto addirittura un titolo mondiale cicloamatori, e Maurizio Coccia (Pro Bike Racing Team), che ha vinto il Trittico Laziale e molte gran fondo nelle regioni dell’Italia centrale, e Andrea Nencini (Carraro Maggi Team). All’inseguimento di Civiello, che ha guadagnato in solitudine la vetta, Coccia e Nencini sono rimasti in dieci: Nicola Renzi (L’Albero delle Ruote), Daniele Bertozzi (L’Albero delle Ruote), Ilio Della Pina (Cicli Carraro Maggi Team), Enrico Saccomanni (Cicli Carraro Maggi Team), Emanuele Orsini (Team Pagnotta), Armando Marzano (Olympus), Luigi Severino Balzano (Mare & Monti Ciocc), Giuseppe Signori (Olympus), Davide Posca (Olympus) e Leonardo Guidi (46a Brigata Aerea). Con questa situazione la corsa affronta la salita per Capranica, a cinquanta chilometri dalla conclusione, e la docile ascesa per Carchitti, ultima difficoltà a quindici chilometri dall’arrivo. Non è accaduto più niente fino allo sprint anche perché i compagni di squadra di Civiello e Nencini hanno stoppato ogni iniziativa. Anzi il vantaggio dei tre è salito fino ad oltre quattro minuti, poi ridotti a meno di tre nei dieci chilometri di discesa della via dei Laghi fino a Frattocchie/Marino, nei pressi del Palaghiaccio, dove era piazzato lo striscione d’arrivo. Nella volata finale Nencini ha avuto gioco facile su Coccia e Civiello: "Sono molto soddisfatto della mia prestazione – ha commentato Coccia dopo l’arrivo – La mia specialità è la mountain bike ma adesso mi sto adattando benissimo anche alle gare su strada". Un po’ meno contento si è manifestato Civiello: "Tutti sanno che lo sprint non è il mio forte. Prima dell’arrivo ho provato due volte ad andar via ma non c’era terreno adatto alle mie possibilità".

I più immediati inseguitori hanno guadagnato l’arrivo con tre minuti di ritardo. Lo sprint ha visto prevalere Leonardo Guidi.

Nella mediofondo si è messo particolarmente in luce Massimo Folcarelli (Edifer); prima è andato in fuga con Fabrizio Topi (Topi) poi il laziale ha tentato di andar via a Carchitti, a soli 25 chilometri dall’arrivo. Il gruppo dei migliori ha fatto però buona guardia e all’arrivo si è presentato un gruppo composto da sedici corridori. Il più veloce è stato Giovanni De Carolis, che ha preceduto Gianni Fontana (Olympus) e David Di Fortunato (Concordia Cicli Bortolotto).

Tra le donne Maura Camattari (Mondo Bici) ha preceduto Marisa Del Bene (Pianeta Cicli) e Marina Moroni (Forti e Veloci) nella medio fondo. Tiziana Smorgon (Carpe Diem) ha vinto la granfondo. L’atleta lombarda ha preceduto Marina Scenini (Forti&Veloci) e Francesca Rotondi (Luca Pinarello).

Ordine d’arrivo granfondo: 1. Andrea Nencini (Carraro Maggi Team) km 164 in 4h28’37" media km/h 36,63; 2. Maurizio Coccia (Pro Bike); 3. Gaetano Civiello (Olympus); 4. Leonardo Guidi (46a Brigata Aerea) a 3’3"; 5. Enrico Saccomanni (Carraro Maggi Team); 6. Luigi Severino Balzano (Mare&Monti Ciocc); 7. Roberto Pepe (Cicli Perna); 8. Daniele Bertozzi (L’Albero delle Ruote); 9. Davide Posca (Olympus); 10. Emanuele Orsini (Team Pagnotta)

Ordine d’arrivo mediofondo: 1. Giovanni De Carolis (Termo Riv Mapei) km 100 in 2h33’21" media km/h 37,56; 2. Gianni Fontana (Olympus); 3. David Di Fortunato (Concordia Cicli Bortolotto); 4. Valerio Clori (Seven Pauselli Bike); 5. Filippo Santangeli (Morena Bike); 6. Sebastiano Leone (Marcianise); 7. Fabio Alberi (Team Bike Pionieri); 8. Massimo Folcarelli (Edifer); 9. Marco Cipullo (Marcianise); 10. Andrea Ammaturo (Icaro Fraticelli).

Tutto il Master Tricolore; Dopo il Giro del Lazio il Master Tricolore farà tappa ad Arta Terme (UD) per la Carnia Classic (27 maggio), ad Isernia per la GF dell’Alto Molise (3 giugno), a Ponte di Legno (BS) per la GF del Gavia (10 giugno), a Castelnuovo Garfagnana (LU) per la GF Garfagnana e Valle del Serchio (1 luglio), a Prato per la Prato – Abetone (8 luglio), a Cicagna (GE) per la Via dell’Ardesia (22 luglio) e a Roccamontepiano (CH) per la GF del Parco della Majella (26 agosto).

Andrea Nencini (Carraro Maggi Team) batte allo sprint Maurizio Coccia (Pro Bike) e Gaetano Civiello (Olympus).