Gran fondo delle 2 regioni
L'ex professionista ha cancellato il sogno del generosissimo Stefano Belia
Ragnetti ha vinto a Monteluco di Spoleto
Nella medio fondo successo di Leonardo Rondini
Lo splendido scenario della stazione montana di cura e soggiorno di Monteluco, che guarda dall’alto dei suoi 850 metri slm l’incantevole città di Spoleto, ha ospitato domenica 8 aprile la quinta mediofondo e granfondo "DELLE DUE REGIONI", quinto trofeo Concessionaria Fiat Paoli srl, organizzata dal Gruppo Sportivo IL GIRASOLE ARREDAMENTI CHIAVARI, con il patrocinio del Comune di Spoleto.
La gara, valida quale seconda prova del Master Interregionale Centro, ha visto allineati al via 430 corridori, 138 dei quali ha partecipato alla gran fondo, che ha visto il successo di Renzo Ragnetti. Ventottenne di Ancona, Ragnetti ha appena concluso un’esperienza triennale da professionista in Portogallo ed ora ha già un contratto pronto per l’estero anche se vuole accasarsi in Italia: "Entro un mese – ha detto il vincitore – avrò delle risposte precise. E spero proprio di poter riprendere la mia carriera in una delle squadre italiane". Cambierà qualcosa il successo in questa gara? "Assolutamente no. Sono venuto a correre a Spoleto per fare un po’ di fondo e non perdere l’abitudine alle corse – ha detto Ragnetti dopo aver tagliato vittorioso la linea del traguardo".
In effetti Ragnetti ha avuto vita facile con i cicloamatori che hanno ben interpretato la gara. Il marchigiano ha rimontato i fuggitivi e poi ha staccato l’ultimo avversario nel corso degli ultimi mille metri di salita per il traguardo di Monteluco.
Come ormai da tradizione in questa stagione il primo a sferrare l’attacco è stato Stefano Belia, appena lasciata la partenza avvenuta dal piazzale antistante la Concessionaria Fiat Paoli di Spoleto. Con Belia si sono involati Stefano Tracolli, Gianluigi Ciacci e Alessandro Barbieri. Il quartetto ha trovato subito un buon accordo e dopo 54 chilometri, nei pressi del bivio per Arrone dove era fissato il punto di divisione tra gran fondo e medio fondo, ha accumulato un minuto e mezzo di vantaggio su Ragnetti e due minuti e 50 secondi sul gruppo compatto. Sulla salita di Forca dell’Arrone Stefano Tracolli ha subito la rottura della catena ed è stato costretto ad alzare bandiera bianca. Ragnetti ha intanto raggiunto il terzetto di testa in un tratto di pianura, subito dopo Madonna della Luce, mostrando così tutta la forza di cui è capace. La gara concesso poi un nuovo momento emozionante quando Vincenzo De Luca ha gettato il cuore in un inseguimento che, nonostante lo sforzo, non ha sortito l’effetto sperato. De Luca è un forte scalatore e lo ha dimostrato lungo la salita di Montefranco, affrontata dopo cento chilometri dalla partenza. Ma soprattutto lungo la salita della Somma, sull’antico tratto della via Flaminia. De Luca è riuscito a portarsi a soli 35 secondi da Ragnetti, Belia, Barbieri e Ciacci, che nel frattempo ha dovuto assorbire una foratura, ma poi ha dovuto cedere al vento che lo ha respinto lungo la via Flaminia Nuova per Spoleto. A quel punto è stato ancora Stefano Belia a dimostrarsi il più generoso. Sentendosi battuto sui sette chilometri di ascesa finale per Monteluco Belia è scattato ancora una volta mettendo fra sé e i suoi tre avversari una trentina di secondi che gli hanno consentito di affrontare da solo l’ultima difficoltà. Dopo centodieci chilometri da protagonista Belia ha dovuto però cedere la vittoria a Ragnetti che è scattato a ripetizione negli ultimi tre chilometri. Al traguardo Ragnetti ha preceduto il coraggioso Belia di venti secondi. Al terzo posto si è piazzato Alessandro Barbieri. Quarto è giunto Gianluigo Ciacci e quinto Emanuele Orsini.
La medio fondo ha visto il successo di Leonardo Rondini che in volata ha battuto Gianluca Brugnami. Proprio quest’ultimo è stato il più incisivo nel corso di tutta la gara. Brugnami ha fatto selezione già nel corso della prima salita per Forca di Cerro. L’azione dell’umbro ha scremato il gruppo e così a comandare le operazioni è rimasto un drappello composto da una trentina di corridori. Brugnami ha poi aumentato il ritmo lungo la salita per Montrefranco e per il valico della Somma. Questa volta al comando sono rimasti in 21 che poi si sono contesi il successo lungo la salita finale per Monteluco. Subito sono scattati Rondini e Brugnami mentre Eugenio Feliziani è rimasto al comando dei migliori inseguitori. Rondini ha battuto Brugnami allo sprint mentre Feliziani ha preceduto tutti gli inseguitori.
Tra le donne nella gran fondo il successo è andato a Marina Scenini (Forti & Veloci) che ha preceduto Beatrice Bertelli (Empoli Tour) e Roberta Renzetti (Cicli Alpin). Nella medio fondo ha vinto Giuliana Salce (Progetto Sud); seconda si è classificata Marisa Del Bene (Pianeta Ciclo) mentre terza si è piazzata Francesca Schiavone (Team 2001).
Ordine d'arrivo gran fondo:1. Renzo Ragnetti (UISP Senigallia) km 136 in 3h49’45" media km/h 33,95; 2. Stefano Belia (Ciocc Racing Team) a 2"; 3. Alessandro Barbieri (GC Forti e Veloci) a 38"; 4. Gianluigi Ciacci (Cicli Alpin) a 2’19"; 5. Emanuele Orsini (Team Pagnotta) a 2’35"; 6. Cristiano Bissioni (Ciocc Racing Team); 7. Vincenzo De Luca (Seven Pauselli Bike); 8. Bruno Marcoaldi (Cellitti Cicli); 9. Stefano Mecali (Seven Pauselli Cicli); 10. Fabio Giusti (GC Forti e Veloci)
Ordine d'arrivo medio fondo: 1. Leonardo Rondini (Castel Rigone) km 90 in 2h17’38" media km/h 39,23; 2. Gianluca Brugnami (Cicli Alpin) st; 3. Eugenio Feliziani (Seven Pauselli Bike) a 1’7"; 4. Flavio Comodi (Cicli Alpin); 5. Sandro Birocchi (Team Cicli Duranti); 6. Andrea Ammaturo (Icaro Fraticelli); 7. Claudio Barbagli (Ciclistica Senese); 8. Mauro Finamore (Bar Bova); 9. Gianfranco Frasinetti (Bici Mania); 10. Valerio Clori (GC Seven Pauselli Bike)