UNA MAGLIA ROSA PER SVETA – Zinaida
Stahurskaia, con la vittoria al Giro d’Italia ha
coronato un sogno cullato da tempo: regalare alla figlia quattordicenne
Sveta la mitica maglia rosa. L’atleta quando corre
vive in Italia vicino a Lucca, ma è sempre in stretto
contatto con la figlia che sente telefonicamente tutti i giorni.
La ragazza corre in bici emulando la celebre mamma, seguita
da Vitebsk lo stesso tecnico che lanciò Zinaida, ed
ha già vinto la sua prima corsa andando forte in salita.
Buon sangue non mente…
UNA STAFFETTA TRAVOLGENTE - Al
Giro d’Italia al di là delle qualità tecniche
ed agonistiche della vincitrice il GAS Sport Team di Antonio
Cannata e del direttore sportivo Marino Amadori ha
girato alla perfezione anche per quel che riguarda il gioco
di squadra. Lo hanno testimoniato le vittorie a staffetta
della Stahurskaia e della
Zocca che si sono alternate
sul podio delle vincitrici di tappa per ben sette volte. Lo
spirito di squadra si è rivelato nelle battute che
le campionesse hanno, di tappa in tappa, rilasciato alla stampa.
"Finchè avremo gambe
– ha detto la Zocca – noi
della GAS correremo per vincere". Missione
compiuta !
LA DIETA IL SEGRETO VINCENTE ? –
Il buon carattere, sempre gioviale e disposto al sorriso,
rappresenta una delle qualità che tutti, dirigenti
e compagne di squadra , riconoscono a Zinaida
Stahurskaia che, quando non corre, non manca di
evidenziare il proprio grande dinamismo e la voglia di scherzare.
Ma in fatto di preparazione Zinaida non scherza. Nell’imminenza
del Giro la bielorussa ha curato moltissimo la preparazione
atletica e in particolare la dieta, dimagrendo da un anno
all’altro ben 10 chili.
FIORI D’ARANCIO – Greta
Zocca al termine della stagione agonistica 2000/2001
coronerà un’altra tappa importante della sua vita salendo
all’altare, a settembre, nella chiesa di suo paese natale.
Sarà dunque un anno tutto da ricordare per l’atleta
vicentina che, fin qui, a conquistato ben 9 vittorie.
UN GESTO DI FAIR PLAY –
In un Giro d’Italia tormentato dalle polemiche (extrasportive…)
e segnato da una accesa rivalità tra le molte atlete
di punta protagoniste delle varie tappe, da segnalare un gesto
di grande fair play sportivo: nella tappa di Nonantola a Modena
la Stahurskaia è rimasta vittima di una caduta. Escoriata
al gomito e alla gamba destra la bielorussa è riiuscita
in fretta a reinserirsi nel gruppo anche grazie al bel gesto
dell’avversaria Luperini
che ha imposto alle altre di rallentare consentendo alla maglia
rosa il rientro nel vivo della tappa.
CARTELLI IN MOVIMENTO – Nello
squadrone di Chiuppano ha ben figurato anche
Gabriella Pregnolato , trentenne di Reggio Emilia,
ex campionessa d’Italia della scorsa stagione. Nella tappa
di Messina la ragazza, ha fallito la vittoria di tappa perché
non ha ben calibrato le forze in vista dell’arrivo. "In
realtà – spiega il suo Direttore Sportivo
Marino Amadori – nei comunicati di gara era indicato
un allungamento della tappa di 5 chilometri. Ma i cartelli
dei –10 e – 5 non son stati in realtà spostati e Gabriella
ha mal impostato il tratto finale.
I CAPELLI DELLA CAPPELLOTTO – Un
po’ per scaramanzia un po’ per scherzo Alessandra
Cappellotto ha affrontato le fatiche del Giro d’Italia
tingendosi i capelli di rosa. La sua moda ha contagiato il
resto della squadra che ha adottato lo stesso look sul palco
finale di Valdobbiadene. Il "rito" non ha portato
grande fortuna alla Cappellotto per la quale il Giro non è
stato all’altezza delle attese, con un settimo posto finale
che non rispecchia le sue qualità assolute: "Un
Giro durissimo, molto selettivo, nel quale ho chiuso in calando
e nel quale non tutto è andato per il verso giusto.
Mi sarei aspettata qualcosina in più rispetto allo
scorso anno. Mi rifarò al Tour …"
CAMPIONESSE A GOGO’ – Il
valore assoluto della formazione GAS è testimoniato
dai palmares delle proprie atlete che, di regola, brillano
ai primi posti delle classifiche nazionali. Così va
ricordato che il GAS Sport Team annovera nelle proprie fila
Greta Zocca campionessa
italiana su strada e Alessandra Cappellotto
campionessa italiana a cronometro. Per il team
di Chiuppano le vittorie stagionali a tutt'’oggi sono 25 ma
il numero, visto lo stato di forma delle atlete, sembra destinato
ad aumentare, di qui alla fine stagione, massicciamente.
IL RECORD E LA SFIDA – Gas
Sport Team intende dunque abbattere il record delle 32 vittorie
stagionali già conquistato lo scorso anno. E’ sulla
buona strada anche se il dato numerico non rivela, in realtà,
lo spessore delle affermazioni di questo scorcio finale di
stagione. Così in tema di record da segnalare che con
la vittoria al Giro Zinaida Stahurskaia
ha collezionato, oltre che la maglia rosa, quella
ciclamino della classifica a punti, verde per il gran premio
della montagna e arancio riservata alle straniere. Le maglie
in guardaroba non le difettano dunque, come il resto delle
compagne che, nella vita di tutti i giorni, vestono rigorosamente
GAS, seguite da uno stuolo di stiliste che pensano per loro
le soluzioni d’abbigliamento migliori.
TANTO PER GRADIRE – Rinviati
i festeggiamenti nelle ore seguenti alla vittoria del Giro,
le ragazze della GAS Team si sono limitate infatti ad una
bicchierata con il patron Claudio Grotto che da tempo
inseguiva una vittoria così prestigiosa e che ha promesso
loro la festa di Chiuppano. Tanto per gradire, la vincitrice
nel suo primo giorno libero dopo la lunga sgroppata in giro
per l’Italia ha pedalato per 40 chilometri.
GROTTO E I VALORI – Il
sanguigno Claudio Grotto, sponsor ed appassionato del
team che porta il nome della sua azienda, non ha mancato di
sottolineare con toni polemici i molti risvolti del dopo-doping
al Giro donne: "il doping è
il morbo del 2000, lo devono estirpare. Il ciclismo resta
un veicolo di immagine notevole e dobbiamo batterci perché
la sua immagine resti pulita. Se così non fosse, per
coerenza con le linee di comunicazione della mia azienda,
uscirei subito di scena!"
IN PARTENZA PER LA FRANCIA – Il
Tour attende dunque con il suo fascino e le sue insidie le
ragazze di Chiuppano. La squadra che prenderà parte
alla grande kermesse francese sarà formato da Severine
Desbouys nazionale francese, Zinaida
Stahurskaia bielorussa campionessa del Mondo 2000,
Greta Zocca campionessa
italiana 2001, Alessandra Cappellotto
campionessa del Mondo nel 1997, Gabriella
Pregnolato campionessa d’Italia nel 2000 e Roberta
Bonanomi campionessa del Mondo del 1998. Rispetto
alla pattuglia schierata al Giro d’Italia resteranno a casa
Ilenia Lazzaro, Kettj
Manfrin e per il posto vacante sono in ballottaggio
Tania Belvederesi e Silvia
Parietti.
IL TOUR NELLA MENTE – Il
Tour de France è già nella mente delle
ragazze del Gas Team che stanno riossigenandosi dopo le fatiche
del Giro d’Italia. Sabato scorso hanno riassaggiato il gusto
della competizione prendendo parte ad una gara internazionale
a Cento. Fra poche ore alcune tra le atlete di punta andranno
qualche giorno in montagna per abituarsi all’altitudine.
LA DESBOUYS IN RIPRESA – La
francese Severine Desbouys rappresenta
senza dubbio l’atleta di punta della squadra vicentina nel
prossimo Tour francese. La ragazza, ricoverata alla vigilia
della tappa del Nevegal all’ospedale di Trento per problemi
di disidratazione, si è ripresa ed ora è già
in Francia, a 3000 metri, per acclimatarsi e per rispondere
ai programmi di allenamento predisposti dal suo preparatore
Dimà. Nella ragazza di Marsiglia la Gas ripone le proprie
speranze di successo.
TATTICHE VINCENTI – Le
affermazioni del Giro d’Italia e le brillanti prestazioni
di tutto il team rivelano in realtà, oltre che un generale
buon periodo di forma ed un elevato grado di preparazione
del Team Gas anche una saggia scelta degli appuntamenti che
hanno cadenzato la preparazione. E’ nata a Bilbao la scelta
di puntare tutte le chanches sulla Stahurskaia che, sulla
carta, nella stagione non aveva mai offerto grosse garanzie
di affermazione nelle gare a tappe mettendosi piuttosto in
luce nelle gare di un giorno. Una scelta vincente che ha rivelato
la lungimiranza di Amadori e soci.