FINALMENTE
MARIO
dopo quattordici anni di corteggiamento, Mario Cipollini coglie
la perla più bella
dal
nostro inviato
Michele Lugeri
Sanremo,
23/03/2002
Mario
Cipollini ha vinto la Milano-Sanremo. Preciso come un orologio
emerge di potenza al sole di via Roma al termine di una gara condotta
in modo impeccabile per tutti i 287 chilometri di corsa.
Sempre protetto dai suoi compagni, preservato dal vento e soprattutto
dalle cadute, Cipollini ha superato indenne tra le posizioni di
testa tutti i "Capi", le insidiose salite che spezzano
le ultime fasi della Classicissima.
La cronaca di questa corsa, come la storia recente vuole, si restringe
agli ultimi quaranta chilometri dall'arrivo.
Prima degli episodi determinanti si è dovuta registrare una
lunga fuga a sette animata soprattutto da Olano e Duma:
la loro azione ha sfiorato i cinque minuti di vantaggio prima di
essere inesorabilmente riassorbiti.
Quando le due ultime salite, la Cipressa ed il Poggio,
si avvicinano, scatta la bagarre tra i favoriti che cercano le migliori
posizioni di testa.
E' un continuo "limare" le ruote, cercando l'impossibile
compromesso tra la testa del gruppo e la copertura dal vento.
Ed è una di queste schermaglie a dare un grosso scossone
alla corsa: cade Zabel per primo. Mentre cerca di recuperare
il gruppo assiste all'altra caduta importante della giornata: stavolta
sono in molti a cadere, e tra loro due tra i protagonisti più
attesi: Danilo Di Luca ed Erik Dekker.
Riesce a ripartire e a concludere mestamente la corsa l'abruzzese;
resta sull'asfalto l'olandese: frattura della testa del femore per
lui. Più avanti un'altra caduta: è Roberto Sgambelluri
a lasciarci la clavicola.
Davanti il gruppo marcia inesorabile: per Zabel, come per
Marco Pantani, il distacco sarà fissato sui cinquanta
secondi, prima di mollare definitivamente.
Probabilmente la fase decisiva della corsa si è consumata
più sulla Cipressa che giù dal Poggio.
Nonostante gli allunghi di uomini insidiosi come Kivilev
e il campione di Spagna Gutierrez in compagnia del favorito
Bettini, SuperMario non ha ceduto il passo. Mantenendo
il ritmo dei battistrada è diventato il favorito numero uno,
vista l'assenza di Zabel, costretto ormai ad abdicare.
Ma la strada per il successo deve ancora passare per il Poggio:
gli evanescenti tentativi di Celestino e Bartoli si
spengono lungo l'Aurelia ben primo della celebre svolta a destra
che lancia le rampe dell'ultimo strappo.
Bettini rompe gli indugi: il grillo ci prova e sente che
può farcela. E' solo.
Ma per poco, tra gli inseguitori emerge velocissimo Giuliano
Figueras - già pimpante sulla Cipressa
- che lo raggiunge.
Bettini e Figuras, giovani certezze del nostro ciclismo,
piombano in Sanremo, ma - ahiloro - sono lontani i tempi in cui
la Classicissima si concludeva in viale Cavallotti, un soffio dopo
il termine dell'insidiosissima discesa.
L'ultimo chilometro si rivela un'inesorabile ghigliottina per le
speranze dei fuggitivi: sullo slancio della volata vengono risucchiati
dal gruppo che li fagocita relegandoli alla cinquantesima piazza.
La volata è regale e nulla possono i tanto attesi Freire,
Gomez e Alessandro Petacchi: gli ammessi alla corte
di Re Leone sono il campione americano Fred Rodriguez
e l'elvetico Markus Zberg, con la nobile presenza di
nonno Tchmil che si tuffa al settimo posto dello sprint.
Vince SuperMario ed è una vittoria che accontenta
tutti: perfino Bettini e Figueras hanno parole affettuose
verso chi "per tanti anni ha inseguito
un sogno e ora lo ha tramutato in realtà. Siamo stati battuti
da un grande campione". Anche Di Luca si
unisce al coro: "stavo bene, sul
Berta volavo. Purtroppo la caduta mi ha tolto dai giochi, ma
solo per oggi. Non recrimino, però se con Bettini e
Figueras ci fossi stato anch'io, avremmo assistito ad un
finale diverso. Comunque ha vinto un grande campione".
Merito dunque a Cipollini, autore di una gara perfetta: ha
tenuto duro su ogni salita controllando la corsa con sicurezza perfino
sui colli finali, e la sua resistenza è stata premiata con
la conclusione a lui più congeniale, rifinendo con la vittoria
il prezioso lavoro degli uomini Acqua &
Sapone che con Gentili, Trenti, Martin Perdiguero
e Lombardi lo hanno lanciato verso la perla più
luminosa della sua carriera.
Sembrava che col secondo posto dello scorso anno, Cipollini potesse
aver perso gli stimoli per correre ancora.
Ecco invece i frutti di quella piazza d'onore
e da oggi cosa
dobbiamo aspettarci?
"Purtroppo devo partecipare al Giro
delle Fiandre per onorare questa maglia di Leader di Coppa
del Mondo che è una maglia importante. Poi farò
la Gand-Wevelgem e basta. Certo che a questo punto comincio
a pensare anche al Campionato del Mondo, perché no?
Zolder offre un tracciato che si addice alle mie caratteristiche
e visto il successo di oggi penso che potrei riuscire".
E se Mario vincesse anche l'iride? Non sarebbe forte la tentazione
di tornare a Sanremo da detentore e con le insegne di Campione
del Mondo?
Per ora Cipollini chiede solo tranquillità per riuscire
a cogliere il sapore e la portata di questo trionfo: la festa è
assicurata, sia con i compagni che con gli amici più intimi,
chiamati a festeggiare anche i trentacinque anni del Re Leone.
Anzi, oggi la festa è cominciata già dal palco, con
la piccola Lucrezia che, stavolta, ha ricevuto i fiori del vincitore
non da Erik Zabel, come un anno fa, ma direttamente dal suo
papà. Trionfatore dopo quattordici assalti.
Una piccola nota, di particolare tenerezza, va aggiunta a questa
cronaca: in conferenza stampa è stato chiesto da un collega
cosa avesse avuto in tasca Mario Cipollini quest'oggi.
Mario si fa serio: "non si tratta
di scaramanzia. Ma oggi Davide De Zan, con cui
ho un rapporto profondo che mi lega anche al di fuori della nostra
professione, mi ha dato una cosa veramente speciale. Una piccola
foto di suo papà Adriano, sorridente come sempre,
che ho voluto tenere con me per tutta la corsa. Anche con lui avevo
un rapporto speciale
e spesso ho pensato a lui e a quella foto
lì con me
così, mi son detto: dai, Adriano,
dammi un pochino di forza anche tu, da lassù
"
E' Mario Cipollini: guascone, anche tenero, grande comico,
non solo un grande personaggio.
Sono lontanissimi i tempi in cui SuperMario spaccava i vetri
delle automobili a biciclettate: Sanremo 1993. Oggi via Roma è
sua e l'ha colta a braccia alzate
Ordine
d'arrivo 93ª Milano-Sanremo
1)
Mario Cipollini - Italia in
6h39' - Km/h
2) Fred Rodriguez - Colombia
a st
3) Markus Zberg - Svizzera a
st
4) Jo Planckaert - Belgio a st
5) Oscar Freire 5 Spagna a st
6) Tomas Konecny - Repubblica Ceca a st
7) Andrei Tchmil - Belgio a st
8) Jan Svorada - Cecoslovacchia a st
9) Paolo Bossoni - Italia a st
10) Mario Manzoni - Italia a st
Cycling
Team
Acqua&Sapone Cantina Tollo RDZ
Comunicato
stampa
"Cipollini
vince la Milano Sanremo"
Sanremo,
23 marzo 2002 -
Il Cycling Team Acqua&Sapone Cantina Tollo
RDZ aveva chiuso la passata stagione con la vittoria del
Lombardia e la riapre vincendo la Milano Sanremo, prima prova
di Coppa del Mondo, con Mario Cipollini.
Per il campione toscano si tratta della 167 vittoria da professionista,
la 3° stagionale con la maglia dell'Acqua&Sapone Cantina
Tollo RDZ.
Fin
dalle prime battute della gara la squadra si è messa a disposizione
di Re Leone controllando la corsa senza lasciare andare via fughe
a lunga gittata. Nel finale, sul Poggio - transitato intorno alla
20° posizione - Cipollini, in discesa, e soprattutto
nel tratto pianeggiante grazie all'aiuto dei suoi gregari, riusciva
a colmare il disavanzo di secondi nei confronti degli attaccanti
Bettini e Figueras, ripresi quando al termine mancavano appena tre
chilometri. Un grande Massimiliano Gentili è riuscito
a riportare Cipollini sui battistrada. A quel punto, Trenti e
Lombardi pilotavano a meraviglia il loro capitano che usciva
negli ultimi 250 metri di gara fulminando gli avversari sul traguardo
finale posto in Viale Roma.
Una vittoria importante dunque quella conquistata da Mario Cipollini
e dal Cycling Team Acqua&Sapone ad appena tre giorni dal
successo incamerato mercoledì alla Tirreno Adriatico. .
"Sono
felice per questa vittoria" ha detto Mario Cipollini
"puntavo alla Milano Sanremo
e sono riuscita a vincerla. Sono molto soddisfatto. Ho preparato
questa corsa già a dicembre con i vari ritiri stagionali.
Mi sono accorto della caduta solo lungo i tornanti della Cipressa
poiché stavo correndo davanti. Imperioso il lavoro fatto
da Massimiliano Gentili che ha chiuso ottimamente su Bettini
e Figueras; poi, Trenti ai 600 metri ha fatto
un ottimo lavoro concluso da Lombardi abile a lanciarmi ai
350 metri. Allo sprint sono partito lungo per anticipare gli altri.
Ora voglio fare bene per vincere il mondiale di Zolder"
aggiunge Cipollini.
Significativo
il ricordo del giornalista televisivo, Adriano De Zan. "Ho
corso questa mattina con una foto di Adriano in tasca, in
quanto, lui, prima di ogni Sanremo, mi dava sempre un piccolo oggetto
portafortuna. Mi ha dato un grande aiuto
"
conclude Mario Cipollini che tornerà a correre al
Giro delle Fiandre.
MAPEI
- QUICK STEP: LE DICHIARAZIONI DEL DOPO CORSA
BETTINI:
"Ho tentato in tutti i modi di fare
la differenza lungo l'ascesa del Poggio. Con Figueras
abbiamo tentato fino all'ultimo; più di così penso
non si possa fare, con l'arrivo così lontano dal Poggio.
Probabilmente, con la presenza di Di Luca nella fuga, le
cose sarebbero potute andare diversamente. Onore comunque al vincitore."
FREIRE:
"All'ultimo chilometro ero piazzato
in ottima posizione, a ruota di Cipollini. All'ultima curva
Lanfranchi, probabilmente involontariamente, ha toccato la parte
anteriore della mia bicicletta, facendomi perdere parecchie posizioni.
A quel punto la volata era compromessa. Mi dispiace molto, perché
ero veramente in ottime condizioni. "
NARDELLO:
"Purtroppo sono rimasto vittima della
caduta occorsa prima del Poggio, apparentemente senza conseguenze
di rilievo. Nella caduta è rimasto coinvolto anche Zanini;
con oggi spero di aver pagato il mo debito con la sfortuna."
PAOLINI:
"Sono soddisfatto della mia prima Sanremo. Oggi ho corso al
servizio della squadra, chiudendo sui tentativi di fuga e cercando
di tenere nelle prime posizioni Bettini prima del Poggio;
lungo il Poggio sono caduto; lì è finita la
mia gara."
Classifica
di Coppa del Mondo maschile:
1
Cipollini Mario Acqua&Sapone
ITA 6h 39'30" 100 p
2 Fred Rodriguez Domo-Farm
Frites USA 70 p
3 Marcus Zberg Rabobank
SUI 50 p
4 Jo Planckaert Cofidis BEL 40 p
5 Oscar Freire Gomez Mapei SPA 36 p
Classifica
Team:
Domo-Farm
Frites 12
Alexia 9
Tacconi Sport 8
Rabobank 7
Ibanesto.com 6
Ordine
d'arrivo Primavera Rosa:
1
Melchers Mirjam Farm Frites Hartol
OLA 2h 55'31"
2 Ziliute Diana Acca
Due O Lorena LTU st
3 Beltman Chantal Acca
Due O Lorena OLA st
Classifica
di Coppa del Mondo femminile:
1 Rossner Petra Saturn
GER 150 p
2 Melchers Mirjam Farm
Frites Hartol OLA 128 p
3 Gilmore Rochelle Naz.
AUSTRALIA 100 p