LAURENT
JALABERT CONCEDE IL BIS NELLA 7ª TAPPA - IVAN
BASSO, COMPAGNO DI FUGA CADE E SI FRATTURA LA CLAVICOLA.
di Andrea Magnani
AVVICENDAMENTO
ALLA CREDIT AGRICOLE...VOIGT VESTE LA MAGLIA GIALLA
EREDITATA DAL COMPAGNO O'GRADY.
COLMAR,
14 luglio 2001 -
La
settima tappa del Tour
de France, la Strasbrugo-Colmar
di 162,5 chilometri con 5 GPM da scalare, ha chiuso
un capitolo, dopo la prima settimana incorniciata
da cronometro, pianura, vento fortissimo e volate
ai settanta orari, per aprire un nuovo corso, anzi
corsa, dominata dalle ascese ombreggiate ed umide
delle Alpi e dopo il trasferimento di mercoledì,
ed il cambio repentino di clima, agli afosi e secchi
Pirenei.
Nuovo Tour dunque quello visto oggi, con una piccola
rivoluzione nel cambio della maglia gialla dal busto
dell'australiano O'Grady
al tedesco Voigt.
L'importante
per la loro squadra è stato che in nuovo
leader sotto al giallo, vesta sempre il colore verde
della Crédit Agricole
che oltralpe non è altro che un popolare
Istituto bancario.
In
effetti gli interessi e non solo, sui conti correnti
dei due corridori accasati in Francia, devono essere
lievitati considerevolmente, visto la popolarità
che O'Grady e Voigt hanno acquisito,
tanto che a Parigi il sindaco gli consegnerà
le chiavi della capitale.
Sulle
strade dell'Alsazia, la carovana gialla si è
animata fin dai primi chilometri, del resto oggi
il destino di O'Grady,
velocista con l'allergia alle pendenze, era segnato
e l'occasione per la fuga da lontano era propizia.
Dalle
nostre parti, con la fuga di ieri di Bartoli,
oggi a riposo, si attendevano Nardello,
Garzelli e Basso
all'attacco, ma il primo è ancora convalescente
in sella alla sua "bicicletta-ambulanza",
ostacolato nel movimento del gomito sinistro con
i 10 punti di sutura, mentre il secondo, non ha
ancora l'intenzione di rischiare, dopo la défaillance
al Giro ed anche parche in fondo il gruppo non si
lascerebbe scappare una ex maglia rosa. Ed infine
il terzo: Basso è
l'unico che ci prova, ma quest'anno per il ciclismo
italiano non solo per la Fassa
Bortolo, deve essere proprio l'anno nero,
dal doping di Frigo, agli infortuni nei giorni
strategici di Basso
al Mediterraneo e del
Bis, infortunio-crisi nera, di Casagrande
nell'accoppiata Giro-Tour.
Non
ci resta che continuare a giocare con i pochi soldatini
rimasti senza guardare ai feriti che in infermeria,
fanno sembrare questo ciclismo come un campo di
battaglia.
Il
Necrologio
- Ivan Basso,
24enne campioncino varesino, è un ottimo
corridore, che vedremo presto vincere tanto. E'
un atleta completo anche nella sfortuna, ma ci basta
ricordarlo qui in Francia come il principale animatore
della 7ª tappa, la prima che prevedeva la salita.
La
cronaca - La fuga decisiva, successiva
ad una breve azione di Jalabert, nasce grazie
allo scatto di Ivan Basso,
al quale si agganciano in 3: i francesi Roux
(Jean Delatour) e Laurent Jalabert (Csc Tiscali),
lo spagnolo Cuesta (Cofidis) e il tedesco
Voigt (Credit Agricole), compagno di squadra
della maglia gialla O'Grady e secondo in
classifica a 26".
Il
quartetto prosegue sui 5 colli non tanto impegnativi
della frazione, collaborando nei cambi, a parte
che per Roux, premiato per la sua furbizia da una
foratura. il loro margine si livella ad 1 minuto
sul gruppo guidato a tratti da Us
Postal ed a tratti da Telekom,
sino a quando i due "Capitani" della Grande
Boucle, non decidono di lasciarli andare.
"Sbagliato", perche' "JaJa"
anche se ha ammesso per la prima volta
dopo anni che questa volta non mira a fare classifica,
non è detto che la vecchia volpe che è
in lui, con le sue 150 vittorie in carriera, non
ci ripensi. Del resto l'occasione fa il corridore
ladro e "JaJa"
in questo è maestro ed ha approfittato
dell'occasione che Armstrong e Ullrich
nel controllarsi a vicenda, gli hanno regalato.
I
fuggitivi dopo aver scalato pressoché indisturbati
le 5 vette, fra le quali il temibile, ma solo per
il nome, Col du Calvaire
(Cima del calvario) a 1135 metri, affrontano con
quasi 5' sul gruppo, l'ultima asperità del
Collet du Linge (appena
976 metri) per poi lanciarsi in discesa verso la
capitale dell'Alsazia.
Ma
a 10 chilometri dall'arrivo, vuoi per inesperienza,
vuoi per l'asfalto reso viscido dalla pioggerella
fina che cadeva sui 5, il nostro Ivan
Basso che in salita era stato il più
attivo dei fuggitivi, scivola in curva proprio mentre
Jalabert, si
involava verso il Bis nell'88ª Grande Boucle,
la 151ª vittoria e soprattutto il secondo posto
in classifica e spauracchio per i due "bisonti
del pedale", protagonisti e rivali
annunciati.
A
quel punto le telecamere francesi si scordano del
corridore italiano, che caduto in disgrazia, non
conta più nulla e noi dall'altra parte delle
Alpi, non sapevano nulla sulle sue condizioni, sino
a quando non abbiamo scoperto che era ripartito
con la spalla dolorante e tagliava i traguardo sconfitto
dalla sfortuna, ad 1'36" dall'opportunista
Jaja.
Il
gruppo giungerà a 4'28'' regolato dallo spagnolo
Etxebarria.
A
questo punto la classifica si fa interessante e
chissà che i due "marziani del Tour"
non si sveglino di fronte alla scaltrezza di un
"nonnetto" come JaJa che si è già
guadagnato i favori dei francesi che non lo hanno
mai amato tanto e soprattutto degli sponsor, dietro
ai quali risplende un po d'azzurro, dal nome della
compagnia telefonica sarda. Ma non vuole essere
questa una consolazione, de resto speravamo tanto
di vedere sfilare sotto al settimo striscione d'arrivo
una sagoma bianco-azzurra, quella di Ivan Basso.
-
DALL'INFERMERIA DEL TOUR -
Per
Ivan Basso caduto a circa 10 km dall'arrivo della
settima tappa, è stata riscontrata la frattura
composta della clavicola destra più una microfrattura
al polso con conseguente stop dall'attività
per la durata di tre settimane.
|
|
LAURENT
JALABERT SALUTA IVAN BASSO PRIMA DELLA PARTENZA
DELL'8ª TAPPA ©
Bettini
Photo
|
|
COLMAR,
14 luglio 2001 - Ivan
Basso era in fuga con il francese Jalabert,
poi vincitore della tappa, il tedesco Voigt,
che alla termine ha vestito la maglia gialla, il
francese Roux
e
lo spagnolo Cuesta.
"Pioveva
fine, la strada era bagnata e scivolosa. Siamo entrati
in una curva troppo forte, io ero in testa, quando
ho toccato il freno e mi è partita la ruota
posteriore". Uno scivolone a terra,
non senza conseguenze per il varesino che dopo avere
battuto sull'asfalto con violenza la spalla destra,
comincia a sentire il dolore provocato dalla frattura
alla clavicola e a capire che per lui il Tour era
finito li. Davanti, Jalabert approfittando
del buco provocato dal momento di smarrimento degli
altri 3, scatta e si invola solitario verso il traguardo.
JaJa
ringrazia dell'occasione regalata dall'italiano
mentre questo si rialza e a denti stretti guadagna
bicicletta, asfalto e arrivo con 1'36" di ritardo,
salvando l'onore e la 5ª piazza.
Sarà
il canto del cigno per il 24enne varesino che, nonostante
la voglia di proseguire domani l'avventura, in ospedale,
viene a conoscenza della frattura composta della
clavicola destra.
Al terzo anno da professionista, Ivan
Basso è all'ennesimo stop per
infortuni. La scorsa stagione, non partecipò
alla Tirreno-Adriatico a
causa di una contrattura al retto femorale, poi
al Giro del Lussemburgo
subì un colpo ai testicoli. Quest'anno, al
Giro del Mediterraneo,
cadendo in volata si è fratturato uno zigomo
ed ora questa "ciliegina sulla torta".
Dopo lo stop di Casagrande al Giro d'Italia
per la frattura al polso ed al ritiro dal Tour de
France, la squalifica di Frigo e Belli
al Giro, consigliamo a
"Ferron" Ferretti per
non arrugginirsi dalle lacrime di assoldare uno
stregone dal fluido benefico oppure di fare tappa,
la prossima settimana a Lourdes. Non si sa mai che
qualcuno dall'alto non possa dare una mano alla
prestigiosa squadra italiana.
Ordine
d'arrivo 7ª tappa
1 Laurent Jalabert (Fra)
CSC - Tiscali 4.06.04
(39.5 km/h)
2 Jens Voigt (Ger) Credit Agricole 0.11
3 Laurent Roux (Fra) Jean Delatour
4 Inigo Cuesta (Spa) Cofidis 0.13
5 Ivan Basso (Ita)
Fassa Bortolo 1.36
6 David Etxebarria (Spa) Euskaltel-Euskadi 4.28
7 Alexandre Vinokourov (Kaz) Telekom
8 Laurent Brochard (Fra) Jean Delatour
9 Matteo Tossato (Ita)
Fassa Bortolo
10 Franck Bouyer (Fra) Bonjour
11 Stuart O'Grady (Aus) Credit Agricole
12 Paolo Bettini (Ita)
Mapei-Quick Step
13 François Simon (Fra) Bonjour
14 José Enrique Gutierrez (Spa) Kelme-Costa
Blanca
15 Guennadi Mikhailov (Rus) Lotto-Adecco
16 Fabio Baldato (Ita)
Fassa Bortolo
17 Alexandre Botcharov (Rus) Ag2R-Prevoyance
18 Piotr Wadecki (Pol) Domo-Farm Frites
19 Gilles Bouvard (Fra) Jean Delatour
20 Geert Verheyen (Bel) Rabobank
21 Walter Bénéteau
(Fra) Bonjour
22 Kurt Van De Wouwer (Bel) Lotto-Adecco
23 Nicki Sörensen (Den) CSC - Tiscali
24 Jan Ullrich (Ger) Telekom
25 Francisco Mancebo (Spa) iBanesto.com
26 Marco Pinotti (Ita)
Lampre-Daikin
27 Bobby Julich (USA) Credit Agricole
28 Jon Odriozola (Spa) iBanesto.com
29 Javier Pascual Rodriguez (Spa) iBanesto.com
30 Guido Trentin (Ita)
Cofidis
31 Christophe Moreau (Fra) Festina
32 Jörg Jaksche (Ger) ONCE-Eroski
33 Joseba Beloki (Spa) ONCE-Eroski
34 Ivan Gutierrez (Spa) ONCE-Eroski
35 Lance Armstrong (USA) US Postal Service
36 Mario Aerts (Bel) Lotto-Adecco
37 Igor Gonzalez De Galdeano (Spa) ONCE-Eroski
38 Mikel Pradera (Spa) ONCE-Eroski
39 Andrei Kivilev (Kaz) Cofidis
40 Michael Boogerd (Ned) Rabobank
41 Thomas Brozyna (Pol) iBanesto.com
42 Andreas Klöden (Ger) Telekom
43 Oscar Sevilla (Spa) Kelme-Costa Blanca
44 Loïc Lamouller (Fra) Bigmat Auber 93
45 Stefano Garzelli
(Ita) Mapei-Quick Step
46 Santiago Botero (Col) Kelme-Costa Blanca
47 Felix Garcia-Casas (Spa) Festina
48 Javier Pascual Llorente (Spa) Kelme-Costa Blanca
49 Didier Rous (Fra) Bonjour
50 Angel Casero (Spa) Festina