8-01-2001 DOVE VA IL CICLISMO? Presentazione del programma di MOSER per il ciclismo del III millennio.
Moser:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lunedì otto gennaio, presso la sala convegni del Comune di Forlì, a pochi passi dal tribunale che è stato teatro del processo a Marco Pantani, Francesco Moser ha presentato il suo programma per la candidatura alla Federciclismo. Alla presenza dei delegati del comitato provinciale di federazione il campione trentino, presentato dal presidente provinciale Maurizio Ricci e sostenuto dal Patron della Sidermec Buda, ex sponsor della squadra di Casagrande nel biennio 1999-2000, ha spiegato le motivazioni che lo hanno spinto a scendere in campo per aiutare il ciclismo ad uscire dai problemi che attualmente lo affliggono. Grazie agli interventi di Ercole Baldini, Roberto Conti ed il Direttore di Bici Sport Sergio Neri, l'atmosfera si è scaldata quando si sono affrontati i problemi del doping, della diminuzione dei fondi federali e il recente scandalo che ha coinvolto l'attuale dirigenza, per la mancata copertura assicurativa ai tesserati nel secondo semestre 2000. Secondo il campione trentino occorre dare più autonomia ai comitati provinciali e regionali, ricreare il dialogo fra le società e la federazione ciclistica e aumentare l'interesse del pubblico nei confronti delle manifestazioni sportive. Una delle volontà espresse dal candidato alla presidenza della F.C.I. è quella di posticipare di una anno il passaggio dei giovani corridori dalla categoria juniores a quella dilettanti, evitando la concomitanza con gli esami scolastici di maturità. Inoltre vi è anche l'esigenza di deresponsabilizzare i ciclisti nelle prime categorie, con iniziative come quella di separare le prove dei campionati del mondo juniores da quelle dei dilettanti e professionisti. A proposito della possibilità di unire le prove di coppa del mondo maschile con quella femminile, Moser pensa che i due movimenti possano continuare il loro tragitto separatamente, ritenendo che unire in un'unica manifestazione i due eventi, creerebbe nello spettatore e negli sponsor, solo confusione con un conseguente calo di interesse. Infine riguardo al problema della mancanza di fondi federali causato dalla crisi del Totocalcio, Moser sostiene che occorre rendere autonomi gli sport minori per autofinanziarsi mediante le già sperimentate scommesse sportive. Le idee sono tante e se con l'elezione del vertice federale, la F.C.I. si affiderà all'esperienza del grande campione trentino, il ciclismo potrà trarne solo dei benefici.