Intervista a Marco Della Vedova (Lampre- Daikin)

di Pierpaolo Bellucci

Come giudichi la tua stagione 2001?

Fino a questo momento la mia stagione è stata negativa, infatti ho un problema alla gamba sinistra che si è presentato alla vigilia del Giro e che ancora oggi non sono riuscito a risolvere.

Programmi per il futuro?

Quello che mi preme di più è guarire e poter ritornare alle gare in condizioni buone, per potermi riscattare da questa annata difficile e dimostrare il mio potenziale, finendo cosi in bellezza la mia carriera.

Come ti trovi alla Lampre?

Come squadra credo che sia una delle migliori del panorama professionistico; ti da la possibilità di fare il corridore al massimo senza pensare ad altre cose o problematiche.

Che rapporti hai con i campioni del tuo team, Simoni, Camenzind…………..

Penso che per un corridore e soprattutto per un gregario sia il massimo aiutare questi campioni; rappresenta il coronamento di una carriera dedicata al lavoro per la squadra, soprattutto quando questi ti vogliono personalmente alle gare come gregario di fiducia.

Come corridore che caratteristiche hai?

Sono un passista scalatore, ma il mio ruolo è quello di aiutare nel momento del bisogno e stare vicino ai capitani

Hai un modello di corridore?

Atleticamente tutti quelli che vanno forte piacerebbe a tutti penso imitarli ,campioni come Bugno , Gotti , Pantani ed i miei due capitani potrebbero essere dei modelli però sinceramente non ho un modello

Coltivi hobby nel tempo libero?

Sono appassionato di internet dove navigo spesso, mi piace leggere e mi occupo un po’ del sociale.

Riassumici in breve la tua carriera……

Ho iniziato a correre a 8 anni e dopo tutta la trafila nella categorie minori ( S.C. Verbania , G.S. Pedale Verbanese e V.C. Sommese ) sono passato dilettante con i fratelli Casani alla U.S. Serravalle per tre anni , infine altri due anni tra i puri nella Pagnoncelli e nella Podenzano(15 vittorie). Sono passato con patron Cioli alla Brescialat dove sono rimasto per tre anni ottenendo un 34° posto assoluto al Giro e un 4° di tappa a Biella e 11° al Pordoi ,nel 97’ 4° alla Sett. Bergamasca e 7° al giro del Portogallo, nel 98’ ho avuto dei problemi ad un tendine che ha compromesso in parte la stagione, dal 99’ sono alla Lampre dove ho svolto soprattutto un lavoro di gregario; fino ad ora ho svolto 5 Giri finendoli tutti, 3 Giri di Spagna, 1 Tour, 2 Giri di Svizzera, 4 Giri di Portogallo e anche gare di Coppa del Mondo. Nel mio piccolo sono soddisfatto anche se quest’anno potevo aggiungere una preziosa perla con il Giro.

Cosa ne pensi del ciclismo giovanile?

Questo è un argomento complesso a cui tengo molto perché penso che bisogna lavorare con i giovani per ottenere i risultati in futuro, a tal proposito da noi (in Lombardia) stanno forzando un po’ le cose facendo credere a questi ragazzi di essere dei campioncini. E’ necessario fare un passo indietro e far diventare il ciclismo giovanile una passione insegnando a fare il mestiere del corridore e non curando solo classifiche e risultati .

Pensi che il doping sia davvero una piaga insanabile?

Altro argomento complesso ,penso che stiamo già facendo molto e sono convinto che siamo sulla strada giusta; i modi sono da rivedere ,ma la piaga del doping la si sta combattendo.