Andrea Magnani interista Dmitri KonychevNella borsa dei velocisti si impenna il valore delle azioni di Endrio Leoni, freccia della riviera del Brenta.

Il corridore di Stra brucia sul porfido di Corso Garibaldi a Benevento il lanciato Zabel ed il leader Biagio Conte, saltando letteralmente la linea d'arrivo grazie ad un poderoso colpo di reni. Sornione Konychev, ieri terzo ed oggi quarto: mai così veloce in marzo, ad una decina di giorni dalla Milano-Sanremo. Poco più indietro Vainstains, mentre Cipollini si è rialzato ai millecinquecento metri.
Endrio Leoni conquista così la sua quinta vittoria in questo scorcio iniziale di stagione, proseguendo una serie senza pari nella sua decennale carriera di professionista; e non è la prima volta, quest'anno, che si lascia dietro le spalle un candidato alla vittoria di Sanremo come Erik Zabel. Chissà che questa striscia positiva di successi non porti il velocista veneziano a cogliere un perla che farebbe coppia con la maglia rosa conquistata a Bologna nei primi anni tra i prò.
Dopo la tappa di Celano sapremo quali saranno le ruote veloci che potranno ambire al "Mondiale di Primavera".
Sempre vigile invece il siciliano della Saeco, che col terzo posto finale rintuzza gli attacchi proposti da un Bettini corsaro nei traguardi volanti, a caccia di secondi d'abbuono. Conte veste così la tradizionale maglia giallo-rossa, simbolo del primato, per il secondo giorno consecutivo. Ma permettetemi di rimpiangere le variopinte maglie nate dall'opera e dalla passione dell'indimenticato Mario Schifano, l'autore delle maglie dei trionfi di Colagé e Fondriest...
Domani la corsa approda in Molise, sulle tracce dei tratturi che dai pascoli del Matese condurranno i corridori verso le spiagge adriatiche
__ Michele Lugeri per bikenews.it


TIRRENO ADRIATICO: IN MOLISE SUCCESSO RABOBANK: TORNA ALLA VITTORIA MARKUS ZBERG, QUARTO BOOGERD.

DIMITRI KONYCHEV IN MAGLIA GIALLOROSSA, NUOVO LEADER DELLA CORSA

16/3/2001
Gli arrivi appeninici, soprattutto quelli meridionali, piacciono molto a Dimitri Konychev. Lo ricordiamo infatti vincitore qualche anno fa a Monte Sirino in Calabria al Giro, e sempre tra i primi su questi tracciati. Di più deve essere piaciuto allo svizzero Markus Zberg, questo arrivo: l'elvetico ha potuto finalmente tagliare il traguardo a braccia alzate, evidenziando la bandiera del suo paese, simbolo del titolo nazionale, sua penultima vittoria da oggi.
Anche se la salita di Castelpetroso e l'arrivo al Santuario dell'Addolorata non hanno scremato il gruppo, gli habituées di queste tappe nervose si sono fatti notare e soprattutto si sono studiati l'un l'altro in chiave Sanremo. Ecco quindi apparire Rebellin, Savoldelli, Casagrande ed un redivivo Luttenberger. Immancabile Vainstains: il Campione del Mondo dopo la beffa patita in questa corsa lo scorso anno - sbagliò strada - non ha più perso un colpo fino al trionfo iridato, e da queste stesse strade si candida fortemente per la Milano-Sanremo. Tra gli assenti al vertice prudente ma presente Cipollini, prudentissimo Zabel. Il tedesco non spreca energie sfilandosi immediatamente sull'ascesa verso Castelpetroso.
Domani è ancora corsa, con GPM ancora più impegnativi: si attraversa l'Alto Sangro ed il Parco Nazionale d'Abruzzo per poi lanciarsi giù nella Marsica, verso l'arrivo di Celano con il russo della Fassa Bortolo titolare della maglia giallo-rossa di leader assoluto e di quella ciclamino della classifica a punti. Completa la supremazia della squadra trevigiana la maglia verde del ritrovato Ivan Basso: lo zigomo fratturato al Giro del Mediterraneo forse fa meno male di prima, e chissà se l'ex Campione del Mondo under 23 non strizzi l'occhio - non più dolorante - alla Corsa dei Fiori.
Si parla troppo della Milano-Sanremo?
Si, è così, ma la Tirreno-Adriatico non soffre questo paragone perché il suo creatore, Franco Mealli, ha plasmato questa corsa a tappe proprio per contrastare i grandi campioni fiamminghi che si preparavano alla "Classicissima" partecipando alla Parigi-Nizza. Ma cosa certa è che chi ha raccolto l'eredità di Mealli offre ancora uno spettacolo tecnico, agonistico e paesaggistico ancora tanto avvincente.
__ Michele Lugeri per bikenews.it


Isernia - Celano -170 km: TORNA ALLA VITTORIA DAVIDE REBELLIN, NUOVO LEADER DELLA CORSA

FUGA DA LONTANO DI DI LUCA E IVAN BASSO, RIPRESI A 5 Km

Celano 17 marzo 2001 - Sarà stata l'aria frizzante del Parco Nazionale d'Abruzzo, ma la tappa di oggi è stata veramente movimentata ed i protagonisti non si sono nascosti. I due vecchi amici, si conoscono dall'età di sei anni, Ivan Basso e Danilo Di Luca hanno caratterizzato con una lunga fuga tutta la frazione. Il vantaggio massimo di 6 minuti è stato riassorbito solo a 4 km dall'arrivo, degli 800 metri di quota di Celano. Poi sono emersi i pretendenti al successo finale e Rebellin l'ha spuntata sul tenace Boogerd. Tappa e maglia per il vicentino di Lonigo, ed un filo di delusione sul volto di Konychev . Il russo voleva la tappa, non tanto il primato in classifica, visto che per la crono di domani si è già prenotato per una passeggiata. Domani la crono: Campli - Parco Nazionale del Gran Sasso- Monti della Laga. Alla partenza al 10° posto a 10'' c'è Malberti: iridato Junior a San Sebastian. Chissà che il giovane della Liquigas, non faccia uno scherzo al suo capitano ed al suo primato in classifica.
Analisi in chiave San Remo: oltre agli uomini di classifica si sono fatti notare……..gli assenti: uno spiritoso Cipollini che scherza con Konychev sul palco, un sereno Zabel circondato dai suoi e un fresco Celestino: i suoi occhi si illuminano se ripensa a San Remo. La sua Tirreno Adriatico finisce li, sul suo Mar Ligure
__ Michele Lugeri per bikenews.it
Bike News Live: L'intervista a Ivan Basso (Audio MP3)
L'intervista a Mirko Celestino (Audio MP3)


18 marzo 2001 - Torricella Sicura - Nuovo Leader: il russo Ivanov (Fassa Bortolo) in giallo rosso

Tirreno Adriatico sempre avvincente. La crono non delude e rimescola le carte. Non solo: fornisce ulteriori segnali per la stagione. I 14 chilometri che dividono Campli da Torricella Sicura, a due passi da Teramo, sono molto nervosi: curve, controcurve, tornanti; salite e discese che si susseguono ripide. Non sono quindi emersi gli specialisti, infatti nei primi posti troviamo solamente i nomi dei candidati alla vittoria finale, più concentrati e funambuli. Ne sa qualcosa Dekker, che ha lasciato secondi preziosi e un pò di pelle lungo la strada, vittima di una scivolata. Ne sa qualcosa Hontchar che ha forato e spezzato l'attacco manubrio. Alla fine il trionfo è Fassa Bortolo: come alla Parigi-Nizza due uomini in testa. "Qui sarà più dura difendere il primato" afferma Chiesa dall'ammiraglia. Comunque stasera Serguej Ivanov e Roberto Petito, siedono ai primi due posti in classifica. E gli altri a un passo. Buona la prova di Di Luca: oggi ha corso soprattutto per collaudare la posizione per le crono del Giro. Su questo tracciato, ha contenuto il distacco sui 50''. Bollettino San Remo: Zabel, Cipollini e Celestino, sono subito scappati via........a continuare ad allenarsi, ma in fondo anche Konychev non si è spremuto più di tanto. Più attivi, in questi giorni, Camendzin e Serpellini: gli uomini di Saronni preferiscono stare davanti per affinare la preparazione. Una cosa è certa: quest'anno tante squadre e tanti uomini sembrano pronti per conquistare San Remo. Chi sarà la punta: Casagrande o Konychev ? Cipollioni o Celestino ? e Savoldelli ? Attenzione: Zabel e Vainsteins hanno le squadre tutte per loro. Questo è un segnale__Michele Lugeri per bikenews.it


ROVINOSA CADUTA DI SERGUEI IVANOV: LA SUA TIRRENO-ADRIATICO FINISCE IN OSPEDALE.

Monte San Pietrangeli, 19/03/2001

Passa in secondo piano la netta vittoria di Romans Vainsteins sul traguardo marchigiano di Monte San Pietrangeli, alla luce della tanto rovinosa quanto ingenua caduta del leader Serguei Ivanov. Il ventiseienne russo della Fassa Bortolo stava giustamente cercando di difendere la sua maglia di leader, ed infatti ai cinquecento metri finali aveva scelto la ruota di Zberg, agganciato al treno Rabobank.
Non ci sentiamo di incolpare nessuno, nessun corridore ha ostacolato Ivanov, e le transenne erano state ben collocate. Centimetri, uno scarto della ruota anteriore di pochi centimetri ha fatto volare lo sfortunato corridore contro le protezioni, facendo cadere fortunatamente solo pochi atleti, tra cui Angelo Lopeboselli: forte contusione all'anca per lui.
Il caschetto ha tenuto solo il primo impatto, ma non il secondo, in una carambola davvero difficile da prevedere: Ivanov non ha mai perso conoscenza, per lui trauma cranico e ferita lacero contusa. Notizie dall'ospedale parlano di un Serguei sorridente.
I migliori auguri ad un ciclista anche da noi che, oltre a scrivere un po' di questo sport, abbiamo la stessa passione nello spingere sui pedali.
La gara: i saliscendi odierni sulle colline marchigiane hanno stimolato la voglia di Celestino e Di Luca di saggiare la gamba, ma quando si è trattato di andare a caccia dei secondi d'abbuono, non c'è stato spazio per nessuno: il gruppo trainato da Rabobank e Alessio ed il forte vento contrario hanno fatto desistere ogni fuggitivo, l'ultimo di questi è stato l'australiano Brad Mc Gee, a lungo in testa nella crono di ieri.
Poi la volata finale in cui il campione statunitense Fred Rodriguez ha saltato Markus Zberg per proiettare il Campione del Mondo Vainsteins ad un netto successo a braccia alzate.
Domani la penultima tappa, la più lunga della settimana e farcita di salite. Dopo tante emozioni sul filo dei secondi speriamo che domani la Tirreno-Adriatico ce ne regali una di nuova: un arrivo in porto di una fuga__Michele Lugeri per bikenews.it


CONCLUSIONE APPASSIONANTE PER LA TRENTASEIESIMA EDIZIONE DELLA TIRRENO ADRIATICO, LA CORSA DEI DUE MARI…E DEI PARCHI NAZIONALI

Quante volte i ciclisti affermano "Ho badato solo alla ruota degli avversari", oppure: "Non ho alzato gli occhi dal manubrio"? Ma il paesaggio che ha accompagnato i corridori della Tirreno-Adriatico non ha fatto semplicemente da sfondo, ma è stato protagonista alla pari. Cosa ha unito, dai limoni di Sorrento alle palme di San Benedetto del Tronto? Otto tappe e tre parchi nazionali. Davide Rebellin, vicentino della Liquigas - Pata ha conquistato la tappa di Celano, dopo aver attraversato il Parco Nazionale d'Abruzzo; Roberto Petito, atleta della Fassa Bortolo, ha trionfato nella tappa a cronometro Campli-Torricella Sicura, ai piedi del Parco Nazionale del Gran Sasso - Monti della Laga; Michael Boogerd, olandese di casa Rabobank, si è imposto nelle Marche, ad Ortezzano, dopo aver salutato il Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Non si senta abbandonata la Maiella: sarà ripagata dalla prima tappa in linea del Giro d'Italia. È per questo che sembra difficile credere che i ciclisti non vedano o quanto meno non risentano dell'ambiente in cui vivono. Anche perché i risultati agonistici sembrano essere stati esaltati dalla bellezza di questi parchi. Dire che questa Tirreno-Adriatico sia combattuta è dire poco: dopo otto tappe e cinque uomini che si sono spartiti la maglia giallorossa di leader della classifica, non è bastato un secondo per stabilire il vincitore. Solo ventisette, alla fine, i centesimi che hanno diviso il battuto, Gabriele Colombo della Cantina Tollo-Acqua&Sapone, dal vincitore Rebellin. Un soffio maturato all'arrivo di Torricella Sicura. Vicinissimo anche il terzo, Michael Boogerd: l'olandese è giunto a San Benedetto con appena tre secondi di ritardo. Ma gli altri non sono stati a guardare. E allora segnaliamo l'onnipresente Danilo Di Luca, anche lui Cantina Tollo-Acqua&Sapone: il ragazzo di Spoltore ormai è un campione affermato e lo ha dimostrato annunciando, con sprazzi di gran classe, una stagione esaltante. Bravo anche Ivan Basso, Fassa Bortolo la sua squadra, sempre pronto ad attaccare insieme all'amico-avversario Di Luca. I complimenti poi ad Endrio Leoni, autore di due sprint formidabili rifilati nientemeno che ad Erik Zabel, campione della Deutsche Telekom e favorito d'obbligo per la "Classicissima", la Milano San Remo. Bene anche Biagio Conte: il velocista della Saeco non ha fatto rimpiangere SuperMario Cipollini. Bravo anche a Roberto Petito, che, oltre a mettere tutti in riga a cronometro, ha definitivamente battuto i suoi problemi alla tiroide che tanto l'avevano afflitto la scorsa stagione. Ma soprattutto un grande augurio al russo Serguei Ivanov, vittima di una caduta tanto rovinosa quanto banale, proprio mentre indossava a due giorni dal termine i colori del primato. Una Tirreno-Adriatico dunque piena d'emozioni e di protagonisti - quasi duecento i corridori partenti - e di indicazioni per la nuova stagione ciclistica. E gli appuntamenti prestigiosi col grande ciclismo professionistico non mancano: dopo il Giro d'Abruzzo dall'otto al tredici maggio, le prime tappe del Giro d'Italia (dal 19 maggio, Montesilvano-Pescara, Giulianova-Francavilla; Fossacesia-Lucera), ed il tradizionale appuntamento d'agosto col Trofeo Matteotti a Pescara. E allora sì, nei parchi abruzzesi avremo nuove creature, coloratissimi elfi che attraverseranno i boschi, tra orsi, aquile e camosci__Michele Lugeri per bikenews.it