di Bruno Achilli
S.ERMETE
di SANTARCANGELO -
Ha già
trenta anni la Coppa della Pace, la classica internazionale
di ciclismo per dilettanti under 23, presentata venerdì 11
maggio e che si disputerà domenica 27. Questa corsa, sostenuta
da 27 anni dai fratelli Alvaro, Alberto e Bruno Anelli, con il supporto
tecnico dell'Us S.Ermete e Pedale Riminese, vedrà anche quest'anno
una partecipazione mondiale. Sono infatti 29 le squadre ingaggiate
da Gino Mondaini, cinque delle quali sono le rappresentative nazionali
di Slovenia, Svizzera, Ucraina, Russia e Ungheria. Gli iscritti
sono 180.
Nell'albo d'oro della corsa sono tre gli stranieri ad aver conquistato
la vittoria. Nell'oramai lontano 74 si è imposto l'australiano
Clyde Sefton (Siapa), poi sono trascorsi la bellezza di ventiquattro
anni per vedere vincere di nuovo un'altro straniero. Esattamente
due anni fa quando trionfò lo sloveno Martin Derganc (Zalf
Fior). Ma lo scorso anno c'è stato un bis, per altro annunciato,
anche perchè da parecchio tempo i dilettanti dell'est sono
sempre più protagonisti nelle nostre corse. Ci fu infatti
l'impresa del russo Eugeny Petrov, che ha conquistato poi
due titoli mondiali sia a cronometro che in linea a Plouay (Francia).
Questa volta invece "l'uomo da battere" è l'ucraino
Yaroslav Popoviych (Vellutex - Zoccorinese - Lomabardia),
reduce da una serie di vittorie e dal trionfo nel recente Giro delle
Regioni, attualmente "numero uno" al mondo. E gli italiani
che ruolo avranno? Di sicuro non resteranno a guardare. Ci saranno
in gara i più forti esponenti della categoria e fra loro
anche "azzurri" del calibro di Alberto Loddo (Vellutex
- Zoccorinese - Lombardia, nove successi stagionali), Damiano
Cunego (Zalf Fior), Michele Scarponi (Safi Ponteggi),
Michele Maccanti (Team Maserati), Lorenzo Bernucci (Zoccorinese
- Vellutex - Toscana), Gianpaolo Caruso (idem) e anche due
forti romagnoli Ivan Ravaioli (Zalf Fior) e Roberto Lotti
(S.Pellegrino - Bottoli), per non dire di altri stanieri molto
quotati fra gli altri Roman Lukoviy (San Paolo - Saeco, quattro
vittorie), Mattey Mugerly (Caneva) e Maxime Karptcev (Elettromec).
Ma, l'elenco è molto lungo, e di outsiders ce ne sono tanti...
Riguardo invece al percorso, è diviso in due settori. Nella
fase iniziale si sviluppa su di un tracciato pianeggiante da ripetere
2 volte per 46 km, poi si entra nel tradizionale circuito collinare
di km 12.50 da ripetere 9 volte, che porterà la somma totale
dei km a 158,500.
Le caratteristiche del tracciato sono note: è innanzi tutto
nervoso. Comunque, per rinfrescare la memoria, ricordiamo com'è.
Comprende due tratti impegnativi concentrati in quattro chilometri.
Dopo un solo km e mezzo dall'entrata nel circuito e cioè
dalla località Fondo si inizia a salire fino al bivio per
S.Martino in Venti, poi superata una spianata di un chilometro si
sale fino al bivio di San Paolo. Inframmezzati ci sono due strappi
con punte al 15% e che hanno sempre lasciato il segno. Sarà
pertanto una corsa molto bella da vedere e soprattutto alla distanza
verrà fuori una netta selezione. E' sempre stato così
e lo sarà anche questa volta. Appuntamento dunque per domenica
27 maggio a Sant'Ermete di Santarcangelo (Rimini) con una avvenimento
ciclistico di sicuro interesse e richiamo anche per trascorrere
un pomeriggio all'aria aperta. L'ospitalità dei fratelli
Anelli (Alvaro, Alberto e Bruno) sarà come al solito squisita.
Come sempre, partenza (alle ore 13) e arrivo (alle 17) di fronte
allo stabilimento dei fratelli a Anelli a Sant'Ermete.
Alla presentazione, tenutasi a "Casa Zanni", fra gli altri
numerosi ospiti, hanno partecipato lo scrittore Sergio Zavoli,
che inventò il "Processo alla tappa", Paolo
Bettini, alfiere della Mapei, e il giornalista della "rosea"
Luca Gialanella, tutti tre premiati con altrettante opere
realizzate dallo scultore marchigiano Enzo Marinelli.
Balbis,
ritrova lo sprint dei suoi giorni migliori nella 30ª Coppa
della Pace - Trofeo F.lli Anelli
di
Bruno Achilli
S.ERMETE (Rimini), 27 maggio '01 -
Guido Balbis, ventiduenne cuneense, ha inflitto una sonora
sconfitta alla forte legione straniera nella trentesima Coppa
della Pace - Trofeo F.lli Anelli.
Dopo due vittorie consecutive dei corridori dell'est è dunque
tornato a vincere un italiano. Un atleta per altro alla ricerca
di un successo di prestigio in grado di poterlo rilanciare fra i
migliori under 23 e di dargli anche una sicura notorietà.
Ha prevalso in volata, imponendosi con uno sprint irresistibile,
che lo ha visto concludere a braccia alzate e con diverse biciclette
di vantaggio. Una vittoria molto importante, conquistata con pieno
merito. Balbis, infatti, nel momento clou della gara, è
stato autore di un vero capolavoro: prima, è riuscito con
un grande inseguimento a recuperare 30" e portarsi sul gruppetto
degli otto battistrada a solo 14 km dalla conclusione - i fuggitivi
erano scattati a 23 km dalla fine -, quindi ha resistito ad una
serie di attacchi e poi ha compiuto l'opera imponendosi in volata.
Davanti c'era fra gli altri Yaroslav Popovych, leader di
Coppa del Mondo, il grande favorito. E proprio l'ucraino, ha cercato
di andarsene da solo a cinque chilometri dal traguardo, però
non ha avuto fortuna, infatti è stato ripreso un paio di
km dopo da altri sei rimasti nel frattempo al comando. Questa l'essenza
della corsa nel suo momento decisivo e altamente spettacolare. Comunque
anche nella prima parte gli atleti non si sono risparmiati. Anzi,
merita un plauso particolare il faentino Ivan Ravaioli (Zalf
Fior), attaccante coraggioso fin dal chilometro cinquanta. Se n'è
andato in avanscoperta già al primo dei nove giri del tracciato
collinare di km 12,5 insieme ad altri due (Molgan della Vellutex
e Coletta del Gs Garda) e poi ha condotto le operazioni con
altri sette (Cappa della S.Pellegrino Bottoli, Criminisi
del Gs Canavesi, Pafundi della Vellutex, Conserva
del Gs Garda, Muraglia della Caneva, l'uzbeko Shkarpeta
del Gs Ghia e l'ucraino Gryshchenko della Vellutex), restando
in fuga fino al km 123. E' stato l'unico romagnolo a mettersi in
luce anche se alla fine ha pagato lo sforzo ritirandosi nelle ultimissime
battute. Ancora una volta la gara voluta degli sportivissimi fratelli
Anelli, coordinata dal sempre valente Gino Mondaini, ha riscosso
un grande successo di partecipazione (174 i corridori al via) e
lo stesso dicasi sotto l'aspetto agonistico. Alla fine infatti soltanto
in 26 sono arrivati al traguardo. Da rilevare il caldo torrido della
giornata che ha toccato la punta massima di 37 gradi alle ore 15.
Per il vincitore Guido Balbis una festa ancora più
bella. Quest'anno non aveva ancora vinto (solo un secondo al suo
attivo), mentre nel 2000 si era imposto in quattro gare fra cui
due tappe al Giro delle Pesche Nettarine.
Adesso il suo obiettivo è passare professionista. Di sicuro,
dopo la vittoria nella Coppa della Pace,
corsa internazionale di primo livello, le sue possibilità
sono notevolmente aumentate.
ORDINE D'ARRIVO - 1) Guido Balbis
(Parolin) km 159 in 4 ore media 39,75; 2)
Andrea Moletta (Zalf Fior), 3)
Alexander Kolobnev (S.Pellegrino), 4) Yaroslav Popovych
(Vellutex), 5) Giuseppe Criminisi (Canavese), 6) Starchyk (Parolin),
7) Babenko (Sintofarm), 8) Muraglia (Caneva) a 15", 9) Mario
Pafundi (Vellutex) a 20", 10) Bucciero (Garda).