Gianni Bugno vuol divertirsi alla 4ª Granfondo Valtellina

Nella conferenza stampa all’Hotel Posta di Sondrio l’ex campione del mondo si dice entusiasta di tornare a ripercorrere le strade che a inizio anni 90 lo videro protagonista

Aprica, 10 settembre 2002. Sfoggiando un aggiornato taglio di capelli a zero e il fisico asciutto, Gianni Bugno è arrivato oggi, puntualissimo, all’Hotel Posta di Sondrio per la presentazione della 4ª Granfondo Valtellina alla quale parteciperà domenica prossima in qualità di testimonial.

Con ogni probabilità non lo vedremo tagliare il traguardo da vincitore, poiché la sua idea delle Granfondo è che debbano essere essenzialmente occasioni d’incontro e divertimento in sella sui pedali tra appassionati. L’agonismo sfrenato, che ha peraltro molte altre sedi per estrinsecarsi, deve secondo Bugno esser lasciato a pochi, mentre gli altri fanno bene a non prendere troppo sul serio la “gara” in senso stretto, limitandosi perciò a fare esercizio e a dilettarsi. Come farà lui, che ha detto di volersi appunto divertire insieme a tanti partecipanti, ripercorrendo le salite e le discese dei mitici e panoramici passi che lo hanno visto protagonista nei recenti anni 1990 (anno della sua vittoria al Giro), 91 (vinse il titolo mondiale replicando l’anno seguente), 94 e 97.

Bugno ha avuto parole di sincero apprezzamento per l’organizzazione e per quanti fanno sforzi in favore del ciclismo amatoriale. Il sindaco aprichese di lungo corso, Maurizio Bosoni, gli ha ricordato che nel lontano 1990 fu proprio lui a porgergli la maglia rosa sul palco di Aprica, dopo la tappa vinta da Leonardo Sierra, al termine della quale Gianni si confermava più che mai titolare del primato, che avrebbe poi agevolmente conservato fino a Milano.

Erano presenti alla conferenza stampa il responsabile del Gruppo Sportivo Valtellina Lino Della Rodolfa, l’assessore Cenini della C.M. Tirano, il presidente della Federazione Ciclistica provinciale Imparato e altre autorità locali. Con accenti vari hanno tutti lodato l’intraprendenza e il coraggio di Aprica a favore del ciclismo e dello sport in generale. Il primo cittadino Bosoni ha raccolto compiaciuto gli elogi ed ha spiegato, seppure da “tifoso”, le ragioni di carattere turistico che determinano da quattro anni a questa parte la sua amministrazione nel confermare l’impegno per la manifestazione. Certo si augura che gli enti sovra-comunali possano in futuro supportare maggiormente le iniziative che hanno un ritorno turistico come lo ha avuto e lo ha il ciclismo in Valtellina, proporzionalmente assai maggiore di quello che ha, ad esempio, l’onerosa (per le casse pubbliche) presenza dell’Inter a Bormio.

Ad una precisa domanda sul ritorno del Giro, ha poi risposto che Aprica presenta ogni anno la candidatura, ma che attualmente il patron Castellano sembra essere attratto da altre sirene, giustificando il suo disinteresse per la Valtellina in modo persino un po’ contraddittorio.

Sarà tra i partenti anche l’ex sindaco di Milano, Paolo Pillitteri, originario valtellinese, che farà il percorso corto con Gianni Bugno. C’è peraltro la remota possibilità che il campione, nel caso dovesse essere chiamato d’urgenza a sostituire qualcuno nel servizio di elicotterista (sua nuova professione) per il 118, non possa essere presente, ma ciò non dipenderebbe dalla sua volontà.

Notevole il dispiegamento di forze dell’organizzazione, con otto moto della polizia stradale davanti e al seguito delle corse, diversi punti di ristoro, personale d’assistenza qualificato per ogni fase delle gare. Ci sarà anche lo sponsor Liquigas, con addirittura una mongolfiera in volo, sempre che le condizioni meteo lo permettano.

Avvio da Aprica alle ore 8 e discesa controllata fino a Édolo, dove ci sarà la tradizionale partenza lanciata. Si spera soltanto nel bel tempo; il resto dovrebbe essere stato messo a punto nel migliore dei modi per accogliere gli 800-1000 pedalatori.

Per ogni informazione tecnica vedere al sito www.gsval.it o il pieghevole della manifestazione.