Mauro MONDAINI
Mauro MONDAINI

Mauro MONDAINI, sua la gran fondo del Parco della Majella
A Roccamontepiano (CH), primo successo stagionale per l'emiliano
Luca Pizzi nella medio fondo firma lo show di Cicli Intinacelli


Roma, 15 luglio 2002 - Avremmo voluto raccontare una bella storia; quella di Cristian Ranquehue, diciannovenne argentino in cerca di fortuna in Italia, per sé e per la sua famiglia, ma poi la sua volata scorretta è stata punita giustamente dalla giuria con la retrocessione e così l’undicesima edizione della Gran Fondo della Majella, è andata al romanolo Mauro Mondaini (Velobike Ciocc), secondo sul traguardo ma vincitore della corsa. A raccontare l’epilogo della gara, valida sia per il Master Tricolore che per il campionato italiano FCI trofeo Liquigas, è lo stesso Mondaini: “Avevo impostato la volata in modo perfetto. Ranquehue ha lanciato lo sprint ai duecento metri finali e, mentre lo stavo passando ai cinquanta metri, mi sono visto stringere sulla mia destra contro le transenne. Così ho dovuto frenare per non finire contro la gente. Ho rischiato grosso anche se poi io e la mia squadra non abbiamo presentato ricorso alla giuria”. Giuria che ha infatti proceduto di propria iniziativa: “La scorrettezza è apparsa chiara subito a tutti – ha spiegato il presidente di giuria Menghi abbiamo visionato il filmato dello sprint e non abbiamo non potuto censurare il comportamento del corridore argentino”. Che è andato via imbestialito insieme al suo direttore sportivo. Ranquehue è stato retrocesso al secondo posto, ultimo, dunque, della volata a due. Ma è stata una giornata di straordinari per la giuria della Federazione Ciclistica costretta a punire e sanzionare la stessa ammiraglia della Cantina Tollo, per non aver rispettato le disposizioni impartite, e Marcantonio Di Renzo (GS Cepagatti) che, in gara, ha addirittura scagliato una borraccia contro la vettura del presidente di giuria.
Sanzioni e provvedimenti a parte l’undicesima edizione della Gran Fondo Parco della Majella è risultata un vero successo. Mario Legnini, uno dei primi organizzatori italiani a credere nelle granfondo in Italia, può andar fiero della sua manifestazione che quest’anno ha rivoluzionato il percorso, ancora più interessante del solito. Chi sceglie di andare a Roccamontepiano per la Gran Fondo della Majella sappia che il Block Haus è stato eliminato; il risultato finale della gara ne guadagna certamente e le differenze emergono comunque. Come testimonia la cronaca della granfondo, ricca e vivace di episodi da raccontare fin dall’avvio.

A velocità controllata, per via della discesa in partenza, da Roccamontepiano si è raggiunta la via Tiburtina per il via vero e proprio. Se c’è Carlo Calcagni in gruppo potete sincronizzarci l’orologio che sarà sicuramente lui a prendere il largo per primo. Infatti, neanche il tempo di sistemare la cintura di sicurezza che il capitano di aviazione Calcagni è subito all’aria. E’ lui che fa scrivee, dunque, le prime note: “Cerco subito di impostare un ritmo sostenuto – spiega lui – inutile aspettare. Io scatto in attesa che altri mi seguano per fare un gruppetto ed andare in fuga”. E così è stato; Calcagni viene imitato poco dopo da Alessandro Gulino (team Bikes Ragusa) e da Marcantonio Di Renzo (GS Cepagatti). I tre guadagnano sui primi inseguitori un vantaggio massimo di 2’30”. Alla caccia del terzetto di testa si pongono: Stefano Mecali (Seven Pauselli Bike), Luigi Severino Balzano (Velobike Ciocc), Mauro Mondaini (Velobike Ciocc), Giovanni Moschiano (Velobike Ciocc), Guglielmo De Nobile (GS Cepagatti), Cristian Ranquehue (Cantina Tollo), Antonio Schiappa (GS Cepagatti). In questa fase il lavoro maggiore lo svolgono i tre corridori del Velobike Ciocc, vale a dire Balzano, Moschiano e Mondaini. Il loro inseguimento consente di riportarsi sui fuggitivi al novantesimo chilometro di gara; cioè a metà corsa. Superato il Valico della Forchetta si sono agitano nuovamente le acque. In questa fase, però, il trenino in avanscoperta perde, per caduta, Alessandro Gulino. Scattano quindi Mauro Mondaini e Marcantonio Di Renzo ma a fermarli ci pensa Cristian Ranquehue. Al chilometro 152 avviene l’azione decisiva. Scattano, infatti, Mauro Mondaini (Velobike Ciocc), Cristian Ranquehue (Cantina Tollo) e Antonio Schiappa (GS Cepagatti). I tre “vanno a tutta” e guadagnano un minuto di vantaggio. Ad inseguire si pongono Calcagni, Di Renzo, Balzano, Moschiano e De Nobile. I tre di testa, però, non vengono più raggiunti. Siamo all’epilogo. Lungo la salita finale per Roccamontepiano Schiappa si stacca e sono dunque Ranquehue e Mondaini che vanno a giocarsi il successo in volata. A questo punto avviene la scorrettezza dell’argentino che andrà a tagliare la linea del traguardo a braccia levate. Verrà poi declassato al secondo posto e il successo verrà attribuito a Mauro Mondaini.

Da segnalare anche Fabiano Fontanelli (Mercatone Uno) e Danilo Di Luca (Saeco), corteggiatissimo dalle ragazzine qui in Abruzzo, che hanno pedalato sempre nel primo gruppetto. Fontanelli non si è mai reso protagonista della corsa mentre Di Luca si divertito, in apertura, a tirare il collo al gruppo intero.

La mediofondo ha visto il successo di Luca Pizzi, atleta di Lanciano, ma è stato un trionfo di Cicli Intinacelli che ha piazzato tre corridori ai primi tre posti. “La gara si è accesa negli ultimi venti chilometri – ha detto Alfonso D’Errico, terzo all’arrivo – Nessuno ha replicato allo scatto dei miei due compagni, Pizzi e Mattioli, anche perché io ho tamponato ogni tentativo d’inseguimento. Sono felice che abbia vinto Pizzi, al terzo successo stagionale, solitamente lui e Mattioli lavorano per me ed io sono stato felice oggi per aver lavorato per loro”.

Tra le donne il successo è andato a: Iolanda Splendiani (Pol. Bevilacqua) nella gran fondo e Monica Mancini (Jolly Gym) nella medio fondo. Quest’ultima ha preceduto Roberta Di Cresce (Okkjo Vision) e Diana Menza’ (Iaccobike Avis).

Ordine d’arrivo

Granfondo: 1. Cristian Ranquehue (Cantina Tollo) km 182 in 5h23’55 media km/35,19; 2. Mauro Mondaini (Velobike Ciocc); 3. Antonio Schiappa (GS Cepagatti); 4.Carlo Calcagni (Calcagni Sport) a46”; 5. Marcantonio Di Renzo (GS Cepagatti); 6. Luigi Severino Balzano (Velobike Ciocc); 7. Guglielmo De Nobile (GS Cepagatti); 8. Giovanni Moschiano (Velobike Ciocc); 9. Palmiro Masciarelli (GS Masciarelli) a 1’35”; 10. Simone Masciarelli (GS Masciarelli)

Mediofondo: 1. Luca Pizzi (Cicli Intinacelli) km 131 in 3h43’15”; 2. Giovanni Mattioli (Cicli Intinacelli); 3. Alfonso D’Errico (Cicli Intinacelli)a 1’20”; 4. Giorgio Bartolomeo (GS Garofalo); 5. Antonio Salerno (GS Anxanum) a 2’45”; 6. Nicola Piro (Cicli Intinacelli)a 3’14”; 7. Francesco Sancisi (Velobike Ciocc) a 3’43”; 8. Luigi Troiano (GS Farnese); 9. Giuseppe Cinalli (GS Tixania); 10. Giorgio Bortolotto (GS Concordia)