Gran Fondo Città di Chianciano Terme

Morris SAMMASSIMO, mattatore a Chianciano Terme

Roma, 17 giugno 2002 - L'abruzzese ha dominato la prima edizione, organizzatissima, della granfondo
Gianluca Brugnami, classe senza età per il vincitore della mediofondo. Al via centinaia di cicloturisti

A muovere su e giù il naso l’elenco degli iscritti apparivano in tutta evidenza le qualità di un corridore su tutti; Morris Sammassimo, ventiseienne di S. Egidio alla Vibrata (TE), professionista fino a pochi mesi fa non ha poi tradito il facile pronostico della vigilia.

Sammassimo si è imposto nella prima edizione della Gran Fondo Città di Chianciano Terme, che sembra allestita con esperienza decennale e che invece ha visto all’esordio due nuovi organizzatori, ma subito promossi a pieni voti: Antonio Falcone e Fabio Nardi.

“Chianciano, fegato sano”, dice il celeberrimo motto che ha accompagnato generazioni e generazioni di italiani che, qui a Chianciano, hanno trovato l’ideale giovamento ai loro malanni fisici. Sammassimo non sa cosa sia il fegato malato; è forte e sicuro di sé come ha dimostrato in gara e per adesso non ha bisogno di cure particolari. Sono stati quattrocentocinquanta a prendere il via da Chianciano, divisi in tre distinti gruppi; quello dei più ambiziosi con l’obiettivo della granfondo, quello numerosissimo e tradizionalmente più agguerrito dei mediofondisti, quello dei cicloturisti. Si avverte in tutta la sua evidenza l’amore per il ciclismo qui in Toscana. A partecipare in questa categoria sono stati oltre cento fra uomini e donne.

A dire il vero Sammassimo, dall’alto della sua superiorità, se l’è presa un po’ comoda grazie anche all’intera sua squadra, il GS Carraro Cicli Maggi, che ha tenuto sempre saldamente nelle proprie mani le redini della corsa. La prima azione di rilievo l’hanno firmata Stefano Belia (Velobike Ciocc), Gino Paolini (Carraro Cicli Maggi) e Mauro Mondaini (Velobike Ciocc). La fuga del terzetto, rigorosamente in questo ordine, si è protratta per dieci chilometri con una dote di vantaggio massimo pari a trenta secondi. Spenta l’azione dei tre il drappello di testa si è ricomposto prima di entrare a Montalcino, quando dal via erano stati percorsi sessanta chilometri. Stefano Belia ci ha provato nuovamente quando la strada gli ha consentito di mettere nuovamente in azione le sue leve possenti ma anche la seconda volta la salita lo ha costretto a rinunciare e finire addirittura in ammiraglia.

Al centesimo chilometro dal via la corsa ha toccato ha vissuto un altro momento importante; il ritiro di Mirko Puglioli. Ex professionista e vincitore di molte granfondo nella scorsa stagione, Puglioli aveva clamorosamente abbandonato l’attività. Il ventinovenne di Pisa ha smesso completamente di andare in bicicletta per sei mesi poi ha visto la seconda tappa del Giro d’Italia e non ha resistito. Rientra nel mondo delle granfondo con qualche chilo in più ma tanta voglia di tornare competitivo al più presto.

La selezione definitiva è avvenuta lungo la salita di Radicofani. Al comando rimangono in sei; quattro corridori, Morris Sammassimo, Roberto Zella, Gino Paolini e Federico Pellegrini, del GS Carraro Cicli Maggi e due corridori, Mauro Mondaini e Gianluigio Piacentini, del Velobike Ciocc. A questi, lungo la salita per Celle sul Rigo, si è aggiunto Christian Bissioni (Team Vicini Bike). I sette hanno affrontato dunque insieme i trentacinque chilometri finali per Chianciano Terme. Vista la presenza di Sammassimo nessuno si è azzardato a tentare la sortita. Il forte atleta abruzzese ha piazzato poi la botta vincente all’ultimo chilometro. La sua sparata è stata così forte che nella rampa per l’arrivo ha imposto oltre trenta secondi di distacco al bravo Mondaini.

La mediofondo è stata vinta da Gianluca Brugnami. A lui, i quarantanni ormai alle porte, non sembrano intaccare minimamente classe e forza.

Davvero impeccabile l’organizzazione di Falcone e Nardi. Tutto è stato curato fin nei minimi particolari; dai numeri personalizzati, al pasta party nella palestra comunale, al ricchissimo pacco gara con bottiglia di vino ed etichetta caratterizzata ma soprattutto alla cartellonistica ed alla vigilanza del percorso; puntuale, precisa ed affidabile da inizio a fine gara. L’Italia è bella, qui in Toscana è magnifica. Con la granfondo di Chianciano ancor di più.

Ordine d’arrivo:

granfondo: 1. Morris Sammassimo (Cicli Maggi) km 172 in 4h49’30” media km/h 37,51; 2. Mauro Mondaini (Velobike Ciocc) a 33”; 3. Gianluigi Piacentini (Velobike Ciocc) a 48”; 4. Roberto Zella (GS Carraro Cicli Maggi) a 1’; 5. Gino Paolini (GS Carraro Cicli Maggi); 6. Federico Pellegrini (Cicli Maggi); 7. Christian Bissioni (Team Vicini Siena); 8. Massimo Di Matteo (Emporio Bici); 9. Alessandro Gulino (Team Bike Ragusa); 10. Leonardo Gioia (CC Olympus)

mediofondo: 1. Gianluca Brugnami (Cicli Alpin) km 115 in3h15’23” media km/h 35,31; 2. Francesco Sancisi (Velobike Ciocc) a 6”; 3. Gianluigi Ciacci (Cicli Alpin) a 24”; 4. Ilio Della Pina (Carraro Cicli Maggi) a 56”; 6. Danilo Sensi (Speedy Bike); 7. Maurizio Bianchini (Team Galluzzi); 8. Massimo Bernardini (Seven Pauselli Bike); 9. Loriano Giannini (Tempora Bettolle); 10. Roberto Francini (GS Carr. Pasquali)


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