l'ultima intervista a Danilo Di Luca |
03
ottobre
2005 INTERVISTA A DANILO DI LUCA Danilo parla da Re del primo Pro Tour e guarda al futuro
Le dichiarazioni del leader Liquigas-Bianchi: «Correrò sia Paris-Tours sia Giro di Lombardia». Obiettivi e previsioni per il 2006. Qualche suggerimento per il prossimo Pro Tour
3 ottobre ’05 – Quarto ieri a Zurigo, Danilo Di Luca può ormai considerarsi vincitore virtuale della prima edizione del Pro Tour: «E stata una corsa terribile, la più dura della mia vita. Le condizioni meteo erano tremende ma ne è valsa la pena: il Pro Tour finalmente è mio!» Ha una dedica particolare? «A chi mi è stato vicino lanno scorso, che è coinciso con il momento più difficile della mia vita. In particolare a mia moglie Valentina». Qual è stato il momento, o il fattore, determinante per questo successo? «Ha contato enormemente la regolarità nel corso della stagione: ho vinto Giro dei Paesi Baschi, Amstel Gold Race e Freccia Vallone; ho corso da protagonista il Giro dItalia arrivando quarto e oggi, nel mese di ottobre, mi ritrovo ancora con i migliori. Alle mie spalle, in graduatoria Pro Tour, ci sono grandi campioni che però hanno preferito puntare su obiettivi specifici e limitati ad un particolare periodo dellanno. O atleti, come Boonen, molto regolari ma assenti dalla classifica generale dei grandi giri». La foto da incorniciare? «Un poster enorme con tutto il Giro dItalia». Lei è il corridore che ha meglio interpretato lo spirito del primo Pro Tour. Come risponde a chi sostiene che le regole di questa challenge andrebbero modificate? Ha qualche cambiamento da suggerire? «La struttura va bene così comè. Aumenterei soltanto i punti destinati ai vincitori delle singole tappe: 3 punti per la tappa di un grande giro, o un solo punto per una vittoria al Giro dei Paesi Baschi, è davvero pochino...» A proposito di punti, ormai quelli in palio a Paris-Tours e Giro di Lombardia non le sono più indispensabili: salterà uno di questi impegni? «No. Non potrei certo rinunciare al Lombardia, che ho già vinto nel 2001 e che mi affascina enormemente. Avere già conquistato il Pro Tour, anzi, mi avvantaggia: potrò correre la Classica delle foglie morte col pensiero totalmente rivolto alla vittoria di giornata. La Paris-Tours è certo meno adatta ai miei mezzi rispetto al Lombardia, ma credo che il leader del Pro Tour non possa esimersi dal partecipare ad una gara così prestigiosa, e davanti ad un pubblico appassionato come quello francese». Chi sarà il prossimo vincitore del Pro Tour? «E un pronostico difficile: vincerà un corridore regolare nellarco dellintera stagione. Vedo un po avantaggiati i protagonisti delle corse di un giorno». E Di Luca? «Ho cercato con tutte le mie forze di aggiudicarmi questa edizione del Pro Tour, che è la prima. Ora mi pongo altri obiettivi: se poi, strada facendo, dovessi trovarmi a portata di mano anche la seconda maglia bianca, naturalmente cercherò di non farmela sfuggire. Non la pongo però in vetta ai miei traguardi del 2006: punterò piuttosto al Giro dItalia ed al Campionato del Mondo». Nuovi obiettivi, dunque. Cambierà anche la sua preparazione? «Assolutamente no: rifarò tutto come questanno, a cominciare dal lungo training in altura nel mese di gennaio. Mi limiterò a spingere un po meno sullacceleratore nelle corse del mese di aprile». INTERVIEW WITH DANILO DI LUCA
Danilo speaks as the "King" of the First Pro Tour and Thinks of the Future
Liquigas-Bianchi leader's statements: «I will race both the Paris-Tours and the Giro di Lombardia». 2006 purposes and expectations. Some suggestions for the next Pro Tour
3rd October 05 Taking fourth yesterday in Zurich, Danilo Di Luca is the virtual winner of the Pro Tour's first edition by now: «It has been a terrible race, the toughest one of my life. The weather conditions were frightful but it had been worth it: at last the Pro Tour is mine!». Do you have a special dedication? «I dedicate this win to the people that stayed at my side last year, in the most difficult period of my life. Above all my wife Valentina». What has been determining for this success? «The regularity during the season has had a great importance: I've won the Vuelta al Pais Vasco, the Amstel Gold Race and the Flèche Wallonne; I've raced as a protagonist the Giro dItalia taking fourth and today, in October, I'm still with the best riders. Behind me in the Pro Tour ranking there are great champions that, on the contrary, preferred to aim at specific goals limited to a particular period. Or athletes, like Boonen, very regular but not present in the great tours' overall rankings». Which picture would you like to frame? «An enormous poster of the whole Giro dItalia». You had been the best rider in the first Pro Tour. What is your answer to the people that would modify the rules of this challenge? Do you have any change to suggest? «The structure is all right. I would only increase points to stage winners: 3 points for a stage win in a great tour or only one for the win at the Vuelta al Pais Vasco is really few...» Talking about score, you don't need points at stake in the Paris-Tours and Giro di Lombardia by now: do you miss one of these races? «No, I won't. I can't do without the Lombardia: I've already won this charming race in 2001. Moreover the Pro Tour's victory is an advantage for me: I can race the "Classic of the dead leaves" concentrating on the day's victory. Of course the Paris-Tours doesn't suit me as the Lombardia does but I believe the Pro Tour leader can't do without racing such a prestigious race in front of such a passionate public like the French one». Who will be the next Pro Tour winner? «It's difficult to say: surely the winner will be a regular rider in the whole season. One day races' protagonists are favoured». And what about Di Luca? «I've fought with all my strength for conquering this edition of the Pro Tour, the first one. Now I have other purposes: however if I have at hand on my way also the second white jersey, I will try not to let the opportunity slip, of course. But it isn't one of my main goals: in 2006 I will aim at the Giro d'Italia and World Championships». So you have new goals. Also your training will change? «Not at all: I will do the same as this year, starting from the long high ground training in the month of January. I only won't force in April's races».
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