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RE LEONE: AMARO "ADDIO AL CICLISMO"

LA FINE DI UNA STORIA DI 14 ANNI DI SUCCESSI

di Andrea Magnani

"Addio ciclismo, non mi meriti più". Da martedì sera queste parole non riecheggiano più solo nella testa di Mario Cipollini, ma anche nel cuore di milioni di tifosi delle due ruote di tutto il mondo.

Come è stato per grandi campioni dello sport, il giorno di appendere al fatidico chiodo, chi la propria bici, chi gli sci, chi le racchette da tennis, o chi il pallone, è giunto inaspettato come un fulmine a ciel sereno, anche l'addio di Re Leone, quel Super Mario nel pieno della sua più bella stagione.

Ma a differenza dell'ultimo giorno di molti campioni, come fu per Bartali, Pelé, Panatta, Zoff, Indurain, Tomba ed ancora altri, questo day after si apre con un vuoto incolmabile da nessun altro ciclista al mondo.

Ne la favola dell'eroico cannibale Armstrong o la storia "in verde" del testardo mattatore di sprint Erik Zabel, potrà mai colmare tale vuoto e lenire le ferite provocate dalle picconate verbali di Mario Cipollini.

Negli ultimi mesi infatti non mancava una conferenza stampa, in cui il campione toscano non trasmettesse ai giornalisti, le proprie amare sensazioni. Io personalmente ne sono stato testimone durante il Giro d'Italia, in cui a più riprese Mario, ha espresso il suo stato d'animo non più sereno, reso tale da personaggi che non riconoscevano più il suo potere morale, datogli prima che dalla grande fama e le sue tante vittorie, dalla sua decennale esperienza nell'ambiente del ciclismo professionistico, vedendo passare come meteore grandi campioni, dalla fama alla pensione.

E lui era sempre li con le sue volate e con il suo treno, dalle prime 5 stelle raccolte nella nottata del 1989, alle ultime più brillanti del 2002, prima che la sua stella cometa cadesse in picchiata come meteora in terra di Francia, lungo le strade della Grande Boucle.

 

Le sue parole in questi mesi sono state:

"Mi considero snobbato dal ciclismo".

"Ho ricevuto da questo sport meno di quanto abbia dato".

"Giuro di non essere incappato in alcun problema di doping".

"Non vedo infine chi possa rimanere, tolti personaggi come me e Pantani, a fare le veci del ciclismo italiano nel mondo".

"Questo ciclismo è di basso livello, non ci sono più grandi campioni rispetto a qualche anno fa. Basti vedere che ora a comandare gran parte delle squadre, ci sono corridori che fino a ieri facevano i portaborracce. Questo non è più professionismo, ma dilettantismo".

Da parte del suo staff, Vincenzo Santoni General Manager del Team Acqua&Sapone, dopo la batosta di ieri, si spera ancora in un dietrofront di Cipollini, grazie anche alla sensibilità riscontrata nel campione toscano dopo gli innumerevoli gesti di affetto della gente che non ha digerito il "getto della spugna" da parte del suo beniamino. Cipollini è uno dei piu' amati corridori di ciclismo in circolazione, forse il numero uno.

Come fu per Tomba nello sci, da show man, il toscano è ammirato su tutte due le sponde degli oceani, dalla Siberia al Sud Africa e questo gli da anche grandi responsabilità che da uomo non potrà sottovalutare.

Basterebbe comunque una promessa da parte di una sola persona per ridare forza morale e nuovi obiettivi a Super Mario, quella persona, lo sanno ormai tutti, si chiama Jean Marie Leblanc. "Mario d'ora in poi sarai al Tour a vita!!", ma forse questo è fantaciclismo..

Dal Billionaire di Fabio Briatore, Cipollini conferma: "Si mi sono ritirato dal ciclismo"

Porto Cervo, 13 luglio 2002 - Mario Cipollini, era presente ieri sera alla festa di gala e beneficenza, tenutasi a Porto Cervo in occasione dell'inaugurazione del locale di Fabio Briatore, il Billionaire, in cui il campione toscano era ospite.

Re Leone raggiunto dall'inviato del Tg4, alla domanda:

Ma è vero che ti sei ritirato dal ciclismo?, ha risposto affermativamente:

"Si è vero"

Ma di chi è la colpa?

"La colpa è soltanto mia"

E adesso cosa farai, il modello?

"Per cominciare mi riposo un po"

Sapremo lunedì in occasione della conferenza stampa convocata da SuperMario a Firenze, altri dettagli su questa vicenda, che sta tenendo con il fiato sospeso l'ambiente intero del ciclismo.

Intanto Mario, che la prossima settimana si recherà in Corsica ad una conferenza del suo sponsor tecnico, Specialized, non ha ancora appeso la bicicletta al chiodo. Infatti come conferma il suo Ds. Antonio Salutini, da mercoledì scorso, giorno del suo annuncio bomba, ha già inforcato la bicicletta un paio di volte e il 4 agosto ed il 15 settembre prossimi sarà negli Stati Uniti per due kermesse in compagnia di Lance Armstrong

Inoltre il manager dell'Acqua&Sapone Vincenzo Santoni, sta facendo i salti mortali per rimpinguare le casse della sua squadra ed assecondare così le eventuali richieste economiche di Re Leone, incontrando nelle prossime ore gli sponsor ed in particolare la Renault che aveva sponsorizzato il treno zebrato nell'ultimo Giro d'Italia.

Mario Cipollini in conferenza stampa, conferma il ritiro

Firenze, 15 luglio 2002 - Mario Cipollini, come aveva anticipato venerdì sera all'inaugurazione del Bilionnaire di Briatore a Porto Cervo, non ci ripensa e oggi in una conferenza stampa convocata dal campione toscano a Firenze, Re Leone ha confermato il suo addio al ciclismo.

Addio con riserva? "Poi magari fra 15 giorni ci ripenso, perché questo è il mio mondo e senz'altro mi mancherà" aggiunge Mario, "In questo momento il mio volere è questo: abbandonare il ciclismo"

Ripensamenti? "Non ne ho mai avuti molti"

"Acqua&Sapone sponsor del Cycling Team anche nel 2003" - "Cipollini sotto contratto fino a quella data"

Vincenzo SantoniCivitanova Marche, 17 luglio 2002 - Il Team Acqua&Sapone - Cantina Tollo vanta al suo attivo altri quaranta co-sponsor, solido economicamente, risulta essere tra il primi al mondo come immagine.

"Acqua&Sapone ha investito nel ciclismo fino al 2003. E' un'azienda molto solida con circa 500milioni di euro di fatturato. Si parla tanto di un nuovo sponsor come se dovesse salvare il nostro team, o come quello che dovrebbe riportare Cipollini al ciclismo, è solo una manovra speculativa; nessuno si è messo in contatto con noi e sicuramente non si può sponsorizzare un team prima di conoscere i suoi progetti. Ricordo" conclude Vincenzo Santoni, General Manager del Cycling Team Acqua&Sapone Cantina Tollo "che Mario Cipollini ha un contratto che scade nel 2003".

MARIO CIPOLLINI TUONA: "LASCIO IL CICLISMO"
ma ancora non si intravede il fatidico chiodo a cui attaccare la bici

di Michele Lugeri

Roma, 11/07/2002

La notizia choc è di martedì sera: Cipollini abbandona l'attività agonistica.
Notte da incubo per i fans, gli appassionati, rompicapo per i cronisti… "Spero sia solo un brutto sogno", dice Franco Ballerini che ne cullava altri iridati.
E' solo l'ennesima puntata de "I Duellanti" Cipollini e Leblanc? non volendo rispondere in bici alla sua esclusione dal Tour de France - lui, Mario, che poteva vincere a mani basse il secondo titolo italiano - il Re Leone ruggisce non solo contro gli organizzatori della più famosa corsa ciclistica ed il terzo evento sportivo al mondo dopo Olimpiadi e Mondiali di Calcio, ma contro tutto il movimento dei pedali.
Già al Giro era stufo e disgustato dal crollo della credibilità del suo sport a colpi di doping: "io non sono il salvatore della patria…io lavoro, fatico e basta…non è colpa mia se gli altri vogliono rovinarsi con le loro mani…ma non sarò certo io a salvare il ciclismo".
Con sei squilli di vittoria Cipollini ha portato a termine il Giro, alternando momenti di stizza e di nervosismo ad ampi sprazzi di prorompente simpatia.
Poi la giusta pausa, la Settimana Tricolore saltata - pazienza - l'attesa per il mondiale di Zolder farcita da ampie rassenerazioni per Ballerini e Martini: tutti i professionisti italiani sono pronti a sognare compatti per un trionfo di SuperMario.
A Sanremo Cipollini ha lanciato la sfida: "perché no? è un circuito alla mia portata…e poi vestire in giro per il mondo per un altro anno la maglia di campione del mondo sarebbe il sigillo più prestigioso della mia lunga carriera…tornare sulla Cipressa o sul Poggio coi colori dell'iride potrebbe darmi nuova forza".
Tre tappe del Tour sono appena trascorse che la maglia gialla di Zabel passa in secondo piano, offuscata dalle parole del più forte velocista al mondo, ma la sfida col tedesco può avvenire solo a parole.
Ma dov'è la colpa della mancata presenza del simbolo del ciclismo italiano e principe del brivido delle volate?
Andiamo a ripescare i ripetuti dietro-front di Cipollini appena le strade del Tour imboccavano le vie delle Alpi o dei Pirenei? Proprio quando il sia pur leggero Zabel arrivava sempre in fondo a Parigi con la maglia verde addosso?
Andiamo a ripescare il primo battibecco tra Leblanc e Cipollini alla Vuelta 2000, quando il direttore del Tour rimproverò la rissa di cui il toscano fu protagonista?
L'ultima sfida alla Roubaix? Senza Cipollini, l'Acqua e Sapone starà a casa: volontà degli organizzatori: La Societé du Tour de France…

Non solo Leblanc non desidera per il Tour "un uomo di spettacolo" come Cipollini, ma non reputa neanche l'Acqua e Sapone all'altezza di onorare la Grande Boucle fino agli Camps Elysées.

Tuona contro tutto e tutti, SuperMario. Evidentemente il suo nome e il suo treno infallibile non bastano più: per esercitare la fama servono un parco di validi gregari ed altri capitani che sappiano lottare per vincere anche senza Cipollini.
Non penso che sia l'uomo che il corridore si sentano finiti, inutili, senza aver nulla da dire o da dare al ciclismo.
Sicuramente vedere Mc Ewen o Freire togliersi la soddisfazione di salire sul podio più ambito nel mondo del ciclismo può aver acceso gli animi del campione .

Forse qualche commento dei mass media che non è stato gradito: "Sembra di rivedere il treno dell'Acqua e Sapone…aah, se ci fosse Mario" - così è sembrato di aver sentito in telecronaca mentre Robbie il Canguro andava a vincere - "Sembrava una volata di junores" - così riportano le agenzie un commento di Cipollini sulle azioni dei colleghi e così è sembrato anche al sottoscritto davanti alla tv.
Più di una volta SuperMario ha bacchettato penne e microfoni: chissà, nel sentire evocata in telecronaca la presenza del suo treno, quando sia Zabel, che Hondo e Fagnini, in compagnia di Freire e Steels, col tachicardico McGee ed l'acquattato Baldato si sono lanciati nella volata più sbilenca e lenta degli ultimi anni, il colmo della pazienza dev'essere stato superato.
Il cronista è al Tour e solo lui riesce a vedere la squadra che non c'è.
E questo, Cipollini, non l'ha mandato giù. Lui che al Tour non ci può andare.

E il mondiale?
Se ne riparlerà, vedrete…anche se in attesa della conferenza stampa chiarificatrice, tutti i tifosi e gli addetti ai lavori tremano.


Leblanc sorpreso per l'addio al ciclismo di Cipollini

Chateaux-Thierry, 10 luglio 2002 - Jan Marie Leblanc, patron della Grande Boucle, si dice stupito alla notizia dell'abbandono di Mario Cipollini dalle corse ciclistiche, ma non si ritiene responsabile della scelta di Re Leone dopo l'esclusione del Team Acqua&Sapone. "Cipollini è un grande campione e personaggio del ciclismo - ha dichiarato dalle strade del Tour, Leblanc - ma la sua squadra non sembrava in grado di portare a termine la corsa, prerogativa fondamentale per l'ammissione alla piu' importante corsa a tappe del mondo". "Peraltro, l'obiettivo principale della seconda parte di stagione per Cipollini era chiaramente il mondiale di Zolder e al Tour non avrebbe reso il 100%". Queste le motivazioni del "Signor Tour de France", avvalorate dalla constatazione che nelle sue ultime partecipazioni al Tour, Cipollini aveva disputato una fulminante prima settimana di corsa, fra vittorie allo sprint e multe rimediate per la sua moda di indossare body in tinta con le maglie gialla e verde. Quest'anno poi il paradosso: l'esclusione dalla Grande Boucle; responsabile anche alla sua migliore stagione con la vittoria della Milano-Sanremo, della Gand-Wevelgem e di sei tappe al Giro, avrebbe spostato l'obiettivo della preparazione dal Tour ai campionati mondiali di Zolder.

IL PROFILO DI UN GRANDE CAMPIONE

Mario Cipollini, nato a Lucca il 22/3/1967, professionista dal 1989.

1989-Del Tongo

5 vittorie: tre tappe al Giro di Puglia, la tappa di Mira al Giro d'Italia e il Circuito di Firenze.

1990-Del Tongo

8 vittorie: una tappa alla Tre Giorni di La Panne, due tappe al Giro di Puglia, la Milano-Vignola, le tappe di Udine e Milano del Giro d'Italia, il Circuito di Firenze ed "Il Km del Corso" a Mestre.

1991-Del Tengo

14 successi: due tappe all'Etoile de Besseges, due tappe alla Settimana Siciliana, il Giro dell'Etna, due tappe alla Tre Giorni di La Panne, il GP Escaut, le tappe di Cagliari, Cittá di Castello e Milano al Giro d'Italia, due tappe al Giro di Puglia, il Circuito di Fivizzano ed "Il Km del Corso" a Mestre.

1992- MG-Bianchi

16 vittorie: una tappa all'Etoile da Besseges, tre tappe alla Parigi-Nizza, una tappa alla Tre Giorni di La Panne, la Gand-Wevelgem, tre tappe alla Quattro Giorni di Dunkerque, le tappe di Porto S.Elpidio, Aversa, Vercelli e Vigevano del Giro d'Italia, due tappe al Giro di Puglia ed il Circuito di Massa Macinaia.

1993- MG-Bianchi

12 vittorie: due tappe al Giro del Mediterraneo, tre tappe alla Parigi-Nizza, il GP Harelbeke, la Gand-Wevelgem, il GP Escaut, la tappa di Les Sabies d'Olonne al Tour de France, il GP Van Steenbergen, il Circuito di Massa Macinaia ed il Criterium Roosendaal.

1994-Mercatone Uno-Saeco

7 vittorie: due tappe al Giro del Mediterraneo, due tappe alla Parigi-Nizza, una tappa alla Settimana Siciliana, il Circuito di Massa Macinaia ed i "Mille Metri del Corso".

1995- Mercatone Uno-Saeco

18 successi: tre tappe al Giro del Mediterraneo, la Montecarlo-Alassio, il Trofeo Puig, due tappe alla Vuelta Valenciana, una tappa al Giro di Romandia, le tappe di Terni e Marotta al Giro d'Italia, due tappe al Giro di Catalogna, le tappe di Vitre e Le Havre al Tour de France, il Criteriunt Oostvoorde ed i "Millemetri del Corso".

1996-Saeco

17 successi - una semitappa al Giro del Mediterraneo, una tappa ed una semitappa alla Vuelta Valenciana, due tappe alla Vuelta Aragona, due tappe ed una semitappa al Giro di Romandia e le tappe di Ostuni, Napoli, Marina di Massa e Vicenza del 79° Giro d'Italia, due tappe al Giro di Catalogna, una tappa al Tour de France, il circuito di Firenze, campione italiano a Monteveglio (Bo).

1997-Saeco

15 vittorie: due tappe al Giro del Mediterraneo, una tappa alla Vuelta Valenciana, due tappe alla Vuelta d'Aragona, tre tappe al Giro di Romandia, le tappe del Lido di Venezia, Cervia, Arezzo, Taranto e Milano all'80° Giro d'Italia e due tappe (Forges les Eaux e Vire) al Tour de France.

1998-Saeco Cannondale

16 vittorie: le tappe di Frascati, Matera, Lecce e Macerata del Giro d'Italia, una tappa al Giro del Mediterraneo, il GP Costa degli Etruschi, quattro tappe del Giro di Catalogna, due tappe al Tour de France, il Circuito di Firenze, la Millemetri del Corso e i due criterium di Ichtegem (Bel) e Steenwick (Ola).

1999-Saeco Cannondale

16 vittorie: due tappe a Majorca, il Trofeo Puig, una tappa della Tirreno-Adriatico (Luco dei Marsi), una tappa al Giro di Romandia, 4 tappe al Giro d'Italia (Catania, Sansepolcro, Sassuolo e Castelfranco Veneto), 2 tappe alla Vuelta di Catalogna, il GP di Klagenfurt, 4 tappe al Tour de France.

2000-Saeco & Valli e Valli

9 vittorie: il GP Costa degli Etruschi, una tappa al Giro dei Mediterraneo, una tappa alla Vuelta Valenciana, due tappe al Giro dì Romandia, la tappa di Matera al Giro d'Italia, il circuito di Graz ed i criterium di Graz e Vienna.

2001-Saeco Macchine per Caffè

9 vittorie: il Giro della Provincia di Siracusa, 2 tappe alla Vuelta di Aragona, una tappa al Giro del Trentino, una tappa al Giro di Romandia e 4 tappe al Giro d'Italia.

2002-Acqua&Sapone - Cantina Tollo

10 vittorie: una tappa al Giro del Mediterraneo, la tappa di San Benedetto del Tronto della 37a Tirreno-Adriatico, la Milano-Sanremo, la Gand-Wevelgem e le tappe di Múnster, Esch-sur-Alzette, Caserta, Conegliano, Brescia e Milano del Giro d'Italia.

Le foto piu' belle di Re Leone, dal nostro archivio fotografico

Una vittoria di tappa al Giro '99 © Photo Bettini

Una vittoria di tappa al Tour '99 © Photo Bettini

Altra vittoria di tappa al Tour '99 © Photo Bettini

Nel Giro 2000 batte il suo rivale Erik Zabel © Photo Bettini

Erik Zabel, l'avversario di tanti sprint © Photo Michele Lugeri

Mario in uno dei suoi classici atteggiamenti da vittoria, quando si gira per guardare il vuoto lasciato tra se e gli avversari © Photo Bettini

Mario veste la maglia rosa al Giro d'Italia 2000 © Photo Bettini

Super Mario Big Gim, nella tenuta con la quale si è presentato al cronoprologo del Giro 2001 © Photo Andrea Magnani

Una delle 4 vittorie di Cipollini al Giro 2001 © Photo Bettini

Nel 2002 Cipollini cambia casacca vestendo i colori zebrati dell'Acqua&Sapone di Vincenzo Santoni © Photo Michele Lugeri

La più importante vittoria della carriera di Mario Cipollini, la Milano-Sanremo © Photo Bettini

La felicità di Mario ancora una volta sul gradino più alto del podio © Photo Michele Lugeri

In compagnia della figlia sul podio di Sanremo © Photo Michele Lugeri

Mario per la prima volta veste la maglia arcobaleno di Coppa del Mondo © Photo Michele Lugeri

Quando i fotografi si sbizzarriscono sulla sagoma di Mario nasce per caso la corrente definita "Cipo-Art". L'autore di quest'opera è Michele Lugeri, fotografo e giornalista di ciclismo © Photo Michele Lugeri

Il quadretto familiare di Mario Cipollini © Photo Bettini

E' il 2002 e l'amicizia con Santoni si traforma in una annata di lavoro, dai risultati sbalorditivi. A 35 anni suonati, Re Leone rivive una nuova giovinezza atletica.© Photo Michele Lugeri

Una regale vittoria di Mario all'85° Giro d'Italia © Photo Bettini

E' alla fine del Giro, non gli basteranno le dita di una mano per indicare il numero delle vittorie. © Photo Michele Lugeri

La maglia ciclamino del Giro, nella cronometro di Monticello Brianza, ascolta musica con il walkman per trovare il ritmo della sua festa: la gente lo acclamerà su tutto il percorso, come sempre. © Photo Andrea Magnani

L'ultima vittoria di Cipollini a Milano in conclusione del Giro d'Italia © Photo Bettini

La grinta di Super Mario al termine dell'ultima tappa del Giro d'Italia, vinta come tradizione vuole, dal campione toscano.© Photo Andrea Magnani

Mario sul podio con le miss del Giro d'Italia © Photo Michele Lugeri

L'ultimo podio di Mario Cipollini © Photo Michele Lugeri

L'ultima foto scattata al Giro da Michele Lugeri a Mario Cipollini che simbolicamente chiude la porta e se ne va, un mese e mezzo prima del suo addio al ciclismo © Photo Michele Lugeri