PAOLO BAILETTI
Campione Italiano 2002 - Strada Under 23 uomini

La vittoria di Paolo Bailetti © Photo Lugeri

BIKENEWSLIVE, le foto della prova under 23

Paderno di Ponzano (Treviso), 29.06.2002 Ancora una vittoria dell’Emilia Romagna nella terza edizione della Settimana Tricolore della Marca Trevigiana.

A conquistare la maglia di campione d’Italia under 23 è stato Paolo Bailetti portacolori del Vc Sintofarm Feralpi di Reggio Emilia. Il corridore guidato dal direttore sportivo Roberto Vigni, che il 15 luglio prossimo compierà 22 anni, si è imposto al termine di uno sprint tiratissimo al quale hanno partecipato altri sei concorrenti. Bailetti, nipote di Antonio, il campione olimpico a Roma della 100 chilometri nel 1960, è diplomato geometra e ha centrato la prima vittoria stagionale.

“Il sogno di conquistare la maglia tricolore – ha detto il ciclista che è nato a Somma Lombardo e vive Nosate (Milano) – è diventato realtà. Sono contento e la dedico alla famiglia e ai compagni. Mi fa molto piacere che il mio nome venga abbinato a quello dello zio Antonio, fratello di papà; lui è stato un grande ed io sono soltanto all’inizio”. Bailetti durante la gara è stato vittima di una caduta, insieme ad altri concorrenti, al primo giro. “La ripartenza è stata difficilissima – ha concluso – ma fortunatamente mi sono rialzato presto e ho potuto proseguire la gara. I presupposti della vittoria li ho avvertiti nel finale quando mi sono guardato intorno ed ho visto che con me non c’era gente molto veloce”. Ad avvicinare Paolo al ciclismo è stato il papà Giorgio con un passato da dilettante.

Amareggiato il vicentino Emanuele Sella “ho creduto fino all’ultimo istante di poter tagliare per primo il traguardo, ma così non è stato. Questa era una gara che dovevo vincere”.

UNDER 23, PAOLO BAILETTI "MATA" LO SPRINT
dopo Leonardo Moser si affaccia un altro nipote d'arte: lo zio Antonio fu oro olimpico a Roma '60

di Michele Lugeri

Paderno di Ponzano (TV), 29/06/2002 - Alle porte di Treviso, all'ombra della magione della famiglia Benetton, si disputa la prova degli under 23. 154 partenti per 156 chilometri: dopo appena tremila metri se ne vanno in tre, quando la pianura da macinare prima di imbattersi sulle "prese" del Montello - così si chiamano le rampe del colle - è ancora tanta.
Un percorso atipico, che ricalca in parte la strada iridata di Zoetemelk '86 e di Ullrich '99, con tanta pianura al vento e l'unica asperità di Giavera, che comunque riesce a compiere la giusta selezione con ben cento ritirati.

De Angelis, UC Palazzago, Celestini, UC Bergamasca e Muto, GS Impruneta, sapranno attaccare fino in fondo, partecipando ad ogni tentativo di fuga, entrando in ogni gruppetto.
Non è destino che la corsa termini con una volata collettiva: a furia degli scatti i velocisti perdono terreno sul Montello e non riescono più a rientrare nei lunghi rettilinei verso Paderno, dove i fuggitivi solidificano il loro vantaggio.

Dopo l'ultimo GPM restano sette ragazzi che stringono i denti per conservare venti secondi di vantaggio sul gruppo dove il giovane talento napoletano Antonio Bucciero scalpita per il ricongiungimento.
I sette davanti riescono a non cadere nella tentazione degli scatti, soluzione che favorisce i rimontanti, e si presentano compatti agli ultimi mille metri.
Ci prova il modenese Riccò, ma il suo scatto si spegne quando la volata di Bailetti è lanciata verso la maglia tricolore.

Vince Bailetti sullo spezzino Genovesi e il piccolo scalatore veneto Sella. Quarto Andrea Masciarelli, altro figlio d'arte, mentre Bucciero regola il gruppo a diciotto secondi di ritardo.
Paolo Bailetti, varesino di Somma Lombardo, regala alla sua Sintofarm Feralpi un successo che potrebbe portare quiete all'interno della squadra che recentemente è stata oggetto di perquisizioni e di sequestro di medicinali.

"Noi stiamo tranquilli, la società non ha mai fornito alcun medicinale ai ragazzi…se dovesse emergere qualcosa di illecito i provvedimenti saranno immediati: chi sbaglia paga e lascerà la squadra". Sono le parole di Roberto Vigna, ds di Bailetti; un atteggiamento che lascia poco spazio al perdono per un errore che un giovane può commettere e soprattutto scarica preventivamente ogni eventuale coinvolgimento societario.

Intanto Paolo si gode i primi momenti da campione italiano: "è una maglia tanto ambita, soprattutto perché la puoi vestire un anno intero…oggi poi era cominciata male, sono caduto ed ho rotto tutt'e due le ruote…credevo di aver perso tutto, di non rientrare più…poi un po' la mia rabbia, un po' un rallentamento del gruppo e sono riuscito ad accodarmi. Il percorso non era così duro, c'era tanta pianura…io non sono velocista, per cui preferivo maggiore selezione. Poi in volata sono partito lungo al centro della strada, hanno cercato di rimontarmi ma ho sentito che stavo tenendo…ed è andata bene così".
Niente male per un ragazzo ancora ventunenne, che vanta in famiglia una medaglia d'oro: lo zio Antonio a Roma nel 1960 trionfò nella cento chilometri. "Mio zio mi sta molto vicino, ma mi da più consigli di vita che di ciclismo…per la corsa mio affido al mio ds Vigna".

Domani chiusura con i professionisti a San Vendemiano, comune alle porte di Conegliano. Circuito non difficile che presenta la sola asperità della Rua, che si snoda nelle splendide colline tenute a Prosecco.
Favoriti? Nardello, Di Luca, Commesso, Baldato…il problema non è tanto trovare un nome vincente, ma trovare i grandi nomi del nostro ciclismo. Sarà assente Cipollini, che teme eccessivamente la salita della Rua che non è certo proibitiva per lui, mancherà Savoldelli, Petacchi soffre per una caduta.
Poi le ultime notizie "non agonistiche" ci parlano di un controllo subito da De Paoli, Alessio, ed Eddy Mazzoleni, Tacconi Sport mentre rientravano dalla Svizzera. Per il primo è scattato il licenziamento in tronco, per il secondo non c'è stato ancora un comunicato ufficiale.

A domani dunque, per la chiusura dei cinque giorni della Marca Tricolore, per conoscere il successore di Daniele Nardello.

Il podio della categoria Under 23 © Photo Lugeri

ORDINE D'ARRIVO PROVA UNDER 23