Maastrich
(Olanda) 28 aprile 2003
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Da quando Michele Bartoli lo scorso anno abbandonò,
al termine di un travagliato periodo, il Team a cubetti per
approdare alla Fassa Bortolo di Giancarlo Ferretti, al
campione toscano mancava una grande vittoria, quella del riscatto.
Ebbene oggi in Olanda, questa vittoria è arrivata e con
lei anche la quarta affermazione azzurra dopo quelle di Cipollini,
Tafi e Bettini, a suggellare la primavera d'oro
del ciclismo azzurro in Coppa del Mondo.
Bartoli
ha scritto ancora una pagina di leggenda nell'ultima classica
del Nord, rompendo la supremazia degli olandesi della Rabobank,
Dekker, assente per infortunio e Boogerd, rispedito
ai box a bere la birra offerta dall'organizzazione. E così
ancora un toscano vince. Vince in volata su Ivanov, compagno
di squadra russo, su Boogerd, il pericoloso tulipano
e sua maestà, lo statunitense Armstrong.
Al
termine Bartoli piange, ringrazia e saluta tutti, dalla
moglie alla squadra al Team Manager ma soprattutto il compagno
di squadra Sergei Ivanov che gli ha lanciato lo sprint.
Secondo è il russo, poi Boogerd e Armstrong.
Dopo 52" arriva il gruppo regolato dal campione del mondo
Freire. Si tratta anche della prima affermazione della Fassa
Bortolo in una classica, dopo due anni di tentativi andati a
vuoto.
In
Coppa del Mondo, intanto nulla da fare per Paolo Bettini
e l'auspicato sorpasso ai danni del Belga Museeuw, vincitore
della Roubaix.
Bettini
lascia il primato a Museeuw nonostante il suo ottavo
posto nella prova odierna, contro il 54° del belga.
di Andrea Magnani
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